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Autore: Jules_Kennedy    04/06/2015    1 recensioni
"Kid lo sapeva, Law aveva il coltello dalla parte del manico.
Eppure una parte di se moriva ogni volta che cercava di ripensare a ciò che avrebbe dovuto affrontare.
Dopo un silenzio interminabile, si alzò in piedi, sovrastando il suo stronzissimo compagno ed il suo ghigno trionfante.
Prese un bel respiro.
-E va bene Trafalgar. Se non c'è altra scelta, verrò con te. Ma sappi.. che me la pagherai per questo.-"
Cosa sarà successo stavolta tra i piccioncini più litigiosi di sempre?
E sopratutto.. che oscuro luogo dovrà affrontare Kid, per poter espiare le proprie colpe?
Genere: Demenziale, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ikea
(di svedesi e cucine componibili.)
 
 
 

-Sei una baldracca imperiale.-
-Grazie del complimento Eustass-ya, da quando sei così carino con me?-
-Da quando mi hai costretto a venire in questo posto di merda pieno di gente di merda senza una motivazione valida!-
-Beh, non sono stato io a far scoppiare l'impianto a gas della cucina Eustass-ya. Quindi il minimo che puoi fare è darmi una mano a scegliere un ripiano componibile nuovo e a sborsare di tasca tua il costo dell'eventuale.-
-.. DOVREI ANCHE PAGARLO IO STO SCHIFO?-
-... ovviamente, Kidd.-
 
 
Se vi è mai capitato di andare in giro per negozi e di ascoltare casualmente le discussioni di qualcuno che magari sta provando qualcosa nel camerino vicino al vostro, o sta scegliendo un prodotto dal vostro stesso ripiano, probabilmente questo dialogo potrebbe suonare insignificante, o quantomeno non degno di nota.
Eppure il fatto che Eustass Kid e Trafalgar Law discutessero di cucine componibili e di ripiani e mensole lasciava parecchio a che pensare.
 
Sopratutto al perchè si trovassero proprio li, in quel luogo oscuro in cui mai, nemmeno tra un milione di anni Kid avrebbe mai potuto anche solo immaginare di mettere piede.
Quale evento cataclismico aveva dato il via a quella stranissima situazione?
 
Beh, che ad Kid piacesse sistemare gli aggeggi elettronici e mettere mano al cacciavite anche solo per stringere un bullone non era affatto una novità. Tuttavia, quando Law si era precipitato in cucina, allarmato dal preoccupante suono di un'esplosione proveniente da poco lontano, la rabbia aveva preso il sopravvento sull'ilarità di fronte allo spettacolo che aveva davanti agli occhi.
 
Perchè diciamocelo, trovare Eustass "Capitano" Kid completamente coperto di fuliggine, con i capelli sparati all'aria, ancora armato di cacciavite e chiave inglese seduto di fronte alle tubature scoperte del gas e con un'espressione di rabbia mista a.. stupore (?), scatenerebbe una tempesta di sensazioni in chiunque. E sarebbe anche potuta risultare una cosa divertente sotto certi punti di vista, se ci si fosse soffermati sullo stato pietoso in cui versavano i vestiti di Kid e sulla sua faccia impagabile, ma Law era di un altro avviso.
 
Non che gliene fregasse granchè della cucina in se per se (che ormai era comunque tristemente inutilizzabile), semplicemente gli aveva detto un miliardo di volte di non cercare di aggiustare i suoi elettrodomestici o le sue tubature, e il rosso non si degnava mai di dargli retta. Per qualche strana ragione quasi tutto in casa del moro si impegnava per non funzionare, e questa per Kid era una sfida bella e buona.
 
Non sia mai che una stupida casa stregata dalla sfiga possa battere le abilità meccaniche del rosso più buzzurro sulla piazza.
E per l'ennesima volta, Kid non aveva dato retta a quel palloso del suo fidanzato, ritrovandosi con una stiratura gratis ai capelli e una cucina in meno.
 
Ottimo lavoro "Capitano."
 
Quell'incidente, in ogni caso, aveva fatto scattare in Law un'idea malsana, una pensata che già da tempo aveva in mente e che per mancanza di motivazioni valide non poteva essere attuata. Ne aveva sempre sentito parlare e non aveva mai avuto la possibilità di andarci.
 
