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Autore: 20 maggio    13/06/2015    2 recensioni
“La tua amica gnocca?”
“Non c'è. Il tuo accappatoio?”
“Non c'è. Godi pure dei miei miei muscoli”
“Ovviamente. Io me ne vado, adiòs”
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN FOLLE AMORE NATO PER CASO

 

Capitolo 1. Welcome to my life
https://www.youtube.com/watch?v=r0U0AlLVqpk

 


Alessandra era una sedicenne come tutte le altre. I suoi capelli erano castani, che restavano sempre appiattiti dalla cuffia che metteva per andare a lezione di nuoto. Frequentava la stessa piscina da quando era piccola. I suoi genitori l'avevano mandata solo per iscriverla a uno sport, ma poi è diventata passione ed ha iniziato a partecipare ai livelli agonistici.

Alessandra in più delle altre sue coetanee non aveva nulla. Ma, come ogni persona, aveva una caratteristica ben precisa: era sempre sé stessa. E con sempre, si intende sempre. In ogni momento, con qualsiasi persona, dovunque si trovasse. Alcune volte era un bene. Nessuno poteva dire che lei fingesse. Altre volte, però avrebbe dovuto controllarsi anziché fare brutte figure davanti ai professori.

Quella mattina, Alessandra se ne stava seduta sul tavolo della cucina a sorseggiare della cioccolata calda. Nonostante l'inverno dovesse ancora iniziare, il freddo iniziava già a farsi sentire e costringere le persone ad uscire con qualcosa di pesante indosso.

Era lunedì, e dopo scuola sarebbero finalmente iniziate le lezioni di nuoto! Alessandra era contentissima, non vedeva l'ora, come ogni anno. Si faceva le fisse mentali su ogni cosa che sarebbe potuta succedere.

“Chissà se ci saranno nuovi ragazzi, un nuovo allenatore, oppure magari hanno ristrutturato lo spogliatoio femminile! Mi chiedo perché quello dei maschi debba essere perfetto, mentre il nostro sembra un porcile!”

“Ale, smettila. Vedrai oggi, diamine!” sbottò suo fratello maggiore, intento a legarsi le scarpe. “E' da una settimana che continui. Sei veramente stressante”

“Tu no, invece” ribatté lei con sarcasmo.

“Non iniziare, che stamattina non ne ho voglia”

“Accipicchia, l'ennesima fidanzatina ti ha lasciato?”

Luca non rispose.

“Scommetto che se quelle oche la smettessero di girarti attorno tu staresti un po' meglio”

“Scommetto che se tu stessi zitta tutto il mondo starebbe un po' meglio!” il ragazzo chiuse la conversazione, uscendo di casa con lo zaino in spalle e sbattendo la porta.

Alessandra sbuffò, preparando le ultime cose per andare a scuola. Nel frattempo, sua madre entrò in cucina.

“Stavate ancora litigando?”

“No, chiacchieravamo piacevolmente” rispose la ragazza sfoggiando un falso sorriso.

“Dovreste finirla voi due. Prima o poi svegliate Marco e Giulio”

Alessandra fece finta di non sentire. Odiava quando sua madre la incolpava di far svegliare i gemelli, che avevano cinque anni.

“Io vado, ciao!” esclamò, prima di raggiungere il garage e salire sulla bicicletta. Si diresse verso scuola con un sorriso. Stranamente quella mattina aveva voglia di fare lezione, forse solo perché c'erano due ore di arte ad introdurre la giornata.


***
 

“Mi accompagni a nuoto? Faremo tardi!” urlò di nuovo Alessandra, sperando che suo padre si decidesse di salire in auto.

La ragazza sbatté i piedi per terra, frustrata. “Guarda che parto a piedi!” minacciò. “A costo di fare quarantasette miliardi di ore e morire di.. di.. qualcosa!”

“Alessandra! Marco si era sbrodolato con la merenda, non potevo lasciarlo lì! La mamma sta lavorando e tuo fratello.. ah, chissà tuo fratello. Gli ho detto di guardare i gemelli ma penso che sia ancora al computer”

“Che citrullo” commentò Alessandra, salendo in macchina e dirigendosi con il padre verso la piscina.


***
 

“Brr, m-muoio di freddo” balbettò Annachiara, restando in costume. Era la migliore amica di Alessandra, si erano conosciute a nuoto e da quella prima lezione non si erano più separate. “Oggi ci sono due nuovi arrivati”

“Oh, davvero? Come lo sai?” s'intromise Maddalena, una ragazza bionda che era nella loro squadra da un anno. Era simpatica, ma faticava a fare amicizia.

“L'ho letto fuori, c'è un elenc..” Annachiara non riuscì a finire la frase che l'allenatore irruppe nello spogliatoio.

