THIS
CRAZY LOVE
Capitolo
10- Leo.
Orlando
porta subito una mano sul punto dove
l’ho colpito. Che razza di uomo odioso. Non può
prendersi gioco di me come se
niente fosse. Solo perché è Orlando Bloom non
vuol dire che può permettersi di
fare il gradasso. E’ insopportabile.
Orlando:
Tu sei tutta matta. Perché l’hai
fatto?
Io:
Perché non ti sopporto! E inoltre non
avresti dovuto baciarmi. Chi cavolo te l’ha chiesto?
Orlando:
Ma se ti è piaciuto, avanti ...
ammettilo.
Io:
Mai!
Mi
alzo e inizio a guardarmi intorno. E
adesso come torno a casa? Con quest’essere immondo di certo
non andrò da
nessuna parte, preferisco tornarmene a piedi. Però ... porca
paletta se non mi
è piaciuto quel bacetto insignificante, ma significante per
me. Le sue labbra
accarezzavano le mie in un modo così sensuale e dolce.
L’ha fatto apposta,
voleva accertarsi che mi piace da morire. Oh Cristissimo,
chissà che faccia da
ebete avevo quando mi sono lasciata baciare da lui.
Orlando:
Ti vuoi fermare un attimo? Dove vuoi
andare?
Io:
Non sono fatti che ti riguardano. Torna
dalla tua moto infernale e non pensare a me.
Mi
giro distrattamente verso di lui e lo
becco ancora con la mano sulla guancia. Devo avergli fatto parecchio
male. Che
goduria. E adesso se non mi lascia in pace mi sa tanto che gliene
sferro un
altro. E questa volta colpirò una parte ancora
più dolorosa. Porco schifoso.
Orlando:
Che ragazzina odiosa. Fai quello che
ti pare. Io me ne torno a casa.
Azzz!
Che stronzo. Massì, che se ne vada via.
Io saprò badare a me stessa. Non ho bisogno di lui. E dopo
quello che si è
azzardato di fare non voglio vederlo per il resto della mia esistenza.
Ah ...
dimenticavo che è il mio capo, accidenti!
D
un tratto lo sento urlare. Dallo spavento
mi volto e inizio a correre verso di lui. Tipo che ho dimenticato di
odiarlo alla
follia.
Io:
Cos’è successo??
Orlando:
La moto! Non c’è! Me l’hanno rubata!
Io:
Beh, è quello che meriti. E sono più che
contenta di non dover rivedere mai più
quell’aggeggio del diavolo!
Orlando:
Tu sei fuori! Lo sai quanto mi è
costata?
Io:
No, e non mi interessa nemmeno. Sai che
tragedia, sei così ricco che puoi comprartene altre mille di
quei cosi
indiavolati.
Orlando:
Devo sporgere denuncia. Vieni con
me, o torni a casa? Il che è improbabile che tu ci riesca,
visto che non sai in
che posto ci troviamo e non hai la ben che minima idea di dove andare
per
raggiungere casa mia.
Io:
Sei uno ...
Orlando:
Stronzo, lo so, piccola.
Io:
No, sei un porco!
Orlando:
Ti ho mica violentata?
Io:
Quasi!
Orlando:
Sei l’esagerazione fatta a persona!
Io:
E tu resti sempre un porco!
Orlando:
Come vuoi tu. Con te è meglio
buttare bandiera bianca!
Ovviamente
scelgo di andare insieme a lui
dalla polizia. Purtroppo mi sono resa conto che ha perfettamente
ragione: non
so come tornare a casa. Finirei in chissà quale buco della
terra, il che non
sarebbe male visto cos’è successo poco fa. Vorrei
poter tornare indietro e
trovare la forza per scansarmi, così da evitare che le sue
labbra da uomo
odioso si poggiassero sulle mie. Ora che ci penso il solo pensiero
delle sue
labbra sulle mie mi fa sentir male. Meglio cancellare quei brevi e
intensi
secondi dalla mia vita.
Quando
arriviamo alla stazione, ovviamente,
tutti lo riconoscono. Addirittura un poliziotto gli chiede
l’autografo per la
figlia. Tutto questo non può far altro che irritarmi. Adesso
la sua presunzione
aumenterà a dismisura.
Ispettore:
Non si preoccupi, Mr Bloom.
Troveremo chi le ha rubato la moto.
