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Autore: alix katlice    07/06/2015    3 recensioni
Il vecchio si alzò. Con movimenti lenti ripose la sedia sotto il tavolo; si tolse il cappello; fece cenno alla giovane cameriera, un saluto che si rivolge ad una vecchia amica; poi, lasciò il caffé zoppicando e appoggiandosi solo ad un vecchio bastone.
Un vecchio, un caffé, la brezza fresca della seria ed un ombra di un ricordo ormai passato.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#01



 




c'era un vecchio seduto ad un tavolino;





 

Era tardi e tutti se n'erano andati dal caffè, meno un vecchio seduto nella zona d'ombra che le foglie dell'albero formavano sotto la luce elettrica.
Una giovane cameriera dai gesti pesanti e stanchi di chi ha lavorato duramente tutta la giornata cominciava a sparecchiare i vari tavolini che costellavano l'entrata. Il vecchio, poco attento ai movimenti della giovane, si stringeva in un cappotto rattoppato e rabbrividiva per la leggera brezza alzatasi con la sera. I suoi occhi lucidi raccontavano di una malinconia profonda, a cui non sembrava voler resistere. Egli, con un sorriso incerto, si abbandonava ad essa man mano che l'orologio ticchettava il lento ed inesorabile scorrere del tempo.

La giovane toccò con mano leggera e sguardo pieno di pietà la spalla del vecchio, si chinò per sussurrargli qualcosa all'orecchio (probabilmente l'arrivo dell'orario di chiusura) e egli si risvegliò, e si alzò. Con movimenti lenti ripose la sedia sotto il tavolo; indossò il cappello; fece cenno alla giovane cameriera, un saluto che si rivolge ad una vecchia amica; lasciò il caffé zoppicando e poggiandosi al suo vecchio bastone. Sì voltà una sola volta, per donare un'ultima carezza all'ombra ormai svanita della persona cara seduta al suo tavolino. Dopo, non si voltò di nuovo, promettendole in silenzio come ogni sera che l'indomani sarebbe tornato e l'avrebbe amata ancora. 








 

 


Note aggiornate del 28/12/2017:
Dopo più di un anno e mezzo dalla pubblicazione di questo piccolo esercizio di scrittura mi sono ritrovata a riprendere in mano "La palestra dello scrittore" e a ripetere i medesimi esercizi. Sono molto più soddisfatta di questo secondo esperimento, perciò ciò che avete letto è la nuova versione, scritta circa un mesetto fa :)
Grazie mille per la lettura!



Note:
Allora, varie note: le prime due righe, in corsivo, non sono mie, ma di Ernest Hemingway, "Un posto pulito illuminato bene" dai 49 racconti. Ho cominciato a leggere un libro, "La palestra dello scrittore" a cura di Enrico Valenzi, che in dieci lezioni da dei consigli davvero utili sulla scrittura e propone degli esercizi davvero carini per mantenersi in allenamento/cominciare a scrivere/migliorare. Il primo di questi era continuare per qualche riga il brano, senza limitazioni di contenuto, con lo scopo però di mantenere l'atmosfera del racconto già cominciato. In teoria non avevo intenzione di pubblicarlo, ma ciò che ne è venuto fuori mi piace abbastanza e quindi ho pensato, perché non postarlo? Penso anche che se dai prossimi esercizi usciranno cose carini potrei anche continuare a pubblicarli :3
Okay, ho scritto abbastanza! Riguardo al vero e proprio minuscoloracconto, la persona cara del vecchietto non ha un volto, ed è stata una cosa premeditata. Io lo vedo come un vecchio amico, ma altri potrebbero pensare alla moglie, alla madre, al padre, ad una figlia già andata... a vostra scelta!
Bene, non ho null'altro da dire. Alla prossima <3

 

Alice.
  
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