Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
Ricorda la storia  |      
Autore: Luna95    17/06/2015    3 recensioni
[Hogwarts AU]
Homura non aveva previsto tutto questo.
Davvero.
S'era recata nell'aula di Pozioni vicino al dormitorio della sua Casa e aveva deciso di provare di nuovo a preparare l'Amortentia - presto avrebbero avuto gli esami di fine semestre, e quella pozione proprio non le riusciva.
A dire il vero, pensandoci razionalmente, quel che era successo non era stato assolutamente colpa sua.
Ma era successo, e in meno di dieci minuti si era ritrovata con Kyoko attaccata al suo braccio sinistro... e l'unica fiala di Amortentia che le fosse mai riuscita bene era finita nello stomaco dell'impertinente Grifondoro.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Homura Akemi, Kyoko Sakura, Madoka Kaname, Sayaka Miki | Coppie: Homura/Madoka, Kyoko/Sayaka
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amore Artificiale

Homura non aveva previsto tutto questo.
Davvero.
S'era recata nell'aula di Pozioni vicino al dormitorio della sua Casa, come d'abitudine, per raffinare alcune nuove ricette e preparare un decotto di lavanda e valeriana che le sarebbe servito per il suo corso di Pozioni Avanzate, e mentre gli ingredienti bollivano nel calderone centrale, Homura aveva deciso di provare di nuovo a preparare Amortentia - presto avrebbero avuto gli esami di fine semestre, e l'Amortentia proprio non le riusciva.

E non si sarebbe mai aspettata di perdere la cognizione del tempo - Homura era sempre stata molto precisa, e gestire il tempo non era mai stato un problema, davvero! - e non avrebbe mai e poi mai potuto immaginare, infine, che Kyoko avrebbe per la prima volta preso l'iniziativa di andarla a cercare per ricordarle della loro uscita ad Hogsmeade.
Kyoko non scendeva quasi mai nei sotterranei, a meno che non fosse costretta - diceva sempre che quel posto le dava i brividi e non facesse che ricordarle quanto odiava i Serpeverde; sinceramente, Homura era più che felice di sapere che la rossa avrebbe preso le dovute distanze dal suo dormitorio, ma quella doveva essere un'eccezione. Forse l'aveva costretta Sayaka?

A dire il vero, pensandoci razionalmente, quel che era successo non era stato assolutamente colpa sua.
Ma era successo, e in meno di dieci minuti si era ritrovata con Kyoko attaccata al suo braccio sinistro e con l'unica fiala di Amortentia che le fosse mai riuscita bene nello stomaco dell'impertinente Grifondoro.

 

 

«Kyoko, ti senti bene?» le chiese con il suo solito tono pacato - doveva pensare in fretta: dov'era il professore di Pozioni? E in quanto sarebbe riuscita a raggiungere l'Infermeria? Aveva gli ingredienti per fare un antidoto?
Inoltre, non conosceva gli effetti di quella Pozione - era quasi impossibile prevederli: erano estremamente soggettivi, l'aveva letto sul suo libro di testo.
«Bene... benissimo, in realtà. Ti ho mai detto che quella cravatta verde e argento fa risaltare i tuoi bellissimi occhi? Perché è proprio così»
«Certo, certo» replicò distrattamente Homura, calcolando mentalmente quanti danni avrebbe causato a Kyoko una lieve commozione cerebrale; decise che era meglio non rischiare, nelle sue condizioni.
«Kyoko, posso chiederti se hai bevuto o mangiato qualcosa di strano?»
«Uhm? Ma no, ho bevuto solo un bicchiere di sidro di mele. Anche se aveva un colore strano»

Sì, Kyoko aveva bevuto la sua Amortentia.
Magnifico.

«Sai, non dobbiamo per forza uscire con le altre! Possiamo stare un po' da sole, non ti sembra una buona idea?»
No, non le sembrava affatto una buona idea - ma Kyoko aveva bevuto la sua Amortentia, e Homura doveva suo malgrado prendersene la responsabilità.
«Magari dopo - c'era Sayaka con te? Ci sta aspettando fuori?»
Kyoko s'imbronciò ma le rispose comunque: «No, è andata a prendere Madoka nella Sala Comune dei Tassorosso. Perché lo chiedi?»
Homura sospirò - avrebbe dovuto cavarsela da sola, dopotutto.
«Nessun motivo in particolare. Berresti questo per me?»
Era una fortuna che il suo decotto di lavanda e valeriana fosse già pronto - non era efficace come una Pozione Soporifera completa, ma avrebbe fatto il suo dovere.
«Ma certo! Per te farei qualsiasi cosa!» esclamò allegramente Kyoko, trangugiando anche il decotto.

Homura quasi si sentì in colpa quando l'amica crollò assopita sul pavimento.

 

«Che cosa hai detto?!»
Sayaka sembrava assolutamente sconvolta; Madoka era passata in fretta dalla sorpresa alla preoccupazione, e fissava la figura addormentata di Kyoko con una nuova inquietudine.
Homura cercò di nascondere la tensione delle sue spalle e i movimenti nervosi delle sue dita; non avrebbe avuto senso nascondere loro la situazione, anzi, sarebbe stato solo controproducente.

