Piccole spie

-Spia

-Guarda che so che ci sei.-
la voce atona del più grande sembrò spaventare il bambino, che per la paura perse la presa sul ramo con le dita fasciate  e si presentò all'altro con una ben poco elegante caduta.

-Perchè continui a spiarmi?- gi chiese Lucci osservandolo rimettersi in piedi ed aggiustarsi i ricci biondi con le dita fasciate.

- Io..... voglio diventare bravo come te!- rispose senza guardarlo il piccolo, intimidito da quel ragazzino di soli 5 anni più grande ma che ne dimostrava molti di più grazie a quella sua freddezza.
Lo osservò un po' Lucci prima di notare le dita fasciate.

-Hai problemi con lo shigan?- l'altro si limitò ad annuire alzando di poco lo sguardo.
Rob continuò ad osservarlo ancora un po', sorpreso quando il piccolo, che poi scoprì chiamarsi Kaku, alzò lo sguardo su di lui non appena il più grande gli controllò il danno alle mani.

-Quando saranno guarite vieni da me, ti insegnerò a eseguirlo meglio.- E a farlo stare meglio in quel momento c'è il sorrisetto timido e impacciato che il piccolo tutto naso gli rivolge.
 
-Compleanno (Auguri Lucci!)
 
- Rob! Buon compleanno!- è con questa esclamazione che Kaku si presenta all'ormai quotidiano allenamento col più grande. Lucci lo fissa stupito.
Sono ormai due settimane che il più piccolo insiste a chiamarlo per nome e Rob lo lascia fare, segretamente felice che Kaku lo chiami con la sua vocina ingenua e squillante nonostante sia una cosa molto poco professionale e nonostante le prese in giro di Jabura in caso lo scoprisse. Non è quindi quello a lasciare un poco attonito Rob, più sorpreso in realtà che Kaku si sia ricordato il suo compleanno.

-G..Grazie.- si limita a rispondere completamente preso alla sprovvista dal sorrisone del bambino.

- Ecco, ho un regalo per te!- esclama ancora Kaku tirando delicatamente fuori dalla tasca un pulcino di colombo. Ridacchia imbarazzato mentre lo porge a Rob.

- Avevo l'impressione che ti sarebbe piaciuto e poi puoi insegnargli ad aiutarti a fare i ventriloquo!-
Sorride appena Lucci mentre lascia che Kaku gli metta in mano quel fagottino caldo di piume che lo osserva incuriosito.

- Già, potrebbe tornarmi utile....- afferma mentre se lo posiziona su una spalla.
 
-Cicatrice

-Allora?- la domanda di Rob risuona nella stanza prima silenziosa.

- Allora cosa? - gli chiede incuriosito Kaku mentre fa passare la benda sul petto dell'altro.

- La cicatrice. -

- Cos'ha la cicatrice? - gli chiede ancora il più piccolo pazientemente.

- Agli adulti faceva paura. E anche agli altri.- si può notare una piccola vena di soddisfazione nel suo tono prima secco e monocorde ma Kaku decide di ignorarla.

- Paura? e perché? Non è che ne esce un mostro terribile, è solo una grossa cicatrice. - la risposta lucida e un poco infantile del biondo fa nascere sul volto di Lucci un ghigno divertito.

- Forse il mostro sono io. - La sua voce ora ha un leggero tono di sfida.

- Tu? no, non più degli altri. - Il tono è serio ora, disincantato proprio come quello di un adulto. Ma Rob riesce a scorgere il bambino ancora presente in Kaku quando questo gli abbraccia la schiena, e gli sembra più spaventato all'idea di perderlo che per la cicatrice.

Manterrà quest'impressione Lucci, anche quando Kaku lo abbraccerà, con le lacrime agli occhi, dopo il suo risveglio e la sconfitta da parte di Cappello di Paglia. 
 
[Angolo autrice]
Salve a tutti e buon compleanno a Lucci (in ritardo, ma mi rifaccio alla mia filosofia di vita : "meglio tardi che mai" ) E niente, non so se si nota che io shippo questi due fino alla morte, sennò ve lo dico ora. Dedicata a VegetaGirl e a tutte le fan di questa coppia o anche solo di questi due amorevoli bambini (killer addestrati, ma pur sempre amorevoli)
bye bye
Black