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Autore: COLFER90    17/06/2015    0 recensioni
“Darren era nervoso. Quello era per lui il primo giorno sul set di Glee. Ripassò mentalmente le poche battute che aveva dovuto memorizzare per la prima scena con Kurt. Oh, Kurt, amava quel personaggio. Non vedeva l'ora di conoscerlo, o meglio, di conoscere Chris Colfer.”
Ho immaginato il primo giorno sul set di Darren e Chris, molte cose sono vere visto che Darren è fissato e ne parla ogni volta che può ahahaha! Se avete voglia, leggete poi la nota finale per tutti i chiarimenti!
ENJOY! :)
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Darren era nervoso. Quello era per lui il primo giorno sul set di Glee, una serie TV che in America (e non solo) aveva avuto un successo incredibile per i numerosi temi affrontati, per l'allegria e le emozioni che trasmetteva attraverso la musica, per l'originalità dei suoi personaggi…
Lui, Darren Criss, un semplice ragazzo poco più che ventenne appassionato di Harry Potter e spettacoli di Broadway, era stato contattato per un ruolo secondario nella seconda stagione, dalla permanenza non ancora chiara. Darren era davvero entusiasta per il personaggio che avrebbe dovuto interpretare: Blaine Anderson, un ragazzo gay fiero di esserlo e dalla personalità forte e carismatica. Lo incuriosiva molto.
In più, Darren aveva tanta voglia di far conoscere al mondo la sua voce, e questa era l'occasione perfetta.
 
Perso in questi pensieri, entrò agitato e con un po’ di batticuore sul set dove, prima ancora di potersi guardare intorno, fu preso per un braccio da un membro della crew e subito trascinato in sala trucco e costumi per trasformarsi in Blaine Anderson.
Storse leggermente il naso quando vide la quantità esorbitante di gel sulla mano della parrucchiera, e fece una vera e propria smorfia quando la ragazza iniziò a soffocare i suoi adorati ricci con il fluido trasparente e freddo. Dopo circa un’ora, Darren fu pronto a guardarsi allo specchio: i suoi capelli erano ormai totalmente lucidi e senza l’ombra di un riccio, il suo corpo atletico fasciato da pantaloni grigi e da una giacca blazer blu notte con l’orlo rosso. All’altezza del cuore, troneggiava lo stemma con la lettera "D" della Dalton, la scuola che avrebbe frequentato nella serie. Soddisfatto della sua nuova immagine, si sentì pronto a cominciare una nuova avventura.
 
Ripassò mentalmente le poche battute che aveva dovuto memorizzare per la prima scena con Kurt. Oh, Kurt, amava quel personaggio. Non vedeva l'ora di conoscerlo, o meglio, di conoscere Chris Colfer. Quel ragazzo era descritto da tutti come sarcastico e ironico, ma di una bontà disumana. Sembrava ed era effettivamente il tipo di persona che non sbatteva in faccia agli altri il proprio talento e che non avrebbe mai osato fare sentire qualcuno a disagio. Darren aveva sentito parlare della sua storia complicata: il bullismo pesante al liceo, la grave forma di epilessia di sua sorella, il suo sentirsi imprigionato in quella piccola cittadina californiana in cui era nato e cresciuto. Non vedeva davvero l'ora di conoscerlo, e si avviò a passo deciso verso il set.
 
Quella mattina, Chris si era recato di buonumore sul set di Glee, con un pizzico di nervosismo addosso. Avrebbe conosciuto un nuovo attore, Darren Criss, il cui personaggio sarebbe stata la nuova cotta di Kurt. Gli sceneggiatori non si erano ancora sbilanciati, ma era chiaro che sarebbe nata una storia, pensava il ragazzo mentre era intento a farsi sistemare i capelli. Non sapeva come sentirsi a riguardo, cercava di affrontare l’idea in modo professionale, ma non poteva negare a se stesso di essere un tantino a disagio.
Conosceva Darren, era un fan del suo musical di Harry Potter in qualità di fanatico del celebre mago di Hogwarts. Sembrava un ragazzo talentuoso e simpatico, oltre che bellissimo. Chris tentò inutilmente di togliersi quell’idea dalla testa, e per fortuna il regista fece capolino sulla porta interrompendo i suoi pensieri e comunicandogli che era ora di recarsi sul set.
 
Quando Chris arrivò, intravide subito una figura nuova che gli stava dando le spalle. Aveva un’uniforme scolastica dai colori terribili e i capelli pieni di gel, tanto che Chris si sentì male per lui, trattenendo a fatica un ghigno bonariamente divertito. Dalla sua posizione sembrava molto agitato, perciò decise di avvicinarsi e sciogliere subito la tensione con una battuta. Uscì una frase molto gay, ma pazienza, il suo nuovo collega avrebbe dovuto farci l’abitudine in fondo.
“Oh mio Dio, i tuoi capelli riescono ancora a respirare schiacciati in quel modo?!”
Il ragazzo si girò di scatto con un sopracciglio inarcato, sorridendo automaticamente quando riconobbe chi gli stava davanti. Scoppiò a ridere, facendo tirare un sospiro di sollievo a Chris, che era molto più teso di quanto volesse far credere. Entrambi non poterono fare a meno di squadrarsi.
 
