Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: GiulyDeVilliers    06/06/2015    2 recensioni
Tessa è sempre vissuta nell'ombra e non è mai stata notata da nessuno. Ma va a un ballo in maschera. Lì, balla con William Herondale. Lascia solo due cose quando scappa da lui lasciandolo completamente confuso e ipnotizzato: la sua maschera e una collana a forma di angelo.
QUESTA STORIA E' UNA TRADUZIONE E NON APPARTIENE A ME MA A FLYINGER.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessamine Lovelace, Sophie Collins, Theresa Gray, William Herondale
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A TID CINDERELLA STORY

 

ANGOLO TRADUTTRICE

Ciao a tutti! La ff che state per leggere non è stata scritta da me, ma da Flyinger che la ha pubblicata su Wattpad e su Fanfiction.net e che mi ha dato il permesso di tradurla. Spero che vi piacerà. :-)

 

 

 

 

Capitolo 1

 

“Senti, mi dispiace ma non posso” Tessa Gray stringeva il telefono all'orecchio mentre parlava, con tutte e due le mani sul pesante apparecchio. “Devo lavorare oggi e sai come fa il mio capo quando non mi faccio vedere. Per non parlare della mia diabolica matrigna e della mie sorellastre.”

“Argh, ma questa è l'unica notte in cui puoi vestirti come chiunque tu voglia, Tessa. Un ballo in maschera. Non puoi portare qualcuno con te? Come quel ragazzo imbranato, come si chiama?” Sophie Collins, la migliore amica di Tessa, cercava di convincerla con la sua voce nelle orecchie di Tessa.

“Si chiama Jem, e non è imbranato. So che pensi che sia sexy. Inoltre, ha una ragazza e porterà lei. Accettalo, non posso andare. Comunque, non era miei programmi. La mia matrigna andrà a Brooklyn per il weekend e qualcuno deve prendersi cura della casa e deve pulire dopo l'enorme party che, come sai, Jessamine e Rani organizzeranno.”
Sophie brontolò nel telefono. “A che ora finisce il tuo turno? E se la tua matrigna è a Brooklyn, perchè ti preoccupi?”

“Perchè le mie sorelle ci andranno e se mi vedono lì sarò morta prima che metta piede sulla pista da ballo. E il turno finisce alle 9.15.”

“Cara, questo è un ballo in maschera. Nessuno vedrà neanche la tua faccia. Pensaci. Per questa unica notte, non siamo sfigate. Nessuno sa chi è popolare e chi no. L'intera scala sociale non esiste. In più, non vorresti indossare un vestito da sera? Sarai fantastica, te lo prometto.”

“Ma non ho niente da mettere. E ho un appuntamento.” Tessa poteva immaginare lo sguardo sulla faccia di Sophie mentre diceva questo. Allontanò il telefono a causa dell'esplosione che sapeva stava per arrivare.

“COSA!? NO CON CHI? DOVE? PERCHE' NON ME L'HAI DETTO? CHE CAVOLO? CHE CAZ-”

“Con Fitzwilliam Darcy”

Tessa attese attraverso il silenzio dall'altra parte della cornetta prima che Sophie dicesse: “Cavolo. Mi avevi fatto agitare.”

“Quindi... sei delusa?”

“No, perchè sarò a casa tua alle 9.30, aiutandoti a prepararti per il ballo. E ti presterò anche un vestito.”

“Cosa! NO, Sophie-”

Tessa venne tagliata fuori quando Sophie riagganciò. Singhiozzò, girando gli occhi stanchi.

Credo che lo farò, dopo tutto.

Il lavoro andò troppo piano. Prima che le 9.15 arrivassero, Tessa era già stanca e le palpebre le stavano cadendo. Tuttavia, lavorò duramente per fare tutti i frapuccini e i caffè ghiacciati. Avere un lavoro da Starbucks era probabilmente la cosa migliore che era accaduta a Tessa. Le piaceva l'odore del caffè e che il suo turno fosse di sera, così, quando non c'erano clienti, poteva farsi una bevanda e sedersi a leggere un libro.

Quella notte invece, era così impegnativa che Tessa quasi si addormentò per la pura stanchezza quando finalmente salì in macchina. Quando arrivò a casa, il suo cuore fece un balzo quando realizzò che doveva ancora andare a quello stupido ballo.

