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Autore: myavengedsevenfoldxx    05/06/2015    0 recensioni
-allora devi fotterti, noi cerchiamo di aiutarti, ma se non ci dai una mano non possiamo venirti incontro-
-non posso semplicemente rimanere così?-
-stai scherzando?- sbottò James, rimasto taciturno fino a quel momento.
-nah-
-vaffanculo allora, quello che ti raccontiamo non serve a nulla?-
Rimasi in silenzio, Jimmy si stava alterando e non avevo ben capito il perché.
Non che me ne importasse molto alla fine.
Almeno credo.
-Brian cazzo fallo per Angelica- e detto ciò James si alzò e se ne andò seguito dagli altri.
Angelica … Angelica.
Quel nome non mi suonava nuovo, ma non mi diceva niente.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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II
 

Decisions made for me, no control
Fire burns but never dies


 

 

Estate 2002



 

Mi chiamo Synyster Gates, ho 21 anni e sono nato il 7 luglio ad Huntigton Beach, vivo da solo in un appartamento e suono la chitarra, i miei amici sono Matt e Johnny.

 

-allora quando facciamo le prove?- chiese Matt al telefono
-anche adesso se vuoi- risposi
-ok 10 minuti e arrivo-
Abito in un appartamento un po’ fuori dal centro, ero all’ultimo piano e ogni giorno dovevo farmi tutte le rampe di scale poiché l’ascensore non funzionava.
Erano anni che dovevano metterlo a posto, ma non lo facevano.
Presi la chitarra, me la misi sulle spalle e uscii dalla porta.

Sul mio pianerottolo ero da solo, la stanza di fronte alla mia non era abitata, ma quando uscii rimasi sorpreso di trovare degli scatoloni pieni di libri e altre cianfrusaglie.
Controllai sulla porta, ma non c’era ancora nessun nome, ero curioso di sapere se ci sarebbero venuti a vivere dei ragazzi o delle ragazze o una coppia. Speravo delle belle ragazze tanto per farci il filo e magari portarmele a  letto.
Erano settimane che non scopavo e che non uscivo, non avevo mai avuto una storia d’amore seria e non volevo averla.
Sono giovane no? Devo vivere la mia vita senza impegni per ora, pensare a qualche cosa di stabile c’è tempo, c’è tutta la vita.
-è la buona ora che abbia compagnia qua- dissi ridendo e cominciai a scendere i gradini due a due per fare più in fretta, non trovai nessuno lungo le scale e men che meno all’ingresso. Chissà dov’erano finiti i nuovi vicini.

Io, Matt e Johnny rispettivamente, chitarra, voce e basso, provavamo nella casa abbandonata accanto alla villa dei miei genitori con cui vivevo fino a due anni prima, poi a causa di furibondi litigi, me ne andai e non ci parlai più.
Anzi facevamo di tutto per evitarci.
Bella famiglia eh?
Quella casa dove provavamo era il nostro rifugio, ogni tanto dormivamo lì, ma non era una residenza fissa, in quanto cadeva a pezzi e prima o poi l’avrebbero abbattuta.
Presi la macchina, accesi il motore e mi avviai verso la casa, da piccolo mi piaceva andare a insinuarmi nei meandri, a scoprire ogni centimetro dell’edificio e divertirmi. Passavo le estati in quel posto, era come una seconda casa seppur mal ridotta.

Nel 1999 avevo fondato una band con Matt e Johnny, gli “avenged sevenfold” la sfiga? Non trovavamo un batterista che fosse alla nostra altezza, infatti provavamo senza batteria e non era nemmeno tanto male, credo. Fatto sta che erano mesi che cercavamo il quarto componente senza ottimi risultati.
Si presentava un’ottima carriera lavorativa in campo musicale senza una batteria.
Speravo davvero di trovare il più presto possibile un batterista, la musica era il mio sogno, il sogno di tutta una vita, non avrei mai pensato di fare altro.
Altro non mi si addiceva.
Io sono Synyster Gates, Brian Haner, e sono un chitarrista e basta.
Nella vita non voglio fare altro.


