Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: auaura    12/06/2015    1 recensioni
Lo so, lo so...ho un sacco di FF in sospeso...però...Sentivo il bisogno di scrivere una RalphxOlder!Vanellope.
Probabilmente, sono tutti OOC, mi dispiace.
Di sicuro vi sconvolgerà. XD
"-Mi mancherà per sempre....- comprendo solo questo e già non riesco più a sopportarlo. Alza lo sguardo. Si blocca. Guarda qualcosa...
Mi ci vuole un po' per capire.
Sta fissando me."
Niente Felix e Calhoun, solo fluffosi Ralph e Vanellope. Scusate!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ralph Spaccatutto, Vanellope von Schweetz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E' un aggiornamento, nulla di speciale. Non capisco perchè sono tutti così agitati. Dovrei esserlo anche io?
Non lo so. Alla peggio, potrebbe essere cancellato il mio Go-Kart.  Ma a questo io e Ralph ci abbiamo pensato; lo metteremo alla Game Central Station, così, durante l'aggiornamento, non sarà toccato da nessuno. Non so cosa prevede l'aggiornamento; non ne ho la più pallida idea. E, sinceramente, finchè non mi elimina il mio Glitch o me, non mi importa poi granchè. Tutti gli altri piloti muoiono di paura.
"Vanellope, perchè non hai paura?"
"Ma come fai?!"
"Potrebbero cancellarci TUTTI!"
Continuano a ripetere queste cose. Che pessimisti.
Mi butto di peso all'indietro sullla sedia, fisso le scartoffie sul tavolo. Utilità?! Zero. Siamo in un video-game, Per Mille Muffin! A cosa servono tutte queste cavolate? Scommetto che Candito nemmeno le guardava; perchè dovrei farlo io? E' dura fare il presidente, specialmente quando passavi le giornate a fare quello che volevi e, all'improvviso, ti trovi fra tutti questi documenti.  Però non mi lamento. Corro, sono un vero pilota, il migliore; non ho motivi per lamentarmi. Credo. Fisso la finestra, poggio la testa su una mano e sbuffo. Mi alzo e vado vicina alla finestra, e mi metto a osservare tutto Sugar Rush. Tutti i piloti parlottano fra loro e si aiutano a vicenda con i Kart. Ancora non sono riuscita a integrarmi del tutto, e questo mi fa un po' rabbia, lo ammetto. Forse sono io che non ci provo abbastanza.
Mi mordo il labbro. Ridono. Di sicuro parlano di me. Le sento sempre le loro battutine. Su di me, su il mio Glitch...e non mi danno nemmeno più fastidio...ma quando parlano in quel modo di Ralph, io....Come si può parlare così male di lui??!
Non capisco.
Di nuovo quell'immagine in testa. Poggio le mani sul viso e stringo con forza gli occhi.
Non piangere, non piangere, non piangere.
Non posso piangere per questa cavolata.  Quell'immagine rimane compattata nella mia mente, non va via.
Perchè, Ralph?
L'ho visto, da Tapper's, con quella Cattiva di quel nuovo gioco. Evangeline. Con quei suoi capelli rossi che candono in tanti boccoli sulle spalle. Quel suo corpo perfetto, quell'abito provocante...e il potere di controllare il fuoco. Quel suo modo schietto e diretto di parlare, il suo sguardo duro, ogni cosa in lei è degno della più letale supercattiva. Come potrebbe non attrarre un Cattivo? E poi, Ralph deve avere una vita, no? Non posso esserci solo io...e io sono una bambina e lui no. Cosa intendo dire con questo?
Sento una scossa di rabbia che mi scuote le spalle. E' una settimana che non ci vediamo. Perchè sono una bambina?! Maledizione!
Eh? C-Cosa...cosa sto pensando? Ripenso al suo sguardo, l'ultima volta che ci siamo visti e mi sento avvampare. Spingo le mani sul viso e cado a terra, in ginocchio.
Lui è il mio Eroe, non il suo!
Questa parola inizia ad acquistrare un significato diverso nella mia testa. Non è più simbolo di amicizia, ma di qualcosa di......più profondo. Ma io sono una bambina...
Stringo le braccia al petto e singhiozzo. Piango. E mi odio. Lui non ricambierà mai. 
"E' innamorata persa di quel mostro! Ahahahahaha!"
Sento la voce di Taffyta in testa, risento quelle sue parole che disse qualche giorno fa, nel salone del palazzo, mentre scendevo le scale. Sento le risate squillanti degli altri. E poi, la mia mente ne elabora una più dura, adulta, la peggiore. E sento ridere anche lui, anche Ralph. Ride di me.
-Lui non lo farebbe mai...-gemo a denti stretti. Sono una bugiarda.