“Sia dannata la stupida scuola superiore. Perchè fa diventare tutto così difficile?” Tessa imprecava a bassa voce mentre tornava a casa e apriva la porta.

Era appena entrata in casa quando sentì: “TESSA, HO BISOGNO DI AIUTO CON I CAPELLI. VIENI A DARMI UNA MANO!” la voce di Rani arrivò all'enorme scala a chioccola dove stava Tessa.

Tessa sospirò e salì le scale due a due mentre diceva: “Sì, sì, Jessie. Sto arrivando”.

Tessa entrò nella camera di Jessamine a vedere Rani e Jessamine che si stavano preparando per il ballo. Jessamine indossava un vestito lungo fino ai piedi, era molto luccicante e c'erano frammenti color oro ovunque, per dare risalto ai suoi capelli biondi. Aveva anche un profondo scollo a V. Indossava una maschera color oro.

Rainee, dall'altra parte, sembrava l'opposto. Indossava un vestito blu molto corto e sinuoso che copriva a mala pena il seno e il sedere. Portava una maschera nera.

Tessa guardò scetticamente il vestito di Rani: “Ummm, Rani. Sai che dovrebbe essere un ballo, vero?”

Rani rise e scosse i suoi capelli lunghi color fango. “Esatto. Mentre ognuna delle ragazze indosserà un modesto vestito da ballo, io sarò l'unica a far vedere le gambe e la pelle nuda. Questo attirerà l'attenzione dei Will e, prima della fine della serata, saremo in un motel a fare tu-sai-cosa.”

Jessie sbuffò. “Ma per favore, sei così brutta, Will non ti guarderà nemmeno due volte” Lo disse a bassa voce, per non attirare l'attenzione di Rani. Will Herondale era il ragazzo più popolare della scuola di Tessa. Era anche molto single. Lui e suoi amici fondamentalmente dettavano legge alla Infernal High School e tutte le ragazze avevano una cotta per lui, escludendo quelle con un ragazzo, Tessa e Sophie.

“Ci andrai, Tessa?” Jessamine disse questo più forte e Tessa alzò le spalle.

“Forse...”

Rani interruppe Tessa, “Ma non prendermi in giro. Tessa è troppo brutta per entrare in un vestito. Scommetto che non potrebbe entrare in qualcosa della mia taglia senza far sembrare che sia passato dentro a un tritatutto. Lei non può andare.”

Tessa guardò in basso, mentre Jessamine le rivolgeva uno sguardo amichevole.

Questa era la situazione con Jessamine. Non era cattiva, solo concentrata su sé stessa. C'erano momenti in cui Tessa poteva vedere dei frammenti della vecchia Jessamine. La Jessamine con cui giocava quando erano piccole. Quella a cui poteva raccontare segreti e confidarsi. Ma alle medie Jessie aveva iniziato a vestirsi differentemente e ad avere nuovi amici. La Jessie che Tessa aveva imparato a conoscere e a voler bene se ne era andata, e adesso c'era la nuova, egoista Jessie. C'erano ancora piccoli pezzi di lei che comparivano di tanto intanto.

Tessa annuì con il capo: “Hai ragione. In ogni caso probabilmente inciamperei e cadrei sulla mia faccia.”

“Giusto. Comunque ho cambiato idea. Non voglio che mi sistemi i capelli. Penso che li porterò lisci stanotte. Inoltre a Will piacciono le ragazze con i capelli lisci. Non i tuoi ricci e incasinati. Dovresti tagliarli. Sono troppo lunghi. Fino al tuo sedere. Probabilmente ti si siedi sopra a lezione. Scommetto che sembra molto carino quando lo fai.” Rani sogghignò, stirò il vestito e si alzò, oscillando verso la porta con i suoi altissimi tacchi. Le cadde la borsetta e si chinò per prenderla. Tessa e Jessie fecero entrambe una faccia disgustata prima di guardare altrove, salvandosi da ogni altra immagine volgare.

“Prendo la Volvo, tu puoi avere la Volkswagen” disse a Jessie.

“Non posso credere che indosserà veramente quello” disse Jessie con voce disgustata mentre guardava sua sorella uscire dalla porta.

“Cosa? Il vestito o la scandalosa biancheria?” Tessa sollevò un sopracciglio a Jessie che replicò: “Entrambi.”

Tessa si girò per vedere Jessie: “Sei molto carina questa sera.”