«Stavo preparando delle fiale di Amortentia per il mio esame di Pozioni Avanzate e Kyoko l'ha bevuta inavvertitamente... è stato un incidente»
«E non c'è un antidoto? O un modo per ridurre gli effetti?» la voce di Sayaka era un crescendo di angoscia e di una rabbia così limpida che poteva essere nata solo dalla preoccupazione; ma no, non c'era. Non c'era alcun modo di ridurre l'incantesimo.
«Temo di no. L'effetto della pozione svanirà con il tempo, quindi tutto ciò che possiamo fare è aspettare che il suo organismo la smaltisca»
«E quanto ci metterà, all'incirca?»
«Sul manuale c'è scritto che gli effetti in media durano per ventiquattro ore, ma bisogna considerare anche il peso di chi l'ha bevuta e il fascino di chi l'ha preparata»
«Riusciresti a fare una stima dei tempi?»

Homura aggrottò le sopracciglia; Kyoko era praticamente un peso piuma, e aveva un metabolismo quasi sovrannaturale.
«Dunque, considerando il suo regime alimentare e la sua struttura fisica e il fatto che io sia così figa... dannazione»

 

«Modesta come sempre, Homura Akemi» rise Sayaka nonostante tutto - forse la situazione era davvero così ridicola, pensò tra sé Homura, ma non rispose al sorriso.
«Sono piena di qualità» replicò, senza particolare inflessione nella voce.
Non era il momento di distrarsi - Homura doveva pensare al da farsi.
Considerò per un momento le sue opzioni; aveva la sua Giratempo, questo era vero, ma non poteva di certo utilizzarla: per prima cosa, impedire a Kyoko di bere la pozione era un compito impossibile da svolgere senza che la sé del passato la vedesse, in qualche modo, e causare un paradosso temporale era assolutamente impensabile - inoltre, le era stata fatta esplicita richiesta di tenere nascosto il fatto che lei possedesse una Giratempo, quindi usarla era fuori discussione.

Di certo la situazione andava riportata a un professore: l'ipotesi più ragionevole era raccontare tutto ciò che era successo al professore di Pozioni e sperare.

«Bene, direi che per adesso non abbiamo molta scelta: la cosa più logica da fare è portare al più presto Kyoko in infermeria e contattare la professoressa Kaname, lei saprà cosa fare»
La madre di Madoka era la direttrice della Casa Grifondoro, la Casa di Kyoko e Sayaka - inoltre era una persona ragionevole e pratica, quindi non le avrebbe punite per il piccolo incidente.
Madoka si alzò in piedi, dirigendosi verso il corridoio e disse: «Vado io».
Homura annuì distrattamente e sfoderò la bacchetta dalla sua uniforme; un incantesimo di Levitazione probabilmente non era l'opzione migliore, ma avrebbe fatto il suo dovere.

 

«Quindi... Kyoko Sakura ha bevuto per sbaglio l'Amortentia preparata da Homura Akemi»
Junko semplicemente non poteva crederci - ma l'Amortentia non era stata dichiarata illegale? Per quale motivo il professore di Pozioni Avanzate l'aveva inserita nel programma? Da quanto ricordava, era una pozione molto pericolosa e molto complicata da preparare.
«Sì» ansimò sua figlia, ancora a corto di fiato per la corsa.
«E adesso è in infermeria. Priva di sensi»
Madoka annuì, «Homura ha dovuto addormentarla, iniziava a diventare ingestibile»
«Ricapitolando: Kyoko Sakura, la campionessa di Quidditch della mia Casa ha bevuto la Amortentia di una Serpeverde? E ora ne sarà ossessionata? E con la finale di Quidditch alle porte! Questo è inaccettabile!»
«Mamma, credo... credo che tu ti stia concentrando sul problema sbagliato»
«Oh, tu non hai idea, Madoka! Oh, i prefetti di Serpeverde sghignazzeranno per settimane! E chi potrà più sentire il loro direttore, il professor Kamijou! Saremo lo zimbello del consiglio dei professori! Imperdonabile, davvero - dobbiamo rimediare in fretta, prima che sia troppo tardi»

Madoka annuì, risoluta, «Dovrebbero essere tutti in infermeria. Vado a chiamare il professor Kamijou?»
Sua madre scosse la testa, pensierosa.
«No, no, parlerò io con lui: proverò a convincerlo a non dire una parola. Magari può preparare qualcosa per attutire gli effetti della pozione... tu non dire nulla alla professoressa Saotome, okay?» disse, aggiustando con dolcezza la cravatta gialla e nera della figlia - si era un po' sgualcita durante la corsa, probabilmente.
«E perché no?»
«So che è la direttrice della tua Casa, tesoro, ma non credo che reagirebbe bene alla notizia - sai com'è fatta... e potrebbe allarmare anche gli studenti di Tassorosso, e noi non lo vogliamo assolutamente»
Madoka annuì un'ultima volta «Va bene. Solo una cosa... non siate troppo duri con Homura, per favore - è stato solo un incidente! Homura è una ragazza molto gentile, non l'avrebbe mai fatto di proposito»

Junko sorrise.
«Be', di certo la signorina Sakura non ha usato molta diligenza - trangugiare qualcosa trovato nell'aula di Pozioni è un'azione davvero avventata, per non dire irresponsabile! Avrebbe dovuto fare più attenzione. In ogni caso, non preoccuparti, Madoka: si tratta di un incidente, nessuno verrà punito. La nostra principale preoccupazione è la sicurezza delle ragazze, al momento»

E Junko aveva come l'impressione che avrebbero fatto bene a preoccuparsi molto di più.