E ora proprio Kid gli aveva offerto l'occasione ghiotta che stava aspettando, il "la" d'innesco per condurre quella spedizione maledettamente irritante per il rosso ed estremamente interessante per Law.
Il moro attese il momento giusto per comunicare le sue intenzioni, godendosi ogni sfaccettatura della reazione che Kid avrebbe avuto.
 
Ci sarebbe stato da divertirsi.
 
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L'aria era tesa e silenziosa.
Nemmeno la corrente creata dal sistema di finestre aperte per areare la casa osava interrompere la lotta di sguardi che Kid e Law avevano intrattenuto subito dopo le parole fatidiche pronunciate dal moro.
Gli occhi plumbei di uno si scontravano con quelli ambrati e fiammeggianti dell'altro, impegnati in una battaglia che non avrebbe avuto vinti, ne vincitori.
 
Kid lo sapeva, Law aveva il coltello dalla parte del manico.
Eppure una parte di se moriva ogni volta che cercava di ripensare a ciò che avrebbe dovuto affrontare.
Dopo un silenzio interminabile, si alzò in piedi, sovrastando il suo stronzissimo compagno ed il suo ghigno trionfante.
 
Prese un bel respiro.
 
-E va bene Trafalgar. Se non c'è altra scelta, verrò con te. Ma sappi.. che me la pagherai per questo.-
-Oh, non dire così Eustass-ya.. l'Ikea è un bel posto, ti divertirai. C'è anche il mini-club, vuoi che ti lasci li e magari poi ti vengo a riprendere?
-.. MA VAFFANCULO TRAFALGAR!- aveva sbottato alla fine Kid, uscendo di gran carica dalla porta di casa e quasi scardinando la portiera della macchina nel tentativo di chiuderla per poi mettere in moto e affrontare quel viaggio della speranza che ahimè, lui stesso aveva provocato.
 
Cosa ancora più irritante, quel ghigno del cazzo persisteva sulla faccia di Law.
Senza nemmeno guardarlo in faccia, il rosso si ripromise cento volte più una di farglielo perdere nel modo più sadico possibile.
 
E niente gli avrebbe impedito di compiere la sua missione.
 
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Camminavano tra i corridoi dell'Ikea ormai da ore, e sebbene a Law non piacesse particolarmente andare a fare shopping, per qualche motivazione inspiegabile quel posto che trasudava Svezia da tutti i pori era di suo gusto.
 
Certo, Law non sapeva che le donne e l'Ikea vanno d'amore e d'accordo, e forse era meglio che questo piccolo particolare restasse ignoto alle sue orecchie.
 
Comunque, nonostante le lamentele di Kid degne di un bambino di cinque anni, alla fine erano riusciti ad accordarsi sui pezzi da prendere per poi assemblare tutto il mobile a casa, discutendo principalmente non tanto sul prezzo,  quanto sul colore dei mobili e dei ripiani.
La scelta finale verteva su un verdino chiaro molto delicato, una via di mezzo tra il giallo improponibile che Law aveva adorato sin da subito (e Kid temette seriamente di trovarsi in compagnia di una portatrice di utero nel momento in cui erano giunti davanti al reparto colori) ed il rosso accecante che il distruggi cucine aveva praticamente ringhiato di volere.
 
E ora si ritrovavano li, il rosso che trainava ed il moro garbatamente seduto sul carrellino, tra gli immensi scaffali pieni di pezzi da trovare e caricare, spossati e distrutti da quel pomeriggio di shopping intenso.
L'ultima mensola tra quelle che avrebbero dovuto portare via si trovava un una zona piuttosto spoglia del magazzino, praticamente vuota e relativamente nascosta rispetto al resto dei ripiani.
 
Manco aveva messo piede dietro l'angolo per cercare il nome ed il numero del legname da ritirare che Law si era sentito tirare giù da due mani che si erano artigliate al suo collo, e per un miracolo non era capitombolato insieme a Kid sulla pila di roba che avevano posizionato sul carrello, finendo sul pavimento avvinghiato al corpo imponente del rosso.
Non si fece attendere, e rispondendo con entusiasmo alle intenzioni sibilline di Eustass, Law aveva risposto con la sua stessa moneta,assaltando la sua bocca senza nemmeno dargli il tempo di ribattere (non che poi Kid avesse granchè da dire a riguardo, anzi), e senza nemmeno preoccuparsi del rumore che avrebbe potuto destare sospetti, le mani di entrambi avevano iniziato il loro abituale rito di strusciamenti e pizzichi le une sul corpo dell'altro, alternate da baci decisamente poco casti e assalti a parti del corpo varie ed eventuali (collo, fianchi, petto).
 