Jessie sorrise: “Grazie. Ma la maschera fa sembrare il mio naso più grande di quanto sia realmente.”

Tessa rise, “No, non è vero. Inoltre scommetto che Will si ecciterà quando ti vedrà in quel vestito.”

Jessie sospirò “In ogni caso, non mi piace Will. Non importa quanto sia popolare, non gli piacerà mai una come me. Non sono il suo tipo:”
Tessa fece una risatina, “Will ha un tipo?”

Jessie sorrise, “Gli piacciono i libri, lo sapevi? E' molto intelligente. Prova sempre a nasconderlo, ma puoi dirlo forte. Mi aiuterà per fare domanda a Stanford il prossimo anno.”

Tessa sentì che la sua bocca si era spalancata. Stanford era il college dei suoi sogni. Lei e Jessie avevano pianificato di andarci da quando avevano 8 anni. Pensava che Jessie se ne fosse scordata. Anche Tessa se lo era dimenticato. Ci aveva rinunciato in prima media quando era andata a scuola per la prima volta senza Jessie al suo fianco.

“Oh, quindi stai provando ad entrare a Stanford” Tessa riusciva difficilmente a far uscire le parole senza soffocare.

“Si. Anche Will” ci fu una lunga pausa prima che Jessie continuasse a parlare a voce più bassa, “Gli ho chiesto se può aiutare anche te. Se sei disposta, ovviamente.”

Jessie stava giocherellando con le dita, accavallandole una sull'altra, era una cosa che faceva quando era nervosa.

Tessa si schiarì la voce. “No, No. Mi piacerebbe fare domanda. E' solo che non ha mai pensato seriamente a proposito... del college.”

Era una bugia. Tessa pensava costantemente al college. Non aveva mai provato a fare domanda perchè non voleva affrontare il fatto che c'era una buona probabilità che venisse rifiutata.

“Bè, ho visto i tuoi voti. So che sei in un sacco di classi AP*, hai fatto 2300 come punteggio al SAT**, fai tirocinio in ospedale nel weekend e hai un GPA*** perfetto. Non dovrebbe essere difficile per te passare.”

Tessa sentì che la sua bocca si era spalancata. Di nuovo.

“Jessie” disse lentamente “Perchè lo stai facendo?”

“Perchè... perchè sento che te lo devo. Voglio che siamo di nuovo amiche.”

Tessa scosse la testa. “Non funziona così, Jessie. Non puoi ignorarmi per sette ani e ad un tratto vuoi tornarmi amica, è come un'esplosione. Tu ti aspetti che io ti perdoni.”

Jessie si leccò le labbra. “Mi dispiace di averti piantata in asso. E' solo che... ero gelosa di te. Tu eri sempre più intelligente e carina e piacevi a tutti più di me ed ero così gelosa che quando vidi l'opportunità per essere, per una volta, migliore di te, la ho presa. Non volevo abbandonarti come ho fatto. Ti sto chiedendo di perdonarmi perchè, anche se ti ho fatto tante cose orribili e ho parlato alle tue spalle, pensare al college mi ha fatto realizzare che i miei amici non sono veri amici. Tu eri una vera amica. Ti sto solo chiedendo, se forse possiamo ricominciare da capo.”

Tessa aveva ascoltato l'intero monologo con un sopracciglio sollevato. Dopo un po' sospirò. “Ok” disse. Jessie urlò di felicità.

“Ma lasciami chiedere una cosa. Quante volte hai provato questo discorso?”

Jessie aggrottò le ciglia, “Uh, lo ho ripetuto tre volte nella mia mente prima di averlo veramente capito.”

Tessa rise. “Oh e comunque non sono più carina di te.”

Jessie roteò gli occhi. “Sì, lo sei. E' solo che non lo vedi.”

In quel preciso istante, la porta si aprì e la voce eccitata di Sophie si diffuse per la stanza. “Oh, Tessa, sei pronta per prepararti per il ballo?”

Jessie guardò Tessa. “Ci vai?”

Tessa sospirò assentendo con un cenno del capo.

“OMMIODIO! Ti aiuto io. SIIII” urlò Jessie.

“Cosa ci fa lei qui?”. Sophie aveva salito le scale e stava in piedi guardando Jessie, aveva nelle mani due enormi borse con dentro dei vestiti.

