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Autore: Mister    09/06/2015    1 recensioni
"Siamo a WestFalia, un regno situato nell’Overworld, forse il più grande tra i vari regni di questa dimensione. [...]
...costruito dalla dinastia Goth e da loro, dopo ben 700 anni, ancora governato. Un regno che ha sempre dimostrato grande compattezza durante ogni catastrofe che lo attraversava. Ma, si sa, un enorme regno include nel pacchetto anche enormi grane."
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le cronache di WestFalia
 
Siamo a WestFalia, un regno situato nell’Overworld, forse il più grande tra i vari regni di questa dimensione.
Era talmente immenso che racchiudeva dentro sé quasi tutti i biomi fino ad oggi scoperti.
La sua capitale era Nexus. Era un enorme città castello situata al di sopra di un monte che predominava sul resto della vallata, ovvero ciò che era la divisione amministrativa della capitale. Ritornando a Nexus, c’è da dire che ciò la contraddistingueva era sicuramente l’enorme aquila d’oro che svettava imperiosa facendo trasparire tutta la gloria di quell’impero, costruito dalla dinastia Goth e da loro, dopo ben 700 anni, ancora governato. Un regno che ha sempre dimostrato grande compattezza durante ogni catastrofe che lo attraversava. Ma, si sa, un enorme regno include nel pacchetto anche enormi grane.
E così, ai confini ad est di Nexus, Obsidia, ultima roccaforte del regno, si stava gustando gli ultimi istanti della sua gloriosa esistenza.
Obsidia, da come si può facilmente intuire, era stata costruita prevalentemente da Ossidiana.
Era stata costruito dal re Victor IV con l’intento di respingere, tramite il grande esercito che doveva risiedere in essa, le varie orde barbariche che provenivano dall’esterno del regno. Le orde barbariche erano soprattutto costituite da piccoli eserciti di ribelli che cercavano in tutti i modi di eliminare il regno di Westfalia.
Come abbiamo già detto, il regno di WestFalia era un qualcosa di immenso, contenente quasi tutti i biomi scoperti, ciò però implicava anche l’unificazione di vari popoli sotto la stessa bandiera.
L’Oberon, la regione desertica dove era situata Obsidia, era da sempre il covo dei ribelli per eccellenza.
Questi ribelli non avevano digerito la sottomissione a WestFalia risalente a 3 secoli fa (gli ultimi anni contraddistinti da una politica espansionistica) ed ora, tramite un piccolo esercito chiamato “Figli dei Demoni” stavano per sbriciolare fino all’ultimo blocco di Obsidia.
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È una nottata tranquilla, i soldati di guardia sulle torrette sonnecchiavano pensando che anche oggi non succederà un bel niente.
Ma in un bel boschetto pieno di coniglietti e maialini circa 300 uomini in armatura di diamante stavano per sferrare un attacco altamente distruttivo.
Quei soldati aspettavano un altro uomo, il loro capo. Anche lui in armatura di diamante e con un mantello rosso. Arrivato su di un cavallo, chiese ad un suo sottoposto:
“La bestia è arrivata?”
Il soldato replicò convinto:
“Sissignore, il golem è pronto per essere usato, dovete solo attivare il suo reattore”
L’uomo col mantello allora scese dal proprio cavallo e lo legò ad una staccionata, poi disse al soldato:
“Derek, prendi gli uomini ed assaltate Obsidia, io arriverò tra poco”
“Ma così molti di noi moriranno! E più opportuno aspettare la sua attivazione.” Disse Derek, incerto del piano del proprio superiore
“Oh no, quei poveri pezzenti devono fuggire terrorizzati alla visione della bestia, voglio cuocerli a fuoco lento” Disse astioso, il subordinato ancora titubante decise di eseguire l’ordine. Gli uomini iniziarono così a marciare verso la città.
Nel frattempo, l’uomo corse verso un grande carrello trainato da una ventina di cavalli, risalì una scaletta e corse su dei blocchi di ossidiana fino ad arrivare ad un reattore. Lo toccò con la sua spada e i blocchi di ossidiana iniziarono a cambiare il colore delle nervature, non erano più verdi ma ora erano tinte di un rosso lucente. L’uomo chiuse allora con una botola il reattore ed andò a sedersi su una panca di pietra posta sempre sui blocchi di ossidiana.
In quel preciso momento quei blocchi presero vita, si staccarono in modo da far bene evidenziare la forma umanoide. Precisamente assomigliava ad un golem di ferro, la differenza stava nelle dimensioni, alto una cinquantina di blocchi, e nel materiale, di ossidiana, vulnerabile solo al diamante. La gamba sinistra del golem poggiò a terra scatenando un onda d’urto che distrusse sul colpo degli alberi lì vicino.
Dalle parti della battaglia ancora non si vedeva nulla, i soldati ribelli iniziavano già a cadere sotto le frecce infiammate di vari soldati di guardia.
Derek, ansioso, ogni 2 secondi si girava verso il boschetto per sperare di scorgere qualcosa, finalmente notò la testa e due occhi rossi luminosi del golem
I soldati di Obsidia già iniziavano a chiedersi cosa cavolo fosse quella testa gigantesca. Poi il golem si alzò facendo urla di terrore da parte dei soldati di Obsidia ed urla di gioia e giubilo da parte dei Figli dei Demoni.
La priorità dei soldati si spostò dal difendere le mura al cercare di rallentare l’avanzata (già di per sé lenta) del Golem.
Iniziarono ad attivare i cannoni che a raffica si abbattevano sul golem impassibile. Arrivò quindi vicino alle mura, i soldati spalancarono la bocca per il terrore. Nel frattempo la gente della città, per il frastuono si riversò nella piazza, quando poi vide l’enorme testa del mostro iniziarono ad urlare terrorizzati dando così il via ad un fuggi fuggi generale verso le ferrovie, per cercare di scappare da quella battaglia.
Nel frattempo l’uomo sulla spalla del golem, urlò ai soldati:
“È finalmente arrivato il momento della nostra vendetta, l’ora delle umiliazioni da parte dei Goth e i suoi leccaculo è finita. Nereus e la bestia libereranno Oberon dai conquistatori!”
A quel punto, il golem con un bel pugno frantumò la parte centrale delle mura frontali creando un enorme varco. Nereus urlò: “Per Oberon!”
E così i soldati, replicando al grido di Nereus con un altro urlo, si riversarono nella città per iniziare la più grande devastazione che la storia di WestFalia potesse ricordare...
 
 
  
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