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Autore: BrokebackGotUsGood    10/06/2015    3 recensioni
''-Tu avrai già peccato, io non ne ho ancora avuto l'occasione-''.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ennis Del Mar, Jack Twist
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love is not a sin








 
Tutti i giorni Ennis si chiedeva come fosse potuto accadere, come fosse cominciato tutto.
Se lo chiedeva mentre sorvegliava il gregge al pascolo in sella a Cigar Butt, spostando ogni tanto lo sguardo verso l'accampamento nella speranza di scorgere lui, il suo corpo, la sua camicia di jeans; mentre il whiskey da quattro soldi gli scendeva lungo la gola e il fuoco scoppiettava nel gelo della notte; mentre le loro labbra si rincorrevano freneticamente e i loro corpi nudi godevano l'uno del calore dell'altro, i fiati ad unirsi, i petti ad aderire, le gambe ad intrecciarsi.
Se lo chiedeva quando l'azzurro infinito e seducente di quelle iridi incontrava lo scuro delle sue, impedendogli quasi di respirare, di trovare un appiglio per non lasciarsi trasportare da emozioni e sensazioni che, in teoria, non avrebbe mai dovuto provare.

''-Tu avrai già peccato, io non ne ho ancora avuto l'occasione-''.

Ma l'occasione gli si era presentata, per la prima volta, quella dannata notte in cui l'alcol gli aveva annebbiato la mente ed era stato costretto a dormire nella tenda con Jack, poiché il freddo gelava le ossa: lì, tra quelle pareti di tessuto impregnate dei loro respiri inquieti, Ennis si era abbandonato al desiderio bruciante che aveva consumato lentamente le sue viscere per giorni, minuti, settimane. Nonostante si fosse allontanato quando si era ritrovato con la mano sulla pronunciata eccitazione di Jack, non aveva saputo resistere quando lo aveva visto sfilarsi la giacca e sclacciarsi la cintura dei pantaloni, nella muta ma chiara richiesta di essere preso su quel terreno erboso; e Ennis lo aveva posseduto con forza, stringendo nei pugni il tessuto della sua camicia, permettendo a quell'intenso piacere ossessivo di scorrergli nelle vene come la più potente delle droghe, come linfa vitale.

E nei giorni successivi, malgrado avesse cercato di evitarlo e di convincere se stesso che lui non era un maledetto finocchio, aveva continuato a cercare l'azzurro mare degli occhi di Jack, le sue mani virili, quella gioia e quell'entusiasmo nei confronti della vita che lui non aveva mai avuto.
Jack era vivace come l'acqua che scorreva rapida e impetuosa nel fiume, passionale come i colori infuocati dei tramonti e, allo stesso tempo, dolce come i tiepidi raggi del sole del mattino; e Ennis si era riempito di lui, ne aveva fatto la sua ragione di vita.

Com'era potuto succedere? Come aveva potuto lasciarsi andare ad un tale peccato?
Perché ogni singola notte passata con Jack, ogni singolo pensiero rivolto al morbido delle sue labbra, ai lineamenti armoniosi del suo viso innocente o alle sue braccia forti, era un peccato. Una vergogna.
Un terribile errore.
Almeno questo era quello che gli era stato insegnato sin da ragazzino, e impresso nella mente in maniera indelebile quando suo padre aveva portato lui e suo fratello a vedere il cadavere di Earl nel fosso d'irrigazione. 
''Questa è la punizione che infligge Dio ai fottuti deviati'', aveva spiegato loro.

Ma come poteva essere sbagliato quello che lo legava a Jack? Come potevano essere sbagliati i suoi baci, le sue carezze, le parole sussurrate all'orecchio mentre il fuoco ardeva accanto a loro? 
C'erano stati dei momenti in cui avrebbe voluto uscirne, giusto perché il resto del mondo avrebbe voluto che lui ne uscisse.
Ma ogni volta che Jack gli rivolgeva quel tenero sguardo colmo d'amore, ogni volta che riempiva l'aria, i prati e boschi con la sua voce, o che oscurava il sole di montagna con il suo sorriso...beh, lì non c'era niente da fare, era una battaglia che Ennis non aveva la forza né la voglia di combattere.
Così lasciava semplicemente che le cose accadessero, là, a Brokeback Mountain, e che le loro colpe venissero cancellate dal vento o dai temporali estivi.

Soltanto alla fine dell'estate, quando entrambi erano stati costretti ad andare ognuno per la propria strada, Ennis si era fatto forza e si era imposto di seguire le regole impartite dall'umanità: aveva sposato Alma Beers e aveva avuto due bambine, ripetendosi ogni giorno ''E' giusto così, è giusto così''.
Ed era riuscito a vivere in quell'illusione per un po', finché la sua vita non si era trasformata in nient'altro che un pozzo buio, finché la mancanza di Jack non aveva cominciato a corroderlo lentamente e inesorabilmente dall'interno.
Non bastavano mai quei pochi incontri fugaci, quelle poche notti, quei pochi giorni all'anno che i due amanti riuscivano a passare su a Brokeback: c'era sempre quel vuoto incolmabile di una vita che avrebbero voluto disperatamente trascorrere insieme, senza freni, senza confini.

''Se volessimo potrebbe essere così, esattamente così, per sempre''.

E Ennis sapeva che Jack sarebbe stato pronto a mollare tutto pur di stare con lui, mandando al diavolo chiunque avesse osato interferire nella loro felicità, o in quella che avrebbe potuto essere felicità.

Forse avrebbe dovuto lasciare da parte i pregiudizi e l'ignoranza della gente.
Forse avrebbe dovuto ascoltare le grida disperate del proprio cuore e vivere nel modo che a lui sembrava più giusto.
Gli ci erano voluti vent'anni, dolori al petto e due camicie sporche del loro sangue per capire che, anche se il mondo non sarebbe mai stato in grado di accettarlo, l'amore non era un peccato.
   
 
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