Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
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Autore: mucho    07/06/2015    0 recensioni
"Dopo la morte di mia madre sono cambiata, non amo mettermi in mostra e circondarmi di falsi amici e sentimenti costruiti su niente! Cerco l'amore, l'amore vero... Il tuo amore! Amami ora come mai, ho bisogno di te, sono più sola di prima... Ma ci sei tu!"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Kentin, Nathaniel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7.

Entrò ina ragazza dalla chioma argentea accompagnata da un rosso, Rosa e Castiel! Rosa era incredula, la sua faccia era sconvolta, quella di Castiel era rossa di rabbia, le labbra serrate e si gettò su Nathaniel, Rosa si avvicinò a me, mi prese e mi fece alzare cercando di rimediare al disastro che aveva fatto il delegato, ne io ne Rosa fermammo le azioni di Castiel, aveva preso il delegato, gridava e lo picchiava, ovviamente il biondo non era da meno per difendersi, decisi di intervenire, mi gettai fra i due e Rosa trattenne Castiel, io dissi -Nathaniel, sei uno stronzo! Esci da questa stanza e non ti avvicinare più a me! Mi fai schifo! Hai approfittato di me quando ero in queste condizioni! Non rivolgermi più la parola- e gli lanciai uno schiaffo con tutta la forza che potevo avere in quel momento di scombussolamento, il delegato mi guardò in faccia, non incrociò lo sguardo dei miei due amici e uscì da quella stanza sbattendo la porta; immediatamente scoppiai a piangere tra le braccia di Rosa che mi accarezzava i capelli come avrebbe fatto una madre con sua figlia dopo essere caduta dalla bici. -Rosa ci puoi lasciare soli?- disse Castiel con voce severa, Rosa mi guardò e io le feci cenno di uscire... Prima che Castiel iniziasse a dire qualcosa mi guardò e mi squadrò dalla testa ai piedi e mi disse -Devi stare lontana dai biondi!- io sorrisi lievemente con gli pieni di lacrime, non so dove trovai il coraggio ma abbracciai Castiel, lui sorpreso da questo gesto ricambiò dolcemente -Helena, raccontami com'è successo.- raccontai con vergogna ciò che mi ricordavo e appena passai ai dettagli compiuti dalla sua bocca e dalle sue mani gli occhi di Castiel si infuocarono, non ci feci caso perché avevo la curiosità di porgli una domanda -Castiel, dove sei stato stasera? Perché non sei venuto?- -Sarei venuto verso le 12.30 perché avevo un impegno con una persona. Rosa mi ha chiamato prima perché non ti trovava più e aveva paura e sono arrivato prima.- la voce di Castiel non era più calda come sempre, era più fredda e distaccata e ci stavo male, con una voce singhiozzante gli dissi -Chi era questa persona?- -Adesso non è questo il problema, era un mio amico, dovevamo fare una cosa, ora ti riporto a casa, non puoi stare an ora alla festa in queste condizioni- mi prese e mi avvolse le spalle con la sua giacca e sfrecciammo con la sua moto verso casa mia, mio padre non era ancora rientrato e io dare stata sola e Castiel lo aveva intuito -Sei sola a casa, stai attenta agli estranei e ai biondi- feci un sorriso accennato -Notte Helena.- -Buonanotte...- con gli occhi pieni di lacrime raggiunsi la mia stanza e mi buttai sul letto pensando alle violenze subite da Nathaniel, il delegato con la faccia d'angelo ma con intenzioni perverse e le parole dure e il comportamento freddo di Castiel.
Passai tutta la notte piangendo e pensando a quante cose avevo perso in poco tempo, la mia dignità,un corpo pulito e mai toccato da nessuno e soprattutto la fiducia di Castiel, quel ragazzo che a poco a poco mi stava facendo perdere la testa.
   
 
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