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Autore: Baka_Empire    17/06/2015    0 recensioni
Vili, Vanagloriosi, codardi.. Erano solo alcuni degli aggettivi legati agli esseri umani. Esso fu uno dei tanti popoli puniti durante la cosiddetta “epurazione”. Allontanati dalla loro patria e spogliati dalla proprio individualità, l’uomo oltre a esse, perde anche il suo bene più prezioso: I ricordi. Destinati a vagare nell’ universo senza uno scopo, gli umani vengono schiavizzati per secoli senza pietà riducendo di molto la popolazione globale. Quest’era viene anche chiamata “l’epoca buia”.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Far Star
3° Capitolo: Percezione
 
Gli avvenimenti successi nei giorni precedenti all'interno dell'astronave erano ormai un ricordo,o almeno veniva considerato tale per il quieto vivere dell'equipaggio.
L'importante in quel momento era aver avvistato un pianeta dove era possibile atterrare.
Lerhed corse subito alle enormi finestre panoramiche dell'astronave e vide un pianeta pieno di vegetazioni e di alberi,non aveva mai visto nulla di simile.
A prima vista il pianeta sembrava disabitato.
Attraccarono in una zona priva di alberi e,dopo le prime analisi per capire se il luogo era vivibile,scesero tutti piano piano.
Tutto per gli umani era nuovo,dagli alberi alla vegetazione,ma non del tutto.
Sentivano che qualcosa in quel pianeta era famigliare,ma ancora non comprendevano cosa fosse.
Dopo aver battuto i primi passi su quel luogo misterioso,si decise di dividersi in gruppi da 8 persone per velocizzare i rifornimenti di provviste ed essere anche protetti in caso di attacco.
Lerhed venne assegnato al gruppo 6 insieme a Brendon,si sentiva sollevato di conoscere almeno una persona in quel frangente.
Tutti i gruppi si separano e si addentrarono nella foresta.
Il ragazzo osservò tutti i suoi compagni di squadra e venne colpito da una ragazza,essa non era come gli altri prigionieri fuggiti,aveva qualcosa di unico.
Era molto pallida,capelli rossi e molto timida.
Lerhed notò subito qualcosa di speciale in lei.
Si era deciso che se un gruppo avesse trovato qualcosa avrebbe dovuto avvisare gli altri con un razzo di segnalazione verde,se invece avesse trovato dei nemici il razzo sarebbe dovuto essere di colore rosso.
Dopo qualche ora di esplorazione, molti gruppi riuscirono a trovare frutta e erbe,ma non si avvistò alcuna creatura.
Si decise di prolungare la ricerca e il Gruppo 6 si addentrò nella parte più interna del pianeta.
Quello che videro Lerhed e i suoi compagni li fece rimanere di stucco,si sarebbero aspettati di tutto fuorché quella visione.
Erano altri umani. Essi erano ricoperti da ferite più o meno gravi.
Il gruppo 6,dopo qualche secondo di riflessione,si gettò subito in loro soccorso.
Provarono a chiedere loro come fossero finiti in un luogo cosi angusto e disabitato,ma non conoscevano nemmeno il classico metodo di comunicazione umano tramite disegni.
In seguito decisero di portare i feriti sull'astronave,in modo da poterli curare nel modo migliore.
Gli altri gruppi ormai stavano tornando alla base,dopo aver raccolto una cospicua quantità di risorse,quando videro un raggio di segnalazione rosso: veniva dalla posizione del gruppo 6.
Lerhed e i suoi compagni furono attaccati da Robot alti 5 metri,non dotati di armi laser,ma comunque mortali nel corpo a corpo.
La tattica che venne attuato dagli umani fu correre il più possibile, provando a seminare quelle macchine,ma la loro velocità di movimento era elevatissima.
I Robot riuscirono a raggiungere parte del gruppo.
Il gruppo 6 si ridusse a 5 membri.
Ormai i Robot avevano raggiunto l'intero gruppo.
Brendon tirò fuori un arma dal fodero,una stungun, che teneva sotto il suo mantello e sparò,il colpo tramortì un gruppo di Robot creando un lasso di tempo tale da raggiungere l'astronave.
Arrivati all'astronave tutto l'equipaggio si riunì,pensavano di poter sconfiggere i Robot se si fossero uniti tutti insieme.
Ma nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo in seguito.
Da ogni parte sbucarono Robot,e umani mai visti prima d'ora.
Uno di quegli umani però,correndo verso un suo simile lo uccise senza alcun riguardo.
