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Autore: StagTree    14/06/2015    2 recensioni
Lo stesso uomo che si rifiuta di mettere piede a Cromleburgo, lo stesso uomo che ha richiesto un periodo di ritiro, lo stesso uomo che non si definirebbe mai forte, perché non lo è mai stato, nemmeno per le più piccole cose. La paura di perdere una persona cara era tanta da fargli fare enormi passi indietro, ma quando la persona cara se ne va, per sempre, senza poterla nemmeno rivedere, allora Sycamore finalmente capisce, che avere qualcosa tra le mani è meglio che non avere niente.
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Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Professor Platan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
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(ispirata a questa canzone)





    Abitudine, ormai, sentire Lysandre continuamente blaterare sulle stesse cose e vederlo arrabbiarsi per le stesse cose. Inutili, stancanti, stupide cose.
Incoerente, perché lui sapeva bene che è così che il mondo gira, e che un uomo, da solo, non può cambiarne il verso. Un uomo da solo può fare ben poche cose, e Sycamore presume che sia questo il motivo per cui si era creato un gruppo tutto suo. Un team. Team Flare, si facevano chiamare. Les chavaliers de la flamme. Una manciata di ricconi che evidentemente non avevano dove spendere meglio i propri soldi. Con tutta la probabilità, la maggior parte di loro nemmeno sapeva cosa stava succedendo nei laboratori. Sapevano che quello era un modo per guadagnarsi vita facile, e finita lì. Era gente a cui piaceva sentirsi superiore.
E Sycamore, ad un certo punto, si era trovato a chiedersi il perché. Perché Lysandre si era circondato di persone di quel tipo, perché si limitava a guardare tanto in piccolo, perché non aveva scelto tutti, piuttosto che il Team Flare unicamente. Che importanza avevano quelle persone nella sua vita, comunque? Nessuno di loro era suo amico, a nessuno di loro importava di lui o della sua causa – quello che voleva non era sbagliato, era il modo con cui voleva ottenerlo – e nessuno si sarebbe mai fatto avanti per farlo ragionare e dirgli “Lysandre, questo mi sembra eccessivo”. Nessuno gli voleva bene abbastanza per poterlo fare.
Ma tutto sommato, nemmeno Sycamore è coerente – nemmeno Sycamore l'avrebbe fatto, e non l'aveva fatto, perché l'amicizia con Lysandre era tanto cara per lui da accrescere la paura di perderla, e con Lysandre era facile, lo era sempre stato. Per Lysandre le sue convinzioni erano più importanti dei suoi rapporti con gli altri e Sycamore non voleva urtarlo a tal punto, non si sarebbe mai permesso. Non c'era un: “Il tuo è solo un modo per vedere le cose, non deve essere per forza quello giusto” e non ci sarebbe mai stato; per Lysandre il suo punto di vista era l'unico giusto, e non era possibile convincerlo del contrario. Nemmeno per Sycamore.
Ormai, è troppo tardi. Discutere con lui era sempre stato un tabù, e sarebbe continuato ad esserlo, sicuramente.
Le colpe, dunque, sono ricadute su di lui.
Non che qualcuno gliene abbia date – o per lo meno, ancora non ha capito se è tutto nella sua testa o se, effettivamente, la gente gli ha dato la colpa di quel gran disastro – ma Sycamore pensa che se Lysandre è morto – morto – allora è a causa sua.
E' così che ha detto a Serena: “Non ne abbiamo mai parlato, quindi immagino sia in parte colpa mia,” e Serena l'aveva guardato con tanta pietà e pena, ed è quello l'effetto che dà alla gente, ora. Ora è il povero Professor Sycamore, l'ex amico di un genocida – che si era rivelato un suicida, tirate le somme, perché solo una persona è tanto malsana da uccidersi pur di non ammettere di non aver ragione – e l'uomo forte che mantiene il sorriso sul volto malgrado un accaduto tale.
Lo stesso uomo che si rifiuta di mettere piede a Cromleburgo, lo stesso uomo che ha richiesto un periodo di ritiro, lo stesso uomo che non si definirebbe mai forte, perché non lo è mai stato, nemmeno per le più piccole cose. La paura di perdere una persona cara era tanta da fargli fare enormi passi indietro, ma quando la persona cara se ne va, per sempre, senza poterla nemmeno rivedere, allora Sycamore finalmente capisce, che avere qualcosa tra le mani è meglio che non avere niente.





nda: oh boy, oh boy. Di recente ho rigiocato a Y e quel gioco non finirà mai di demolirmi, ogni volta. Lysandre è un personaggio veramente bello che merita tutta l'attenzione che gli è stata data a livello di fanbase, e Sycamore oltre ad essere l'unico professore a cui tutti darebbero volentieri un colpo ha anche un mucchio di caratteristiche su cui io mi diverto da morire a lavorare.
Questo è un piccolo, chiamiamolo, sfogo post-game. L'ennesimo, oramai. Per cui è corto e non l'ho riletto molte volte, spero non ci siano errori importanti.



  
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