Castiel si fissò nello specchio, la sua faccia contrariata riflessa nella superficie pulita gli gettò un'occhiataccia di rimando che non gli piacque per niente. Continuò ad armeggiare quasi  disperatamente con il nodo della cravatta azzurra, finchè non si disfò dell'ingombro del trench e continuò la sua estenuante battaglia.

-Cas, partiamo fra cinque minuti. - lo informò Sam, uscendo dal bunker con la borsa piena in spalla, pronto a caricarla sull'Impala. L'angelo grugnì l'assenso in risposta, passandosi una mano fra i capelli al limite della ragione. 

Per la miseria, lui era una creatura celeste! Aveva guidato gli eserciti del signore, aveva contribuito a salvare il mondo più di quanto la modestia gli concedesse di ammettere, era addirittura stato Dio! Possibile che non fosse in grado di...

-Problemi con la cravatta? - Dean comparve alle sue spalle, con un sorriso sornione a curvargli le labbra.

- Non riesco ad allacciarla. - dichiarò Castiel, irritato. Il cacciatore sciolse l'intricato groviglio circondandogli le spalle con le braccia, praticamente stringendolo da dietro, accostando il mento al suo orecchio. 

-Se evitassi di portarla troppo lenta, non si sarebbe sciolta. - gli fece notare, compiendo lentamente i passaggi in modo che l'angelo capisse il meccanismo senza perdersi a metà strada.

Cas seguì attentamente, la voce di Dean che scivolava contro al suo collo lo riempì di tranquillità e l'irritazione di poco prima svanì completamente.

-Voilà. Non è difficile, ho imparato io. - concluse il ragazzo, costringendolo a girarsi premendo delicatamente i suoi gomiti. Tenendo le mani a contatto con le sue braccia gli baciò le labbra, strappandogli un sorrisetto soddisfatto.

-Grazie. - mormorò l'angelo contro il suo zigomo, assaporando il profumo della sua pelle e l'eco strano di quelle parole contro la superficie liscia del suo viso.

-E di che. Se hai bisogno anche per slacciarla, non esitare a chiedere.