Il chaos scoppiò attorno all'astronave.
Chi era il nemico?Di chi ci si poteva davvero fidare?
Cominciò un vero e proprio tutti contro tutti,nessuno combatteva per una causa o una salvezza collettiva,ciò che importava a tutti era andarsene da quel luogo.
Si ripeté ciò che successe sull'astronave.
L'egoismo e l'attaccamento alla propria vita aveva avuto il sopravvento sul tutto il resto.
Tutto però si placò appena degli umani,incontrati su quel pianeta,vennero uccisi.
Appena il suo cuore smise di battere,il suo aspetto cambiò radicalmente rivelandone la sua identità: erano dei mutaforma.
L'equipaggio capì l'inganno e si ricompattò contro un nemico comune.
Un altro inganno però li stava attendendo.
Brendon trapassando un Robot con una delle sue armi e mettendolo K.O. vide una capsula al suo interno: era un essere vivente proveniente da un altro luogo.
Erano attraccati sul pianeta chiamato Drosera. Quel pianeta anni orsono, venne occupato da alieni mutaforma capaci di assumere qualsiasi aspetto. Essi però,essendo carnivori, dopo aver cacciato ogni forma di vita su quel pianeta avevano esaurito ogni approvvigionamento. Non avendo altre alternative e essendo dotati di uno spiccato intelletto,crearono uno stratagemma capace di procacciare a loro cibo.
Dei Robot alimentati a energia vivente.
Inserendo un essere vivente all'interno della macchina,essa ne sfrutta appieno ogni suo potere e forza fisica,quando l'energia si esaurisce l'essere all'interno muore, e i mutaforma possono divorarlo.
Il pianeta essendo un percorso abbastanza usato per le rotte di esplorazione di altri imperi coloniali,molte vittime caddero nella loro trappola.
Trasformandosi in qualunque alieno loro volessero,ottenevano la loro fiducia,per poi ingannarli.
Come dei ragni la loro tela era fitta e impossibile da sbrogliare.
Un esercito di Robot; un orda mutaforma capaci di creare scompiglio in battaglia,ormai il destino degli umani era scritto.
Dal nulla apparve una creatura.
L'aria si fece pesante,tutto tremava al suo ruggito.
Aveva ali,sputava fuoco e assomigliava a un rettile: era un drago.
Ogni suo passo,ogni suo battito d'ali dava segno di imponenza e potenza.
Creature della mitologia umana,potevano essere evocate solo da un dono immensamente potente. I progenitori di tutte le razze lo chiamarono Fantasia.
Il drago riuscì a sterminare una buona parte dell'esercito nemico,ma il potere dell'evocatore era troppo debole,e scomparve qualche minuto dopo.
Nessuno sapeva chi lo avesse evocato,ma era sicuramente uno dell'equipaggio.
Chi poteva avere un potere cosi devastante e unico?
La situazione non si era ribaltata per gli umani che rischiavano nuovamente la vita.
Gli umani provarono a ritirarsi e fuggire a bordo della nave,ma essa era senza carburante.
Impossibilitati alla fuga non gli restava altro che combattere senza sosta sperando di sconfiggerli.
In mezzo alla battaglia si erse una luce abbagliante in cielo.
Da quella luce si udivano parole chiare e precise: "Combattete,combattete senza paura. Io vi sosterrò."
Nessuno sapeva cosa fosse ne la sua origine,ma di colpo tutti gli umani sentirono pervadere i loro corpi da una forza mai vista prima.
La fede che riponevano in quella luce di speranza li aveva resi più forti.
Lerhed sentì un potere mai visto prima,una forza inarrestabile.
Con tutta la rabbia che aveva in corpo sferrò un pugno contro un Robot,come se in quel momento liberasse tutto l'odio e il rancore provato in tutti quegli anni.
Il Robot cadde a terra privo di energia.
Grazie alla nuova forza ottenuta gli umani vinsero quella che era una battaglia ormai persa.
Essi dopo aver combattuto ed essere sopravvissuti per miracolo dovevano vedersela con un altro problema di vitale importanza,il carburante dell'astronave.
Nulla su quel pianeta poteva fornire energia all'enorme mezzo di trasporto.
Mentre alcuni usavano le ultime energie del velivolo per mandare un segnale di aiuto,altri compivano un ultimo tentativo di ricerca del tanto agognato carburante.
Lerhed si separò dal gruppo di ricognizione,sia per pensare a tutte le domande che si era posto nel corso del suo viaggio,sia per capire cosa fosse successo durante la battaglia.
