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Autore: emmamosby    07/06/2015    0 recensioni
Gli sguardi che si lanciavano erano come pugnali nei loro petti. Non era a causa delle loro ideologie che si guardavano così ogni volta che si incrociavano in un corridoio o erano seduti intorno al tavolo del consiglio. Quegli sguardi erano sguardi di dolore; rivolti ad un passato che avevano perso.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Griffin, Marcus Kane
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gli sguardi che si lanciavano erano come pugnali nei loro petti. Non era a causa delle loro ideologie che si guardavano così ogni volta che si incrociavano in un corridoio o erano seduti intorno al tavolo del consiglio. Quegli sguardi erano sguardi di dolore; rivolti ad un passato che avevano perso.

 

Abby stava andando ad una riunione del consiglio. Camminava lungo i corridoi affollati muovendosi velocemente tra la gente. Era furiosa e il suo passo pesante era un chiaro sintomo di rabbia. Arrivò alla sala, gli altri consiglieri e il cancelliere erano già seduti e, nell'attesa di cominciare, si scambiavano qualche frase di convenienza. Abby se ne fregò di qualunque convenevole e sbatté sul tavolo un volantino, attirando l'attenzione di tutti

-Vorrei sapere chi è stato a farlo- Disse con aria minacciosa

Tutti gli diedero uno sguardo sorpresi. Il cancelliere roteò gli occhi al cielo. L'unico che non lo guardò, che aveva capito subito di cosa stava parlando, era Marcus Kane che, a braccia incrociate, disse

-Sono stati dei membri del mio movimento, perché? -

-“Noi vi stiamo proteggendo. Fidarsi è l'unica via possibile”- Lesse direttamente dal volantino

-Non capisco dove sia il problema-

-Nell'ultimo consiglio si era parlato di dire loro la verità, di smetterla di mentire. Era stato deciso che sarebbe stata discussa anche la mia proposta. Con questo volantino mi hai cancellato la possibilità di farlo- Gli urlò contro, fuori di sé -Vorrei che tu dicessi davanti a tutti in base a quale autorità ti sei permesso di fare una cosa del genere-

-E' la cosa più giusta- Le rispose Kane - Abbiamo la possibilità di salvare delle vite senza scatenare il panico. Se dicessimo loro la verità, sarebbe il caos-

-Non puoi saperlo e non avevi alcun diritto di fare una cosa del genere. Hai scavalcato la mia posizione, hai scavalcato l'autorità del consiglio -

-Non possiamo rischiare!- Urlò all'improvviso, quasi stremato dall'ennesima discussione, Jaha -Ha diffuso questo volantino in base alla mia autorità-

Abigail lo guardò improvvisamente disarmata. Non si sarebbe mai aspettata che la situazione avrebbe preso quella piega -Io e Kane avevamo due visione diverse e mi avevi dato la possibilità di esporre anche il mio progetto in modo che potessimo arrivare ad un accordo-

-Non abbiamo più tempo. Bisognava prendere una decisione rapida. Mi sono trovato obbligato a scavalcare l'autorità del consiglio per motivi gravissimi. Non so come tu abbia avuto questo volantino, non dovevano cominciare ad essere distribuiti prima di domani. Oggi avrei voluto esporvi con calma le mie decisioni, i miei pensieri e accogliere i vostri pareri. Quindi, siediti e cominciamo questa riunione in una maniera un po' più civile-

 

Alla fine della riunione, Abigail si era ritrovata a dover accettare che aveva perso, che il suo progetto non sarebbe mai stato attuato, neanche in minima parte.

Mentre se ne andava dalla riunione, senza salutare nessuno, Kane la seguì per parlarle. Abigail andava così veloce che si trovò costretto a fare due o tre passi di corsa e afferrarle il braccio per fermarla. Quando lei si voltò e lo riconobbe, si liberò dalla presa con aria sprezzante

-Lasciami stare-

-No, Abby, volevo dirti che mi dispiaceva-

-Perché dovrebbe dispiacerti? Non sei convinto che la tua proposta sia la cosa più giusta per salvare l'Arca?-

-Si, ne sono convinto e penso che tu debba-

-Basta, Marcus- Disse fermandosi -Sai qual'è la cosa che più mi dispiace? Che tu non ti sia minimamente posto il problema di consultarmi. Lo sappiamo benissimo che io e te abbiamo idee diverse su come raggiungere uno stesso fine, solo pensavo che il rispetto per le idee dell'altro fosse l'unica cosa che ancora ci accomunasse, ma mi sbagliavo-

Abby se ne andò con le lacrime che le stavano per arrivarle agli occhi. Marcus finse di restare impassibile. Si schiarì la voce e si diresse verso la sala dei controlli con aria ancora più severa, fingendo che quelle parole non gli avessero fatto alcun effetto.

In realtà l'aveva inseguita con uno scopo ben preciso. La conosceva, anche se ormai erano anni che entrambi fingevano il contrario, la conosceva bene e sapeva quanto Abby credesse nelle sue idee e quanto potesse essere arrabbiata con se stessa per non essere riuscita ad ottenere ciò che lei riteneva il meglio per l'Arca. Avrebbe voluto dirle che non aveva potuto fare altrimenti, che con Jaha avevano preso la decisione in pochissimo tempo, ma lei non glielo aveva permesso. Era arrabbiata, ovviamente. Abigail era arrabbiata con lui da quasi vent'anni e negli ultimi dieci, all'interno de consiglio, si erano massacrati. Era impossibile per entrambi, dopo ogni loro litigata, non ripensare a quello che avevano avuto, a quello che avevano perso.

Si erano conosciuti a diciotto anni e si erano innamorati. Parlavano e discutevano di politica tutto il giorno tutti i giorni. Non sempre andavano d'accordo, ma il confronto li arricchiva straordinariamente. Volevano passare tutta la vita insieme, avevano dei progetti e dei piani che però vennero distrutti. Il loro impegno politico, il loro raggiungimento dei piani di potere sempre più alti che controllavano l'Arca li obbligò a dover affrontare un problema pesante che non si sarebbero mai aspettati. La vita sull'Arca stava per finire, bisognava cercare un modo per sopravvivere nella speranza di riuscire a mandare delle navicelle sulla terra per scoprire se era abitabile di nuovo. Sia Kane che Abby iniziarono ad impegnarsi politicamente per riuscire a contribuire nella ricerca di una soluzione. Più riuscivano a far carriera, più le loro mentalità si allontanavano, diventando sempre più estreme e sempre più diverse. Non si riconoscevano quasi più. Litigavano sempre, si odiavano, ognuno vedeva l'altro come intralcio e perciò si lasciarono. Dopo qualche anno si ritrovarono entrambi consiglieri e costretti a collaborare. Appartenevano a due partiti diversi, ma Jahah, il cancelliere sostenuto durante le lezioni da Abby, aveva voluto gente anche dal partito che era arrivato secondo alle elezioni e tra quelli scelse Marcus. Erano arrivati ad un punto della loro storia in cui le divisioni ideologiche non avevano più senso, bisognava unirsi e trovare la soluzione migliore tutti insieme, ma per quanto sia Kane che Abby condividessero questa visione, per loro non era facile trovarsi faccia a faccia tutti i giorni.

 

 

 

 

 

  
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