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Autore: Sakurina    10/01/2009    11 recensioni
Il volto era rivolto verso il pavimento. La benda bianca gli fasciava gli occhi, allacciandosi sulla nuca, creando un contrasto fastidioso con i suoi folti capelli corvini. Un singhiozzo morì nel petto della Haruno, mentre percepiva la forza nelle gambe abbandonarla, facendola tremare come una foglia. -“Karin?”- domandò Sasuke, alzando il volto verso la porta d’istinto, in attesa di risposta.
[SasuSaku]
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Curioso, bramoso, brillante

A Rory

 

 

Light & Darkness

- SasuSaku-

 

 

 

 

[Just Darkness]

Curioso, bramoso, brillante.

Lo sguardo di Sakura fissava con ansia crescente la porta di legno davanti a sé. Il corpo era preda di spasmi che la facevano tremare, bloccandole il respiro, sconvolgendole il battito cardiaco.

Percepiva chiaramente dietro di sé gli occhi di Karin puntati sulla schiena, probabilmente desiderosi di trafiggerla.

Deglutì faticosamente, trovando la forza di sollevare la mano tremante verso la maniglia, che abbassò con strana grazia.

Aprendo la porta, ciò che si trovò davanti non poté che farle fermare il battito cardiaco, fino a poco prima impazzito.

Nella stanza immersa nella semioscurità, Sasuke sedeva sul letto: una canottiera nera aderiva al suo petto scolpito e perfetto, risaltandone i muscoli delle spalle e delle braccia.

Il volto era rivolto verso il pavimento. La benda bianca gli fasciava gli occhi, allacciandosi sulla nuca, creando un contrasto fastidioso con i suoi folti capelli corvini.

Un singhiozzo morì nel petto della Haruno, mentre percepiva la forza nelle gambe abbandonarla, facendola tremare come una foglia.

-“Karin?”- domandò Sasuke, alzando il volto verso la porta d’istinto, in attesa di risposta.

Sakura lanciò un ultimo sguardo dietro di sé, dove un’amareggiata Karin aveva abbassato lo sguardo dispiaciuta; ora capiva che cosa intendeva la rivale per “è inutile che tu lo veda adesso, non riusciresti a rinfacciargli nulla, cretina”.

La medic ninja chiuse la porta, restando finalmente sola con lui, in quella stanza d’ombra. Solo qualche lieve bagliore di luce filtrava dalla finestra malamente coperta di stracci. Le faceva male ricordare quanto aveva appreso in medicina, soprattutto se doveva rapportare il tutto a Sasuke; però ricordava chiaramente che le persone cieche da poco necessitavano di stare lontane dalla luce.

Gli occhi ancora fissi su di lui, la ragazza avanzò di qualche passo, incerta. Continuò a camminare nel silenzio, sicura che Sasuke stesse interrogando attentamente i suoi quattro sensi rimanenti per capire chi lei fosse.

Nella sua mente, i propositi di vendetta, le pretese di chiarimenti, i rancori da rinfacciare, erano tutti svaniti nel nulla insieme alla speranza di poterlo guardare in quegli occhi di tenebra almeno un’ultima volta.

La sofferenza che l’Uchiha le aveva causato in quei lunghi anni di assenza era stata rimpiazzata dal più grande dolore di vederlo ridotto in quello stato, senza via d’uscita.

Sakura sapeva che era sbagliato, dannatamente sbagliato provare pietà per lui, eppure… eppure… come poteva odiarlo? Lui era , davanti a lei; sebbene fosse cambiato, sebbene non si vedessero da tanto… quello era ancora il suo Sasuke. E le certezze, e la forza, e il rancore che Sakura aveva cercato di raccogliere dentro di sé in quei lunghi anni per affrontarlo, si sciolsero come neve al sole.

-“Sakura.”- sibilò Sasuke, una volta che la compagna si fu fermata di fronte a lui.

Come avesse fatto a capire chi lei fosse, era l’ultima cosa che le interessava.

La ragazza lasciò scivolare le sue braccia intorno al collo dell’Uchiha, attirandolo al suo petto in un abbraccio esasperato; affondò il volto nei suoi capelli corvini, prendendo a singhiozzare sommessamente e lasciandosi andare a quel tremore che le sconvolgeva il corpo. Ciò non le impedì di sentire la mano di Sasuke, che per un qualche strano motivo si era appoggiata sulla sua schiena, come se dovesse essere lei quella ad essere consolata.

-“È tutto buio, Sakura.”- ammise lui, atono, senza scostare il volto da quel ventre caldo e familiare.

A quelle parole, i singhiozzi della ragazza si intensificarono, disperati: perché per lui era tutto buio, mentre per lei riaverlo fra le sue braccia era come un bagliore che spaccava le tenebre?

-“Io… ti ridarò la luce… te lo prometto…”- singhiozzò Sakura, sedendosi sulle sue ginocchia e lasciandosi scivolare fra le sue forti braccia, in una stretta intensa e piena di un calore inaspettato.

 

 

 

 

[So Much Light]

Curioso, bramoso, brillante.

Lo sguardo di Sasuke si concentrò su quel particolare scarlatto sfuocato, circondato di una luce azzurrognola e vibrante; un ghigno si spaziò sul suo volto, lasciandovi trasparire un velo di soddisfazione.

Abbassò il viso, appoggiando le calde labbra sulla candida e umida spalla della ragazza, accoccolata al suo petto con aria rilassata e beata; mentre una mano scivolava sulla schiena nuda della Haruno, l’altra si immergeva nell’acqua della vasca da bagno in cui erano sommersi, afferrando quel puntino rosso che aveva attirato la sua attenzione.

-“Petali di rosa.”- asserì lui improvvisamente, destando la fidanzata dal suo stato di assopimento.

-“Come?”- domandò Sakura, carezzando dolcemente la nuca dell’Uchiha, muovendo l’acqua in dolci ondine con i suoi spostamenti aggraziati.

I suoi occhi verdi scrutarono con attenzione quelli di onice del ragazzo, sempre più brillanti giorno dopo giorno.

-“Hai messo dei petali di rosa nell’acqua”- ripeté Sasuke, appiccicando con aria beffarda il petalo vermiglio che gli era rimasto in mano sull’immagine sfuocata della guancia della ragazza.

-“Li vedi?!”- trasalì la Haruno, sedendosi cavalcioni sulle gambe del ragazzo, godendo a pieno della loro nuova e complice intimità.

-“Sì, Sakura li vedo. Vedo loro, vedo te e tanta, tanta luce.”- ghignò Sasuke compiaciuto, appoggiando le proprie labbra su quelle della fidanzata e sentendone le lacrime calde che, copiose, le scivolavano sul volto. 

Sasuke strinse a sé il corpo nudo e caldo di Sakura, lasciando che l’acqua si incendiasse di luce e di passione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*Angolo di Sakurina*

 

E la Luly scrisse un’altra SasuSaku pappappero! *si ricompone*

Ok, mi dispiace per questo schifo, nella mia testa era più bella. O_o

Però mi è nata improvvisamente questa idea mentre guardavo “Desperate Housewives” chattando con Rory [il che spiega molte cose ù_ù].

Ma forse semplicemente avevo voglia di scrivere qualcosa di SasuSakuroso per la mia Necchan adorata, dopo che per sere e sere ci siamo imbottite di episodi sulla Foresta della Morte [Shi no Mori is Love! *ç*].

Spero che abbiate apprezzato almeno un pochino <3

Ti voglio un mondo di bene, mia Necchan adorataH!

Tua LullaH

 

[MWAHAHAHAH -> Risata da Light]

*si eclissa*

  
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