• Intelligente colto: colui/colei che sfrutta le conoscenze acquisite, da studente o autodidatta, nella vita reale. Spesso è arrogante, perché è carente nella quotidianità. Ma, bene o male, riesce a stare in ogni ambito.
• Finto intelligente: detto anche “dotto” (vedi Don Ferrante), riempito come un uovo di nozioni di cui non ha compreso nemmeno una parola, ma fa comunque figura con qualche citazione.
• Intelligente sciocco: detto anche “beota”, colui che conosce per sentito dire. Ascolta tutto e tutti, dà per vero qualunque cosa. Definito anche “italiano medio”.
• Intelligente inconsapevole: enormi potenzialità morte nella sua totale mediocrità, data dalla non comprensione del suo talento.
• Intelligente pirla: troppo coglione per essere preso sul serio. La sua figura di riferimento è Cassandra.
• Intelligente tonto: intelligente, ma senza alcun senso pratico. Probabile ottimo artista, ma pessimo in qualunque altro ruolo.
• Intelligente peripatetico: colui/colei che si esprime muovendo varie parti anatomiche.
• Intelligente stronzo: “No scusa, questa non mi è chiara”  “Ahahah, beh perché sei il solito coglione che non capisce mai una sega, impara va’!”
• Intelligente “so tutto io”: odiato/a dal 99% dell’umanità. Tipico intelligente da serie tv americana. Puntualmente si fidanza con un figo/a.  Nella realtà  viene evitato come la peste.
• Intelligente di destra: questo devo ancora spiegarmelo.
• Intelligente filosofo: colui che elargisce pillole filosofiche, che, in quanto tali, sono utili come Cedric Diggory contro Voldemort.
• Intelligente ingenuo: capisci, ma non capisci mai un cazzo della vita realmente, ergo gli altri se ne approfittano.
• Intelligente soft: colui che ascolta tanto, parla poco e impara da ciò che vive.
• Intelligente ironico: er mejo.
• Intelligente caffeinomane: impara solo se con se ha ventiquattro litri di caffè.
• Intelligente inconcludente: convinto, per qualche oscura ragione, che a questo mondo basti l’intelligenza per fare qualcosa nella vita, ergo temporeggia tutto il giorno sulle miliardi di attività interessanti in cui potrebbe riuscire, finendo per rimanere nel letto con i suoi pensieri.
• Intelligente psicolabile: vittima costante di ciò che studia. Capisce meno della metà di ciò che impara, ma lo fa perché tanto non avrebbe null’altro da fare.
• Intelligente ricco: non si sa come, ma papino gli ha comprato anche i neuroni, di fatto, però, non si comprende per quale motivo lo si distingua dagli idioti.
• Intelligente che attizza: colui/colei che, con la sua intelligenza ti affascina, rivelando cose a te ignote. Di solito non sono fighi/e, ma una bottarella gliela daresti.
• Intelligente tamarro: non farti ingannare dal “minkia zi, bella storia, spacca di brutto”, perché l’intelligente tamarro poi ti lancerà giù paroloni tipo “sturm und drang, ossimorico, anacoluto, pedissequamente”. Si finge stupido per le più svariate ragioni, ma non lo è.
• Intelligente avaro: potrebbe dare molto, ma non si applica.
• Intelligente giudicante: parla solo per giudicare, ovviamente negativamente, tutto ciò che lo circonda. E’ perfetto solo ciò che è da lui realizzato.
• Intelligente paranoico: tipo che spesso incontri in antri bui. Di solito cala meta o lsd. Percepisce il mondo a modo suo. Spesso confonde un sotterraneo con l’iperuranio.
• Intelligente che gira con idioti: questione che la scienza non è ancora riuscita a spiegare. Alla fine lo eviti, perché i suoi amici sono dei cerebrolesi e la cosa incredibile è che non riesce neppure ad essere il leader di un gruppo di ebeti…chi va con lo zoppo impara a zoppicare? Mah…
• Intelligente Guè: dà giù pesante, rompe il flow con frasi epiche. Di solito fa tutto ciò che non potrai mai fare.
• Intelligente settoriale: ti saprà spiegare la teoria della relatività come l’avesse pensata lui, ma poi farà difficoltà a leggere il topolino.
• Intelligente eclettico: conosce lo scibile umano. Dato che sa molto di musica magari, ipotizzi che qualcosa in ambito scientifico, ad esempio, gli sfuggirà…ed invece, si occupa anche di fisica quantistica.
• Intelligente Hawking: cerca il senso unificante per ogni cosa. È il tipo che pensa cosa deve fare in ogni momento. Anche mentre tromba.
• Intelligente impegnato social-politicamente: può esprimersi solo con i propri simili perché, mentre gli esseri umani normali stanno pensando di scaricare l’ultima puntata di “The Walking Dead”, lui starà sproloquiando da ore riguardo temi attuali sulla società e la politica moderna in relazione all’ultimo articolo di Gramellini. Sicuro ti distribuirà volantini. Non prenderli, mai!
• Intelligente populista: tirerebbe giù tutte le divinità dai loro scranni beati, pur di fare questione con qualcuno.
• Intelligente pragmatico: tu hai tre problemi insormontabili e lui dieci soluzioni ovvie. Hai dieci sogni nel cassetto e lui cento motivi logistici per smontarteli.
• Intelligente musicale: ascolta Caparezza sperando di capirci qualcosa, ma in realtà se gli parli di Mogol pensa ti stia riferendo a qualche cartone animato anni 80.
• Intelligente furbo/astuto: infiniti esempi storico-politici.
• Intelligente Adam Kadmon: se non trova i suoi cereali nello scaffale al market, per lui è un complotto delle lobby.
• Intelligente bello: fanculo, ti stiamo odiando e stiamo sperando che tu sia almeno antipatico.
• Intelligente bello e simpatico: il contrappasso per la tua perfezione sarà non trovare mai l’anima gemella.
• Intelligente nerd: anche qui può essere capito solo dai suoi simili perché si esprimerà esclusivamente tramite citazioni di Star Wars, Il signore degli anelli ed Harry Potter. Ha gli occhiali e gioca al pc. Forse legge i manga.
• Intelligente erasmus: va in giro per l’Europa ad imparare lingue, usi e costumi e dice ancora “se avrei”.
• Intelligente Francesco Sole: ah, no…scusate!
• Intelligente psicologo: se impugni la forchetta diversamente dal solito ti sta già psicoanalizzando, tu non lo sai, ma forse avrà poi anche ragione.