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Autore: lovingemmaswan    03/06/2015    2 recensioni
Una storia Captain Swan basata sulla gravidanza di Emma, dal test di gravidanza positivo alla nascita del bambino.
Tradotta da una fanfiction inglese , è ambientata alla fine della seconda stagione.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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10 settimane.

"Quindi... perchè siamo qua, Emma? " chiese Mary Margaret incoraggiante, rompendo il silenzio che era calato al tavolo di Granny.

Emma sembrò agitata. "Volevo solo mangiare con i miei genitori," disse, prendendo una patatina dal piatto e pucciandola nel ketchup. "Cosa c'è che non va?"

"Tu ed Henry non venite da noi a cena domenica?" chiese David, ovviamente senza credere alla scusa appena detta dalla figlia.

"Beh, sì ma-"

"Tesoro, ci hai invitato a pranzo nel bel mezzo di una giornata lavorativa, mentre Henry è a scuola, a un'ora in cui non c'è nessuno al ristorante. Cosa succede?" continuò sua madre, gentilmente.

Dopo una lunga pausa, David parlò di nuovo. "A noi puoi dire tutto, Emma."

Lei prese un lungo respiro, maledicendosi per aver deciso di divulgare il segreto in quel momento, così presto, ma sentiva il bisogno di dirlo a qualcuno. "Sono incinta."

David per poco non si strozzò con un pezzo di hamburger, tanto che Mary Margaret dovette dargli delle patte sulla schiena e fargli bere dell'acqua, il tutto mentre continuava a fissare Emma scioccata.

"Oh mio dio, Emma. Di-di quanto sei? Sei già andata dal medico? Da quanto lo sai?"

"Sono di 10 settimane. Sono stata in una clinica fuori città e ho fatto un'ecografia qualche settimana fa, ma lo so da poco più di un mese," Emma rispose pazientemente a tutte le domande di sua madre.

"Oh mio dio," Mary Margaret era ancora sbalordita.

"Io... quindi, cosa ne pensa Neal?" David era finalmente riuscito a riacquistare un po' della sua compostezza.

"Neal?"

"Penso che voglia dire... cioè, questo non vuol dire che tu e Neal siete tornati insieme?"

"Neal ed io? No. Lui è fidanzato."

"Beh, questo complica le cose," disse Mary Margaret immediatamente, mentre cercava di decidere come proseguire il discorso "ma noi ci siamo per te, Emma," continuò, posando la mano su quella della figlia sopra il tavolo." So cosa vuol dire provare qualcosa per... per un uomo impegnato-"

"No! No, Neal non è il padre."

"E allora chi è, Emma?" si intromise suo padre.

"Killian Jones."

"Uncino?" esclamarono i suoi genitori insieme.

"Shh, sì. Veramente preferirei non parlarne ora." sussurò, fissando prima i suoi genitori e poi guardandosi attorno nel locale vuoto, preoccupata.

"Emma, ma a che diavolo pensavi? Lui è pericoloso!" sbottò David, con tono protettivo.

"David," lo ammonì Mary Margaret.

"E ora dov'è? Non ha neanche la faccia tosta di farsi vedere da tuo padre?"

"Non hai chiesto come mai Neal non fosse qui," constatò Emma.

"Lo avrei fatto." ribattè. "Davvero, pensa di poterti mettere incinta quando non siete neanche sposati e scappare?"

"David, penso che difficilmente siano pronti a sposarsi," gli ricordò Mary Margaret.

"Matrimonio? Non stavamo neanche insieme-" Emma si fermò, prima di dire qualcosa di cui si sarebbe potuta pentire.

David la guardò come se avesse appena scoperto che qualcuno aveva messo incinta la sua figlia teenager durante il primo appuntamento, e non come se fosse una donna ormai cresciuta di 28 anni. "Emma, so che non sei di qua, ma da dove veniamo, c'è una piccola cosa chiamata onore-"

"Ascolta, gli ho chiesto io di non venire. Non sa nemmeno che siamo qui adesso."

"Perché?"

"Perchè tu sei appena tornato dal lavoro e avresti potuto sparargli." scherzò Emma, abbozzando un sorriso.

"Potrei ancora farlo ."

"Adesso calmiamoci, per piacere," Mary Margaret provò di nuovo a mantenere la pace. "Emma, noi siamo qui per te." disse sorridendo calorosamente, mentre le stringeva la mano. "Se avessi bisogno di qualcosa..."

