STONY
(post Age Of
Ultron) - «Perché continui a chiamarmi,
Tony?» «Beh, non avevi detto che ti
sarei mancato?»
«Perché
continui a chiamarmi, Tony?» la voce del soldato tradiva
più
tristezza che insofferenza.
«Beh,
non avevi detto che ti sarei mancato?» rispose
l'interlocutore,
tentando maldestramente di imitare la sua solita aria spavalda di cui
al
momento non restava che un'eco stanca.
«Sì,
ma io non intendevo questo.»
«Ah
no, Steve? E cosa intendevi?»
"Intendevo
che mi sarebbe mancata la tua voce, e la tua arroganza, e
il tuo sarcasmo, e i nostri battibecchi da coppietta sposata, e il modo
in cui
solo tu mi guardi, e lo sperare che tu mi dica qualcosa, e il cercare
di dire
io qualcosa a te" pensò, ma non lo disse ad alta voce.
«Steve,
ci sei ancora?» la voce dall'altro capo del telefono lo
riportò
alla realtà.
«Sì
che ci sono.»
"Ci
sono sempre stato, ma se prima non mi vedevi è ovvio che ora
tu
non mi senta."
«Scusa,
forse hai ragione» disse Tony. «Forse devo
smetterla di
infastidirti...»
Cos'era
quella sfumatura nella voce? Sembrava rimpianto.
«Ma
no che non devi» rispose Steve. «È che
così è tutto più...
difficile...»
«Lo
dici a me? Tu non immagini quanto sia difficile per me tutto
questo.»
«Cosa?
Tornare ogni sera nella tua fortezza con tutte le comodità
supertecnologiche a disposizione? Avere una bellissima donna vicino?
Essere
Tony Stark il milionario?»
Ok,
non doveva alterarsi, ma l'altro non aveva la minima idea di cosa fosse
la vera difficoltà, e di certo lui non aveva intenzione di
stare a
spiegarglielo. Perché era Steve Rogers quello che soffriva
ogni giorno per il
peso di dover stare lontano dai Vendicatori, da quella famiglia di suoi
pari
che con non poche difficoltà si era creata ed era cresciuta;
quel peso che lo
opprimeva al pensiero di dover stare lontano da lui, dopo che erano
arrivati a
tanto così dall'appartenersi.
«No.
Tu non immagini quanto sia difficile per me sapere che non ci
sei»
rispose Tony, mantenendo la calma davanti all'aggressività
del soldato.
«Cosa?»
«Hai
capito, Steve. Non me ne faccio niente della fortezza e della
tecnologia, non mi serve avere vicino una donna bellissima, neanche
essere Tony
Stark significa davvero qualcosa se tu non ci sei» lo
scienziato non ricordava
di essere mai stato così sincero in vita sua neanche con
sé stesso, ma se
l'altro non capiva non gli restava che la carta dell'onestà
da giocarsi. «Tu
hai detto che ti sarei mancato, è vero, ma la
realtà è che sei tu che mi
manchi. È tutto troppo difficile se sei lontano da me.
Quindi per favore vieni
qui.»
La
pausa di silenzio parve durare un'eternità, ma Tony non
intendeva chiedergli
di nuovo se c'era ancora per paura di una risposta negativa. Ma quanto
ci
metteva a rispondere?
«Arrivo.»