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Autore: Irian    17/06/2015    0 recensioni
Salve a tutti, ho scritto davvero poco in questa sezione,
ma oggi vi propongo un viaggio nella mia storia.
La mia storia parla di magia, di combattimento,
di amore, di tradimenti, di odio, di follia,
di atti spietati, di rispetto e libertà.
Genere: Azione, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO III
ARYA
 
AVVERTENZE: la prima parte, quella dove racconto del Nord, provate a leggerla come se fosse un sussurro, come se fosse un’antica storia che i primi uomini si tramandano e che viene raccontata con una voce bassa e leggera.
BUONA LETTURA
 
Arya è una ragazza del Nord, il freddo, vecchio Nord; da dove provengono gli inverni più gelidi e le migliori storie di paura.
Precisamente dal Nord Canada, dove la popolazione deve imparare a cavarsela da sè, con il terremoto avvenuto 10 anni prima, il clima è del tutto impazzito, tanto da rendere spiagge immensi lastroni di ghiaccio.
Nel Nord ogni piccolo di ceto alto riceve un lupo bianco come la neve, il lupo di Arya si chiama Snow.
Arya ha i capelli rossi e degli occhi verdi come smeraldi, la carnagione estremamente chiara, la corporatura esile e la statura nella media.
Non è una combattente nè un’alchimista, è una ragazza maldestra che era riuscita dopo tanto tempo ad ambientarsi alle difficoltà che sua terra le metteva sulla strada, giorno dopo giorno.
Amava starsene nella sua piccola casa con il camino acceso a leggere grandi libri polverosi, ma questo era impossibile, Arya, è una guaritrice.
Un’apprendista , una specie di specializzando, che al termine della scuola, forse sarebbe diventato medico, Arya usa ago e filo, non è esattamente un chirurgo, ma un chirurgo è la cosa che più le si avvicina.
 
 
“Ma cosa hai sulla spalla?” chiese Arya a Beatrice, che era uscita dalla camera con passo leggero
“Arya, ti presento Drakarys, credo che la mia prova sia andata più che bene”
“Hai fatto schiudere un uovo?”
“Sì, esatto, con un fuoco enorme, dovevi vederlo, l’aria calda faceva volteggiare l’uovo, il fuoco era di un rosso splendido e si diffondeva come una lingua, con le scintille che andavano di qua e di là”
“Doveva essere meraviglioso”
“Lo era, magari un giorno lo rifarò, chissà” Drakarys emise un suono di approvazione, Arya sorrise e prima che potesse dire qualcosa,
 doveva entrare a fare la sua prova.
“Buona fortuna” disse Beatrice facendole l’occhiolino
 
L’ansia si fece sentire provocandole una dolorosa fitta allo stomaco, per entrare, i guaritori devono superare una prova speciale.
Devono usare tutti i medicinali a disposizione per curare un animale, un cane la maggior parte delle volte.
Solo che sulla boccetta non c’è scritto che quello è antidolorifico, le boccette sono senza un’etichetta,e quindi potresti rischiare di uccidere il cane.
Snow rimase fuori a guardarla con gli occhi di chi spera nel tuo ritorno.
Arya non aveva uno zaino, aveva una cintura con ago e filo, cerotti, antidolorifico e bende, se tutto fosse andato bene avrebbe aggiunto anche il microfono, quello che si usa per chiedere aiuto se sei entrato nella scuola.
Si ripeté il suo giochetto mentale.
Sono Arya Swan, ho 15 anni, vengo dal Nord, sono una guaritrice, il mio lupo si chiama Snow.
 
Le persone dietro al vetro la guardavano come se fosse una mela morsa e buttata per terra, o almeno quella era l’impressione, solo il preside aveva uno sguardo morbido, come un lembo di velluto, che sembra volerti dire “puoi farcela”.
 
Il tempo partì prima che potesse accorgersene, il cagnolino color nocciola guaiva per il dolore che una ferita profonda gli stava provocando.
Doveva solo fermare l’emorragia, fermarla, ripulire e ricucire.
Come prima cosa prese una boccetta di latte di papavero, un anestetico naturale, il cane sembrò opporsi all’inizio ma poi, poi cadde in un profondo sonno.
Prese del tessuto emostatico e lo premette forte, abbastanza forte da fermare il flusso di sangue.
Riconobbe senza troppi sforzi una bottiglia di cristalli per disinfettare, che applicò prima di richiudere la ferita con ago e filo, finì giusto in tempo, Arya aveva fasciato il cagnolino che ora sembrava quasi sorridere nel sonno.
 
I giudici annuirono e lei potè uscire.
 
Beatrice corse euforica verso di lei
“Allora?”
Arya prese fiato per la prima volta dopo la prova
“Bene” un ampio sorriso si fece strada sul suo volto
“Sì! Bene, ho curato il cane!”
“Con un po’ di fortuna saremo entrambe nella stessa fazione! Che bello!” disse Bea, dando per scontato che entrambe sarebbero passate.
Snow corse verso Arya e le diede le zampe, lei lo grattò piano dietro la testa e poi vide Drakarys svolazzare e giocare insieme al suo lupo.
“Sono amici”
“Così sembra” sorrisero entrambe
 
Dopo qualche secondo, i loro cuori persero un battito, perchè il preside era entrato nella sala, pronto a comunicare i risultati delle prove.
 
 
 
 
Angolo dell’autrice
Mammina che ansia!
Come sarà andata la prova? Bene? Male?
Vi piace la mia descrizione iniziale sul Nord? Spero di sì perchè mentre la scrivevo mi immaginavo che mi venisse raccontata come una storia antica, ecco spiegato le mie note a inizio pagina.
Un abbraccio pieno di fiocchi di neve,
Irian
 

 
  
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