 

«Mi dispiace molto, professoressa Kaname, ma c'è davvero poco da fare - come ha già fatto notare la signorina Akemi, gli effetti della pozione svaniranno da soli tra qualche ora; data la quantità ingerita e la costituzione minuta della signorina Sakura, direi che mancano approssimativamente quarantotto ore prima che l'Amortentia inizi a essere smaltita dall'organismo. Gli effetti dovrebbero scomparire del tutto entro settantadue ore»

La mascella di Homura guizzò per un momento quando strinse i denti: settantadue ore erano decisamente troppe.

«In ogni caso, è meglio tenere la signorina Sakura sotto osservazione costante. Inoltre, vorrei complimentarmi con la signorina Akemi: la sua Amortentia è riuscita perfettamente, questa volta, preparata davvero a puntino! Grazie alla sua diligenza, non vi saranno rischi di effetti collaterali» aggiunse il professor Kamijou, che sembrava alquanto orgoglioso della sua studentessa - poco male, pensò Homura, almeno sono riuscita a salvare un campione della pozione e presentarla al professore.
Il suo Eccezionale di Pozioni Avanzate era salvo, per fortuna.

«Be', ragazze, almeno è qualcosa» sospirò la professoressa Kaname, quasi a volersi scusare per il professor Kamijou - non potevano proprio fare nient'altro?
Nessuno sembrava contento della situazione, ma Sayaka si era chiusa in un testardo silenzio e aveva un'aria particolarmente cupa; certo, aveva senso, considerò Junko - Homura Akemi non le era mai andata a genio, e c'era anche la questione della rivalità tra i Grifondoro e i Serpeverde... e la partita di Quidditch più importante della stagione era alle porte, come se non bastasse.

«Akemi, mi dispiace chiedertelo, ma la finale di Quidditch si avvicina e Kyoko è la nostra migliore Battitrice - perciò ti pregherei di restare sugli spalti del Campo di Quidditch durante gli allenamenti, se non ti crea problemi. Temo che Kyoko non si presenterebbe per le ore di pratica, se non ti vedesse lì» aggiunse, con un'espressione sospesa tra l'acredine e il fastidio - Akemi le piaceva, davvero, ma dover chiedere un favore a una Serpeverde le piaceva decisamente di meno. Soprattutto quando il professor Kamijou aveva osservato tutta la scena con espressione sottilmente compiaciuta.
«Non c'è problema, professoressa. Posso studiare anche sugli spalti» rispose la studentessa con voce indifferente.
«Non so davvero come ringraziarti! Per fortuna parteciperanno agli allenamenti anche Mami Tomoe, il capitano della squadra, e anche Sayaka Miki...  e sono entrambe amiche di Kyoko, non è vero? Quindi ci sarà anche qualcuno in squadra a tenerla d'occhio, e non ti sarà necessario intervenire - basterà la tua semplice presenza»

Homura annuì senza aggiungere nient'altro - ora che aveva preparato anche l'ultima delle pozioni richieste, il suo esame di Pozioni Avanzate non sarebbe più stato un problema, ed Erbologia e Cura delle Creature Magiche erano esami perlopiù teorici, quindi poco importava il luogo di studio.
«Posso tenerti compagnia io, se vuoi!» cinguettò Madoka, rivolgendole un sorriso gentile, «La squadra si allena più volte a settimana, e a volte per ore intere! Ti annoierai a star da sola - possiamo studiare insieme, se ti va?»
Gratitudine e meraviglia si mescolarono nel cuore di Homura, e gli occhi le s'illuminarono, come addolciti da una piccola felicità.

 

 

Peccato che Kyoko avesse scelto proprio quel momento per svegliarsi... e aggrapparsi ferocemente all'avambraccio di Homura, colta da un'inspiegabile (seppur giustificata) gelosia.

«Kyoko! Finalmente sei sveglia - come ti senti? Ti fa male qualcosa?» Sayaka, che era stata silenziosa e cupa fino a quel momento, aveva riversato un fiume di domande su Kyoko, la voce rotta dalla preoccupazione e dall'ansia.
«Tutto okay. Anzi, alla grande» sospirò Kyoko, e rivolse ad Homura un'occhiata di pura adorazione.
Sayaka non si aspettava che facesse così male

E per un secondo, Sayaka si sentì totalmente inadeguata - c'era qualcosa di profondamente sbagliato in quello sguardo.
Kyoko non avrebbe mai guardato Homura così; anzi, Kyoko non avrebbe dovuto guardarla affatto.
Non era giusto.

