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Autore: cool_stuff    14/06/2015    2 recensioni
"Luhan non stava facendo granchè; se ne stava li, a torso scoperto, seduto sulla sabbia bagnata ammirando l'orizzonte.
Non aveva davvero voglia di pensare a Sehun, ma come poteva?"
[HunHan]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Hola a tutti!! Mi chiamo Saseum e sono davvero felice di aver deciso di pubblicare questa piccola One Shot ideata all'una di ieri notte! E'la primissima storia che pubblico e spero vi piaccia quanto è piaciuta a me :3 Per qualunque correzione non esitate minimamente a farmela notare, mi raccomando! 
Lasciate una piccola recensione,se vi va, per farmi sapere se almeno la trovate decente o proprio non si può leggere... 
Ah, e ne approfitto per dedicarla alla mia piccola Bae che mi sopporta sempre e che amo da morire. Grazie di tutto.
Bene,detto ciò, basta con le chiacchiere. Buona lettura e spero a presto!!
Bye, Saseum]

THOSE TWO WORDS_

 
Luhan si trovava solo sulla riva di un mare di cui faticava davvero tanto a ricordarsi il nome.
Indossava soltanto un costume color oceano che gli arrivava più o meno alle ginocchia. I piedi sguazzavano liberamente, tamburellando ad un ritmo impreciso la superfice d'acqua.
Luhan non stava facendo granchè; se ne stava li, a torso scoperto, seduto sulla sabbia bagnata ammirando l'orizzonte.
Non aveva davvero voglia di pensare a Sehun, ma come poteva?
 
Oh Sehun era un suo compagno di scuola. Frequentavano la stessa classe di musica del quarto anno di uno dei tanti licei di Seoul. Luhan si era trasferito li con la sua famiglia dalla Cina, contro voglia ovviamente.
Aveva incontrato Sehun tra i corridoi, avendo gli armadietti l'uno di fronte all'altro non era stato molto difficile arrivare a parlarsi. Il punto è che non si erano fermati soltanto a chiacchierare una volta ogni tanto dopo le lezioni, avevano scoperto di avere molto in comune, così erano diventati quasi subito inseparabili. Oh Sehun era molto più alto di lui e portava i capelli biondi, al contrario di quelli di Luhan che erano di un nero intenso. Non era un ragazzo di molte parole e la sua espressione pareva non cambiasse quasi mai, ma Luhan aveva imparato presto a capirlo quindi non ci dava molta importanza. Sehun aveva incominciato a chiamare l'altro "Saseum" dalla prima volta che si scambiarono la prima parola, il più basso non capì subito, non conoscendo il significato di quel termine in coreano e quando Sehun glielo fece comprendere non potè fare a meno che arrossire leggermente.
 
-C-cosa?-
-"Saseum", cerbiatto. I tuoi occhi... sono come quelli di un cerbiatto.-

 
A Luhan non era mai stato chiaro cosa gli piacesse o no a livello "sessuale" fin quando non incontrò Sehun. Oggettivamente era un bel ragazzo, ma risvegliava in lui desideri che nessuna ragazza era mai stata capace di provocargli, così incominciò a darsi del gay convinto. Però non si definì così a Sehun... Beh, in realtà non si definì e basta, evitava semplicemente l'argomento, e se ci finiva lo stesso, non entrava nei particolari e lasciava che si arrivasse ad un punto morto per il quale l'altro sarebbe stato costretto a cambiare discorso. Non perchè avesse paura del suo giudizio. Il fatto era che la prima cosa che gli avrebbe dovuto confessare era che aveva capito quale fosse il suo orientamento solo guardandolo, quindi preferiva di gran lunga tenerlo per se.
Si vedevano ogni giorno a scuola ed ogni momento era ottimo per parlare, scherzare, cantare o scrivere canzoni. A volte, dopo le lezioni, Luhan trascinava Sehun in un centro commerciale per fargli da consigliere per i suoi momenti di shopping folle, ed il più alto ci stava quasi sempre senza dire una parola.
Avevano passato quattro anni oramai da migliori amici inseparabili quando per Luhan avvenne quella che lui definiva "la tragedia" o "la fine di qualsiasi cosa": si innamorò.
 
Successe tutto come un fulmine a ciel sereno. Sehun e Luhan erano sulla riva del mare dove erano soliti rimanere per ore a scrivere melodie e testi. Luhan cantò ed una volta finito Sehun gli disse semplicemente:
-Wow...-
Luhan sapeva che il più alto non era solito esternare i propri sentimenti, ma sapeva altrettanto bene che con lui era tutto diverso. Con lui Sehun si confidava, parlava del più e del meno e non se ne stava un secondo zitto.
Ma in quell'attimo lo vide senza parole anche in sua presenza, per la prima volta. D'un tratto Luhan smise di vedere Sehun semplicemente come un amico e si chiese tante volte, in seguito, perchè successe solo in quel momento, ma non trovò mai alcuna risposta.
Gli piaceva tutto di Sehun: il suo sguardo, il suo sorriso, la sua volce, la sua voglia perenne di Bubble Tea, il suo senso della moda, il suo corpo, la sua risata, il suo modo di parlare ed altre infinite cose. Ma specie il suo sguardo ed il suo sorriso quando erano assieme.
 