Arrivai con la macchina dopo 10 minuti, entrai dentro e sentii le note di un basso.
Johnny era già li.
-ciao Johnny - salutai battendogli il pugno come sempre.
-ciao Syn, tutto bene?-
- si tira avanti. Tu?-
-si dai bene- e ritornò a pizzicare le corde del basso a ritmo di Enter Sandmen dei Metallica.
Matt arrivò in ritardo, come sempre, mai che fosse puntuale quel ragazzo; entrò in casa col fiatone, aveva corso.
Povero sfigato.
-arrivare in orario no?- dissi facendogli l’occhiolino.
-scusa capo, la macchina non partiva-
-allora potevi venire correndo- dissi sarcastico prendendo la mia chitarra dalla custodia. La mia chitarra. Era bellissima, una Schecter bianca e nera. La amavo alla follia.
L’unica ragazza che avrei mai amato veramente.
L’aria nella stanza era fresca, nonostante fosse estate, le finestre erano aperte e c’era un po’ di corrente che mi scompigliava i capelli.
Fissai i miei amici, gli unici amici rimasti fedeli che ho avuto fin dall’infanzia.
Matt e Johnny.

Matt, il cantante, aveva le braccia muscolose, i capelli neri e corti e il corpo tatuato, era fiducioso, sicuro di sé e non era spavaldo, un po l’opposto di me che nonostante la mia spavalderia, mi nascondevo dietro un muro di insicurezze, non sapevo il perché, ma ne ero certo.
Sono una persona abbastanza insicura e non riesco a non cambiare.
Sono un po’ strano lo so. Spavaldo, ma insicuro.
Matt inoltre era fidanzato da tre anni con una bellissima ragazza, Hannah, di 18 anni conosciuta al liceo e da cui non si era mai separato, ogni tanto mi faceva la battutina sulla mia vita sentimentale e ridevo.
Aveva provato più di una volta a trovarmi una morosa, ma nessuna mi aveva davvero colpito.
O troppo stronza, o troppo altezzosa o troppo … troppo di troppo.
Nessuna aveva quelle caratteristiche adatte che rispecchiavano i miei ideali di ragazza ideale, okay dalla vita non si può pretendere tutto, ma cazzo.
Io sono Synyster Gates e ottengo ciò che voglio.
Come vorrei la mia ragazza ideale? Semplice: voglio che dica le cose in faccia, che sia diretta e che non si nasconda dietro un muro di menzogne, perché le menzogne poi crollano e odio le bugie. Deve ascoltare la mia stessa musica e accettarmi per quello che sono, senza cercare di cambiarmi o altro, voglio essere me stesso e basta e gli altri non devono intaccare la mia personalità.

Johnny invece, era basso, portava sempre la cresta e suonava il basso.
Bello strumento.
Aveva qualche tatuaggio, ma niente di vistoso come quelli di Matt o i miei ed era il più taciturno dei tre, ascoltava, faceva le battute, ma parlava poco; in compenso dava ottimi consigli e sapeva cucinare benissimo.
È più piccolo di me e Matt, è nato il 18 novembre del 1984, aveva 18 anni, dio che piccolo. Quanto sarebbe stato bello tornare a quell’età e invece sto invecchiando, giorno dopo giorno.
Alla fine non è questa la vita?
Nascere, vivere per poi morire?
Siamo tutti accomunati da un unico destino.
Ah si, se qualcuno scopre la fonte della giovinezza, fatemi un fischio che per me è d’obbligo.
Tutti stavano in silenzio, il quale venne rotto dalla lattina di birra che presi dal frigo bar e che stappai bevendone un sorso fresco.
-sapete che ho dei nuovi vicini?-
-finalmente qualcuno in quel sudicio pianerottolo- commentò Matt ridendo
-eh lo so-
-è figa?- chiese Christ facendomi l’occhiolino, a quel punto risi io.
-lo spero per lei, almeno avrei una scopa amica della porta accanto- appoggiai la lattina sulla custodia della chitarra.
-ma fidanzarti no?- chiese Shadows, bene stava per ricominciare la solita ramanzina del fatto che mi trombo le ragazze, ma senza nessuna con cui inizi qualche cosa di serio.
-ne abbiamo già parlato-  risposi secco
-okay, solo che mi avrebbe fatto piacere vederti con una ragazza-
Tagliai la conversazione lì. Matt lo sapeva che non volevo una ragazza, ma lui insisteva lo stesso.
A volte era davvero insistente come pochi.
-cosa proviamo?- chiese Johnny
-le solite canzoni in ordine?- rise Matt attaccando con Black Dog dei Led Zeppelin.
Avevamo buttato giu qualche pezzo per conto nostro, ma fin quando non ci fosse stata la batteria, non avremmo potuto concretizzare nulla.
Ma quanto era difficile trovare un batterista?
Così passammo il pomeriggio a provare tra canzoni dei Metallica, Led Zeppelin, Pantera e Iron Maiden.