«Signorina Sakura» disse il professor Kamijou, cercando di mantenere un tono di voce gentile e amabile «Sto per comunicarle una notizia alquanto sgradevole, e spero comprenderà l'eccezionalità della situazione»

Kyoko lo fissò per qualche secondo, perplessa, prima di annuire distrattamente - che cosa stava succedendo? Oh, beh, aveva poca importanza: Homura era a meno di un metro da lei, questo era l'importante!

«Eccellente... ecco, Kyoko, lei ha ingerito inavvertitamente una fiala di Amortentia preparata dalla signorina Akemi, poche ore fa. Noi comprendiamo la straordinarietà dell'evento, e forse dovrebbe farlo anche lei - tutto ciò che in questo momento prova per la signorina Akemi non è genuino, Kyoko. Mi dispiace molto»

Che sciocchezze! Come poteva dire una cosa simile? Insinuare che lei non amasse la sua adorata Homura?
Inaccettabile, davvero. Era semplicemente inaccettabile!

«Con tutto il rispetto, professor Kamijou, credo che lei sia in errore» disse, volgendo lo sguardo verso Homura come se dovesse catturare ogni dettaglio del suo viso - i suoi bellissimi occhi, il profilo delicato, e quelle labbra deliziose...
«Kyoko, il professore ha ragione» intervenne Madoka, nella speranza di convincere Kyoko con sorrisi e  parole gentili.
«No!» scattò lei, irritata «Non me n'ero mai resa conto, ma... ma io sono innamorata di te, Homura. E sei così bella! Ti ho già detto che ti amo?»

Per un secondo, Kyoko fu certa di vedere un delicato rossore sulle gote della Serpeverde.
«Kyoko...» sussurrò Sayaka con voce rotta, ma la ragazza aveva occhi solo per Homura.

«Dico davvero! Io ti amo più dei Zuccotti di Zucca!» continuò la Grifondoro, sicura delle sue parole.
Homura sospirò - Kyoko era sveglia da pochi minuti, ma le stava già causando un'emicrania senza precedenti.
«Ne sono certa, Kyoko, ma preferirei che tu non esternassi questi tuoi... sentimenti, se possibile» rispose, scegliendo con cura le parole - d'altronde, avevano pubblico: non poteva di certo dire qualcosa di scorretto davanti a Madoka!
«E perché?» Kyoko sembrava genuinamente confusa. Rivolse di nuovo lo sguardo verso Homura.
Pendeva dalle sue labbra: le avrebbe creduto senza esitazione, realizzò Homura - un problema in meno.
«I miei compagni di Casa non reagirebbero bene se lo venissero a sapere, e vorrei evitare ogni problema, se possibile. La segretezza è essenziale»
La rossa annuì, bevendosi avidamente le sue parole.
«Ma certo, Homura! Non lo dirò a nessuno!»

Bene, almeno un problema era risolto; le ragazze e i professori ritornarono nei rispettivi dormitori con un po' di preoccupazione in meno, sollevati dall'abilità con cui Homura riusciva a gestire Kyoko.
Forse la situazione si sarebbe risolta più facilmente del previsto!

 

 

O forse no, considerò cupamente Homura il mattino successivo.
La giornata era iniziata male, non c'era dubbio - si era svegliata con un peso sullo stomaco, ma non era né l'ansia per gli esami, né la gatta di Madoka, che di tanto in tanto riusciva a intrufolarsi sul suo letto... no, non era niente di tutto questo: era il dolce peso di Kyoko, che aveva pensato bene di svegliarla sedendosi sopra di lei.

Com'era riuscita ad entrare nel dormitorio dei Serpeverde, in nome di Merlino?
E com'era possibile che nessuno se ne fosse accorto?

«Kyoko Sakura, apprezzo la tua sollecitudine nello svegliarmi, ma sarebbe fantastico se tu potessi scendere dal mio stomaco. E dal mio letto, se non ti spiace»
Era presto, e non voleva svegliare le sue compagne di dormitorio, ma si premurò di riversare una discreta quantità di gelo e irritazione nel suo solito tono pacato.
«Okay!» cinguettò Kyoko, balzando giù dal letto e guardandola con ancora più adorazione, se possibile - Homura non si sarebbe sorpresa se la Grifondoro si fosse messa a scodinzolare, sinceramente.
Era così insolito vederla così: quella sua aria da cucciolo innamorato aveva un qualcosa di inquietante.

«Ora» continuò, sedendosi sul letto e fissando Kyoko con sguardo truce «Ti dispiacerebbe dirmi che cosa ci fai nel dormitorio dei Serpeverde alle cinque del mattino?»
«Non riuscivo a dormire! Dovevo vederti!»
Be', forse averla addormentata per un intero pomeriggio non era stata un'idea così brillante - ora Kyoko pareva piena di energie.
E Homura, nonostante si fosse appena svegliata, si sentiva già esausta.
«Bene, mi hai visto. Ora torna nel tuo dormitorio, per cortesia»
Oh, Sayaka sarebbe impazzita di preoccupazione... e avrebbe incolpato Homura. Come sempre.
«Già, e la tua camicia da notte è adorabile»

 

 

«Homura, potresti almeno spiegarci per quale motivo Kyoko Sakura è finita in infermeria per la seconda volta? E non più tardi di dieci ore dopo esserne uscita?»
«No»