Già il rosso pregustava il sano brivido che una scopata clandestina aveva il potere di donargli, quando Law si staccò lascivamente dal suo collo per poi lasciargli una scia umida sulla mandibola, arrivando alla sua bocca e depositandovi un bacio veloce ed inappagante. Basito e parecchio deluso, Kid guardò Law rimettersi in piedi ed offrirgli una mano per poter fare lo stesso, ed ignorandolo fece leva sulle ginocchia per portarsi alla stessa altezza del moro, che scompigliato ed accaldato quanto lui lo fissava con una luce inquietante negli occhi.
-Non fare quella faccia, pensavi che ti avrei concesso di spogliarmi qui e ora? Sono ancora seccato per la storia della cucina.-  aveva iniziato a dire a voce bassa e sensuale, senza staccare gli occhi da quelli di Kid, che da parte loro, sembravano volerselo mangiare. Avvicinandosi di poco si accostò al suo orecchio, sussurrando piano. -Tuttavia devo ammettere che sei stato bravissimo oggi Eustass-ya.. quindi considera questo come un premio di consolazione. Per quello vero e proprio dovrai aspettare che arriviamo a casa.- concluse ghignante, addentandogli un lobo e facendolo rabbrividire.
 
Suonava bene. Riprendendo il sorriso e facendo cozzare il proprio bacino contro quello di Law, Kid si godette il gemito che quest'ultimo esalò nel sentire il contatto tra le bisognose erezioni castigate dagli stretti pantaloni di entrambi, e avvicinò la bocca all'orecchio dell'amante, infilandovi dentro la lingua e giocherellando con gli orecchini.
 
-E quale sarebbe questo premio, chirurgo dei miei stivali?- chiese roco e parecchio eccitato.
Ansimò quando sentì nuovamente il moro stringersi a lui, e le sue parole furono quanto di più sexy e assurdo Kid avesse mai sentito.
 
-Beh, Eustass-ya.. avrai l'onore di montarmi come una cucina componibile. Chissà che magari poi non ti riesca di assemblare quella vera..-  chiocciò velatamente Law, sorridendo lascivo dell'espressione attonita e parecchio perturbante che si era dipinta sul volto di Kid.
Inaspettatamente e senza accettare repliche, il rosso si caricò quindi Law sulle spalle ignorando le sue proteste, afferrando in fretta e furia la mensola maledetta che tecnicamente erano andati a cercare e fiondandosi nel corridoio più vicino alle casse con tanto di carrello strapieno di mobilia.
 
Non gliene fregava niente degli sguardi sconvolti che la gente gli lanciava, e nemmeno delle proteste dei commessi che inutilmente cercavano di fermare la sua avanzata trionfale.
 
Perchè per quanto avesse potuto essere incazzato con Law per averlo trascinato nel posto più inutile sulla faccia della terra, il solo ripensare a quelle parole folli che gli aveva sentito pronunciare gli mandava il sangue al cervello (e non solo.)
 
Ghignò, Kid, pregustando già ciò che l'aspettava alla fine di quell'interminabile pomeriggio.
 
Law si era cacciato in un bel guaio, perchè chiunque sapeva che se c'era una cosa in cui il rosso era davvero bravo, quella era proprio montare e smontare roba.
E il fatto che la roba in questione fosse il suo fottutamente sexy fidanzato non cambiava per niente le cose.
... Anzi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
Eeeeee gneh, rieccomi dopo un tempo infinito con una cazzatona assurda partorita dalle mie discussioni con una mia amica che candidamente condivide con me l'idea che farsi "montare come una cucina dell'Ikea" sia un'espressione più che romantica u.u
 
Spero davvero di non aver scritto una boiata assurda, ma a me sta cosa fa ridere, anche perchè ce li vedo a questi due a litigare all'Ikea uso sposini isterici :')
 
Per chi volesse poi seguire le avventure di Sandra e Raimondo Vianello del Nuovo Mondo e non solo, consiglio di fare un giro nel forum "http://onepieceyaoi.forumcommunity.net/", un luogo per sole yaoiste con la ciurma più scoppia di sempre *^*
 
Sempre grazie a chi legge e a chi lo farà, a chi mette tra i preferiti e segue, e ovviamente a chi recensisce regalandomi momenti di forte epistassi per la felicità xD
 
un saluto e a prestissimo! <3
 
Jules
   
 
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