Tessa entrò in contatto con lo sguardo di Sophie. Ebbero una conversazione attraverso le loro espressioni, quelle che i migliori amici hanno sempre quando non possono parlare ad alta voce.

Sophie guardò Jessie dall'alto al basso. “Bè'” disse finalmente. “Cosa state aspettando? Tessa fatti una doccia, mentre io mi vesto. Jessamie, inizia a tirare fuori gli accessori. Muoviamoci, ragazze.”

Jessie sorrise prima di dare un asciugamano a Tessa, che corse in bagno per fare una rapida doccia.

Quando uscì, Jessie le infilò un vestito blu. Sophie si stava cambiando nell'armadio.

Uscì fuori, con le mani sulla testa.

“Come sto?” chiese.

Jessie fischiò. “Sei stupenda”.

E infatti era vero. Sophie indossava un vestito nero senza spalline, stretto in vita, che scendeva in pieghe di seta nera, era perfetto per la sua corporatura esile e dava alla sua pelle una sfumatura color perla, per cui alcune ragazze che Tessa conosceva avrebbero ucciso.

“Ho anche trovato una maschera che nasconde la mai cicatrice!”

Sophie aveva una enorme cicatrice sulla guancia sinistra. Indossava una maschera nera che scendeva e copriva la guancia ma che si fermava prima della bocca.

Jessie tirò fuori una collana di perle e delle scarpe nere con il tacco.

Dato che i capelli di Sophie avevano dei boccoli naturali sulle spalle, lei non doveva acconciarseli. Una volta messo lo smalto nero Sophie era pronta per andare.

Jessie poi dovette asciugare i capelli di Tessa con un phon.

Tessa si assicurò di mettere il termoprotettore. Prendeva sempre precauzioni con i suoi capelli, erano la sua caratteristica più preziosa. Era orgogliosa di dire che lei (e anche Sophie da quando Tessa le aveva detto che prendersi cura dei propri capelli era importante) non aveva mai visto una doppia punta sulla sua testa.

Dopo aver asciugato i capelli, Jessie truccò Tessa. Niente di eccessivo, dato che avrebbero indossato delle maschere. Solamente un po' di ombretto blu, l'eyeliner e il blush. Tessa non si era mai truccata prima, ed era contenta di non dover portare una trucco pesante. Aveva sentito terribili storie a proposito di fondotinta che scendevano sulle guance delle persone quando sudavano e di mascara che sbavava quando si sbattevano le ciglia. Jessie aveva dato uno sguardo alle ciglia di Tessa prima di dire: “Wow, sono delle lunghissime ciglia. Non hai bisogno di niente sopra di loro, vero?” Tessa aveva alzato le spalle.

Poi Jessie aiutò Tessa ad indossare l'abito che Sophie aveva portato. Era molto vaporoso, ma le stava molto bene. Faceva sembrare Tessa più bassa di quanto fosse, il che è un bene se sei alta 1.75. Inoltre faceva spiccare il blu nei suoi occhi blu-grigi. Tessa non indossò nessun gioiello appariscente, mise solo la collana con l'angelo che era stata di sua madre. Era di color bronzo quindi Jessie le prestò dei piccoli orecchini a forma di perla dello stesso colore. Portava delle scarpe di velluto nero e i capelli scendevano sulla sua schiena con morbide onde.

Tessa sentì gli occhi riempirsi di lacrime quando si guardò allo specchio. Sembrava sua madre. Sua madre che era morta quando Tessa aveva sette anni.

Tessa scosse la testa. Non poteva piangere. Non dopo che Jessie era stata così gentile da truccarla.

Lei e Jessie stavano scendendo le scale quando Sophie le chiamò. “Aspetta, hai dimenticato questa.”

Diede a Tessa una maschera blu e nera che sembrava così delicata che Tessa aveva paura di toccarla.

Sophie fece indossare a Tessa la maschera, agganciando i lacci sotto una ciocca di capelli. “Ora tutto è al suo posto. Chi è pronto per andare al ballo?”

 

 

 

 

Note

*AP=(Advanced Placement)

**SAT= (Scholastic Aptitude Test) è un test attitudinale che si fa negli USA e che serve per l'ammissione al college.

***GPA= (Grade point average) credo che sia una specie di media dei voti, ma non sono sicura. :-/ 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: GiulyDeVilliers