La vista di quell’entità primordiale ti riporta con la mente ai tempi passati, quando, nel desiderio di raggiungerlo, con amici e sudditi hai conquistato un impero e reso il tuo nome eterno nei secoli.
Nel silenzio della notte ascolti il frangersi delle onde sulla spiaggia, con un ritmo simile a al battito del tuo cuore, come tante volte avevi sognato.
Potresti richiamare i tuoi vecchi compagni e discutere con loro, ma sai che in futuro combatterete ancora e preferisci che ora si godano un meritato riposo.
E poi hai già una persona con cui discutere.
Il ragazzo necessita di qualcuno che gli mostri la via e, probabilmente, non è pienamente consapevole delle proprie capacità, ma dentro di te sei felice che sia lui il tuo master.
Dentro di sè ha le potenzialità per diventare un grande uomo e tu lo guiderai in quella direzione.
Ti giri verso di lui, e gli rivolgi un sorriso, prima di rispondergli.
Detto ciò ti dirigesti verso il carro, lanciando di nascosto un’occhiata al ragazzo.
Lo avresti aiutato a maturare e lo avresti protetto fino alla fine, persino dopo la morte avresti vegliato su di lui e in futuro sarebbe diventato parte del tuo più grande tesoro, lo Ionian Hetairoi.
Ciò giurasti sul tuo nome.
Non sul soprannome di Re dei Conquistatori.
Non sul nome Iskandar, dato a te dai tuoi sudditi Persiani.
Ma sul nome di Alessandro figlio di Filippo il Macedone.
Sul nome di Alessandro il Grande.
E quando la tua ora giunse per mano del Re degli Eroi te ne andasti in pace, perché sapevi di aver mantenuto il tuo giuramento.