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Autore: LordTargaryen    13/06/2015    3 recensioni
One shot dedicata all'episodio dell'uccisione di Simon visto attraverso gli occhi dello stesso Simon. Rating arancione molto probabilmente eccessivo, posso sempre cambiarlo se lo ritenete giusto. Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE KILL

“Who cares now what's right or wrong, it's reality, killing so we survive, wherever we may roam? wherever we may hide?”
  


Simon correva. Correva come non aveva mai corso in tutta la sua vita. Doveva avvertirli… La Bestia, il pericolo che essa rappresentava… tutto falso. Non c’era niente. I ragazzi, Piggy, persino Ralph, si sbagliavano tutti. Erano tutti terrorizzati da una bestia inesistente. E Jack? Jack, pensò Simon, Jack sapeva. Jack sapeva sin dal principio, Jack era l’unico che aveva capito, l’unico che non credeva alla bestia. Ma ciononostante aveva finto di crederci. Per tener tutti in suo potere. Perché lui era l’unico in grado di difenderli. Per quanto odiasse Jack per le sue menzogne, Simon non poteva che esserne ammirato. Però doveva dirlo a tutti. Aveva già provato a dirlo, all’assemblea, ma nessuno l’aveva ascoltato; perché Simon era timido, non si sentiva a suo agio in pubblico, non riusciva a farsi capire dagli altri. Che lo consideravano uno sciocco. Solo Ralph lo capiva, solo Ralph lo ascoltava e gli era stato amico, in quei giorni. Doveva dirlo a tutti. Doveva dire a tutti che non c’era nessuna bestia, che Jack era un bugiardo, che il potere spettava a Ralph. Doveva correre.

Eccoli. Stavano facendo una di quelle loro insensate danze rituali, sembravano selvaggi, sembravano animali, bestie… e fu con grande dolore che Simon vide tra di loro anche Piggy. E Ralph. Ralph! Anche lui danzava come un pazzo insieme agli altri. Dunque si è spinto fino a questo, pensò Simon con profonda delusione, per un pezzo di carne? Si è piegato così facilmente a Jack? Ralph in fondo non era diverso dagli altri. Era solo più forte, ma col tempo anche lui si sarebbe arreso a quell'insensata barbarie. E così anche Piggy. Ma forse Simon poteva cambiare le cose. Si illuse di poterli salvare. Di poterli salvare da loro stessi. Ma non sapeva che ormai la sua ora era giunta. 

Si slanciò verso il gruppo intorno al fuoco. Sfortunatamente, il primo a vederlo fu Jack, sì, Jack, che aveva capito tutto anche stavolta, e che per difendere la propria autorità fece qualcosa di orribile.
“La Bestia!” urlò “è venuta ad attaccarci!” e la folla di invasati, ancora una volta, gli credette ciecamente. Lo attaccarono. Lo trafissero con i bastoni. Non erano terrorizzati, come finsero a se stessi il giorno dopo. Erano semplicemente invasati, irrazionali, presi dalla libidine di uccidere.  Non hanno la più pallida idea di cosa stiano facendo. Simon provò a parlare, ad aprire loro gli occhi, ma erano accecati dalla loro follia.
 E fu a quel punto che Simon capì che si sbagliava. La Bestia era reale: la Bestia erano loro stessi, l’umanità intera era una Bestia. Simon approdò a questa amara verità. E ne fu travolto – era solo un bambino…
E fu a quel punto che Simon comprese le parole del Signore delle Mosche: “ Ti uccideranno tutti, sai? Jack e Roger e Maurice e Robert e William e Piggy e Ralph…” Simon piangeva, non tanto per il dolore fisico, quanto per il fatto che anche Ralph fosse ugualmente colpevole. E lo vide, in mezzo agli altri, col suo bastone, il viso deformato da un’espressione folle. Mentre veniva colpito per l’ennesima volta, gli tornarono in mente le frasi dette dal maiale morto: “Non vedi? Qui non c’è posto per te. Noi qui ci divertiremo…”
A questo punto il dolore fisico divenne insopportabile. Simon urlava, piangeva, disperato, agonizzante, consapevole della propria fine, sapendo che quelli sarebbero gli ultimi momenti della sua esistenza, dopo i quali nulla sarebbe rimasto di lui, solo il suo corpo esanime abbandonato senza vita sulla spiaggia. Come avrebbe voluto spendere meglio i suoi ultimi istanti! Almeno, pensò, almeno posso guardare le stelle. Posso morire fissando il cielo stellato… Ma fu deluso. La vista era oscurata dal volto di Jack, che sorrideva. Lui non era invasato come gli altri, non aveva neppure il bastone in mano. Sapeva esattamente cosa stava succedendo. L’aveva voluto lui. Per nascondere il suo segreto. Simon non aveva più neanche la forza per odiarlo. Stava per lasiar andare ogni energia residua, quando Jack si spostò, e allora le vide. Le stelle… Simon morì mentre si perdeva in quell'immenso e meraviglioso cielo stellato.

ANGOLO DELL'AUTORE
Sì, lo so, è tristissima. Non uccidetemi, ma amo le cose tristi. Simon è secondo me un personaggio eccezionale, molto sottovalutato, perciò ho voluto scrivere questa cosa su di lui. Se il rating vi sembra eccessivo, ditemelo, non c'è problema. E se magari per caso lasciaste una recensione, sarebbe gradita...
PS se qualcuno se lo stesse chiedendo, i versi della canzone all'inizio appartengono a
"Lord of the Flies" degli Iron Maiden, mentre
"The Kill" è una canzone dei 30 Seconds to Mars.
   
 
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