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Autore: Bloody02Doll    16/06/2015    0 recensioni
["se devo vivere di denaro e popolarità,preferisco vivere di mistero e miseria" gli sorrise enigmatica....]
ciao! mi presento sono Bloody02Doll, e questa è la prima soria su efp che scrivo,scusate gli errori grammaticali che ci saranno!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                              PROLOGO



Aprì gli occhi con estrema lentezza. Tutto era buio e il dolore gli attraversava il corpo. Non ricordava da dove fosse venuto o dove si trovasse. Tutto  era sfocato,confuso. Sentiva il sudore scendergli quasi fosse cascata, cosa che non gli era mai successa prima. Per quanto ricordasse, da dove veniva,c’era ghiaccio e freddo in abbondanza. Come era possibile che adesso si sentisse bruciare? Perché si sentiva come squagliare la pelle?
Sono venuto per sapere la verità,ma forse non avrei dovuto provarci.
Ma quale fosse il posto in cui era entrato,non riusciva a ricordarlo, non riusciva neanche a ricordare quale fosse la sua famiglia! No,aspetta. Lui l’aveva una famiglia?
Si tirò su piano,ancora confuso. Sotto le mani sentiva terra e rocce. Lì dentro era così buio. Per caso sarà stata una caverna?
Al buio più totale si alzò,e a piedi nudi cominciò a camminare verso un punto luminoso,per quanto potesse esserlo.
Dopo aver camminato per circa un’ora arrivò fuori da quella “cosa” . si coprì gli occhi con una mano. C’era troppa luce per i suoi gusti là fuori,ma probabile che gli facesse così male per colpa del troppo tempo rimasto in quella caverna al buio. C’era un odore acre,quasi fosse zolfo,anzi no,molto probabilmente era zolfo. Tossì violentemente.
Guardò a terra,quel che vide non fu un bella spettacolo: quella sotto i suoi piedi non erano sassi e terra … erano cenere e … ossa umane. Rabbrividì e indietreggiò.
Si guardò la braccia : lunghi  e profondi tagli si facevano spazio sugli avambraccio fino al polso per arrivare alle dite. Doveva aver combattuto o qualcosa del genere. Ma LUI sapeva combattere?
Decise di continuare a camminare in avanti,anche se davanti si stagliavano ancora per miglia e miglia cenere e ossa.
Un lampo gli tornò in mente, una persona,una ragazza gli passò per la testa. Il suo sguardo sembrò illuminarsi.
“Hazel!!!” urlò preoccupato a squarciagola “sorellina,sei qui?!!! Dove sei?!!!”
Cadde in ginocchio. Ricordava solo una cosa,ma sarebbe stato meglio non farlo. Sua sorella Hazel che veniva attaccata e lui che veniva ferito a sangue e sveniva,lasciando sua sorella in rovina.
 
“Che cosa ho fatto?”

 

   
 
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