Domani ci sarà l'aggiornamento....Mi tiro su le coperte fino al naso. Subito dopo la mia crisi isterica di pianto, mi sono ricomposta e sono andata da Ralph. Potete indovinare con chi era.
La odio.
E tutti i piloti che parlano alle mie spalle, non avrei mai dovuto cercare di perdonarli, perchè non l'ho mai fatto davvero, fino in fondo.
Li odio tutti.
E Ralph continua ad ignorarmi!
Lo odio! Lo odio! Lo ....lo .....
Sono così stupida!
Mi odio!
-Non servo a nessuno.- mi dico. Spero di essere cancellata, con tutta me stessa.
C'è sempre stata una piccola parte di me depressa, anche quando ero allegra. Però da quando è arrivato Ralph era scomparsa. Finchè, pian piano, lui ha iniziato ad allontanarsi. Lo capivo. Lo vedevo. Le sue visite sempre più rare, i discorsi sempre più futili, sono settimane che non facciamo una visita in qualche videogame insieme, come una volta. L'ultima volta che abbiamo parlato, abbiamo discusso su dove mettere il mio Kart durante l'aggiornamento. Il nostro Go-Kart. Da allora tutte le cose brutte della mia vita hanno iniziato ha schiacciarmi, una dopo l'altra, e ora non riesco più nemmeno a far finta di sorridere.
E' passato una anno dal nostro primo incontro, e ormai...non sono più nulla per lui. Se non a lui, a chi importa di me? A Felix o Calhoun?! Perfavore, loro a malapena sanno il mio nome! I Piloti? Gli altri personaggi di altri videogame che hanno paura del mio glitch?! Che mi stanno lontano come se avessi una pericolosissima malattia infettiva?
Non servo a nessuno.  Glitch una volta; Glitch per sempre.
Salto giù dal mio letto, mi vesto al volo, e corro via dal palazzo. Non m'importa dove vado. Non m'importa! Devo soltanto andare via. VIA! Lontano!
Mi ritrovo davanti al monte Diet Cola. Sono sfinita. Tra poco farà giorno. Tra poco ci sarà l'aggiornamento. Mi lascio cadere a terra. E chiudo gli occhi.
Ho un ultimo desiderio, lo bisbiglio:-Non voglio più essere me. Non così.-

 

-Due mesi...-mormoro, stiracchiandomi -Due mesi precisi dall'aggiornamento.-
Il mio sguardo scivola sulle mie gambe lunghe, adulte. Mi guardo ogni parte del mio corpo, ormai grande. Però ho i miei soliti vestiti. Sono scappata, dopo essermi vista così, due mesi fa. E ho passato due mesi girando fra tutti i giochi dell'Arcade. Di giorno in una console, di notte in un'altra. Nessuno fa caso a me; ho imparato ha nascondermi benissimo, e a travestirmi. Mi credono tutti morta. Meglio così.
E' stato anche un po' divertente, lo ammetto.  Qualche volta sono tornata a Sugar Rush, ma non mi sono mai fatta vedere. Non sono mai andata a Fix-it Felix jr. o Hero's Duty. MAI. Mi avrebbero scoperta e....lo ammetto, non ne avevo il coraggio.
Incrocio le braccia e soffio via una ciocca dal viso. Scendo giù dall'albero  di zucchero. Oggi sono a Sugar Rush, ma solo perchè non voglio farmi vedere troppo in giro....e questo gioco è enorme...perfetto per nascondersi. Inoltre, ho sentito che faranno una specie di festa nel palazzo, che verrà poi continuata da Tapper's. Osserverò da lontano.  Sciolgo i capelli, rimagono lisci e dritti sulle spalle. Tiro il cappuccio sopra la testa, prendo la liquirizia nera e me la lego sopra le calze, come pantaloni, e hanno l'effetto desiderato. Prendo un po' di zucchero dal terreno e me lo spalmo a piene mani sulla felpa, che diventa rosa chiaro. Nessuno presterà caso a me, in fondo ora ci sono tantissime comparse simili a come mi sono travestita, nel gioco.
Vado verso il palazzo, saltellando come fanno in genere le comparse. Voglio proprio vedere che succederà...