 

 

«Kyoko è stata dimessa qualche ora fa»
Sayaka non aveva nemmeno provato a iniziare la conversazione in modo casuale - perché fingere di provare simpatia per Homura Akemi? Quella ragazza aveva tutta la scuola ai suoi piedi. E ora anche Kyoko...
«Bene. Cerca di non perderla di vista, potrebbe causare qualche altra situazione sgradevole»
Sayaka fissò lo guardo sugli spalti più in basso, decisa a non guardare negli occhi Homura.
L'allenamento stava per cominciare, perciò doveva fare in fretta.
«Sai che cos'ha detto?»
Homura aspettò pazientemente che Sayaka rivelasse ciò che la stava turbando - non che le importasse poi molto, sia chiaro, ma la felicità di Sayaka era un investimento: quando Sayaka era felice, anche Madoka sembrava contenta.
«Ho aspettato un'ora che rinvenisse, e la prima cosa che mi ha detto non appena mi ha visto è stata: "Sai, Sayaka, penso che Homura debba avere del sangue di Veela. Non sei d'accordo?". Sì, non appena si è svegliata» sibilò tra i denti la Grifondoro, serrando i pugni intorno alla sua mazza da Battitrice, «E tu non eri lì! Non è giusto, Akemi»

Homura chiuse il libro di Erbologia con lieve tonfo, sforzandosi per mantenere un'espressione neutrale.
«Per farla breve: sei gelosa di Kyoko Sakura» dichiarò la Serpeverde, cercando di non far trasparire il suo divertimento e la sua esasperazione - Sayaka pensava davvero di essere discreta? Era così evidente, così ovvio!
«I-io non... ma che sciocchezze vai dicendo! Sono solo preoccupata per la mia amica» balbettò Sayaka - ma le sue guance stavano andando a fuoco, e tradivano un certo imbarazzo.
«Non m'importa affatto della tua cotta segreta per Kyoko Sakura, sai. Io voglio solo che queste restanti quarantotto ore finiscano in fretta e senza altri danni - è una circostanza spiacevole per tutti»
«Sii gentile e non farla soffrire, Akemi: che sia stato un incidente o meno, se farai piangere Kyoko dovrai risponderne anche a me»

E Sayaka si alzò, prese la sua Nimbus 1500 e si diresse verso la sua squadra, lanciando un ultimo sguardo a Homura - c'era una certa fierezza nel suo atteggiamento, tra quel suo sguardo truce e la divisa dorata e scarlatta.
La Serpeverde le restituì un'occhiata indifferente e ritornò tranquillamente al suo libro di Erbologia.

 


«Hai visto, Homura? Quel colpo lo dedico a te! L'hai visto?»

Homura annuì senza staccare gli occhi dal capitolo sulle Mandragole - nonostante le urla di Kyoko fossero appena udibili dagli spalti, non aiutavano certo la sua concentrazione.
Per fortuna Madoka era venuta a tenerle compagnia non appena uscita dall'ultima lezione della giornata: la sua mera presenza era di grande conforto, e la sua particolare predisposizione per Cura delle Creature Magiche le era stata incredibilmente utile - oltre a riassumerle con grande precisione tutti gli argomenti dell'esame, Madoka aveva anche trovato il tempo di raccontarle della creatura che stava studiando e allevando nel suo corso Avanzato: la professoressa l'aveva chiamato Incubator, ma gli studenti del corso l'avevano soprannominato Kyubey.
Homura non conosceva così a fondo la materia, ma avrebbe potuto ascoltarla per ore e ore senza mai stancarsi.

La squadra di Kyoko aveva segnato un altro punto, e le grida di gioia della Grifondoro le aveva di nuovo distolte dalla loro conversazione - con grande irritazione di Homura.

«Sei davvero incredibile, Homura! Hai una pazienza infinita» sospirò Madoka, cambiando argomento, e le offrì un sorriso gentile quasi a volersi scusare per conto di Kyoko.
«E tu troppo gentile, Madoka. Non sto facendo poi molto»
«Al contrario! Kyoko può essere molto esuberante, a volte, ma tu stai gestendo tutto con molta grazia!»
Homura non poté fare a meno di sorridere a sua volta.
«Dovremo resistere per altri due giorni, temo»
Madoka rise: «Due giorni non sono poi così tanti!»

Homura avrebbe davvero voluto poter condividere quel suo ottimismo.

 

 

«Spero che la signorina Sakura non intenda fare di queste sue visite in infermeria un'abitudine. Cos'è successo stavolta?»

Tutti si girarono verso Homura.

«Non lo so. Questa volta io non c'entro» rispose la Serpeverde, scrollando appena le spalle e girandosi verso l'altra Battitrice dei Grifondoro - aveva una teoria alquanto inconfutabile riguardo a chi fosse il responsabile.
«Ma colpirla in testa con un Bolide probabilmente non ha giovato alla sua salute, non trovi, Sayaka?»



