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Autore: JessiM    11/06/2015    3 recensioni
[Chris Wood]
[Chris Wood]Vanessa è una fangirl come tante e partecipa a fin troppe convention. Chris Wood è un attore e vive quasi dall'altra parte del mondo. Sarà proprio una convention a farli incontrare, ma per Chris si tratta davvero solo di un'avventura? O forse la dolcezza e la sbadataggine di Nessie lo hanno colpito più di quanto chiunque si aspettasse?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sì,mamma. Il volo è andato bene e l'hotel è molto carino. Scusami ma ora devo proprio andare, sono in fila per gli autografi-. Sbuffai spazientita, non voleva mettere giù. -Mi racconti dopo cosa ti ha detto la vicina, ora vado. Ciao-.

Come sempre dovetti chiudere io la telefonata perché mia madre viveva su un pianeta tutto suo lontano anni luce dalla tecnologia. Non cliccava mai sulla cornetta rossa; se ciò accadeva con me era solo una seccatura, ma immaginatevi le lamentele dopo l'ennesima chiamata della suocera, ci siete? Ecco, ora pensate a quest'ultima che sente tutto.

In quel momento però, non volevo pensare a mia madre, ma solo e unicamente a Ian Somerhalder. Mi trovavo a una convention in Belgio per incontrare questo attore che era diventato per me una sorta di guida spirituale parecchi anni prima. Avevo fantasticato a lungo sul momento in cui i nostri occhi, dello stesso azzurro cielo, si sarebbero incontrati ed ero certa del fatto che mi sarei persa nei suoi facendo la figura della stupida. Trattenni il respiro e feci un passo avanti, pronta ad incontrarlo.

 

***

L'incontro con Smolder era stato il coronamento di anni di pura ossessione. Lui era esattamente come me lo immaginavo: amorevole, divertente, logorroico, disponibile ai limiti dell'impossibile e completamente devoto ai suoi fans.

Dovevo raccontarlo a qualcuno, così cominciai a rovistare nella borsa alla ricerca del mio cellulare. Con mia grande fortuna, si staccò improvvisamente uno dei manici in corda scura della borsa facendone cadere tutto il contenuto al suolo. Non riuscii a trattenermi dal borbottare qualche parolaccia e diedi anche un calcio leggero alla borsa.

Mentre raccoglievo le mie cose da terra sentii qualcuno ridere alle mie spalle. Era una risata genuina e un po' roca, una di quelle che ti stuzzicano fino a che non le segui. Prima che mi voltassi per controllarne la provenienza, il ragazzo che mi stava sfottendo si abbassò e iniziò a raccogliere tutte le cartacce che si erano riversate sul pavimento. Proprio così, sono sempre stata il tipo di ragazza la cui borsa è costantemente stracolma di cose inutili: fogli bianchi, scarabocchiati, scontrini vecchi di settimane, involucri abbandonati dalle caramelle che una volta avvolgevano, orecchini... insomma tutto ciò che normalmente si dovrebbe gettare via.

Quando alzai lo sguardo rimasi impietrita e il mio cuore iniziò a battere più rapidamente.

-Ciao-. Chris Wood era davanti a me, con i miei scontrini e il mio rossetto tra le mani fissandomi con un sorriso perfetto e adorabile in attesa di una risposta.

Forza,Vanessa. Studiavo da due anni lingue, potevo farcela a rispondere ad un saluto in inglese.

-Ciao- e poi espirai, soddisfatta di aver raggiunto un piccolo traguardo.

Il fatto era che non mi aspettavo per nulla al mondo di trovarmi Chris davanti, men che meno mentre mi aiutava. Avevo pensato per mesi a cosa dirgli, ma tutte le mie fatiche furono vane perché in quel momento riuscii solo a dirgli -Grazie- ma con voce flebile e fui persino capace di arrossire facendolo sorridere.

-Sei così dolce. Sono Chris- Ma dai.

-Sì, so chi sei. Io sono Vanessa e...ti prego, smetti di sorridere così perché non riesco a pensare- ero seria, il sorriso di Chris era troppo sincero e gli illuminava il volto, mi faceva sentire frastornata.