Quando entro nel palazzo, resto senza fiato. E' stato tappezzato tutto di nero. C'è un sacco di gente, da tutti i giochi. Il palazzo è strapieno. Mi metto davanti al portone, mentre tutti si siedono sulle sedie al centro della stanza. Ci vuole circa mezz'ora prima che il portone si chiuda. Non vado verso la folla seduta, rimango dove sono, in caso di fuga rapida.
Quando entra una Taffyta alta e snella, seguita da tutti i piloti, tutti rigorosamente in nero, sento gli arti pesanti. Quando Gloyd alza le mani e i pochi mormorii cessano, mi premo le mani sul petto per alleviare la tensione. Quando Rancis inizia ha parlare sento tutto ovattato, sento solo metà della sua prima frase:- Siamo qui per commemorare la morte di Vanellope Von Schweetz.....-
Boccheggio, come un pesce, alla disperata ricerca di aria, mentre vedo Candlehead scoppiare in lacrime e singhiozzare scuse davanti a una mia foto, su un tavolo, davanti alla folla.
Ma mi sento morire quando lo vedo, emerge dalla folla con la testa bassa. Dice qualcosa...ma io...non lo sento! Non lo sento!
Parla a testa bassa, stringe un qualcosa di verde acqua fra le mani, vedo tutto appannato. Sto per piangere. E' la mia medaglia.
Oh, Ralph...
Ha una brutta cera e gli ho visto anche le occhiaie, sembra....distrutto.
-Mi mancherà per sempre....- comprendo solo questo e già non riesco più a sopportarlo.  Alza lo sguardo. Si blocca. Guarda qualcosa...
Mi ci vuole un po' per capire.
Sta fissando me.
Indietreggio e sbatto contro il portone. Lo apro quel poco che mi basta per sgattaiolare fuori. E corro finchè non sento i polmoni bruciare. Solo allora mi fermo e scivolo a terra. Mi stringo le gambe al petto. Piango, finchè non ho più lacrime da piangere. Grido a denti stretti, e singhiozzo. Non m'importa nulla di loro, di nessuno...ma vedere lui in quello stato...mi mordo la mano per non gridare. Infatti non grido, piango ancora.
Solo quando non riesco più a piangere, mi calmo. Una calma strana, maliconica.
-Mi dispiace...- mormoro -Da morire...-
Vedo tutti uscire, non penso che quella che sto per fare è la più grande cavolata della mia vita. Mi tolgo tutti i dolci e torno ai miei soliti vestiti, mi lego i capelli e spio da dietro dei cespugli di caramelle.
Vedo Sonic passare con tristezza una bottiglia grigia a Ralph, lui la manda giù tutta d'un sorso. Si pulisce la bocca con la mano e sembra rilassarsi. Felix scuote la testa, con l'espressione afflitta.
E' alcool.
Oh, Ralph...come ti sei ridotto?
Li seguo, un po' di nascosto. Se vanno avanti così, saranno tutti ubricachi tra un'oretta.
Perfetto.