"Certo che ci siamo," acconsentì David, sospirando.

Emma sorrise debolmente. "Lo so."

"Wow, Emma, n-non posso credere che sto per diventare nonna!" Biancaneve non potè nascondere quanto fosse eccitata all'idea. "Ma come funziona? Tra te e Killian? State insieme?"

"Non so cosa siamo esattamente. Noi stavamo solo insieme ogni tanto - ma non lo facciamo più" disse, ignorando la smorfia sul viso di David. " Gli ho detto che può stare da me finchè non capiamo cosa fare."

"Gli hai chiesto di trasferirsi da te?"

"Gli ho detto che può stare sul divano. " corresse Emma. " Se abbiamo intenzione di fare qualcosa lui ha bisogno di un posto dove stare. Non posso semplicemente tagliarlo fuori."

"Ha una nave." borntolò David.

"Sì, ha una nave..." Mary Margaret si interruppe quando Emma la fulminò con un'occhiata. "Emma, penso che sia una bella cosa che voi stiate cercando di far funzionare le cose per il bambino, ma... sei sicura di poterti fidare di lui?"

La mente di Emma tornò a 3 settimane prima, quando non aveva idea di dove fosse o se sarebbe mai tornato. "Se non volesse essere coinvolto, non sarebbe qui. Devo dargli almeno una possibilità,"

"Mi ha tramortito, Emma. Ha aiutato Cora a rapire Archie,"

"Sono passati 4 mesi da quando Cora se n'è andata. Ha sbagliato, ma aveva dei motivi per farlo. Non ha mai voluto farti del male, nè a Mary Margaret, nè a Henry. Penso che stia veramente cercando di cambiare," non poteva quasi credere alle parole che le uscivano di bocca. Lo stava davvero difendendo?

Immediatamente, l'espressione di sua madre passò dalla sorpresa a un sorrisetto di comprensione, sentendo sua figlia che difendeva il pirata. "Quando lo dirai ad Henry?" cambiò discorso, sia per la sanità di sua figlia che per la paura di suo marito che si stesse creando una storia tra la sua unica figlia e Uncino.

"Presto. Aspetterò fino a quando sarò fuori dal primo trimestre, per essere sicura che sia tutto a postome poi glielo dirò," rispose Emma, sospirando.

"C'è qualche ragione per sospettare che qualcosa vada male?"

"No. Volevo solo dirlo prima a voi due. E non sono sicura su come dirlo a chiunque altro." aggiunse, facendo roteare gli occhi. "Per favore, non dite niente a nessuno."

"Certamente." promise Mary Margaret, guardando suo marito che stava annuendo.

Improvvisamente furono interrotti dallo scampanellio della porta. I tre si girarono, e videro Uncino che entrava. Appena lui li vide, e vide le loro espressioni, assunse uno sguardo da "Oh, merda" e panico che Emma non aveva mai visto su di lui. Lei gli lanciò un'occhiata che sembrava dire " Che diavolo ci fai tu qui?"

Dato che nessuno fece niente, lui continuò a camminare verso il bancone, guardando il loro tavolo ancora una volta , facendo l'occhiolino e sorridendo.

"Lo sto per uccidere." mormorò David sottovoce.

"David, calma. So che sei suo padre, ma non è come se lui avesse preso la sua verginità. Sono adulti," sibilò Mary Margaret, zittendo suo marito. "Chi siamo noi per stare sulla via dell'amore?"

La bocca di Emma si spalancò in risposta al commento di sua madre, che aveva cambiato dall'essere neutrale e fare domande al supportare la figlia e il pirata. " Comunque, credo che la riunione di famiglia sia stata abbastanza lunga per oggi," disse, alzandosi da tavola. Guardandosi attorno, fu grata di vedere che Uncino aveva preso il cibo d'asporto.

"La mia ora di pausa pranzo è finita comunque," disse David, sollevato dal poter uscire da quella scomoda situazione. "Ma Emma, noi siamo sempre qui per te, non importa per quale motivo," disse, allungando la mano e posandola sul braccio della figlia, sorridendo.

"Grazie per avercelo detto," Mary Margaret sembrò felice, appoggiandosi sulla spalla di David.

Emma si lasciò scappare una risatina , e scosse la testa. "Ci vediamo domenica."

   
 
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