Mentre era seduto a riflettere comparve di nuovo quella luce abbagliante dal cielo,era impietrito ma nello stesso momento affascinato da essa.
L'emanazione di luce atterrò proprio davanti a Lerhed.
Da essa sbucò un uomo,un Dio.
Si avvicinò al ragazzo,e si sedette di fianco a lui,come un suo pari.
-T..Tu chi sei?- Balbettò Lerhed.
-Hai già conosciuto una persona con i miei stessi poteri..vero?Essa non ti ha parlato di noi,ne del perché siamo su questo mondo. Noi siamo umani come voi,diventati Dei grazie alle nostre gesta e alle nostre capacità fuori dal comune. Noi umani sentendo anche solo la parola "Dio" ci aggrappiamo a una speranza,si esile e astratta,ma che ci rende capaci di sfidare chiunque. Di sicuro hai molte domande ragazzo..io posso solo rispondere a parte di esse,le altre verranno colmate durante il tuo viaggio. Ti sei mai chiesto perché gli umani vengono schiavizzati? Sostanzialmente per due motivi: il primo è per la nostra apparente debolezza,infondo la maggior parte degli umani non ha una grande forza;il secondo è per tenere sotto controllo la nostra forza assopita.-
-Una forza assopita?Di cosa parli?- Disse il ragazzo sconvolto.
-Donare la parola agli altri..sviluppare una forza immensa..sono solo alcune delle dimostrazioni di questa forza. Non so se tu ne sia a conoscenza,ma noi umani in un lontano passato vivevamo in un mondo rigoglioso e prospero,uniti tutti sotto un unico suolo. Ma la nostra brama di potere e di ricchezza ha fatto si che,una forza immensamente superiori a noi,ci punisse per il nostro operato e ci proiettò in ogni angolo della galassia cancellando ogni nostro ricordo della nostra vita precedente. Ma questa è solo una parte della storia. Quella creatura,dopo averci privato di tutto,decise di donarci un potere che ci avrebbe permesso in futuro di ritornare nel nostro luogo di origine. Quel potere risiede nel nostro cervello. All'interno della scatola cranica,nel cervelletto,abbiamo impiantato un chip capace di moltiplicare a dismisura i sentimenti che proviamo trasformandoli in un potere che si manifesta all'esterno. Più ricordi il chip possiede,più la sua forza aumenta: la conoscenza è la chiave della forza degli uomini.-
Incredulo Lerhed non poteva immaginare che gli umani avessero una carta cosi potente tra le loro mani.
-E come si fa a sfruttare questo potere?- disse Lerhed fissando con sguardo deciso il Dio
-Dato che la base per sfruttare il chip è la conoscenza,la prerogativa per usarlo è conoscerne l'esistenza. Se un umano non sa di esso ne della sua natura,non può di certo sfruttare i suoi poteri,ne sarà mai capace di farlo. Il chip genera una forza in base al sentimento e alla natura della persona stessa. Provi più amore verso gli altri?O forse odio?Tutto questo influenza la potenza e l'emanazione dell'energia del chip. Esso si scatena spesso dopo un avvenimento dal forte impatto emotivo,ma abituandosi a esso si può persino controllarlo. Ci sono tante vie in cui questo potere si manifesta chiamate "emanazioni". Quella più comune è l'aumento della forza fisica,dell'intelletto e della capacità nell'uso delle armi. Ma esistono capacità rare come quella che hai potuto ammirare durante la battaglia..quella particolare abilità viene chiamata "fantasia",è capace di evocare creature della mitologia umana.-
Il ragazzo incuriosito da ciò pose una domanda.
-Tu sai chi ha scatenato quel potere vero?è un membro dell'equipaggio o sbaglio?-
Il Dio dopo qualche secondo di riflessione rispose al ragazzo.
-Sai uno dei motivi per cui sono venuto qui è proprio questo..In effetti chi ha generato quel potere è uno del vostro equipaggio,ed era anche nel tuo gruppo di ricerca quando vi siete imbattuti nei mutaforma.-
Sempre più incuriosito il ragazzo fece altre domande.
-Chi era?Come mai non me ne sono accorto?-
-A volte l'uomo esclude immediatamente le soluzioni più improbabili per concentrarsi su quelle più simili alla realtà,a una finta realtà che è nella nostra mente. Il controllore di quel potere lo immaginavi simile a un Dio,vero? Invece non è cosi..il controllore di quel potere è quella ragazza,cosi esile e pallida.-
 
FINE
   
 
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