L’ammiratore
segreto
Da
un po’ di tempo Hermione Granger aveva la stranissima
sensazione di essere
seguita, quattro anni a combattere Voldemort ed i suoi seguaci
l’avevano resa
un tantino paranoica.
Quando
lo disse ad Harry e Ron sentì una voglia incredibile di
schiantarli, i due dopo
averla guardata a bocca aperta scoppiarono a ridere e dissero che era
tutta una
sua impressione e che aveva bisogno di una vacanza, li
maledì tante volte quel
giorno.
Ginny
invece si eccitò incredibilmente, secondo lei chi la seguiva
era un suo
ammiratore segreto.
Ignorò
entrambe le ipotesi e continuò la sua vita, ma quella
fastidiosissima
sensazione non voleva abbandonarla.
Una
mattina ebbe la conferma a tutte le sue sensazioni quando un gufo le
portò un
peluche e una lettera molto sdolcinata, ma la cosa non si
fermò, andò avanti
per una settimana.
Ginny
alla fine gongolò perché aveva sempre avuto
ragione, una mattina le disse che
era molto fortunata, ma la riccia non si sentiva così, non
ne poteva più del
suo ammiratore, anche perché la stava facendo litigare con
una certa persona.
Voleva
assolutamente scoprire chi la stava tormentando.
Il
mistero si risolse da solo una mattina a colazione quando George
Weasley le si
parò davanti mentre leggeva un libro.
“Pessimo
errore!” sussurrò Ron, “prepariamoci al
peggio!” mormorò Harry, intorno alla
ragazza si era formato il vuoto, era risaputo da tutti che la
grifoncina non
amava essere disturbata mentre leggeva.
“Hermione
Granger!” esclamò George, la riccia sentendosi
chiamare alzò gli occhi dal
libro e inarcò un sopracciglio nel vedere chi
l’avesse chiamata.
“Cosa
diavolo vuoi?” gli chiese lei guardandolo male.
“Sono
giorni che ti osservo e ti seguo”
“Allora
sei tu che mi hai ossessionato in questi giorni”
esclamò inviperita, gli avrebbe
fatto molto volentieri un occhio nero, “si, ma fammi
finire” la interruppe lui.
Era
così serio che Hermione non si azzardò a parlare,
non l’aveva mai visto così.
“Ti
ho seguito e mandato tutti quei regali perché mio fratello
Fred è follemente
innamorato di te” esclamò svelando
l’arcano.
La
ragazza rimase a bocca aperta, non sapendo se credergli o ridergli in
faccia.
Si
girò di scatto verso il ragazzo appena tirato in causa,
anche la sala grande si
girò verso di lui, Hogwarts è diventata una
scuola di pettegoli, si ritrovò a
pensare il povero Fred.
“E’
uno scherzo?” chiese lei rivolgendosi di nuovo a George,
“no! Fred è
totalmente, pazzamente innamorato di te!” esclamò
lui.
Hermione
non ce la fece più, con molta calma si alzò,
prese la bacchetta dalla tasca, li
schiantò entrambi e poi uscì dalla sala grande
molto tranquillamente.
Nessuno
interrompeva Hermione Granger mentre leggeva, nessuno.
Molte
ore dopo la strana colazione un ragazzo dalla folta chioma rossa si
aggirava
furtivamente nei pressi del settimo piano, camminò tre volte
davanti all’arazzo
di Barnaba il Babbeo e una volta comparsa la porta entrò.
“Finalmente
sei arrivato” sussurrò una voce femminile,
“scusa il ritardo, ma stavo cercando
di far capire a George che non deve mai più rompere le
scatole alla mia
ragazza!”
“geloso?”
lo provocò lei, “tanto!”
mormorò lui tirandola a se.
“Sono
offeso però!” borbottò mettendo il
broncio, “E perché?” gli chiese lei
trattenendo un sorriso, che bambino, pensò divertita.
“Perché
mi hai schiantato Hermione”, lei scoppiò a ridere,
“ma l’ho fatto per mantenere
le apparenze Fred”
“lo
so, ma mi hai fatto male” brontolò lui.
La
ragazza era sempre più divertita, ma evitò di
dirglielo, “adesso ti do un
bacino così la bua passa” gli rispose
canzonandolo, “voglio tanti bacini”
“ok
– ok” mormorò lei.
“Se
George prova a rimandarti lettere al posto mio, lo uccido!”
borbottò Fred
mentre ripensava allo scherzo che il suo caro fratellino gli aveva
tirato.
“Zitto
e baciami Weasley!” esclamò la riccia afferrandolo
per il colletto della
camicia e baciandolo.
Ebbene
si, George Weasley aveva capito bene, a suo fratello Fred piaceva
Hermione
Granger, ma quello che non aveva capito era che i due stavano
già insieme da un
bel po’.