Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: CrazyFantasyWriter    10/06/2015    2 recensioni
La guerra di Hogwarts è finita, Voldemort è stato sconfitto.
Harry decide di spezzare la bacchetta di Sanbuco, non fa per lui, non la vuole.
Un nuovo futuro aspetta il trio e l'intero mondo magico.
E se i ragazzi decidessero di tornare al castello per studiare un ultimo anno insieme?
Nuovi professori, nuove magie, gli amici di sempre, il coraggio di sempre.
Coppie degli scritti originali e caratteri non stravolti. E' un vero e proprio continuo secondo ciò che ha lasciato detto la Rowling, a parte per il fatto che i ragazzi tornano ad Hogwarts.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 8- Il male nascosto

“Harry!” gridò una voce.

Il ragazzo si svegliò di soprassalto, Ginny gli puntava la bacchetta al petto.

Chiuse gli occhi, sperando che quello fosse solo un incubo, ma riaprendoli scoprì che non era così.

Quella che fino ad allora era stata la sua ragazza gli stava puntando contro la bacchetta e aveva un'aria spaventata che Harry non le aveva mai visto.

“Ginny, ti prego abbassa la bacchetta” disse cercando di mantenere la calma.

La rossa non si mosse.

“Cosa vuoi da me?” chiese.

Harry allungò un braccio e le afferrò una mano.

“Non toccarmi, Harry” disse lei, stava per piangere.

“Ma... Non so cosa mi sia successo, non lo so!” esclamò Harry esasperato.

Ginny lo fissò negli occhi.

“Io torno a casa” disse voltandosi di spalle e cominciando a raccattare le sue cose.

“No, aspetta...” provò ancora Harry standole a distanza.

“Smettila” disse Ginny andando verso l'uscita.

Lo sguardo del ragazzo si spostò dall'uscita a Ginny. Non poteva perderla. Una volta uscita da quella tenda non sarebbe nemmeno mai più stata sua amica. Lo avrebbe odiato per tutta la vita. E lui avrebbe odiato se stesso più di lei.

La prese per un braccio.

“Lasciami” disse Ginny sottovoce.

“No” scosse il capo Harry, “Devi ascoltarmi”

“Lasciami!” esclamò ancora lei dileguandosi.

Harry puntò la bacchetta contro l'uscita della tenda “Muffliato”.

“Harry mi stai facendo male” disse Ginny cominciando a piangere.

“No... no” sussurrò il ragazzo liberandola, “Ti prego, non fare così... ti prego”

Ginny respirò affannosamente facendo un passo indietro. Harry si aspettava che scappasse via, ma non lo fece. Rimase lì, con le lacrime che le bagnavano il viso.

“Harry sei cambiato” disse osservandolo negli occhi.

Il Prescelto si sentì morire. Vedere Ginny davanti a lui, che gli diceva davvero come stavano le cose gli faceva male.

“Mi fai paura”

Harry deglutì, non poteva sopportarlo.

“Non mi rendo più conto di quello che faccio. Dico sul serio. Non posso nemmeno immaginare come ti senti adesso, ma so di essermi comportato da deficiente.”

“C-credi che sia per la bacchetta?” chiese Ginny.

“Non lo so” ammise Harry, “Mi sento come quando Lui era dentro di me, Ginny. Sto malissimo”

La rossa parve capire, perché gli sfiorò titubante una mano e poi, vedendo che lui non reagiva in malo modo, la strinse.

“Scusa per aver detto quelle cose di te prima, ma devi capirmi... quando mi hai stretta io...”

“Lo so” disse Harry, “Non devi scusarti”

Ginny gli lasciò la mano e si avvicinò a lui scostandogli i capelli dalla fronte e provando a baciarlo.

“No” disse il ragazzo ritraendosi, “Non voglio farti del male”

“Ma Harry, so che non era tua intenz...”

“Non voglio rischiare un altra volta”

Ginny abbassò il capo e rispettò la sua decisione, poi dopo alcuni secondi disse:

“E se tornassi a Godric's Hollow? Forse anche se Voldemort è stato sconfitto c'è... c'è una piccola parte di lui ancora in te e...” si fermò, imbarazzata, “No. Non ascoltarmi, è un'idea stupida. Dimenticala.”

“No” affermò il ragazzo pensieroso, “Potrebbe essere... n-non vedo perché dovrebbe essere diverso e poi... e poi avrei comunque voluto tornare là”

Ginny lo osservò in silenzio, poi disse:

“Prepara lo zaino. Partiamo adesso”

“No, non possiamo. Devi riposare, non hai praticamente dormito. Il sole non è ancora sorto.”

Ginny, che era già andata a sistemare le cose che aveva lasciato sul tavolo, gli lanciò un occhiata e disse:

“Abbiamo tutto il tempo. I miei sanno che saremo di ritorno verso sera. Possiamo andare e tornare senza problemi”

“Se ci vado, ci vado da solo, non voglio cacciarti nei guai”

“Ci sono dentro quanto te Harry. O ora o mai più”

“Ma...”

Ginny tornò con la sua borsa e lo zaino del ragazzo.

“Tieni”

“Grazie” rispose rassegnato lui.

Uscirono insieme dalla tenda e la richiusero, poi Ginny la mise nella sua borsa incantata da Hermione e si smaterializzarono.

Ricomparvero davanti all'entrata della chiesa di Godric's Hallow.

Era ancora buio e c'era un silenzio assoluto nel piccolo paesino.

Harry si mise davanti facendo strada.

Passarono davanti al cimitero e Ginny si fermò.

“Harry?”

Il ragazzo si voltò e tornò indietro di qualche passo.

