Sakura posò esausta l'ultima valigia a terra.
Si guardò intorno e sospirò rassegnata a quel casino.
Finalmente i suoi genitori-suo padre-le avevano dato il permesso di trasferirsi a casa del suo fidanzato, ma, prima di quel momento, mai la casa di Naruto le era sembrata più incasinata.
C'erano cartacce, scatole, fogli di giornali e briciole ovunque. Sakura avanzò cauta verso la camera da letto, sperando di non trovare "spiacevoli inconvenienti" lungo il percorso.
Con "spiacevoli inconvenienti", lei intendeva insetti. Lei aveva una fobia matta per i scarafaggi.
E proprio qualche tempo prima, ne aveva trovato uno dentro una ciotola per il ramen a teresa. Già, perché c'erano anche ciotole sul pavimento.
Appena arrivata in camera, si accasciò stancamente sul letto, su cui era comodamente sdraiato il biondo.
"Vuoi che ti dia una mano?" Chiese lui, aprendo un occhio ceruleo.
Haruno scosse la testa. "No. Per oggi ho finito."
Naruto accennò un sorriso e invitò la rosa a stendersi di fianco a lui.
Lei fece come detto e, appena la schiena aderì al soffice materasso, sospirò per la stanchezza.
"Ci vorrebbe proprio una dormita." Biascicò, scostandosi una ciocca di capelli rosei dal viso niveo.
"Allora dormi." Rispose a tono il biondo, mentre lentamente avvicinava a sé la ragazza, fino a farle poggiare la testa sul suo petto
Sakura rimase spiazzata-imbarazzata-da quel gesto, ma, dopo un ultimo sospiro, chiuse gli occhi.
"Batte forte." Costatò Lei, riferendosi al cuore del giovane.
"È questo l'effetto che mi fai."
Allora, Sakura sorrise contro il petto del ragazzo, lasciandosi cullare dal cuore che, ormai ne era sicura, batteva solo per Lei.