Il silenzio regna sovrano nella cabina di Atena. Tutti i figli della Dea della saggezza stanno dormendo, o meglio, tutti tranne una. Annabeth è sveglia, vigile e un po impaurita. Da quando hanno sconfitto Crono teme che qualcuno possa fare del male a Percy, al suo Percy. Non tutti al campo sono grati al ragazzo per aver coraggiosamente sconfitto il titano. Molti avrebbero voluto che il suo dominio prevalesse su quello degli Dei. Annabeth questo lo sa. Sa anche che Percy ha rischiato la vita già parecchie volte. Sa che la sua paura non è infondata. Quella notte è fredda. Nonostante il clima del Campo sia sempre mite e regolabile, quella notte Annabeth sente i brividi sulle braccia scoperte. Sente il freddo pungente entrarle nelle ossa. Oltre alla paura per Percy, quando chiude gli occhi, immagini della battaglia le ritornano in mente e allora gli incubi la tormentano. Dopo qualche altro minuto che passa a guardare il soffitto della cabina, si alza. Si infila solo le scarpe ed esce. Lo sa benissimo che è contro il regolamento star fuori dalle proprie cabine durante la notte. Ma non può farci nulla. Lei deve andare. Il vento freddo, evidentemente non è solo il frutto delle sue paure ma è anche reale. Lo sente più forte ora che è all' aperto e sta camminando. Arriva davanti alla porta. Alla sua porta. Non bussa, perché non vuole svegliarlo. Entra piano nella cabina di Poseidone e quando arriva in prossimità del letto si blocca. Percy è seduto a gambe incrociate, gli occhi verdi svegli e persi a guardare le onde del mare che si infrangono sulla spiaggia. Annabeth rimane nascosta nell'ombra ad osservarlo. È bellissimo. I capelli scompigliati dalla brezza che entra dalla finestra. Gli occhi sono la cosa più bella che Annabeth abbia mai visto. Sono profondi e del color dell'oceano. E sono suoi. Quando Percy si accorge che c'è qualcuno nella sua cabina oltre a lui, si alza piano dal letto. Nella mano stringe la sua amata penna a sfera, ma prima che possa togliere il tappo, Annabeth fa il suo ingresso nella stanza. Per un minuto rimangono a fissarsi negli occhi. Lui perso in quelli grigi di lei e lei immersa in quelli verdi di lui. Percy sposta poi il suo sguardo sul corpo atletico di lei. Indossa dei pantaloncini grigi e una canottiera. Lo vede da quella distanza che sente freddo. Ma poi ciò che rimane impresso a Percy sono gli occhi. Quando ritorna a guardarla negli occhi vede le lacrime riempirglieli. Sa benissimo che non le lascerà mai scorrere in sua presenza e un pochino questa cosa lo rattrista. Annabeth si muove veloce. Spera di riuscire a nascondergli le lacrime che le riempiono gli occhi, ma sa che lui le ha viste, cosi gli corre incontro e lo abbraccia e nasconde il viso nella sua maglietta. Percy la stringe forte e le lascia qualche bacio sui capelli arruffati. Senza interrompere l'abbraccio si sdraiano sul letto del ragazzo. Fronte contro fronte, occhi che non si staccano gli uni dagli altri. Annabeth si stringe forte contro di lui e Percy inizia ad accarezzarle la schiena e baciandola teneramente sulla guancia. Così avvinghiati l'uno all' altra si lasciano cullare dalla brezza marina che nella cabina del Dio del mare si sente maggiormente. Così avvinghiati l'uno all' altra si fanno forza per sconfiggere gli incubi. Così avvinghiati l'uno all'altra si addormentano. Così avvinghiati l'uno all'altra si sentono al sicuro. Così avvinghiati l'uno all'altra si sentono imbattibili. Cosi avvinghiati l'uno all'altra si lasciano cullare dalla brezza che leggera li accarezza. Sono perfettamente consapevoli che il mondo gli porterà altre battaglie e pericoli e lotte; ma apprezzano e si godono quel loro piccolo momento che entrambi percepiscono come eterno. *fatemidireunacosa* Ciao amici! :) ho scritto questa storiella perché amo la coppia Percy - Annabeth e perché mi piacciono un sacco i piccoli momenti tra loro ^_^ Fatemi sapere cosa ne pensate :) Un abbraccio Marti_975