La tensione era così intensa da poter essere percepita in tutta la Sala - persino dai Serpeverde, seduti a tre tavoli di distanza da loro; Sayaka e Kyoko non avevano avuto  modo di parlare dell'incidente del giorno prima, e forse, con il senno di poi, discuterne a mezza voce mentre Kyoko saccheggiava il tavolo della colazione non era stata l'idea migliore.

«Ti ho vista mentre mi indirizzavi quel Bolide all'allenamento! E lo so che era intenzionale - perché non colpirmi anche con la mazza, già che c'eri?»
«Per l'ultima volta, Kyoko: sei tu ad esserti distratta! Non darmi colpe che non ho!»
«Io non mi distraggo mai!»
«E allora perché non hai schivato il Bolide?»
«Non capisco perché tu abbia dovuto lanciarmelo, tanto per cominciare!»
«Non è stato intenzionale
«Invece l'hai fatto apposta!»

Madoka sospirò mentre usciva dalla Sala Grande con Homura.
«Per fortuna oggi abbiamo le prime ore insieme, Homura - non credo che avrei retto a lungo quelle due, stamattina»
La Serpeverde annuì.
«Già, oggi la mia Casa ha solo una lezione in comune con i Grifondoro, grazie a Merlino, ed è all'ultima ora»
«Forse riusciranno a risolvere la questione prima!» Madoka era fin troppo ottimista.
«O forse la risolveranno lì» disse Homura, pensosa «Avremo in comune Incantesimi, e il Prefetto di Grifondoro ha organizzato un piccolo torneo di Duelli per l'ultima mezz'ora. Potrebbe essere un'ottima occasione per farle sfogare senza troppi pericoli»

«Speriamo che la risolvano a parole, però» squittì la Tassorosso, preoccupata «Detesto quando non vanno d'accordo!»
Lo sguardo di Homura si addolcì un poco.
«Sarà di certo come dici»


Come previsto da Homura, Kyoko e Sayaka non erano affatto riuscite a chiarirsi - Madoka le aveva raccontato come durante la lezione di Erbologia non avessero fatto che lanciarsi piante velenose a vicenda, e solo i guanti protettivi le avevano salvate da ustioni e orticarie di ogni genere.

Be', c'era ancora tempo prima dell'ultima ora - forse la lezione di Incantesimi non di sarebbe rivelata un completo disastro.

 

O forse sì.

 

«Bene, ragazze, iniziamo il primo round! Mettiamoci dell'entusiasmo, va bene?» esclamò Mami Tomoe, il Prefetto di Grifondoro, nonché Capitano della squadra di Quidditch, guadagnandosi gli applausi di tutte le ragazze del secondo anno - per qualche motivo, tutti l'adoravano.
Homura non riusciva sinceramente a capire cosa ci trovassero di tanto straordinario in Mami Tomoe; era bella, certo, e aveva ottimi voti e un modo di fare amabile e materno, ma Homura non era convinta - riusciva a percepire una certa lucidità nel suo comportamento che le suggeriva di usare cautela.

E per fortuna, non sembrava essere l'unica Serpeverde a provare una certa diffidenza nel confronti di Mami - di tutte le Case, loro erano i più adatti a cogliere l'ambizione e l'inganno, quando li vedevano.
E raramente sbagliavano.

In ogni caso, l'antipatia che Homura provava per Mami era pienamente ricambiata dalla Grifondoro, che non esitò un momento a sceglierla come sua sfidante per il primo round.
«Che ne dici, Homura Akemi, ti andrebbe di fare un primo incontro dimostrativo contro di me? Cercherò di andarci piano con te, non preoccuparti»
«Non sarà necessario»
Homura non era certo il tipo di persona che rifiutava una sfida, poco importava che Mami fosse di un anno più grande. O che fosse un po' troppo vicina a Madoka, negli ultimi tempi - sì, Homura l'aveva notato.
E la cosa non le piaceva per nulla.

«Forza, Homura! Puoi farcela!»
Tra gli incoraggiamenti dei suoi compagni, si distinguevano distintamente le grida entusiaste di Kyoko.
La Serpeverde cercò di ignorarli e concentrarsi sull'arrogante Grifondoro che aveva davanti: l'avrebbe sconfitta, eliminando così anche ogni delirante pretesa dell'avversaria sull'amicizia di Madoka.

O meglio, queste erano le sue intenzioni - dopo mezz'ora e più di attacchi e strategie inconcludenti, era intervenuta la professoressa a dividerle con la forza e dichiarare il pareggio tra le due.

«Siete andate ben oltre il tempo consentito - anzi, credo che abbiate stabilito un nuovo record» aveva dichiarato la professoressa Kaname, allibita.

E dopo lo spettacolo gentilmente offerto dalle due rivali, il resto della lezione si svolse in fretta - lo scontro tra Kyoko e Sayaka si poté quasi definire anticlimatico, pensò tra sé Homura: era finito con una schiacciante vittoria per Kyoko.
La rossa era riuscita ad accaparrarsi la vittoria in venti secondi netti, e senza sforzo: era bastato un movimento fulmineo della sua bacchetta, e...

