Fino all’ultimo respiro

Era passato un mese dall’arresto del senatore Bracken,e dalla chiusura del caso di Johanna Beckett,la madre di Kate.
Da quel giorno la vita di Kate aveva preso una piega diversa,del tutto nuova,rispetto quella cui era abituata. L’assassino di sua madre aveva avuto finalmente ciò che si meritava. E lei? Lei poteva finalmente vivere l’amore che aveva scoperto di provare solo grazie a lui Richard Castle. L’unico uomo in grado di farla andare fuori di testa. L’unico uomo che,non sa come,riusciva a capirla. L’unico uomo che ha sempre creduto in lei,appoggiandola in ogni sua scelta,anche se la maggior parte sbagliate. L’unico uomo avvolte adulto ma per la maggior parte bambino che le aveva rubato il cuore. L’unico uomo che la facesse sentire speciale. L’unico uomo che l’amava. L’unico uomo che per lei era tutto quello che ha sempre cercato e soprattutto desiderato. Lui che gli è sempre stato accanto anche nei momenti più terribili. Lui che gli era accanto anche quel giorno. Il giorno del funerale della madre.
Dopo la chiusura del caso che riguardava sua madre Kate,nonostante fossero passati diversi anni,chiese al commissario Gates il consenso per poterle organizzare il funerale,celebrato non più pieno di dubbi e incertezze,ma con la consapevolezza che giustizia finalmente era stata fatta. Inizialmente il commissario Gates non era molto d’accordo,ma alla fine (pur sapendo come la pensassero ai piani superiori),le diede il consenso ad una sola condizione. Il funerale di Johanna Beckett,simbolo per tutta la Polizia di NewYork,sarebbe stato celebrato,non solo da intimi,ma da tutta l’armata della polizia.
Quel giorno,come molti anni prima,Kate,questa volta non più in borghese ma con l’uniforme della Polizia di stato,si era ritrovata al funerale della madre,con la sola differenza che non era più sola,ma circondata da persone che l’amavano e le volevano bene. Primo tra tutti Castle che le era sempre stato accanto.
La cerimonia era appena iniziata,e Kate stava facendo il suo discorso dedicato alla madre,quando il caos si creò tra i presenti.
Così com’era successo per i funerali di Montgomery,un cecchino,non si sa da dove,sparò un colpo diretto al petto di Kate,che a differenza della prima volta,non era riuscito a colpirla.
E nel mentre Ryan e Esposito erano corsi (insieme agli altri agenti) all’inseguimento del cecchino,Kate stava riprendendosi dalla botta appena ricevuta. Quando,solo dopo aver riaperto gli occhi,si ritrovò distesa sul prato. In quell’istante la paura s’impadronì di lei,che d’istinto si toccò il petto,nessuna ferita. Ma allora cos’era quel dolore che le attanagliava il cuore? non sapeva darsi nessuna risposta quando di scattò si voltò verso la sua destra e allora capì. Castle il suo amato Castle era riverso a terra con una ferita d’arma da fuoco,quella che avrebbe dovuto colpire lei,all’altezza del cuore.

Kate:No! No! No! Castle!!!

urlò con tutto il fiato che aveva in corpo,mentre prendeva Castle tra le braccia.

Kate:Rick ti prego svegliati. Rick tu non puoi lasciarmi. Mi avevi promesso che saresti rimasto per sempre con me. Non puoi spezzare questa promessa.

Continuava a dire Kate,ormai tra le lacrime,mentre veniva raggiunta da Ryan,Esposito,Il capitano Gates,Martha e Alexis.

Alexis:No! No! Non può essere vero! Papààààà.

Martha:Non può essere. Rick tu non puoi….. Svegliati ti prego!!!

urlarono mentre il dolore s’impossessava di loro e le lacrime iniziavano a rigare i loro volti.
Di fronte quel dolore nessuno aveva il coraggio di far nulla,non poteva essere successo di nuovo,non ancora. Fin quando il commissario Gates,fece allontanare Martha e Alexis accompagnate da due agenti. Mentre Esposito si affrettava a chiamare i soccorsi,pregandoli di fare il prima possibile.

Rick:K-Kate.

disse Rick con le poche forze rimastegli.

Kate:Rick perché l’hai fatto? Perché mi hai protetta?

Esposito:Capitano Gates ho appena chiamato i soccorsi. Hanno detto che stanno per…

ma Esposito non riuscì mai a terminare la frase perché la scena che gli si presentò davanti gli gelò il sangue nelle vene. Kate stringeva a se il corpo di Castle morente,mentre le lacrime che le ricadevano lungo il suo (di lei) viso si posavano delicatamente sul viso di lui.

Kate:Perché Castle? Perché?

Rick:Perché non avrei potuto sopportare di vederti,quasi morire sotto i miei occhi,ancora una volta. Perché non avrei potuto sopportare di perderti una seconda volta. Perché una vita senza te non avrebbe senso.

Kate:E una vita senza te invece avrebbe senso?

Rick:Kate…

disse lui accennando un debole sorriso,mentre con fatica poggiava la sua mano sinistra sul suo (di lei) viso.

Rick:Tu sei una delle donne più eccezionali che io abbia mai conosciuto. Sei forte,testarda,coraggiosa e con un immensa capacità di amare che va al di là di quello che pensi. Non chiudere il tuo cuore Kate. Ama ancora e soprattutto lasciati amare.

Kate:Rick no! Rick tu non puoi farlo. Non puoi lasciarmi.

Rick:Ti amo Kate Beckett.

Kate:Ti amo. Ti amo anch’io Richard Alexander Castle.

disse mentre le lacrime sul suo viso aumentavano e Rick accennando un ultimo debole sorriso si lasciava andare ormai privo di forze.
Fu solo un attimo. Rick ebbe solo pochi secondi per godere un’ultima volta della bellezza di Kate,mentre Kate non ebbe nemmeno il tempo di metabolizzare la situazione,che anche le ultime forze che aveva in corpo lo abbandonarono.

Kate:No! No! No! Rick. Non può essere. Rick ti prego svegliati. Tu non puoi essere morto Rick.

continuava ad urlare una Kate disperata mentre veniva allontanata dal corpo di Rick da Ryan ed Esposito,come lei,in lacrime e soprattutto increduli.

Ryan:Coraggio Kate. Andiamo.

Kate:Rick.

Esposito:Kate so che e difficile ma…

Kate:Castle.

Gates:Detective Ryan,Esposito accompagnate la Detective Beckett a casa.

Ryan,Esposito:Sissignora!!!

Kate:NO!

urlò Kate mentre sfuggiva dalla presa dei suoi amici per raggiungere,ancora una volta,il suo amato Richard.

Kate:Ti amo Rick. Ti amo e prometto di amarti per sempre.

disse posando delicatamente le sue labbra di quelle di Rick.
Quello che fu… fu un bacio dolce e amaro dettato dall’amore,dal dolore e dalla disperazione ma al tempo stesso dettato dalla consapevolezza di dover andar avanti traendo forza da quello che era stato il loro grande amore.