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Autore: TheSims1991    06/06/2015    4 recensioni
SPOILER ALERT: DA NON LEGGERE PER CHI NON E' IN PARI CON LA MESSA IN ONDA AMERICANA!
Il primo incontro tra il nuovo Signore Oscuro, Emma, e il suo capitano, Killian "Hook" Jones: una lotta tra luce ed oscurità, tra la volontà di combattere e quella di cedere.
Genere: Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era uno strano mattino. Il sole, sorto già da un po', era pallido e si faceva spazio a fatica tra le poche nubi che coprivano il cielo. L'aria era greve e tutto sembrava essere fermo. Non un filo di vento muoveva le foglie, tutto era in attesa.

"Un'altra notte senza chiudere occhio", un'altra notte passata a pensare a cosa sarebbe successo, d'ora in poi. Ogni volta che cercava di dormire, gli veniva in mente sempre la solita scena. Era passata una settimana dall'accaduto e nulla era cambiato. Sembrava semplicemente che lei fosse scomparsa.

Decise di alzarsi e di andare a rinfrescare il viso. Gli altri non avevano più risposte di lui. Era come se, in quei giorni, tutti volessero prendersi del tempo per capire, del tempo per ragionare sul da farsi e, tuttavia, nessuno sapeva cosa c'era da fare, nessuno riusciva ancora a realizzare cosa fosse successo.

Killian salì sul ponte e si mise a fissare il mare che bagnava la costa di Storybrooke. Nulla sembrava cambiato. D'un tratto, però, il sole sembrò oscurarsi dietro nuvole quasi nere e una forte pioggia iniziò a scendere su tutta la città. Un vento forte si alzò iniziando a scuotere la nave, che d'improvviso non era più armeggiata al porto, ma si trovava nel bel mezzo di una tempesta.

Il capitano cercò di ammainare le vele e di mettersi al sicuro, ma la botola che portava alla stiva era bloccata. Mentre l'acqua scrosciava violenta, Hook afferrò un bastone e lo fece passare nell'anello che faceva da presa, tirando con tutta la forza che aveva. Dopo qualche tentativo la botola si aprì e lui cadde all'indietro.

«Potevi bussare, non credi?» Killian si voltò improvvisamente. Davanti a lui, in mezzo alla pioggia, i capelli biondi riflettevano una luce opaca quasi sinistra. Gli occhi sembravano contornati da un'ombra scura e il sorriso, quel sorriso di cui Killian era tanto innamorato...

Il giovane capitano non riuscì a proferire nulla, ma i suoi occhi si riempirono di speranza. Lentamente si rialzò senza distogliere lo sguardo da Emma, che rimaneva immobile davanti a lui. Rimaserò così per qualche istante, mentre la pioggia continuava a cadere insistente.

«È questo il modo di accogliere la tua dolce metà?» Domandò Emma, con uno sguardo dolce

«Sei... Sei davvero tu?» Replicò Killian, ancora incredulo, facendo un passo in avanti.

«Sì, sono io Killian!» Rispose Emma, con un dolce sguardo e un sorriso. Il capitano si avvicinò e quando fu a pochi passi da lei, la giovane iniziò a ridere di gusto. Killian si fermò, attonito.

«È così dannatamente facile prendersi gioco di voi...» Disse con voce divertita. «Tu, i miei genitori... Siete davvero patetici, Gold aveva ragione. Ora lo capisco.» Killian non riusciva a muoversi.

«Emma, quella non sei tu, è l'Oscuro...»

«IO sono l'Oscuro!» Replicò lei a gran voce, mentre un fulmine squarciava il cielo. Killian fece qualche passo in avanti.

«Ti prego, Emma, devi ascoltarmi! Non lasciare che prenda il soprav...» Il Capitano non riuscì a terminare la frase che si ritrovò scaraventato contro l'albero maestro e legato dalle cime. Emma si avvicinò a passo lento, quasi insensibile al tremendo dondolio della nave. Sul suo viso un ghigno perfido e freddo aveva preso il posto di quel sorriso che Killian ricordava. Gli occhi erano marcati e scuri e spaventosamente insensibili.

«Ti ricorda qualcosa?» Domandò al Capitano. «È buffo, sai? Ogni volta che ti confronti con l'Oscuro, ti ritrovi legato a quel palo.» Riprese ridendo.

Killian si sforzò di liberarsi senza molti risultati. Urlò ancora ad Emma di combattere l'oscurità, ma lei agitò la mano e d'un tratto Hook si ritrovò imbavagliato.

«Quello che tu e i miei stupidi genitori non volete capire è che io finalmente sono... come dire... completa.» Disse fissandolo negli occhi. «Finalmente sono io a decidere chi sono, non la Salvatrice o quella che deve risolvere i guai. Non intendo tornare indietro e non vi permetterò mai di intralciare i miei piani.»

Lo sguardo di Killian era pieno di disperazione: le parole di Emma erano dettate dall'oscurità e lui lo sapeva, ma si sentiva inerme e incapace di aiutarla.

«E per evitare che questo accada, ho deciso di provvedere io stessa: Regina ha fallito nel tentativo di eliminare quei due paladini dell'amore. Io non fallirò. Ma in fondo, sono buona...» Disse avvicinandosi al pirata. «E non voglio che tu debba assistere alla morte dei miei... "cari", per così dire, ad opera mia...»

La ragazza accarezzò con l'indice il volto del suo amato capitano. Raggiunse il collo e si fece spazio nell'apertura della camicia, scorrendo sul petto.

«In fondo sono buona...» le sue labbra erano a pochi millimetri da quelle di Killian, di nuovo, magicamente, libere. Hook cercò di raggiungerle ma di colpo si sentì mancare il respiro e un forte, immenso dolore arrivò sul petto. Bruciava immensamente e più delle altre volte.

«In fondo sono buona e ti lascerò morire per primo!» Disse Emma, strappandogli il cuore dal petto.

«Emma... non...» Killian non riuscì a dire altro, mentre il nuovo Oscuro Signore frantumava il cuore del capitano ridendo compiaciuto.

 

Con un immenso respiro Killian aprì gli occhi.

«Ancora quell'incubo?» Domandò Henry. Killian annuì. «Sta tranquillo» Riprese il giovane. «La salveremo.»

  
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