-Così come?Hai degli occhi molto belli comunque -. Era chiaramente divertito e per quanto fossi felice di essere lì con lui, la situazione era diventata alquanto imbarazzante.

Infilai tutto nella borsa alla rinfusa, senza curarmi troppo di cosa e di dove lo mettevo e quando lui vi aggiunse le ultime cose, come in un calderone magico, riuscii solo a bofonchiare qualche parola di ringraziamento.

Chris si alzò in piedi e solo in quel momento notai come la camicia azzurra gli facesse risaltare gli occhi. Mi tese una mano e timorosa del fatto che avesse notato l'eccessivo indugiarsi dei miei occhi su di lui, la strinsi e mi lasciai aiutare.

-È stato un piacere, Nessie, a presto-. Nessie. Prima che potessi dire qualcosa girò le spalle e si diresse verso il tavolino a lui destinato.

Tornata in camera ero così persa nei miei pensieri, che pullulavano di unicorni, arcobaleni, nuvolette rosa, ma soprattutto attori belli da togliere il fiato che ti aiutano ad alzarti e ti chiamano con un diminutivo, da non accorgermi del fatto che le mie due amiche e compagne di stanza fossero tornate.

-Ti ho già raccontato l'ultima cazzata di Tyler Posey?-

-Sì, lo hai insultato tutta la mattina, come potrei dimenticarmene?-. Arianna sbuffò ripensando a quello che aveva dovuto subire qualche ora prima.- Su una cosa devo darti ragione però: non bastava averlo come protagonista e co-produttore, dovevano proprio fargli condurre il wolf watch?-

-Stanno cercando di irritarmi, ne sono certa. È anche più fastidioso di Arielle-

-Che avete tutti contro Arielle?- urlai con lo sguardo fisso sul soffitto bianco.

-Ah sei qui- constatò Francesca.-Stai bene?-

In effetti non dovevo avere un'aria troppo sana così inerme sul letto.

-No, ho un problema-

-Quale dei tanti?- mi chiese Arianna sedendosi accanto a me. Sentii Franci ridere, ma decisi di ignorare la provocazione.

-Mi sono innamorata-.

-Sì, lo so. Ian fa quest'effetto. Pensa che...-

-Non parlo di Ian, ma di Chris-. Non potevo vederle ma sarei stata pronta a scommettere che si stessero scambiando uno sguardo confuso .

-Chris? Ma non avevi l'autografo con Ian?-

-Proprio così. Ed è fantastico, ti scalda il cuore quando ce l'hai vicino, ma ho incontrato Chris e ora sono fregata-. Mi lanciai in un racconto senza fine, analizzando ogni dettaglio, ogni soffio di vento, ogni battito del cuore e loro mi ascoltarono molto più che interessate.

 

-Wow- sospirò Franci.

-Già. Io sarei morta probabilmente-

-Devi provarci!-

-Non incoraggiarla, Fra. È già abbastanza fuori di suo- la riprese Arianna ridendo come una matta.

-Io non scherzo. Che ti metti al Welcome Cocktail? Se vuoi ti presto qualcosa-.

Francesca era alta almeno 1 metro e 80 cm scalza, dubitavo mi andasse qualcosa di suo.

Un'ora dopo ero pronta per il Welcome Cocktail, non era un evento elegante, ma solo un'occasione in più per stare con gli ospiti della convention, la gente ci andava per lo più in jeans e maglietta. Tutto questo non faceva altro che farmi sentire una stupida e lo ero di certo dato che mi ero agghindata nella speranza di piacere a Chris Wood.

Mi guardai allo specchio e per un secondo mi dimenticai dell'assurdità della situazione per compiacermi del fatto che l'ombretto chiaro mi illuminasse perfettamente gli occhi azzurri o che il vestito rosa mi cadesse perfettamente sui fianchi.

-Sei...-

-Patetica- terminai la frase di Ari con la parola che mi sembrava più adatta.

-Io direi bellissima. Forza, andiamo-.

 

***

Seduta al tavolo, con le mie due amiche e altre tre francesi cominciai a trangugiare noccioline senza tregua nella speranza di smettere di mangiarmi le unghie.

