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Autore: mamihonda    15/06/2015    3 recensioni
| LARRY STYLINSON - song fic
Ha le mani sudate e l'adrenalina a scorrergli prepotente nelle vene. Ha una strana carica, mentre una pacca sulla spalla da Niall lo ridesta e gli fa alzare lo sguardo in sua direzione. “Pronto, amico?”
Louis annuisce, certo che è pronto. Che domande. “Sono nato pronto” risponde senza esitazione, sollevando lo sguardo color cielo verso le luci della ribalta, pronte a illuminare la sua figura così come quella degli altri tre. Non sarà mai pronto, in realtà.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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 Here we are. Non sapevo che fare, ha piovuto tutto la mattina/pomeriggio.

Avevo 18 nelle orecchie e i video su Bruxelles a disposizione. E mannaggia a me.
 

 

To my lovely Sam,

beta reader and best supporter

I could've asked for.

 

Louis è agitato. Non che sia una novità, ma ormai è routine da cinque anni.

C'è chi ha sempre dato per scontato il successo, chi si è abbandonato e lasciato andare, altri che non sono mai riusciti a superare la fase di smarrimento a contatto col pubblico.

 

Louis è semplicemente agitato.

Lo è perché la gente continua ad urlare il suo nome, a chiedere le sue attenzioni, ad amarlo semplicemente per chi è, quando lui aveva sempre pensato di poter essere solo una meteora. Qualcuno che per qualche caso fortuito fosse stato baciato dalla fortuna e poi gettato nel dimenticatoio come uno dei tanti giocattoli di Toy Story. Niente di tutto ciò è mai accaduto, anzi.

Ed è sempre che se ne sta nel backstage di Bruxelles, col microfono con l'adesivo blu in mano, spostando il peso da un piede all'altro, che pensa a quanto sia fortunato.

 

Ha le mani sudate e l'adrenalina a scorrergli prepotente nelle vene. Ha una strana carica, mentre una pacca sulla spalla da Niall lo ridesta e gli fa alzare lo sguardo in sua direzione. “Pronto, amico?”

Louis annuisce, certo che è pronto. Che domande. “Sono nato pronto” risponde senza esitazione, sollevando lo sguardo color cielo verso le luci della ribalta, pronte a illuminare la sua figura così come quella degli altri tre. Non sarà mai pronto, in realtà.

 

*

 

Bruxelles è innamorata di loro. La folla è in estasi.

Le ragazze urlano a squarciagola e rendono giustizia a ore e ore di prove, di scrittura, di stesura della musica, di sacrifici lontani da casa e lontani perfino da loro stessi. Tutto viene ripagato da quel paio d'ore che sono la vita.

I padri sanno le canzoni a memoria per via delle figlie fan sfegatate, mamme incinte che si tengono la pancia e inaugurano la prospettiva di una nuova vita andando anche ad un loro concerto.

Coppie di ragazzi e ragazze innamorate che trascorrono l'ennesimo momento che diventerà un ricordo unico. Tutto grazie a quattro voci che assemblate insieme riescono a dare vita ad un miracolo. A salvare vite, cavolo, strano ma vero. Louis ancora non ci crede. Non crede che la propria voce, motivo di vanto e vergogna, possa davvero fare tanto ed avere un impatto così notevole nella vita di qualcuno.

 

Ma eccolo lì, innamorato, ricco, in salute con tutti i suoi pro e i suoi contro, ma pur sempre in piedi. Pur sempre forte.

 

*

 

Quindi sei sicuro che vuoi farlo?”

...intendi dire se sono sicuro di voler dedicare una canzone d'amore a chi amo?”

“Louis non sto scherzando, lo sai, presto succederà quel che succederà-”

Ed, calma.” rispose il ragazzo dai capelli color caramello. Gli poggiò una mano sulla spalla e la strinse brevemente. Gli occhi si piantarono al suolo, alla ricerca di parole, riordinando le idee, qualunque cosa riuscisse a fargli dire la cosa giusta.

Sai che so mettere insieme qualche verso, ma così è diverso. So la merda che uscirà fuori, ma voglio che lui sappia. Voglio che succeda la stessa cosa che successe la prima volta con Little Things, la prima e tutte quelle a venire. Tu ne hai il potere.”

Risollevò lo sguardo, e proprio quando pensava di trovarsi faccia a faccia con uno sguardo poco convinto e diffidente, trovò il rosso sorridente come poche volte. Senza l'ombra di ironia.

 

Come devo fare con te, Tomlinson?” domandò scuotendo la testa. Il ragazzo dagli occhi blu fece spallucce, sorridendo impertinente.

Raccontami qualcosa, su” fece infine.

...vuoi che ti racconti di quella volta in cui lo facemmo ad Hyde Park, a venti metri dai papar-”

 

NO, okay no, Altro. Hobbies, dichiarazioni, qualsiasi altra cosa. Non quello.”

 

Oh dovevi sentire quella volta in cui urlò il mio nome così f-”

TOMLINSON!” Tommo prese a scappare a gambe elevate ridendo come un menomato,lasciando un Ed rosso fin sopra i capelli, tanto che sembrava una miccia in procinto di esplodere.

Gli avrebbe parlato a cuore aperto, tanto il rosso aveva già acconsentito a scrivere Eighteen.

 

Louis era così felice da avere il cuore in gola per tutta la giornata.

 

*

 

L'aria mattutina filtrava attraverso le veneziane in maniera placida, illuminando appena qualche stralcio di lenzuolo bianco e lembo di pelle scoperto di metà giugno. C'era caldo, ma si stava bene abbastanza da restare semi coperti.

 

Harry e Louis avevano appena fatto l'amore. Louis era puntellato su un gomito e voltato su un fianco, la mano infilata fra i ricci lunghi e scomposti dell'altro, umidi di doccia e morbidi al tatto.