Orlando:
La ringrazio, ispettore Dowson.
Io:
Ehm, potrei fare una denuncia anch’io? Si
tratta di abuso.
Orlando:
No, la lasci perdere. E’ pazza.
Io:
E anche una denuncia per diffamazione, se
posso.
Orlando:
Io dovrei fare una denuncia contro
di te e quelle due pazze delle tue amiche! Mi avete sconvolto la vita,
Anne
cucina veleno per topi, Carol, che dovrebbe pulire casa, non fa altro
che
piagnucolare e lamentarsi per Chris. E tu ...
Io:
cosa vorresti dire? Che non faccio bene
il mio lavoro? Flynn mi adora!
Orlando:
Sì, ti adora, anche se non ho ancora capito il
perché ... visto che sei
così ... insopportabile!
Io:
Forse perché, a differenza del padre, è
un bambino intelligente!
Ispettore:
Ehi, ehi ... calmatevi, ragazzi.
Si può sapere del perché di tutte queste denunce?
Io:
Lui! Mi ha baciata! Pretendo che lo
arrestiate!
Orlando:
E questo sarebbe l’abuso, secondo
lei.
Io:
Sì, in più, continua a dire che sono
pazza di lui! Pretendo che lo arrestiate due volte!
Orlando:
E va bene, allora io denuncio te per
continue molestie! Non fa altro che picchiarmi giorno e notte. Poco fa
mi ha
sferrato un bolide micidiale dritto in faccia! E in più
denuncio anche Anne e
Carol.
Io:
Bene! Andrò a cercare un avvocato!
Orlando:
Io ce l’ho già, alla faccia tua!
E
continuiamo a battibeccare ancora per molto
sotto agli occhi attoniti del povero ispettore, il quale non
può far altro che
aspettare che l’arrabbiatura ci passi.
Ispettore:
Avete finito di gettarvi odio
addosso?
Io:
Sinceramente no, avrei tante altre
denuncie da fare contro di lui, ma sarò buona e mi limito a
queste duecento.
Orlando:
Vi prego rinchiudetela e buttate la
chiave, ve ne sarò eternamente grato.
Io:
Che gentiluomo! Sei davvero un mostro!
Ispettore:
sicurezza! Accompagnate fuori
questi due psicopatici!
E
c’era d’aspettarselo d’altronde che quel
poveretto alla fine sarebbe crollato.
Così
ci ritroviamo a piedi, senza moto. Spero
solo di tornare in tempo per prendere Flynn all’asilo. Povero
piccolo.
Tutta
colpa di questo broccolone che ho
davanti. Doveva per forza portarmi in un posto sperduto
dell’America per darmi
un maledetto bacio? Che tra l’altro non ho ancora capito
perché me l’abbia
dato. Forse solo per compiacersi. Che razza di sbruffone. Ma non gliela
darò
mai vinta.
Orlando:
Allora? Hai perso la lingua? Non dai
la colpa di tutto questo a me?
Io:
Certo che te la do, ci mancherebbe pure.
Orlando:
Ah ... me la dai ...
Io:
cosa? Cos’hai capito, porco?!
Orlando:
Tu hai detto che me la dai, scusa.
Io:
Non quello che pensi tu! Non verrei a
letto con te neanche per tutto l’oro del mondo!
Orlando:
Ma se quando ti ho baciato tremavi
come una foglia, fammi il piacere. L’ho capito dal primo
giorno che ... ti
piacevo da morire. Cosa credi? Non
sono un ragazzino. Capisco quando una donna mi vuole.
Io:
Io non ti voglio!
A
quel punto lo vedo voltarsi e avanzare
verso di me. Rimango immobile, come pietrificata, mentre Orlando in un
paio di
secondi ha già eliminato la distanza che ci separava.
Orlando:
Non mi vuoi?
Scuoto
la testa e, allora, Orlando mi spinge
contro il muro.
China il capo e,
lentamente, avvicina le sue labbra alle mie. Vorrei con tutta me stessa
alzare
quella mia fottuta mano per picchiarlo brutalmente ... purtroppo non ho
forze.
Sento il suo fiato sulla bocca.
Io:
Smettila ... perché lo fai?
Orlando:
Dillo che sei pazza di me.
Io:
Ma cosa vuoi da me, si può sapere?
Orlando:
La verità.
Io:
E cosa te ne fai?
Orlando:
Quindi ammetti?