“Ragazze, forza! Vi aspettiamo tutti, siete le ultime”
Le tre amiche corsero da Giovanni e lo abbracciarono, contente che come insegnante avessero ancora lui. “Su, su, non c'è tempo di chiacchiere! Tutte di là!”

Alessandra iniziò una corsa forsennata fuori dal camerino, dove i suoi compagni e due ragazzi nuovi l'aspettavano. Ma forse aveva esagerato un po', perché il pavimento era tutto bagnato e scivolò cadendo dritta in piscina.

Riemerse con un sorriso imbarazzato. “Ops!” mormorò, mentre Giovanni, Annachiara e Maddalena entrarono.

Scoppiarono a ridere anche loro, seguendo tutti gli altri.

“Adesso facciamo i seri. Dai, vieni fuori Ale”

Come ordinato, la ragazza uscì, iniziando a saltellare per riscaldarsi.

“Quest'anno abbiamo due infiltrati” la frase suscitò un risolino a tutti quanti. “Facevano nuoto in un altro paese, quindi non sono inesperti. Loro sono Filippo e Nicola” finì il discorso, indicando due ragazzi che stavano seduti sulla panchina. Erano semplicemente identici.

“Sono gemelli!” gridò teatralmente Alessandra, buttandosi a terra fingendo di essere ferita.

“Che problema c'è?” chiese Annachiara, che sembrava già innamorata di tutti e due.

“Dovresti saperlo che ho due fratelli a casa, che sono gemelli. E poi loro li riesco a riconoscere, invece questi due qua.. è impossibile! Da cosa li riconosciamo?”

“Io ho le fossette” Nicola sorrise, indicando le sue guance che avevano assunto una forma tenerissima.

“E io qui ho una cicatrice” continuò Simone, indicando la sua spalla, dove aveva un piccolo segno.

“Harry Potter due” commentò Andrea, un compagno di squadra che era lì da un tempo infinito.

“Dai ragazzi, iniziamo!”


***
 

Alessandra uscì dalla palestra della piscina con un sorriso a trentadue denti. Era contenta di aver conosciuto nuovi ragazzi, con cui aveva già stretto amicizia. E poi quasi nulla era cambiato dallo scorso anno, e forse era anche positivo perché era bello tornare alla normalità. L'unica cosa da cui è rimasta delusa è stato lo spogliatoio, sporco e con due lavandini e una doccia rotte come sempre.

Si sedette su un muretto, aspettando che suo padre venisse a prenderla.

“Ehi!” esclamò uno dei due gemelli.

“Scusami, tu sei..?”

“Nicola” sorrise il ragazzo, mostrando le sue fossette.

“Ah, okay.. scusa ma ci metterò un po' a riconoscervi, voi due”

“Non ti preoccupare, io durante il giorno cambio aspetto. A volte sono Filippo e a volte Nicola”

Alessandra rise, quando uscì anche Filippo.

“Filippo!” esclamò la ragazza.

“Oh, mi hai riconosciuto, che bello!”

“No” gli smorzò l'entusiasmo Alessandra “Nicola mi ha detto che era Nicola, quindi tu devi essere per forza Filippo”

“Mi sembra esatto” commentò lui.

Improvvisamente un'auto si fermò. Era il padre di Alessandra.

“Monta su!”

“Arrivo!”

La ragazza salutò con la mano i due gemelli, salendo sul sedile posteriore nella Mercedes di famiglia. Poi tirò fuori il cellulare e le cuffiette, ascoltando una delle sue canzoni preferite: Welcome to my life, dei Simple Plan.








N.d.a.
Ehy bella gente! Isa è qui presente!!!
A parte gli scherzi, questa è la prima storia che pubblico e non sono molto...ehm...tranquilla!
Ho paura di ciò che voi possiate dirmi, ho paura di aver scritto male e cose così, insomma le solite paranoie!
Ad ogni capitolo affiancherò una canzone, spero che questo vi sia piaciuto.
Gli aggiornamenti non saranno regolari, per cui non voglio dirvi un giorno e poi non rispettarlo. Solitamente è un capitolo a settimana, ma non sono sicura :)
Ciao!
Isa

P.S. Per darvi un'idea dei personaggi, qui sotto vi lascio una foto di Alessandra e una di Nicola/Filippo, che dato essere identici, non ne ho cercato uno che ci assomigliasse. Tenete lo stesso per entrambi.
Se non avete bene presente i loro visi, cercate su google immagini ^^

Lily Collins x Alessandra
http://41.media.tumblr.com/e32b0dc55286c49c25824bbe0cb22f4d/tumblr_ndm2w1B7kE1tggypqo1_500.jpg


Colton Haydens x Nicola/Filippo
http://newnownext.mtvnimages.com/2014/07/colton-haynes-song-josh-groban-cover-2.jpg

   
 
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