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Autore: TheCalimer    14/06/2015    0 recensioni
Scritta da xxxDreamingflowerxxx. Fanfiction tradotta da me col suo consenso.
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"Non è strano." Kaneki disse a bassa voce.
"Hah?!" Touka si girò verso il mezzo ghoul, lanciandogli un'occhiata.
"Essere curiosi delle cose di cui non si può avere esperienza...Non è strano, anche gli umani hanno questo desiderio."
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Kirishima Tōka
Note: Missing Moments, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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La pazienza è potere.
La pazienza non è assenza di azione;
piuttosto è "tempismo"
aspettare il momento giusto per agire,
seguendo giusti principi
e nel  modo giusto.
 
- Fulton J. Sheen
 
A volte le persone tendono a non conservare le proprie memorie e il tempo speso con le persone più care e alla fine lo rimpiangono. Touka poteva capire il perché ora...Non è che non avesse apprezzato i momenti con lui, piuttosto aveva conservato troppo, per cui era finita con avere ancora più rimpianti.
 
Avrebbe dovuto spendere più tempo con lui, avrebbe dovuto essere più tollerante, senza curarsi di quanto potesse essere diffcile per lei stabilire una relazione con un'altra persona e invece aveva lasciato solo il mezzo ghoul, che era stato umano fino a poco tempo prima...
 
Erano passati ormai due o tre giorni da quando Kaneki era stato rapito da Aogiri. Yoshimura disse che avrebbe riunito tutti, ma ancora nulla le era stato riferito. Si era presa una pausa dalla scuola, dato che non si sentiva in condizioni per andarci. Il primo giorno lo passò stesa sul letto come una bambola senza vita, permettendo alle lacrime di rigarle il viso. Il secondo giorno pianse ed ebbe seri problemi nell'addormentarsi ed ora giaceva ancora lì, congelata in una sensazione di vuoto che conosceva da quando era piccola...
 
Gli insulti di suo fratello la perseguitavano nei sogni, la additava dicendole quanto stupida e debole fosse, che avrebbe dovuto semplicemente arrendersi e accettare il fatto che lei era una creatura mangia uomini. O, nel momento in cui era vicina alla veglia, sentiva sussurri e parole rassicuranti dalla voce che più di altre voleva sentire in quel momento. Ogni volta le si torcevano le budella.
 
Ogni volta che immaginava la sua gentilezza, il suo sorriso, il calore del suo corpo, il suo odore,  i brevi momenti in cui erano stati a contatto, il leggero strofinio delle loro spalle o le loro mani intrecciate, il suo respiro...era tutto inciso nella sua memoria sin dal giorno in cui lui era andato a casa sua. Le veniva voglia di sbattere la testa contro il muro. Così vicino e tuttavia così lontano, se solo la nausea non l'avesse investita quel giorno, dannazione! Avrebbero potuto, avrebbero potuto...
 
Che cosa sarebbe successo?
 
Avrebbero potuto confessare i loro sentimenti? Dopo mesi Touka realizzò finalmente i suoi per il mezzo ghoul bendato. Ma lui? Lo sapeva già? Avrebbero davvero potuto fare quel passo? Potevano facilmente ritornare in quella tensione che era sempre in agguato tra di loro da ormai settimane. O avrebbero potuto cominciare una relazione? Non ne aveva idea, non sapeva nemmeno come reagire a tutto ciò...
 
Touka si sollevò dal suo letto e guardò l'orologio;  16:38 ed era già buio. Sospirò, cosa avrebbe dovuto aspettarsi nella metà di Dicembre...
 
Un altro sospiro le sfuggì...Natale si stava avvicinando e lei aveva sperato di spenderlo assieme a Kaneki...Come il suo compleanno, a cui mancavano ormai pochi giorni...La ragazza sospirò di nuovo. Kaneki le disse del suo compleanno dopo un'altra sessione di "tutoraggio". Era stato lui per prima a chiederle del suo compleanno, dato che il libro che stavano leggendo parlava proprio di date di nascita. Non avevano potuto essere coscienti di loro come coppia putroppo, forse se lei  avesse accettato prima i suoi sentimenti...
 
"Stupido idiota...Perché non sono stata forte abbastanza per proteggerlo? Perché devo aspettare?"
 
Un altro sospiro. Forse potevano salvarlo in tempo...Prima che qualcosa di brutto potesse capitargli e, quindi, poter celebrare il suo compleanno insieme. Guardò il suo armadio, una delle porte era leggermente aperta, in cui poteva scorgere il regalo impacchettato in un angolo.
 
Il regalo che aveva comprato per Kaneki.
 
Non era sicura che gli potesse piacere, dato che non sapeva che genere a lui piacesse, ma credeva che almeno avrebbe potuto goderselo.
 
Un sorriso crebbe sul suo viso immaginando l'espressione del mezzo ghoul avrebbe potuto avere quando gli avrebbe dato il suo regalo di compleanno.
 
Decise di stendersi di nuovo e chiudere gli occhi.
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Un altro giorno arrivò e ancora niente da Yoshimura. Touka sospirò. Rimase a fissare dal suo letto la finestra, guardando come la pioggia colpisse il vetro. Il suono la rassicurava e la aiutava a distrarsi dai suoi problemi.
 
