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Autore: VENDA    15/06/2015    1 recensioni
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THORKI - Scherma
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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THORKI - Scherma

 

Era opinione comune che un degno successore di Odino dovesse essere bravo non solo in battaglia ma anche negli sport; perché in fondo cos'era lo sport se non un combattimento senza armi convenzionali?

Ok, no, forse non era proprio così comune come opinione, e magari nessuno aveva mai definito lo sport in questo modo, ma Thor aveva il pallino di dover primeggiare in tutto e questo bastava. Guardando il mondo degli umani aveva imparato il calcio, il basket, il baseball e tante altre discipline, e non ce n'era una in cui non era riuscito a diventare un campione. Almeno finora.

«Ehi, fratello, ho una sfida per te» gli disse Loki, mentre non staccava gli occhi da qualcosa di molto interessante che evidentemente stava succedendo sulla Terra.

«Spara, sono tutto orecchie» rispose Thor, affiancandolo, curioso di scoprire in cosa lo volesse sfidare.

«Guarda un po' lì.»

Il dio del fulmine guardò dove il moro gli indicava e vide due persone vestite di bianco, con una specie di casco nero che copriva loro il volto, che si muovevano avanti e indietro su una pedana argentata lunga e stretta; impugnavano due spade sottili che tintinnavano ogni volta che si incontravano le lame, e ogni tanto si accendeva una luce rossa o verde su un apparecchio poggiato poco lontano che li faceva fermare per qualche secondo.

«Che stanno facendo?» chiese il biondo, sempre più incuriosito.

«Gli uomini la chiamano "scherma"» rispose Loki. «Credo sia una delle cose più vicine a un duello che abbiano.»

Lo sguardo di Thor si illuminava sempre di più.

«Proviamo?» chiese al fratello, esaltato per la scoperta.

Il moro annuì, e l'altro era talmente preso che non notò che il sorrisetto che aveva era più compiaciuto del solito.

Si procurarono una divisa bianche a testa, cosa che cominciò ad impensierire un po' Thor che fin da subito non la trovò per niente comoda.

«Ma come diavolo facevano quei due a muoversi con tanta scioltezza con queste trappole addosso??» sbottò, mentre litigava con quello strano filo bianco che chiamavano "passante" e che gli usciva da dietro minacciando il suo equilibrio ad ogni passo.

Loki, al contrario del fratello, sembrava assolutamente a suo agio: aveva indossato la divisa, il passante usciva appena all'altezza del polso e stava aspettando, con la spada in una mano e la maschera sotto al braccio, che l'altro smettesse di litigare con l'attrezzatura. Nel frattempo, per velocizzare la pratica, provvide lui a collegare l'arma alla macchina segna-punti tramite il rullo e il passante.

«E io dovrei muovermi con questo filo che mi tira dietro??»

«Rilassati, non ti tira. Tu non pensarci e vedrai che non lo sentirai più.»

Facile parlare per lui: dalla scioltezza con cui si collegò alla macchina sembrava che non avesse fatto altro per tutta la vita.

«È peggio di una trappola da guerra!»

«Forza: saluto e cominciamo» disse l'asgardiano, ignorando le sue lamentele e agitando la lama in aria apparentemente senza motivo. «Thor, fai come faccio io. Nella scherma la ritualità è importante.»

Thor sbuffò ma ubbidì, sentendosi ridicolo. Poi, sempre imitando il fratello, si mise la maschera e cercò di copiare la posizione strana e, per lui, totalmente innaturale in cui si era messo.

«Questa è spada, quindi puoi colpire qualsiasi parte dell'avversario, dalla maschera ai piedi tranne la coccia dell'arma. Non essendoci nessun altro, farò io da arbitro» disse Loki. «Pronti? A noi!»

Veloce come un fulmine fece due passi avanti e mise a segno il primo punto, dritto al cuore di un Thor colto completamente alla sprovvista; la luce rossa si accese con un piccolo *tin*, segnalando che il colpo era corretto.

«Ma cos-?»

«1 a 0. Pronti? A noi!»

La domanda era palesemente retorica, perché anche quella volta Loki partì senza assicurarsi che l'altro fosse davvero pronto, mirando al viso coperto dalla grata nera di ferro.

Altro colpo, altra luce rossa, altro *tin*.

«Ehi, aspet-!»

«2 a 0. Pronti? A voi!»

Non sto a raccontare il resto dell'incontro nel dettaglio; Loki batté Thor 15 a 0, e questi ci rimase così di stucco che non volle neanche chiedere la rivincita. Alla fine di tutto si strinsero la mano, più sudati di quanto si potesse immaginare.

«Ehi, Loki» disse Thor, mentre si liberava di quella trappola bianca che aveva addosso. «Da domani mi insegni?»

«Certo, fratello, tanto non diventerai mai più bravo di me!»

   
 
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