“E'... è lì che sono i tuoi genitori?”

Lui annuì, si ricordava perfettamente di quando era andato sulla loro tomba con Hermione e non aveva né voglia di parlarne né voglia di tornarci.

Come se lo avesse capito, Ginny gli strinse la mano.

Proseguirono così fino a quella che era casa Potter.

La rossa si fermò davanti alla soglia ammirando la statua della madre e del padre di Harry con un piccolo bimbo fra le braccia.

“Vieni” bisbigliò Harry e assieme a lei entrò, “Lumos Maxima”

La casa era in perfette condizioni.

Non un granello di polvere, non un quadro storto, probabilmente era tutto dovuto al fatto che Lord Voldemort era morto e la magia oscura che regnava su quella casa era stata cancellata.

Poi Harry fece una cosa che non avrebbe mai immaginato potesse funzionare: spinse giù l'interruttore attaccato alla parete e accese le luci.

Ginny rimase sbalordita e attratta da ogni oggetto in perfetto ordine, poi cominciò:

“Dov'è che...” non dovette concludere la frase. Harry aveva capito.

Le lasciò la mano e cominciò a salire le scale.

Quante volte i suoi genitori erano saliti al piano di sopra? Quante volte avevano usato il corrimano proprio come stava facendo lui?

Ne aveva sentito solo parlare, ma tutti i ricordi gli apparvero più vividi all'improvviso. Spinse la maniglia e entrò nella stanza.

C'era un lettino con dei giochi da bambino appoggiati alle coperte.

Harry rivide il lampo di luce verde e poi, più vivido, il serpente, che attaccava lui ed Hermione. Scacciò quei ricordi e si avvicinò ad un mobile infondo alla stanza.

C'era una cornice con una bella foto di Lily e James che si baciavano e poi sorridevano a chi gliela aveva scattata. Avevano ancora la divisa di Hogwarts, dovevano avere l'età di Harry, più o meno.

“Tutto bene?” chiese Ginny mettendosi affianco a lui.

“S-si”

“E' qui?”

Harry annuì e andò al centro della stanza.

“Qui Voldemort ha ucciso mia madre, ne sono certo. E... io ero in quel lettino quando è successo” disse con voce roca, senti immediatamente la terra mancargli sotto i piedi e la stanza vorticare attorno a lui, “Non è servito a nulla il loro sacrificio. Non è servito a niente che Fred e tutti gli altri morissero. Ero io che dovevo morire, io” Solamente in quel momento capì ciò che aveva sempre escluso in tutti quegli anni.

Ginny lo guardò preoccupata.

“Harry mi spiace, non avrei mai dovuto convincerti a venire qui. Andiamo via”

“No” disse il Prescelto con una risata amara, “Io rimango qui. Rimango qui fino a quando Lui non otterrà ciò che ha sempre voluto” continuò camminando per la stanza, “Perché non lascerà mai nessuno in pace se io non muoio!” senza che se accorgesse le lacrime cominciarono a scorrere sul suo volto.

Ginny rimase triste, i silenzio, non poteva fare nulla.

“E' questo che vuoi vero?” imprecò il ragazzo alzando lo sguardo verso il soffitto e allargando le braccia, “Sono qui! Codardo vieni a prendermi!”

Ci fu un minuto di pausa, nel quale sia il ragazzo che Ginny si aspettavano succedesse qualcosa, ma nulla cambiò.

“Hai paura?” chiese Harry sprezzante. Si sfregò gli occhi, poi gettò a terra la bacchetta, “Dai, non hai più scuse. Vieni!”

Il ragazzo fece un altra pausa, ma questa volta Ginny intervenne.

“Non verrà nessuno” disse dolcemente avvicinandosi a lui.

Harry la guardò, sfinito. Gli sembrava di aver corso per chilometri e chilometri. Aveva il fiato grosso e il volto bagnato di sudore e lacrime.

“CODARDO!” gridò ancora al soffitto, poi si accasciò a terra e rimase in ginocchio a piangere e singhiozzare come un bambino.

Ginny si accovacciò e lo strinse a sé. Era straziante stare lì a vederlo piangere in quel modo e sapere che nulla avrebbe mai placato il suo dolore.

“L'hai ucciso Harry. Voldemort non tornerà più, mai più te lo assicuro”

Il ragazzo cercò di liberarsi. In quel momento non pensava a nulla, voleva solo farla finita. Lasciare il mondo una volta per tutte, così che Lord Voldemort lasciasse in pace tutte le persone che amava e potesse sfogarsi esclusivamente su di lui.

Non gli importava del dolore fisico. In quel momento stava soffrendo già moltissimo. Vedere sé stesso fare del male a Ginny era il male peggiore che Voldemort potesse provocargli.

Ginny non lo lasciò. Lo strinse più forte, a costo di fargli male.

“Ginny lasciami” sussurrò il ragazzo.

“No” disse la rossa fermamente, “Non puoi rovinare tutto...”

“Non voglio che ti faccia del male tramite me” disse Harry smettendo di agitarsi e appoggiando il suo volto sulla spalla di Ginny.

“Non succederà più” gli soffiò la ragazza all'orecchio. Poi cominciò ad accarezzargli le punte dei capelli bagnati che gli sfregavano la nuca.

“Torniamo indietro adesso, ti prego”

“No” disse Harry scostandosi un po' da lei.

“Non puoi rimanere qui, non voglio più vederti piangere”

“Starai con me?”

“Sempre”

 


NOTE:

Rieccomi, spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Mi scuso ancora per gli aggiornamenti non più frequenti, ma fino a quando non sistemo il problema col pc non riesco ad aggiornare prima.

A presto.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CrazyFantasyWriter