Quando vedo tutti barcollare e ridere per ogni cretinata, mi faccio coraggio e entro nel locale. Qualcuno fa anche qualche fischio d'apprezzamento.
Fantastico.
Mi trattengo dal prendere tutti a sberle e ordino una birra. Non ho mai bevuto...ma è solo una scusa, non sono costretta a berla...credo.
Prendo il bicchiere e mi siedo nell'unico tavolo vuoto. Mando giù un sorso e automaticamente faccio un versaccio, che nascondo con la mano davanti alla bocca.
-Ehy, Bell..ezza ti va di farti un g..ro..n..me?- il tipo pronuncia le parole a metà e tutte male. Non mi sembra di averlo mai visto.
-No.- rispondo e mando giù un altro sorso.
-No??- sembra sorpreso -Come no?-
-No.- ripeto, e stringo il manico del bicchiere. E' troppo ubriaco. Succederà qualcosa di brutto, devo scappare. Mi alzo, ma lui mi afferra il polso e mi attira verso di lui.
Il suo alito puzza di fogna e alcolici, molti alcolici:-Te l'ha...ai....etto....- fa un respiro profondo, non riesce a parlare -Che sei...st...upenda?-
-No.- rispondo ancora, cercando di liberarmi, ma mi afferra l'altro polso.
Mi sorride, poi lo vedo andare con velocità all'indietro e cadere su una sedia, e lui ride. L'hanno afferrato e lanciato via da me. Vedo solo il petto del mio salvatore, quando alzo gli occhi vorrei sparire. Ralph...
-Ciao...- fa lui.
-Ciao.- rispondo con voce flebile.
-Non dovresti venire qui, sai? Specialmente quando sono tutti ubriachi...-
-E tu...- deglutisco - lo sei?-
Ride:-Poco, sai...un po', forse.-
Annuisco.
Inizia una rissa tra due cattivi e tre eroi e lui mi prende la mano:-Corri !-esclama e corriamo fuori insieme.
Era da tempo che non mi sentivo così viva. Corriamo fuori, evitando bottiglie volanti, pugni indirizzati alle persone sbagliate e, in casi estremi, sedie che vengono sbattute sulle teste delle persone. La sua mano stringe delicatamente la mia e ride...è ubriaco anche lui.
Importa poi tanto?
Meglio così, si scorderà di me, la crederà un'allucinazione dovuta al bere troppo. Le mie gambe chiedono pietà. Non le ascolto e corro, corro, corro. E' un sogno stupendo dal quale non voglio svegliarmi. Quando arriviamo alla Game Central Station  si ferma e si appoggia al portale, scivola fino a mettersi seduto e mi fa segno di mettermi accanto a lui. Lo faccio.
Non si ricorderà nulla, tanto vale godersi ogni istante.
-Sai...- esordisce -Mi ricordi tantissimo una mia amica.-
-Davvero?- esclamo.
-Oh, sì...la mia migliore amica.....ma lei non c'è più.-
-Che le è successo?- domando, è strano far finta di niente, quando verrei dirgli che sono io.
Fa spallucce:- Un aggiornamento la ha cancellata.-
-Ti dispiace?-
-Vorrei morire.-
Sento un dolore fortissimo al petto, come un pugno; continuo:-Quanto tempo è passato?-
-Due mesi e tre ore.-
-Wow...te lo ricordi bene.- mormoro.
Lui annuisce e mi guarda. Avvampo. Mi fa male il petto e rabbrividisco anche se non fa affatto freddo. Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi stringe. Ho la testa contro il suo petto. Il viso mi va a fuoco.
Voglio rimanere così per sempre...
-Sei stanca?- domanda.
Non rispondo. Sono stanca di tutto, è vero. Ma potrei rimanere così un milione di anni.
-Dove vivi?-
-Lontano.-
Ridacchia:-Interessante.-
Silenzio.
-Dormi...-mormora.
-Ok.-
Possibile che sia così facile dirgli "Sì"? Insomma...potrebbe vederci qualcuno, e poi devo andare via...anche se domani l'Arcade sarà chiusa, devo nascondermi da qualche parte... Mi addormento mentre penso a tutto questo, prima ancora di deciderlo.

 

