Note
dell’autore: Eccomi con un
altro capitolo, altri missing moments dei nostri amati Captain Swan, il tutto
stavolta si svolge prima e dopo la bellissima 4X03, ho pensato di aggiungere
una piccola anticipazione a quello che avviene nella 4x07-08, spero vi piaccia.
Mi raccomando
aspetto le vostre recensioni, sono curiosa di sapere che ne pensate, alla
prossima.
ATTENZIONE: La mia beta non era disponibile per
problemi di linea (e da una settimana che ho pronto il capitolo), quindi chiedo
subito perdono per gli errori che ci sono presenti, e rinnovo l’invito a
chiunque voglia aiutarmi a bettare le mie storie,
grazie
Capitolo 4
Fear
Si svegliò in piena notte di soprassalto, respirava
affannosamente, sentiva la magia pizzicarle la pelle, stava per passarsi le
mani nei capelli, ma si fermò stavano tremando e sembravano incandescenti,
piccole scintille scoppiavano attraverso la sua pelle. Deglutì spaventata, che
le stava succedendo? Si voltò verso il letto di Henry, dove Elsa dormiva,
sembrava che non l’avesse svegliata.
Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo riprendendo
il controllo dei suoi poteri, vide le mani tornare alla normalità, era stata
senza dubbio il sogno a fare scattare quella reazione.
Da quando era rimasta bloccata nel muro di ghiaccio,
faceva sempre lo stesso dannato sogno, ma era la prima volta che si svegliava
con le mani in quelle condizioni. Si rimise sotto le coperte cercando di
calmare la sua mente, ogni volta che si risvegliava, doveva ricordarsi che era
solo un sogno, che tutti erano vivi, che lei aveva il controllo dei suoi
poteri, e non aveva tenuto in braccio il corpo senza vita di Killian.
Ogni notte lo stesso incubo, lei perde i poteri, Henry, i
suoi genitori e Regina finiscono per ferirsi, Killian muore tra le sue braccia e
lei non fa altro che stringerlo a lei e piangere tutte le sue lacrime.
Inorridiva al solo pensiero che potesse avverarsi una cosa del genere, aveva
perso troppo, ogni volta che qualcuno si avvicinava a lei, poi lo perdeva, e
ora temeva di perdere anche lui, e sapeva che non avrebbe saputo affrontarlo.
Se voleva proteggersi, poteva fare solo una cosa, tenerlo lontano da lei non
sarebbe servito, ci ha già provato, ma lui torna sempre per lei, almeno avrebbe
tentato di tenerlo al sicuro in qualche modo.
La strinse di più a sé approfondendo di più il bacio, la
sentiva fremere tra le sue braccia, baciare Emma Swan era la cosa più
meravigliosa che potesse anche solo pensare, la strinse ancora ripensando alla
sua confessione.
“Io non posso
perderti”
Aveva temuto, che lei non si fidasse di lui, del resto
lei stessa pochi giorni fa le aveva detto che non poteva fidarsi, come poteva
del resto era un pirata.
Si separarono per riprendere fiato, rimasero vicini, i
loro nasi che si sfioravano, rimase con gli occhi chiusi, non voleva spezzare
quel momento, lei aggrappata al suo cappotto, proprio come la prima volta che
si erano baciati, si leccò le labbra riassaporando il suo dolce sapore, ne
stava diventando dipendente, più la baciava più la desiderava.
“Non promettermi qualcosa che non puoi mantenere, non con
la vita che abbiamo” disse lei con la voce tremante, aprì gli occhi e incontrò
quelli verdi di lei, sapeva bene cosa gli stava chiedendo, non voleva
deluderla, non voleva ferirla, più di quanto era stata già ferita in passato.
“Punto sul lungo corso, Swan” le disse serio guardandola
negli occhi come faceva sempre per assicurarla che non mentiva. Gli sorrise
chiudendo nuovamente gli occhi e stringendosi ancora a lui. La baciò più
dolcemente, indugiando lentamente sulle sue labbra, assaporando con dolcezza il
suo sapore, voleva farle capire che aveva tutte le intenzioni di onorare la sua
promessa, aveva aspettato lei così tanto, e avrebbe fatto di tutto per fare
funzionare questa storia, non avrebbe mai rinunciato a lei.
Si separarono per riprendere fiato, ma senza allontanarsi
troppo, la vide sorridere timidamente, un sorriso dolce e sincero che raramente
aveva visto, ma avrebbe fatto di tutto in modo di vederlo più spesso.
Sembrava che stesse per dirgli qualcosa, ma il suo
telefono squillò, sorrise divertito nel vederla separarsi da lui piuttosto
contrariata, prese quel suo dannato aggeggio e lo guardò, sospirò
maledicendosi.
“Qualcosa non va, love?”
chiese avvicinandosi di nuovo circondandogli la vita con un braccio.
“Henry mi sta aspettando da Regina, ho dimenticato che
stasera dorme da me” disse abbassando lo sguardo imbarazzata. Le accarezzò la
guancia sorridendo
“Andiamo, ti accompagno da Regina” disse staccando da
lei, la vide tentennare un po’.
“Swan?” chiese non capendo il cambiamento del suo
atteggiamento.
“Che ne diresti di restare a mangiare con noi?” chiese
senza alzare lo sguardo, si sorprese quando vide un po’ di rossore sulle sue
guance.
"Accetto molto volentieri” le disse sorridendole,
sapeva che sotto quell’invito nascondeva qualcosa che ancora la tormentava, che
non gli stava dicendo, ma come sempre non l’avrebbe spinta, sapeva che al
momento giusto gli avrebbe detto tutto.
Si svegliò con calma stavolta, si guardò attorno
ritrovandosi nel suo letto ed era mattina, sentiva i suoi genitori e Henry fare
colazione, l’ultima cosa che ricordava era che stava guardando un film con
Henry e Killian sul divano, non si era reso conto neanche di essersi
addormentata, si sorrise nel vedere un bigliettino sul comodino.
Love, non volevo
svegliarti, sembrava che avessi davvero bisogno di dormire, ho passato una
serata piacevole con il tuo ragazzo a guardare la scatola magica, e mi ha fatto
promettere di riportarlo a vela un giorno di questi, sempre che tu sia d’accordo,
ci vediamo più tardi.
Killian
Emma non riuscì a non sorridere, si morse il labbro al
pensiero del bacio che avevano condiviso solo la sera prima, la promessa che
lui le aveva voluto fare e la serata passata insieme, non c’era modo di fuggire
da lui, e per la prima volta dopo tanto non ne sentiva il bisogno, mise nel
cassetto il bigliettino e si alzò, stranamente aveva dormito bene, nessun
incubo l’aveva tormentata, era il momento di smettere di spingerlo via.
Fine
Capitolo 4