Tocca
le sue labbra con le mie con dolcezza,
e smettiamo finalmente di parlare per concentrarci su noi due. Non
dovrei
mostrarmi così debole e indifesa, accidenti a me. Vuole
soltanto che ammetta
che mi piace, sì ... ma perché? Cosa se ne fa?
Non capisco. Spero solo non si
prenda gioco dei miei sentimenti. Mi ero ripromessa di cercare di
controllarli,
ma questo deficiente, stupido Elfo che non è altro, non
perde occasione per
provocarmi. E ora le sue labbra sono incollate alle mie.
Però ... non pensavo
potesse essere così bello baciarlo. Si stacca leggermente
per guardarmi negli
occhi ...
Io:
Perché devi baciarmi?
Orlando:
Non lo so, mi piace farlo.
Io:
Anche ... anche a me.
Orlando:
Piccola, ammetti che lo hai fatto
apposta quella sera a farmi ingelosire con DiCaprio ...
Ah
... e questo, allora.
Io:
Cosa? No, certo che no! Cosa c’entra
Leonardo? Ti da fastidio che io sia una sua fan?
Orlando:
ma che ... no, cosa mi importa ...
però voglio che tu mi dica la verità!
Io:
No! Fanculo, Bloom!
Riesco
a levarmelo di dosso e a proseguire
lungo il cammino, senza neanche voltarmi mezzo secondo verso di lui.
Non è
possibile. Tutto questo non è assolutamente possibile. Siamo
due pazzi, punto.
Cosa c’entra DiCaprio con tutti questi baci che mi sta dando?
E’ geloso ... sì,
è parecchio infastidito, questo posso vederlo da sola. So solo che è
... completamente pazzo.
Continuiamo
a camminare a una distanza di
circa tre metri, ed evitiamo anche e soprattutto di parlare. Anche con
mezza
parola le probabilità di litigare di nuovo, e poi baciarci
di nuovo, sono
veramente alte. E poi, come se tutto questo non fosse già
abbastanza, si mette
anche a piovere. Grandioso!
Mi
sento afferrare per un braccio e quasi non
emetto un urlo. Poi mi accorgo che si tratta di
quell’imbecille che mi sta
trascinando sotto un balcone per non farmi bagnare. Dovrei
ringraziarlo, ma
tutto il gran casino che c’è tra di noi me lo
impedisce.
Orlando:
Ti rendi conto? Mi rubano la moto,
vengo cacciato fuori da una stazione di polizia, devo tornare a casa a
piedi, e
per finire in bellezza ... sta diluviando.
Io:
Tutta colpa tua.
Orlando:
Oh grazie, tu sei sempre di grande
aiuto.
Io:
Dovevi riportarmi a casa, invece di fare
il gradasso.
Orlando:
Volevo stare un po’ con te, scusami
eh.
Io:
E per quale motivo?
Orlando:
.... Boh ... volevo sapere com’era
baciarti.
Io:
Oh ... e ... com’è?
Orlando:
Mi piace.
E
restiamo in silenzio. Di nuovo. Fino a
quando non smette di piovere. Perché facciamo
così? Uffa, come vorrei capire
cosa prova davvero per me. Sono soltanto una ragazzina per lui? E vuole
solo
che io ammetta che mi piace da impazzire? Per poi andare a sbandierarlo
come un
trofeo? E a quale scopo? Per dire che un’altra deficiente
è caduta ai suoi
piedi? Che si fotta. Dovrei fare pace con il cervello, lo so.
E
ringraziando il cielo arriviamo giusto
quando Flynn esce da scuola. Perlomeno abbiamo evitato che quel pargolo
si
ritrovi da solo in mezzo a tutta quella gente, senza alcun viso amico,
abbandonato dal padre super idiota che si ritrova e dalla babysitter
ancora più
idiota del padre.
Appena
vedo il bambino correre verso di noi
apro le braccia per accoglierlo.
Flynn:
Rachel!! Papi!! Che bello!!
Io:
Vieni qua, piccolo mio. Tutto apposto?
Flynn:
Sì, sono contento che siete venuti
tutti e due insieme.
Io:
praticamente non ci siamo mollati per nemmeno un secondo,
ma lasciamo
perdere.
Flynn:
Vi siete messi insieme??
Io:
Ma no, certo che no! Come potrei stare
con una persona così insopportabile,odiosa, rompi scatole,
prepotente come tuo
padre!
