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Autore: jussmyeux    08/06/2015    0 recensioni
La loro vita si misura attraverso i momenti che li lasciano senza respiro.
Loro non sanno quali saranno i giorni che cambieranno la loro vita, probabilmente è meglio così.
A fare pazzie sono bravi, è con le cose normali che hanno qualche difficoltà.
Per loro il divertimento è una cosa seria. Il divertimento e l'intelligenza possono andare di pari passo.
Loro vogliono trasformare un mondo sconosciuto e monotono in un mondo meraviglioso e familiare.
Davide, Galatea, Erika, Mirco, Filip, Eleonora e Nico.
7 ragazzi, il sabato e la follia.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Galatea

La cabriolet rossa si ferma, come avevamo previsto, nel parcheggio davanti al comune. Filip aveva osservato per un lungo tempo il ricco sfondato che,quasi ogni giorno, posizionava il suo "gioiellino" nello stesso posto e ovviamente l'idea di questo sabato era stata proposta da lui. Quella macchina era come avvolta da una luce che la faceva mettere in risalto rispetto alle macchine degli "comuni mortali". Secondo le indagini di Filip, il proprietario restava per pochissimi minuti dentro il comune lasciando il suo tetto aperto.
"Il mondo è stato creato in pochi minuti bello, figurati se qualcuno non può rubarti la macchina" - Filip si rivolge al signore che sta entrando nel comune. Segue con lo sguardo i suoi movimenti. Il nostro obiettivo non era quello di rubargli la cabrio, ovviamente. 
"Il mondo è stato creato in 7 giorni" - ribatte Eleonora. 
"Perché devi sempre rovinare ciò che dico con quell'aria da secchiona?"- risponde calmo, pronto per entrare all'azione. Filip odiava il fatto che quel signore possedesse una macchina così, facendo un "minute- job" (questo termine nemmeno esiste). 
"Lavora in un ufficio sicuramente" 
"Ti sembra che quel tipo abbia la faccia di uno che lavora tanto"- 'quel tipo' possedeva la macchina dei suoi sogni, era questo il vero motivo per cui era diventato la sua 'preda' e di conseguenza anche la nostra. 
"Oh, sta uscendo" - dico nervosa. Filip si dirige verso la macchina a passo svelto e con un salto riesce ad entrare nell'automobile berlina. Posiziona le mani sul manubrio e aspetta il proprietario. Ci dirigiamo anche noi come pianificato, alcuni semplicemente per fare i spettatori e altri per entrare all'azione.
"Ehi ragazzino, cosa diavolo credi di fare" - il signore fa una piccola corsa per raggiungerci. "Esci subito" 
"Questa è la mia macchina perchè dovrei?"- fa per contrabattere ma lo interrompo. 
"Peppino, questa è la tua nuova macchina? Quella di cui mi parlavi ieri?"- dico con un tono di finta meraviglia. Questo nome che avevo dato al protagonista Filip non era assolutamente stato programmato ma sapevo che gli altri mi avrebbero seguita. 
"Ma cosa dice signorina?"- la faccia sconvolta e confusa del propretario non ha precedenti. Intanto Davide e Mirco si avvicinano. 
"Peppino, è questa?"- domanda Mirco e Filip annuisce soddisfatto. I due saltano dentro facendo infuriare il propretario ancora di più.
"Andiamo a farci un giro allora, Peppe"- propone Davide, sbagliando il nome. Sospiro scuotendo la testa. 
"Ehi, Ehi uscite subito o chiamo la polizia" 
"Chi è questo?"- chiede Mirco a Filip, o meglio, a Peppino. 
"Non lo so"- risponde l'altro alzando le spalle. Intanto il signore tira fuori il telefono dalla tasca per spaventarli ma i tre non sembra abbino intenzione di muoversi.
Erika corre verso la macchina, la sua faccia ha assunto un espressione di finta disperazione "Fratellone!" - lo chiama da lontano con un tono dispiaciuto da donna
vissuta. Come recita lei nessun altro. 
"Signore scusatelo per favore"- dice corrugando la fronte, le sue sopracciglia piegate in modo da darle la giusta dose di dispiacere- "Mio fratello è malato, soffre 
di pseudomifia"- il propretario in questo momento è più confuso che mai: il ragazzo ha una sorella cinese e per di più soffre di pseudomifia, una malatia di cui 
 non ha mai sentito parlarne (Erika non poteva inventare un nome più assurdo di questo). Per non sembrare un ricco ignorante il signore si limita ad annuire in modo comprensivo.
- " Esci Richy, questa macchina non è tua" Peppino, Peppe e Richy, chissà se il signore aveva notato che Filip era stato chiamato nell'arco di 5 minuti con ben 3 nomi diversi. 
  
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