Correva.Le venne da pensare al perchè proprio lei si fosse messa a correre con trentaquattro gradi quando non riusciva nemmeno a staccarsi dalla vasca da bagno se la temperatura superava i venticinque.
Si era attrezzata per riuscire a portare a termine la sua battaglia contro il caldo: top rosa, pantaloncini neri che le lasciavano scoperta gran parte della coscia, bandana, occhiali da sole e le sue immancabili e insostituibili cuffiette bianche attaccate al suo Ipod.
Quelle cuffie erano il suo portafortuna.Le portava sempre con sè, certe volte arrotolate al telefono altre volte incastrate tra le chiavi del suo appartamento.
La tenevano attaccata al suo passato, al suo liceo.
Al suo Finn.
Gliele aveva regalate lui il primo giorno che erano usciti insieme.
Da quando lui non c’era più non se ne staccava.
A Jesse andava bene.Voleva vederla felice e poi sapeva quanto ci teneva a ricordare Finn.Era una parte di lei.
Era talmente concentrata a canticchiare la sua canzone preferita che non si accorse che una figura si era fermata proprio in mezzo al suo percorso.
Si inciampò e per non cadere si aggrappò alla maglia dell’altra ottenendo il risultato opposto.
Si ritrovò in pochi secondi sdraiata a terra sopra all’altro corpo, le mani poste ai lati della testa per evitare di pesare ancora di più.
Immediatamente si tirò su imbarazzata cercando di scusarsi ma riuscì solamente a confondersi ancora di più non appena vide quegli occhi.
Verdi lucenti.Verdi che avrebbero incantato chiunque.
-Tutto a posto?- chiese.
-Sì, te?- rispose l’altra.
Rachel annuì abbozzando un sorriso recuperando i suoi occhiali dal marciapiede.
Se li mise e l’altra sembrò sorriderle.
-Ora stai molto meglio-
Rachel sembrò in un primo momento infastidita da quel commento ma poi si ricordò che non era cosa nuova, ci aveva fatto l’abitudine.
-Anche tu stai bene con i capelli rosa, davvero, molto meglio di quel biondo da cheerleder- rispose a tono la mora osservando la tinta dei capelli dell’altra.
Erano tornati rosa come quella volta al liceo.
Le erano stati sempre bene come qualsiasi cosa avesse mai indossato.
-E tu che ne sai che non sono naturali?- chiese l’altra incamminandosi insieme a lei.
Il capanello di gente che si era fermata a godersi la scena si era dileguata per il parco.
Erano come api attratte dal miele, fiutavano le situazioni imbarazzanti da lontano e puntualmente si presentavano lì per poi scomparire nuovamente nel mondo di tutti i giorni.
-Punto primo non esistono capelli naturali di colore rosa e secondo, mia cara Quinn Fabray, ti conosco dal liceo e sia le tue belle battute sia i tuoi cambi di look non mi sono poi nuovi.Perchè invece sei venuta qua a New York, pensavo volessi studiare nella tua bella università-
La ex-cheerleder le sorrise e la prese a braccetto.
-Quindi la cara Rachel Barbra Berry si ricorda ancora delle sue compagne del liceo, non se n’è dimenticata e sono qua perchè volevo cambiare-
-Veramente vedo tutti giorni Kurt e Blaine e ultimamente anche Brittany e Santana e poi Jesse-
-Certo Jesse St James, lui direi che è piuttosto importante per te, ci sono già dei baby Berry?-
-Perchè devi essere sempre antipatica, tempo ne è passato parecchio e mi sembrava fossimo diventate se non amiche persone che si sopportavano a vicenda, perchè fai così solo con me?-
Quinn scrollò la testa alzando le spalle  e si passò una mano tra i capelli.
-Magari ci si vede un giorno- disse.
-Sicuramente, magari organizziamo una reunion del vecchio Glee club e andiamo a fare una sorpresa a Shuester- disse a sua volta Rachel.
-Sì dai...beh, allora ciao...ci sentiamo-
Si salutarono avvicinandosi incerte se salutarsi con un gesto della mano o con un semplice bacio amichevole optando poi per un semplice sorriso.
Rachel si allontanò per dirigersi a casa e si ritrovò a pensare che c’era stato dell’imbarazzo tra lei e Quinn.Era normale, ognuna aveva la sua vita separata e nessuna delle due era stata molto importante per l’altra.
Erano semplicemente vecchie amiche del liceo coinvolte in un imbarazzante incidente su un marciapiede in un parco di New York in una mattina di Giugno.
Niente di più e niente di meno.
Arrivata a casa trovò Jesse ancora sdraiato nel letto, in mutande, le lenzuola tirate via e le finestre spalancate.
Si avvicinò per salutarlo con un bacio, poi due e poi un continuo incontrarsi di labbra.
Jesse la stringeva forte nonostante entrambi avessero molto caldo, non la voleva lasciare andare, non di nuovo.
Ora era sua, solo sua e di nessun altro.Era suo marito e lei sua moglie.
In poco tempo si ritrovarono entrambi solo in intimo avvinghiati l’uno all’altra.
Fecero l’amore e come ogni volta Rachel fu cullata dal respiro di Jesse e dalle sue carezze.
Era sempre così dolce e premuroso con lei.
-Ho incontrato Quinn oggi sai?-
-Hmm, davvero?Dove?-
-Al parco, correvamo entrambe e le sono caduta addosso-
Jesse rise accarezzandole una guancia.
-La solita imbranata-
Rachel abbassò la testa e mise sù il suo mitico broncio.
-Che dice?Come mai qui?-
-Ha detto di voler cambiare.Sarebbe bello che tutto il nostro Glee si ritrovasse di nuovo insieme no?-
Jesse annuì alzandosi per preparare il caffè.
-Scrivo a Kurt e organizziamo tutto, poi sento anche gli altri-
Lasciò ancora un bacio sulle labbra del marito e scomparve in salotto