Orlando:
Grazie eh,
Io:
Prego, di niente.
Flynn:
Uffa, litigate sempre.
Mi
dispiace deludere questo piccolo
angioletto del Signore, ma cosa posso fare? Sono del tutto fuori per
colpa di suo
padre, appunto. E’ la causa di tutti i miei mali, sono
sicurissima. Della mia
pazzia, sicuramente. Oh che diavolo mi è saltato in mente di
venire a lavorare
per lui? Mi piace troppo per far finta di niente.
Quando
torniamo a casa troviamo Carol che sta
urlando/piangendo come un’ossessa, e una puzza di bruciato
colossale
proveniente dalla cucina.
Orlando:
Ecco, quelle due pazze delle tue
amiche.
Corriamo
in cucina e qui incontriamo Anne
super euforica che gira un cucchiaio in una pentola enorme dalla quale
esce un
fumo immenso.
Orlando:
Santo Dio! Ma che è? Una strega??
Orlando
e Flynn si mettono subito dietro di
me, altamente impauriti dalla vista di Anne che ride come una totale
drogata
mentre cucina chissà quale intruglio malefico.
Io:
Esci da questo corpo SATANA!
Orlando:
Mi state spaventando il bambino!
Io:
Quello che se la sta facendo sotto sei
tu, non tirare fuori il bambino!
Orlando:
Ce l’hai ancora con me? Di sicuro
per la faccenda del bacio, non è vero?
Flynn:
Bacio?
Anne:
Vi siete baciati????
Io:
Taci, tu.
Anne:
Okay, continuo a cucinare il nostro
pranzo.
In
quel momento entra in cucina Carol,
seguita da ... Christian??
Chris:
Amico, questa ragazza è pazza! Mi ha
legato mani e gambe e mi ha appeso all’armadio!
Orlando:
Cosa? Ma tu che ci fai qui?
Chris:
Ero venuto stamattina per parlarti di
una cosa ... e ho incontrato questa psicopatica!
Carol:
Tu mi hai sedotta! E poi abbandonata!
Chris:
Ma quando???
Carol:
sei un porco!
Chris:
ti prego, Orlando, aiutami!!
Orlando:
E cosa posso fare? Chiamare il
manicomio? Qualcosa avrai pur fatto per aver innescato questa bomba
allucinante
nella sua testa!
Io:
Porca miseria, ma cosa stai cucinando
Anne?
Anne:
Non lo so!!! Ma credo sia buona! Carol
l’ha assaggiata e ha detto che è buonissimaaaa!
Io:
Oh porca miseria. Che ci hai messo
dentro??
Anne:
Delle cose che mi ha dato George.
Io:
Oh cazzo. Ma è droga!!
Flynn:
Cos’è droga?
Io:
No, niente amore mio, andiamo via da
questo branco di pazzi. Orlando, quando trovo tuo cugino lo spello
vivo!!
Orlando:
Cosa succede adesso?
Prendo
Flynn per mano e lo trascino in
salotto, mentre Orlando ci viene dietro urlando anche lui in preda al
panico.
Orlando:
Dobbiamo parlare di oggi.
Io:
Cosa? Ti sembra il momento adatto?
Orlando:
Ho respirato per troppo tempo quella
sostanza, credo di aver perso un po’ di lucidità!
Io:
Oh bene!
Orlando:
In realtà credo di averla persa del
tutto, baciami!
Flynn:
Sìììì! BACIOOOO!
Io:
NO!
Inizio
a correre trascinando con me anche il
bambino e Orlando ci viene dietro continuando a urlare di baciarlo. Se
questo è
un incubo, vi prego svegliatemi al più presto.
In
quel momento ... magicamente il campanello
della porta fa tornare tutti alla realtà.
Orlando
corre ad aprire e ... si ritrova
davanti ... Leo. Leonardo. DiCaprio.
Leo:
Ehilà, amico. Da quanto non ci si vede!
Orlando:
Leo?!
Il
mio finto idolo è appena apparso davanti
ai miei occhi. Ordunque la mia reazione dovrà essere quella
di fingere di
fangirlare come se non ci fosse un domani e di aggrapparmi anima e
corpo a
quell’essere barbuto che, in questo preciso istante, sta
fissando proprio me.
Orlando
Bloom patirai la gelosia come non hai
mai fatto in vita tua.