Batto le palpebre. Stropiccio gli occhi. Cavoli, ho trovato un posto comodo per dormire....fisso il lenzuolo fra le mie mani e sgrano gli occhi. Mi metto seduta, sono in un letto. Enorme e comodo. Alzo lo sguardo e sussulto quando incontro i suoi occhi castani. E' seduto davanti al letto, con le braccia incrociate.
-Vanellope...-  lo sputa con rabbia.
-Chi?- dico.
Devo scappare! Sono vestita, prendo gli stivali da terra e inizio a infilarmeli.
-Non fare la finta tonta con me!-
-Non la sto facendo...- ripeto, cercando di sembrare calma.
Si alza di scatto:-Invece sì!-
Tremo, lui viene verso di me. Scatto verso la porta, stringo il pomello e la sua mano si chiude sopra la mia.
-Non scapperai.- dice.
Sento il suo respiro sul mio collo, rabbrividisco. Sento il mio cuore di pixel che batte molto più veloce del solito. Deglutisco dopo un paio di tentativi.
-Perchè?- bisbiglia, e il suo respiro mi solletica il collo.
-Tu mi odi...- sussurro.
Mi volto, la sua mano lascia delicatamente la mia; però si poggia di nuovo sul pomello. Sono tra lui e la porta. Sono in trappola. Mi scappa un singhiozzo, copro la bocca con le mani.
Non piangere, Vanellope, non piangere!
La sua espressione dura si trasforma in una espressione più dolce, ma triste:-Mi dispiace, ok? Di averti trattato così...ma mettiti nei miei panni! Ti credevo morta!- L'ultime tre parole le grida.
Non riesco a guardarlo in faccia, mi volto di lato.
Mi mordo il labbro inferiore, mentre continuo a tremare.  Mi guarda confuso.
-Mi fai paura, Ralph.- mormoro -Tanta.-
E' sorpreso:-Mi dispiace....ma...vedi...non mi aspettavo..cioè, non hai mai avuto paura di me.-
-Non mi hai mai gridato addosso e bloccata contro una porta.- rispondo, senza guardarlo in faccia.
-Ti credevo morta...- ripete, a voce bassa -Ti credevo morta!-
Rimango zitta, non c'è nulla da dire.
-Non...- continua -Non sei mai stata così silenziosa...-
Lo guardo con la coda dell'occhio.
-Eri morta...-sospira -Non ci ho mai creduto, fino in fondo...- abbassa lo sguardo -Aspettavo di vederti saltar fuori e dire una battuta, come è nel tuo stile....-
Lo guardo, e il suo sguardo mi fa sprofondare. Mi sento piccola piccola.
Sembra sul punto di scoppiare a piangere, stavolta è lui ad abbassare lo sguardo:-E poi ti vedo fra la folla mentre parlo di te a quella specie di funerale...-
Adesso mi fissa dritto negli occhi, e rimango bloccata.
-Pensavi che non ti avrei notata?! Ti riconoscerei fra mille, Vanellope. Anche così.-
La sua mano lascia il pomello, ma non si sposta:-E poi, appari di nuovo...così...- mi osserva da capo a piedi, mordendosi il labbro -Magnifica...-
Avvampo; e lui continua, con la voce ferita:-Perchè sei scomparsa?-
Mi ci vuole tutto il mio coraggio per dire:-Dopo l'aggiornamento, sono scappata e mi sono nascosta, per tutto questo tempo.-
-Perchè?-
-Perchè nessuno aveva bisogno di me.-
-Nessuno?!!-
-Sì...-
-E io?-
-Avevi Evangeline...- ribatto.
-E..Evangeline?!- sbotta -Ti sei bevuta il cervello, per caso?! Erano solo un paio di appuntamenti organizzati da Felix perchè mi vedeva solo!-
Sussurro piano:-Lasciami andare...-
Si avvicina di più, ci saranno solo pochi centimetri di distanza fra me e lui.
-No.- risponde.
-Nessuno ha bisogno di me, per questo me ne sono andata.- ribatto -Ora lasciami andare...-
-Io, Vanellope...Io ho bisogno di te...- dice, piano.
Mi scottano le guance:-Non puoi capire...- dichiaro -Non capisci...-
-Come posso non capire?!- grida, quasi.
E inizio a gridare anche io:-Certo che non puoi capire! Tu sei diventato l'Eroe della salagiochi!! A me guardano tutti male! Ecco..Mi guardavano...-
-Che diavolo stai dicendo?!-
-Tu sei un Eroe! Tutti parlano bene di TE! Mentre io sono solo uno stupido Glitch!!-
-Stai zitta, Vanellope! Non è affatto vero!-
-Sì, invece!-
E' solo mentre continuamo a gridare che mi rendo conto che è pericolosamente vicino a me. Grido un ultimo insulto e  lui mi zittisce. Preme le labbra sulle mie, con delicatezza. Incredibile delicatezza per uno come lui. Si stacca da me, le nostre labbra si sfiorano mentre lui mormora:-Stai zitta...-
-Sono scappata perchè non ce la facevo più...non ci vedevamo mai.. poi quella ragazza..-dico -Io...io...ti amavo.-
Lui mi osserva:-Ama..vo?-
-Amo...- mi correggo.
Mi fissa qualche secondo.
-Io...- inizia.
Non voglio più sentire le sue bugie, non voglio sentire più nulla. Di sicuro mi trova ridicola. Quel bacio non era nulla...solo un gesto avventato, ne sono convinta. La mia mano scivola sulla maniglia delle porta, la spalanco e faccio ciò che faccio sempre: scappo.
-Vanellope!- grida lui -Aspetta!!-
Corro verso la discarica dove viveva una volta, scalo i mattoni, mentre lui mi corre dietro. Inciampo. Non riesco a credere di avergli detto che lo amo. Gattono mentre qualche detrito mi strappa le calze sulle ginocchia e me le graffia. Mi ferisco i palmi delle mani, però vado avanti.
-Van!-
Faccio per andare avanti, ma lui è abituato a scalare montagne di mattoni, è più rapido e agile di me. Sto per mettere una mano avanti per continuare, ma vengo bloccata da lui, che mi stringe fra le sue braccia e si mette seduto. Mi ritrovo seduta sulle sue gambe, con la schiena contro il suo petto.
-Ehi...- bisbiglia lui -Mi sei mancata da morire, sai?-
-Anche tu...- ribatto.
Dondola un po' avanti e indietro, e io, stretta fra le sue braccia, non mi sono mai sentita meglio.
-Ho bisogno di te, io...- mormora contro il mio orecchio.
E io gli credo...
-Ti...ti amo anche io....- dice poi.
E io gli credo. E non mi importa di nulla, di nessuno.  Finalmente sono felice.
Lui ha bisogno di me.
Non m'importa nient'altro.

 

 

  
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