Parcheggiai la macchina entro le strisce del condominio, la chiusi e mi avviai per le scale.
Salii i gradini due a due per fare più in fretta. L’unica cosa che volevo era farmi una bella doccia fredda e uscire al bar a bere qualche birra. Tanto non avrei fatto nulla lo stesso.
Salii velocemente le scale e giunsi al mio pianerottolo.
Sul parquet rovinato, nella porta di fronte la mia c’erano ancora le scatole, sta volte erano di più e la porta aperta, proprio quando finii le scale un ragazzo alto quasi due metri uscì dall’appartamento e si piegò per prendere le scatole.
-ciao- mi salutò vedendomi comparire da dietro l’angolo
-ciao- dissi titubante. Il ragazzone posò a terra lo scatolone e si avvicinò a me porgendomi la mano.
-piacere, sono James Sullivan o più semplicemente, Jimmy o The Rev per gli amici-
-piacere Brian, per gli amici Synyster- ricambiai la stretta di mano.
James o Jimmy, aveva le mani callose e grandi, era alto, i capelli ribelli e neri, gli occhi scuri e un sorriso sulle labbra.
-sei il nuovo vicino?- chiesi sbirciando dentro la stanza
-eh già mi son trasferito qua da Phoenix-
-come mai?- chiesi curioso ma forse toccai un tasto dolente poiché il suo volto per un secondo si rabbuiò.
-problemi di famiglia-
-capisco-  tagliai coro per evitare di ricevere altre occhiatacce mortali.
Notai che al polso aveva un bracciale dei Pantera, lo amavo già.
-ti piacciono i Pantera?- chiesi e gli occhi gli si illuminarono, si guardò il polso e sorrise.
-Vinnie Paul è il mio batterista preferito-
E parlammo per una mezzora dei gruppi che ascoltavamo e scoprii che avevamo tantissime cose in comune e che ascoltavamo le stesse band.
Poi il nostro discorso venne interrotto da una voce bellissima, femminile che proveniva dall’appartamento di James.
- Jim vieni ad aiutarmi a spostare il mobile!-
Una voce così angelica non l’avevo sentita.
-arrivo subito!- urlò di rimando il mio nuovo amico – scusa devo andare, ci vediamo- ma proprio in quel momento una ragazza si affacciò dalla porta.
Gli occhi mi si illuminarono e il cuore quasi si fermò da quanto era bella.
Lei mi sorrise e il mio cuore si fermò davvero.

Era un angelo.








nota dell'autrice: buonasera! eccomi con secondo capitolo della nuova FF. spero vi piaccia e che non sia monotona.
Me la fate una piccola recensione tanto per farmi sapere che ne pensate? mi farebbe un sacco piacere! anche per sapere cosa potrei modificare o aggiungere e in tal caso eliminare.
e niente *vi prega in ginocchio* se vi è piaciuta la storia aggiungetela alle preferite e ci vediamo alla prossima settimana!

 

   
 
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