Quel pomeriggio non aveva proprio voglia di pensare a Sehun.
Era tutto cominciato con una scenata di gelosia. Non che Luhan avesse voluto a tutti i costi farla, ma a Sehun non sembravano minimamente dispiacergli le attenzioni che la "puttanella" della scuola gli stava riservando. Così Luhan si prese la briga di andare incontro all'amico e trascinarlo dentro l'aula di fisica nella quale detestavano sempre trovarsi per delle stupide equazioni e formule che mai riuscivano a comprendere. Luhan non voleva dirgli quelle fatidiche "due parole" ma Sehun non faceva altro che ripetergli:
-Che cos'hai?! Cosa c'è di sbagliato?!- che quelle due semplici paroline uscirono dalle labbra del più basso come un treno in piena corsa. A dir la verità non le avrebbe mai volute dire così arrabbiate, urlate.
Avrebbe proprio voluto dirle in un altro modo.
E sotto lo sguardo stranito di Sehun, Luhan scappò via, prese qualcosa dal suo armadietto numero sette e corse a casa andando a recuperare un costume da bagno che teneva in uno di quei suoi vecchi scatoloni in cima all’armadio. Aveva proprio voglia di distarsi.
Quella volta non ci scrisse canzoni su quella riva, non cantò e non scherzò con il suo migliore amico. Stette solo li, impegnato a dimenticare quello che aveva fatto e detto solo qualche ora prima e sperando con tutto il suo cuore che anche Sehun avrebbe fatto altrettanto.
 
Passarono giusto tre ore e Luhan, rannicchiato sulla sabbia vicino al mare e con le gambe portate entrambe al petto, non si accorse della figura che si era cautamente seduta al suo fianco finchè Sehun non parlò: -Perchè non mi hai detto che eri qui? Avrei potuto raggiungerti.-
Luhan sussultò appena perdendo un battito. "
Che cretino che sei Oh Sehun..."
, ma questo lo pensò solo e decise di non rispondere.
-Sei qui da molto?- continuò Sehun facendo finta di nulla.
Luhan portò a sè il braccio sinistro controllando l'orologio di gomma gialla, lesse l'ora e ritornò subito alla posizione iniziale. Dopo qualche secondo rispose con un sospiro: -Tre ore e cinque minuti.-
-Perchè non mi hai chiamato?- insistette il biondo voltando leggermente il capo verso l'altro che sbuffò sonoramente come spazientito.
-Non avevo voglia di pensarti, figuriamoci di vederti!-
L'espressione di Sehun ora sembrava spiazzata e delusa, forse era perchè proprio non si sarebbe aspettato una risposta del genere.
-E perchè mai?!-
Luhan proprio non ci poteva credere. Si alzò di scatto posizionandosi davanti al più alto ed incrociando le braccia al petto.
-Senti un po' tu. Davvero non ti rendi conto di quello che è successo? Di quello che ti ho detto poche ore fa?!-, Sehun parve pensarci qualche secondo e poi rispose: -"Ti amo, Sehun!" E' questo che mi hai detto poche ore fa-.
Le guance di Luhan presero fuoco ed in una frazione di secondo il suo tono di voce parve a corto di stabilità e coraggio,
-E-e credi che dopo t-tutto questo- incominciò a gesticolare frettolosamente -i-io abbia ancora voglia di vederti?!-. Ma il biondo non parve essere colpito dalle parole del compagno.
-Perchè non dovresti scusa?-.
Luhan portò gli occhi al cielo e sbuffò forte, sempre più nervoso ed infastidito.
-Yah! Oh Sehun! Se vuoi prendermi per il culo ti prego, smettila. Già è tremendamente imbarazzante e doloroso perdere così il proprio migliore amico. Lasciami stare.- detto questo Luhan si sedette nuovamente più o meno al posto in cui si trovava prima, aspettando con ansia che il maggiore se ne andasse, cosa che non avvenne, anzi. Si trovò costretto tra le braccia di Sehun, cosa che gli fece davvero uno strano effetto.
-Ti amo anche io.-
Erano solo quattro parole. Non una frase complessa, piena di periodi e di virgole e punti. Solo pochissime piccole parole, come Sehun era solito parlare a quelli che non erano il suo "Saseum", con la sola eccezione che mai Luhan era stato così felice di ascoltarle.
  
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