Harry sembrava un gatto che faceva le fusa, gli occhi chiusi, le palpebre pesanti di sonno e le labbra schiuse.

 

Louis gli si avvicinò lentamente col viso, sfiorando con le labbra sottili l'orecchio dell'altro.

 

So kiss me where I lay down, my hands press to your cheeks...” La mano dapprima fra i ricci del moro va a scendere sulla sua guancia, a palmo aperto.

Dolci parole come miele d'acacia che si passa da labbra a labbra, una voce flebile e dolce come il buongiorno di un amante dopo una notte intensa. Louis canta pian piano, svegliando un Harry nel mezzo della sua trance.

 

-A long way from the playground, I have loved you since we were 18...

 

“Mmh, cos'è?” borbotta il riccio corrugando la fronte e rimanendo ad occhi chiusi. Arriccia le labbra ed inarca la schiena come un vero gatto, aprendo poi un occhio e puntandolo ancora assonnato su un Louis fin troppo sveglio – pun intended.

Uno spicchio di verde che fa capolino come una finestra su un mondo, mentre per un attimo Louis schiude le labbra e va a rispondere, scordandosi ciò che doveva dire.

 

Harry è così indifeso in quel momento, lo guarda in maniera così aperta; come di chi si fida con tutta la sua anima, come di chi si fida con ogni fibra del suo essere.

To be loved and to be in love.” canticchia al posto di rispondere, prima di spostare il capo dall'orecchio alla guancia. La mano scende sul collo di Harry, e le labbra vanno a depositarsi sullo zigomo. “È” bacio. “Un” un altro bacio all'angolo delle labbra. “Regalo” ed un altro ancora su di esse. Louis sorride, rispondendo ad un sorriso spontaneo nato da Harry, che con entrambe le mani sui suoi fianchi cerca di posizionarselo sopra. “Mi piacciono i regali.” mormora, pensieroso.

 

Louis gli salta addosso come un felino, prendendogli il viso fra le mani e appropriandosi delle sue labbra, della sua lingua, mordendolo e baciandolo come se non ci fosse un domani.

 

“Secondo round?” entrambi sopprimono le risate fra i loro corpi nudi, tornando nella loro bolla fatta d'amore, di bacini sfregati e sussurri rubati.

 

*

 

And all I can do is say that these arms were made for holding you...

 

Louis non ce la fa, non riesce più a guardare solo il pubblico e la loro incredulità; finalmente stanno dando loro ciò che sognavano da quando FOUR è uscito, ma non riesce ad essere il Louis che tutti si aspettano.

Esce fuori il Louis innamorato, quello che non può fare a meno del suo sole personale, nei verdi prati in cui perdersi, nei petali di rosa che sono le labbra da baciare e le vaste colline che sono le forme del suo corpo; Louis ama Harry. Non che ci sia niente di nuovo in questo, ma la realizzazione di quanto sia vitale quel ragazzo per far battere il muscolo che ha dentro al petto, lo destabilizza.

Volge il capo in sua direzione, ed eccolo lì Harry. Eccolo lì con gli occhi verdi puntati sui suoi color dell'acqua rugiada. Come mattino e natura che vanno a scontrarsi in un perfetto connubio di arte ed amore. La rugiada che carezza una foglia vellutata, che lascivamente la bacia e poi la lascia andare.

 

Louis non lascia andare Harry con lo sguardo. “I have loved you since we were eighteen. Long before we both thought the same thing.” la voce rotta dall'emozione, le parole di Lou si spezzano mentre le pronuncia ad occhi lucidi, tant'è che Liam e Niall corrono in soccorso, aggiungendo le loro voci subito dopo, e quando lentamente i secondi vanno a perdersi fino alla fine della canzone, Louis chiede la pausa bagno ed esce dallo stage spegnendo il proprio microfono.

 

Vi sono tecnici del suono ovunque, cameramen e Lou Teasdale, c'è Lottie con la sua espressione esasperata e anche un po' commossa, ma lui ignora tutti e va a chiudersi in uno di quei bagni prefabbricati da backstage.

Distrattamente dallo stage sente provenire una voce piuttosto conosciuta formulare un “Dov'è Louis?”, ma decide di prendersi un momento per sé.

Si sciacqua la faccia con l'acqua fredda, ed è lì piegato in avanti, con le mani sulle guance e il riflesso dello specchio che gli rimanda l'immagine di un ragazzo distrutto dal troppo amore. Inspira lentamente e qualcuno bussa alla porta.

“Sto arrivando!”

Pensando sia Niall o qualcun altro va ad aprire la porta, trovandosi però faccia a faccia con Harry, il quale non perde un attimo di tempo a fiondarsi dentro il bagno e slanciarsi in avanti per baciarlo con veemenza. Louis perde un battito e lascia che l'altro si appropri di se stesso, indietreggiando fino a cozzare contro il lavandino. Harry lo issa con ambo le mani dietro le cosce, e baciarlo non è mai stato tanto semplice e tanto bello allo stesso tempo. La porta del bagno è aperta, chiunque potrebbe vederli e in tanto tempo Louis decide che non gliene può fregar di meno.

Fronte contro fronte, gli occhi verdi di Harry lo ricercano, e quasi spinto dalla giusta sensazione va ad aprirli anche lui, ritrovandosi a guardare due specchi smeraldo limpidi e puri come il cuore della persona che li possiede.

“Ti amo.” sussurra Harry a fior di labbra, lasciandogli l'ennesimo bacio sulle labbra gonfie e arrossate.

Per una volta Lou è serio, guardando Harry. Prende un respiro e, col cuore in gola, “Ti amo davvero da quando ho diciotto anni”.

 

 

 

Fin 

  
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