 

 

«Okay, la situazione si sta facendo ridicola: è la quarta volta in tre giorni che la vedo in infermeria, signorina Sakura!»
Kyoko scrollò le spalle.
«Be', almeno questa volta non ci sono io stesa sul letto» disse, indirizzando uno sguardo divertito a Sayaka, che aveva la testa fasciata e un livido fresco sullo zigomo - chissà perché le stava lanciando un'occhiataccia, poi: dopo averle lanciato quel Bolide, avrebbe dovuto aspettarsi una piccola resa dei conti.
La professoressa Kaname sospirò: «Sì, ma non era davvero necessario usare un incantesimo di Schianto così forte, Kyoko!»

 

 

Doveva essere uno scherzo.
Ma gli effetti della pozione ormai non avrebbero dovuto affievolirsi sensibilmente?
Che cosa ci faceva Kyoko davanti alla porta del suo dormitorio?

«Non è possibile» disse debolmente Homura, cercando di trattenere un sospiro esasperato.
«Homura! Homura! Voglio vedere anche io la vostra Sala Comune! E' davvero così verde e buia? E tenete veramente dei serpenti vivi come soprammobili? E...»
«No, no e no» rispose Homura, lapidaria.
«Ma...»
«Senti, dovrebbero mancare dodici ore alla totale scomparsa degli effetti dell'Amortentia, e dovrebbe essersi già verificata una notevole diminuzione dei sintomi - quindi che cosa ci fai qui?»
Kyoko aggrottò le sopracciglia, confusa.
«Non saprei. Ma sento che dovrei essere qui, altrimenti tu starai con un'altra persona e... e questo non va bene. Suppongo»
«Supponi» sospirò l'altra - l'emicrania stava di nuovo minacciando di sopraffarla.

Chissà quanto distava la Torre di Astronomia dai Sotterranei dove si trovava il suo dormitorio - in quanto tempo poteva raggiungerla e buttarsi di sotto? Fece un veloce calcolo mentale e decise che non ne valeva la pena: almeno l'ossessione era diminuita. Presto sarebbe scomparsa del tutto. Doveva solo avere pazienza.

«Be', Homura, ora che ho visto la tua camicia da notte, non dovrebbe esserci più imbarazzo tra noi, no? Perché non mi inviti a dormire con te?» propose Kyoko, cercando di rendere il suo tono seducente e avvicinandosi pericolosamente a Homura...

Ripensandoci, avrebbe potuto buttare Kyoko dalla Torre di Astronomia.

 

 

Homura non aveva idea di dove fosse - la stanza era totalmente sconosciuta, e per la prima volta nella sua carriera scolastica, era fuori dal suo dormitorio ben oltre l'orario del coprifuoco.
Il motivo della sua fuga era alquanto ovvio: Kyoko aveva pensato bene di sgattaiolare di nuovo nel suo dormitorio.
A notte fonda.
Homura non ne poteva davvero più.

Si guardò meglio intorno: le pareti erano bianche, e nonostante non ci fossero finestre, la stanza era ventilata.
In un angolo stavano ammucchiati cuscini e animali di pezza - uno di loro pareva quasi reale.
Assomigliava a un gatto bianco, con delle orecchie soffici e degli inquietanti occhi rosa che sembravano fissarla e seguire i suoi movimenti; e per un momento, Homura poté giurare di averlo visto respirare.
Dava i brividi.

«Buonasera, Homura Akemi»

... il pupazzo aveva appena parlato?

No, era impossibile. Stava impazzendo, era ufficiale.

Forse era solo esausta - sì, erano giorni che non dormiva bene e lavorava il doppio per tenere a bada Kyoko. Doveva essere la sua immaginazione.

Ma il pupazzo aveva appena mosso la testa, ne era certa, e la stava guardando con quei suoi occhi vacui e raccapriccianti.

«Credo che tu abbia un desiderio da sottopormi... che ne diresti di fare un contratto con me?»

Homura urlò.

 

 

 

«Oh, quindi ieri notte hai incontrato Kyubey! Devi essere finita nel corridoio del secondo piano, vero? Mi dispiace non avertene parlato più a lungo - Kyubey non è cattivo, ma a volte dice delle cose strane. Non è incredibile che riesca a comunicare tramite un linguaggio complesso?» disse Madoka, sognante - a quanto pare, Homura si era imbattuta nella creatura che stavano studiando gli alunni del corso Avanzato di Cura delle Creature Magiche.

«Incredibile, sì» replicò distrattamente Homura, ancora inquietata al ricordo della strana creatura - per qualche motivo, il solo pensarci le dava i brividi.

Imboccarono insieme il corridoio che conduceva al Salone d'Ingresso; si erano entrambe svegliate presto, e avevano deciso di raggiungere insieme la Sala Grande per fare colazione.

«Ma... Homura, che cosa di facevi al secondo piano, ieri notte? Non è piuttosto distante dal tuo dormitorio?»

Homura sospirò: «Kyoko non aveva sonno, a quanto pare, quindi è venuta a cercarmi»

Madoka si oscurò in volto per un momento - o forse l'aveva solo immaginato? Homura aveva seriamente bisogno di riposare - e le buttò le braccia al collo.