- Devono piacerti proprio tanto. Intendi lasciarmene qualcuna?- Era arrivato e dovevo essergli sembrata un criceto davanti a una ciotolina di semi di girasole dopo una settimana di digiuno. Che vergogna. Mi sistemai i capelli nel tentativo di darmi un tono.

-Sono tutte tue- gli risposi cercando di non sembrargli troppo colpita dalla sua presenza.

Fortunatamente le altre ragazze cominciarono a riempirlo di domande così non dovetti pensare a cosa fare o a cosa dire. All'inizio il suo sguardo era incollato al mio, ma poco dopo sfoderò tutta la sua dolcezza rispondendo paziente alle curiosità delle altre partecipanti. Volevo conoscerlo, volevo sapere ogni cosa su di lui ed ero consapevole del fatto che non mi sarebbe bastato un quarto d'ora. Non sarebbe stata sufficiente una vita intera. Mentre parlava della sorella notai un accenno di barba sul volto, quando parlò della sua passione per il baseball mi concentrai sulla sfumatura dei suoi occhi; erano forse blu oppure...

-Cosa fai nel tempo libero?-

La sua domanda mi riportò alla realtà in un attimo.

- Scusa?- Perché faceva una domanda a me? Quel ragazzo era strano.

- Facciamo un gioco: tu sei l'ospite e io la partecipante. Cosa fai nel tempo libero?- Ripeté Chris.

-Una partecipante sarebbe più agitata e mi guarderebbe con gli occhi a cuoricino- lo corressi. Chris in tutta risposta mi fulminò con lo sguardo spingendomi a rispondergli.

- Beh, guardo serie tv, ma questo credo che tu lo abbia già intuito, leggo e...-

-Cosa leggi?- Mi incalzò lui. Si era fatto più vicino, gli occhi più grandi colmi di interesse. Mi metteva a disagio, ma cercai di sembrare il più disinvolta possibile.

-Un po' di tutto in realtà. Fantasy e gialli per lo più- Non riuscivo a sostenere lo sguardo e finii per fissarmi le mani che si torturavano a vicenda sulle mie ginocchia.

-Niente romanzi rosa? Ti facevo più romantica- constatò lui facendo ridere Arianna che si premurò di rassicurarlo. - Oh, lei adora i romanzi rosa. Soprattutto se sono tragici-.

Lo guardai e notai che stava ridendo sotto i baffi.

- Ora che so qualcosa di più su di te mi sento meglio-.

-Non sai niente, Jon Snow- Era più forte di me, non potevo trattenermi. La gente non mi capiva mai quando citavo qualche personaggio e io finivo sempre per ridere da sola come una cretina.

La risata di Chris però seguì la mia in una breve danza gioiosa.

-Sposami, ti prego. Cita Game of Thrones e sono tuo-.

A Franci ed Arianna mancava solo un cartellone con il nome della nostra ship, ma forse bastavano i loro sguardi.

L'assistente di Chris si avvicinò al tavolo e lo informò del fatto che doveva cambiare gruppo. Si mostrò dispiaciuto e ringraziò tutte per la compagnia, poi si alzò e fece per andarsene. Dopo qualche passo però tornò indietro e a un palmo dal mio naso, con espressione divertita mi sussurrò

– Ci vediamo dopo, giusto?-. Erano blu. Gli occhi di Chris erano decisamente blu scuro. Averlo così vicino mi destabilizzava perciò mi limitai ad annuire trattenendo il respiro. Lui mi sorrise mostrando i suoi denti bianchi e perfetti e mi scostò una ciocca riccia dal volto.

Quando si fu allontanato le tre ragazze francesi mi guardarono come se mi fossero spuntate le ali e un bel paio di corna sulla testa finché una di loro non ruppe il silenzio dando voce ai pensieri di ognuna.

- Che cavolo è successo?-

-Non ne ho la minima idea- .

Ari però voleva dire la sua. - Te lo dico io cosa stava succedendo: Christopher Wood stava flirtando con te-.

 

 

 

  
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