14/06/2015
2 recensioni-Will You Still Love Me?-
Will you still love me when I'm no longer young
and beautiful?
Will you still love me when I got nothing but my
aching soul?
Correvo.
Non mi importava dove andavo.
Correvo.
Avevo perso tutto. Lacrime che bagnavano le mie guance, e si mischiavano alla pioggia.
Correvo, con un'immagine che mi girava per testa, senza darmi tregua.
-Simon!- non poteva essere la sua voce. Era straordinariamente simile, ma non poteva essere la sua.
Mi fermai, per riprendere fiato, sperando che la voce mi raggiungesse, in qualche modo.
Scroscio della pioggia e ticchettio di stivali sul cemento del marciapiede, come sottofondo.
-Simon.- ripeté la voce, quando finalmente mi voltai.
Era lei. Ma non poteva essere lei.
-Tu...- indietreggiai. La ragazza che assomigliava paurosamente a Isabelle da giovane, mi si riavvicinò.
-Non avere paura...- sussurrò. Era la sua voce. La avrei riconosciuta tra miliardi. Ma non poteva essere la sua.
-Isabelle, tu sei...- un groppo in gola. Non potevo dirlo.
In trance, correvo verso l'Istituto.
Entrai in una stanza, vuota, se non per una persona, stesa su un letto, al centro della stanza fredda, quasi gelida.
Isabelle. Era come se il buio, in agguato dietro al pesante materasso, la volesse inghiottire.
Rughe le calcavano il viso, imprimendole sul corpo i segni del tempo che scorre inesorabile.
Le labbra, un tempo rosee, erano secche e screpolate, i lunghi capelli avevano perso il loro colore corvino.
Ma anche dopo tutto il tempo, ai miei occhi era rimasta stupenda come a diciotto anni.
Isabelle giaceva immobile, sul letto.
No. Qualcosa dentro di me, non poteva accettarlo.
-Iz...- mi inginocchiai accanto al letto, per essere all'altezza del viso che tanto avevo amato, anni prima.
Le afferrai una mano. -Isabelle. Svegliati.- una lacrima mi rigò la guancia, gocciolando sulla maglia e macchiandola di vermiglio. -Non puoi lasciarmi. Non ora.- le stringevo ormai spasmodicamente le dita, sperando in una stretta da parte sua, in risposta, per farmi sapere che qualcosa dentro di lei funzionava ancora.
Era stato il nostro gioco, per anni, quando ci svegliavamo l'uno accanto all'altra.
Aspettai una stretta che non arrivò mai.
Le lasciai la mano. E piansi. E urlai.
-Morta? Fidati, lo so.- un sorriso debole le increspò la bocca perfetta.
-Non posso Iz, non posso.- la voce uscì roca dalle mie labbra, mentre cercavo di trattenere le lacrime.
-Puoi eccome, Simon. Lo sapevi che sarebbe successo.- alzò una mano come per accarezzarmi il viso, ma la riabbassò subito.
-Non...non così presto.- ribattei, sapendo alla perfezione di stare parlando a una proiezione della donna che amavo, morta, creata dalla mia fantasia.
-Per una cacciatrice è già una fortuna essere vissuta tanto.- si morse il labbro, gesto abituale della giovane Izzy, che provocò in me un'altra improvvisa voglia di scoppiare a piangere.
-Isabelle, ti prego... Rimani...- sussurrai, la pregai.
Lei parve ignorarmi. -Ama quanto hai amato me, Simon. Fino alla fine. Ama, sii amato. Non pensare a me. Vivi. Non ricordare il passato. Vivi, dimenticandomi.- le dita con le quali cercò di sfiorarmi il viso, scomparvero attraverso la mia guancia, inondandomi di un freddo pungente.
-Complimenti, vampiro. Sei stato l'unico che mi abbia avuta per così tanto.- e a queste parole seguì un sorriso divertito, che anche se sfocato, rimaneva uno dei miei preferiti.
-Isabelle...- iniziai, ma lei era già scomparsa. Piansi di nuovo, e urlai di nuovo, stufo di dover vivere per tutta l'eternità, senza poter semplicemente aspettare la fine.
Note dell'Autrice:
Scusate, ma non potevo fare a meno di pubblicarla.
Essendo la Sizzy, la mia ship preferita, non potevo non scrivere questo.
baci, a chiunque abbia letto.. recensiteee XD
Bacioni,
Cecy.
Scusate, ma non potevo fare a meno di pubblicarla.
Essendo la Sizzy, la mia ship preferita, non potevo non scrivere questo.
baci, a chiunque abbia letto.. recensiteee XD
Bacioni,
Cecy.