«Oh, Homura, mi dispiace tanto! Ho cercato di ignorare il più possibile questo fastidio, ma non sopporto proprio l'idea che Kyoko ti sia ancora così vicina! O chiunque altro, penso...» disse con voce rotta, e arrossì immediatamente appena si rese conto di ciò che implicavano le sue parole.

«Homura, io...»

Ma non fece in tempo a spiegarsi: Kyoko comparve all'improvviso all'inizio del corridoio, chiamando Homura a gran voce.

E il viso di Homura divenne automaticamente cinereo.

«Ehi, Akemi» urlò la Grifondoro, che sembrava aver riacquistato il suo solito tono brusco, «Posso dirti due parole? Ah, buongiorno, Madoka»

«Buongiorno, Kyoko. Sono felice che tu sia tornata in te» la salutò gentilmente Madoka, con un sorriso genuino, «Adesso vi lascio sole... ci vediamo dopo aver fatto colazione, Homura?»
La Serpeverde annuì - in ogni caso, avevano la prima ora di lezione in comune.

Kyoko aveva uno sguardo determinato, pertanto gli effetti della pozione erano senza dubbio svaniti; Homura si sentì sollevata.

«Senti, Homura, volevo scusarmi per questi ultimi giorni - Sayaka mi ha raccontato tutto e so di aver causato un po' di guai. Mi dispiace» borbottò.

Homura annuì gentilmente.
«Apprezzo molto le tue scuse, Kyoko. Cerca di stare attenta, la prossima volta. Spero che tu riesca a tranquillizzare anche Sayaka. Sembrava... turbata, negli scorsi giorni. Sono certa che tu possa offrirle un qualche conforto» Kyoko di certo le aveva dato parecchi guai: si meritava qualche insinuazione maliziosa. E Homura non aveva davvero intenzione di risparmiarsi - oh, gliel'avrebbe ricordato per settimane.

La Grifondoro ghignò: «Certo, certo. Non mi ricordo molto di questi ultimi giorni, ma di una cosa mi ricordo molto bene... la tua camicia da notte è adorabile, Homura»

Imperdonabile.
Be', una piccola vendetta non sarebbe certo stata inappropriata, in simili circostanze, pensò Homura - forse così Kyoko Sakura avrebbe imparato la lezione...

 

 

Junko non sbagliava a pensare che avrebbero fatto bene preoccuparsi molto di più - era l'ultimo allenamento prima della finale di Quidditch e Kyoko Sakura era scomparsa: nessuno sapeva dove fosse, nemmeno Madoka e Sayaka.
E non poteva essere nemmeno con Homura Akemi - gli effetti della pozione dovevano essere scomparsi da parecchie ore!

«Sayaka, non hai proprio idea di dove possa essere Kyoko? Non possiamo giocare senza l'altra Battitrice!»
«Non saprei, professoressa. Forse Akemi l'ha buttata giù dalla Torre di Astronomia, ieri sera?» replicò Sayaka, stringendosi nelle spalle.
«Oh, bene, che disastro! E ora dove la troviamo un'altra Battitrice?» sospirò Junko - preoccuparsi anche della squadra Quidditch era davvero un lavoraccio. Come se non avesse già abbastanza da fare...

«Dividetevi in squadre e setacciate ogni angolo del Castello! Chiedete ai quadri se per caso l'hanno vista... e per l'amor del cielo, qualcuno cerchi Homura per chiederle se ci ha ammazzato la Battitrice migliore della squadra! Imperdonabile, davvero...»

 

 

Kyoko si risvegliò in una stanza bianca - la sua testa la stava uccidendo.
Homura probabilmente le aveva fatto perdere conoscenza... e lei probabilmente se l'era meritato, doveva ammetterlo.
Ma com'era finita in quel luogo? Non lo riconosceva affatto - e lei si era sempre mossa con una certa disinvolta all'interno del castello. Di certo non aveva mai visto una stanza così strana: pareti bianche, cuscini e pupazzi ovunque... dov'era finita?

«Buon pomeriggio, Kyoko Sakura»

Il pupazzo bianco... l'aveva appena salutata?

«Desideri uscire di qui, non è vero? Io posso esaudire ogni desiderio! Vuoi fare un  contratto con me?»

 

 

 

Note dell'autrice

Ah, come sono nervosa! E' la prima storia che ho deciso di pubblicare su questo fandom, perciò sono un po' nervosa - anzi, se non fosse stato per le carissime Chiara ed Eleonora, probabilmente non l'avrei mai pubblicata...
Le Hogwarts AU sono le mie preferite! Ho immaginato tante altre situazioni e personaggi, ma purtroppo non sono riuscita a dar loro molto spazio in questa fanfiction - ma forse scriverò un sequel per rendere giustizia a tutti, chissà!
Un'ultima cosa: vorrei tranquillizzare chiunque fosse preoccupato per il destino di Kyoko - Mami fa parte del Corso Avanzato di Cura delle Creature Magiche e conosce bene la stanza di Kyubey, quindi non temete, la ritroveranno. Prima o poi xD
Grazie per aver letto fin qui! Spero che questa oneshot vi sia piaciuta: io mi sono divertita davvero moltissimo a scriverla!
 
Luna95

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica / Vai alla pagina dell'autore: Luna95