Quel giorno era tetro, come il suo umore. Non aveva alcuna energia per fare qualcosa, quanto odiava tutto ciò, il silenzio, l'insicurezza, la frustrazione, l'attesa.
 
"Perché ho interrotto i miei allenamenti intensivi? Ah, già...La scuola..."
 
Si alzò, sentendo quelle mura ormai soffocanti, probabilmente Hinami era preoccupata quanto lei.
 
Quando Touka arrivò nel soggiorno, trovò la giovane ghoul bere del caffè. "Ah, ciao Touka onee-chan." La tredicenne sorrise. "Ho fatto del caffè anche per te."
 
"Grazie Hinami." Rispose l'ukaku. Si sedette accanto ad Hinami e cominciò a bere.
 
"Quindi...ti hanno detto qualcosa?" Chiese Hinami.
 
Touka scosse la testa. "Yomo-san e il manager non si sono ancora fatti vivi. Mi chiedo perché ci stanno mettendo così tanto..."
 
La ragazza venne interrotta da un bussare alla porta. Touka sospirò e si alzò per vedere chi aveva bussato, seguita da Hinami. Con loro sorpresa, quando Touka aprì la porta, trovarono davanti a loro Yomo. Il ghoul guardò oltre le spalle di Touka per vedere il volto di Hinami che spuntava giusto dietro la ragazza, con la stessa espressione speranzosa della sorella più grande.
 
"Yoshimura ci sta aspettando."
 
Senza rispondere le due ragazze presero i loro cappotti e seguirono il ghoul, silenziosamente.
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Per Touka era diventato difficile addormentarsi, troppe cose erano accadute in poco tempo...Si sentiva così...La ragazza sbattè le palpebre, come si sentiva? Ansiosa? Probabile. Euforica, forse agitata? Decisamente. E anche altre cose che aveva problemi ad identificare, ma...di una era assicuramente certa...Era speranzosa...
 
Dopo che Yomo lasciò lei e Hinami ad Anteiku, andò a prendere gli altri. Yoshimura decise finalmente che sarebbero andati a recuperare Kaneki, cosa che sollevò gli animi di tutti. La ragazza non era entusiasta all'idea che venisse anche Tsukiyama...Ma finché Yomo sarebbe stato lì a controllarlo sarebbe andato tutto bene, e con Uta e Irimi insieme a loro si sentiva ancora più sicura della riuscita del piano.
 
Tutto ciò la portava nello stato di agitazione in cui era ora. Non potevano andare immediatamente, dato che dovevano agire con attenzione. Sarebbe stato difficile infiltrarsi e scappare dalla fortezza degli Aogiri con tutte le loro guardie...Quindi era costretta ad aspettare...di nuovo..
 
"Ti prego fa che sia tutto intero..." Sussurrò l'Ukaku.
 
Si alzò e camminò verso l'armadio, dove teneva il regalo di Kaneki. Si chiese se avrebbero fatto in tempo per celebrare il suo compleanno, o se sarebbe stata costretta a darglielo il giorno dopo. La ragazza cercò di farsi venire qualche idea su come darglielo, ma tutto suonava così stupido e sbagliato, così dissimile dal suo carattere.
 
Dietro a quei pensieri felici sapeva che non avrebbe dovuto essere così ottimista, le parole di Yoshimura ancora risuonavano nella sua testa 'Il "Kaneki-kun" che abbiamo conosciuto fino ad ora...probabilmente non esiste più.' Non era sicura che cosa intendesse e nemmeno se volesse saperlo. Touka non aveva idea ma aveva avuto paura quando il ghoul anziano disse quelle parole. C'era veramente la possibilità che Kaneki non fosse vivo quando loro sarebbero arrivati? O anche peggio?
 
L'ukaku lanciò un'ultimo sguardo al regalo per Kaneki prima di chiudere l'armadio. Meglio non pensare a queste cose, non l'avrebbero aiutata comunque e l'avrebbero fatta sentire solo peggio.
 
Un bussare delicato interruppe i pensieri della sedicenne. Hinami entrò dopo l'invito di Touka. Il volto, solitamente innocente, era completamente serio. "Onee-chan, hai fatto?"
 
Touka annuì. Camminò verso il letto e prese l'oggetto che aveva ricevuto da Uta. La ragazza diede un mantello ad Hinami e se ne mise addosso uno uguale. "Andiamo." Esclamò.
 
Lasciò Hinami lasciare per prima la stanza, permettendosi di guardare per un'ultima volta l'armadio. "Non ti permettere di morire, idiota." Sussurrò prima di seguire la piccola ghoul in direzione del punto di ritrovo. Touka non sapeva perché, ma aveva la sensazione che le cose non sarebbero andate lisce come lei sperava.
 
Ma sapeva che almeno non era sola in tutto questo, perché Anteiku era sempre pronta ad aiutare i suoi compagni. Tutti avevano dovuto aspettare come lei. Tutti erano ansiosi di sapere se il loro collega fosse sano e salvo e ora, finalmente, l'attesa era finita.
  
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