Darren si perse subito in quegli occhi azzurri e ridenti, scendendo poi sul naso modellato all’insù, fino alle fossette che gli scavavano delicatamente le guance, per poi soffermarsi infine sulle sue labbra piegate in un sorriso. Quelle labbra, così sottili e rosee, gli fecero venire in mente che probabilmente avrebbe dovuto baciarle. Quel pensiero gli fece girare la testa e la cosa lo sconvolse. “Si supponeva che Darren Criss fosse etero” urlò una vocina fastidiosa dentro di lui, facendo scattare un campanello d’allarme. Darren distolse lo sguardo, che cadde accidentalmente sulle braccia di Chris, muscolose ma con un non so che di fine ed elegante. Non riusciva a trovargli un difetto. Sempre casualmente i suoi occhi si soffermarono sui suoi pantaloni attillati, troppo attillati, che fasciavano le sue gambe lunghe e magre.
Risollevò lo sguardo incrociando quello di Chris, che nel frattempo aveva avuto anch’egli modo di osservare il suo nuovo collega. Gli piacevano molto i suoi occhi, di cui aveva cercato di decifrare il colore prima che il loro proprietario li abbassasse. Erano di una tonalità che non aveva mai visto e questo li rendeva tremendamente intriganti e ipnotici. Come un miscuglio disordinato e allo stesso tempo armonico di verde e nocciola. Erano semplicemente … bellissimi, per non parlare delle ciglia chilometriche che li incorniciavano. Chris non poté fare a meno di notare le sue sopracciglia, di forma quasi triangolare: erano particolari, un segno distintivo. Il suo sguardo emanava molta dolcezza, Chris ormai aveva imparato a riconoscere le persone buone solo guardandole negli occhi. Proprio come Darren, anche lui si scoprì ad osservare le sue labbra, così carnose e fino ad un momento prima aperte in un ampio sorriso, grazie al quale Chris aveva potuto ammirare la perfezione dei suoi denti bianchi. Da bravo osservatore attento ad ogni dettaglio, Chris studiò anche le sue mani, grandi e con le vene pronunciate, un particolare che amava.
 
Il suo nuovo collega era affascinante, Chris dovette riconoscerlo. Cercò di ricomporsi e, per interrompere quella serie di sguardi che con il passare dei secondi stava diventando imbarazzante, si schiarì la voce e si presentò, porgendogli la mano. Darren, che nel frattempo si sentì come risvegliato da un’ipnosi, sorrise, presentandosi a sua volta. Armeggiò con la cravatta cercando di allentarla per un’improvvisa vampata di caldo, ma fu prontamente bloccato da Chris:
 
“Ma sei impazzito?! Se osi smuovere un solo centimetro di tessuto, ti ritroverai addosso decine di costumiste isteriche!”
 
Scoppiarono entrambi a ridere, poi Chris, andando contro il suo buonsenso, si avvicinò a Darren, mettendo le mani sulle sue, ancora appoggiate sul nodo della cravatta. A quel tocco, Darren le abbassò, lasciando che il suo collega gli desse una sistemata. Lo guardò sorridendo mentre Chris trafficava con una finta espressione drammatica. Quella pericolosa vicinanza consentì a Darren di inspirare inebriato il suo profumo e sentire il suo alito fresco e piacevole sulla pelle.
Quando Chris finì, furono chiamati e cominciò il primo giorno di lavoro insieme, il primo di quella che sarebbe stata una lunga serie, anche se loro ancora non lo sapevano.
 
Le scene girate quella mattina furono poche e molto essenziali, ma sul set tutti potevano già percepire il feeling che c’era tra i due ragazzi.
“Qualcosa mi dice che i produttori dovranno allungare il copione del nuovo arrivato!” borbottavano sorridendo i membri della crew, che dopo anni di esperienza erano in grado di capire quando due attori erano in sintonia fra loro.
 
In pausa pranzo, Darren aveva appena addentato il suo panino quando sentì qualcuno sedersi sulle scale vicino a lui. Dal profumo capì subito di chi si trattava, non riuscendo a trattenere un sorriso. Tra lui e Chris c’era una certa chimica. Era innegabile. Ed evidente. Non avevano girato scene particolarmente eccitanti, anche se correre per mano con lui gli aveva dato i brividi. Era stata una mattinata splendida e produttiva, in cui le ore di lavoro erano volate senza che nemmeno se ne accorgessero.
Si scambiarono un sorriso timido, poi, per la seconda volta quel giorno, Chris ruppe il silenzio, dato che smaniava dalla voglia di dirgli una cosa dal primo momento che si erano conosciuti.
 
“Sono un fan patologico del tuo musical di Harry Potter! È grandioso!”
 
Darren, incredulo, quasi sputò il pezzo di panino che aveva in bocca. Non poteva essere vero. Chris Colfer conosceva il suo piccolo musical di nicchia?! Gli uscì la risposta più banale del suo repertorio.
 
“Non ci credo! Non lo sai dicendo davvero!”
 
Chris riempì la stanza con la sua risata cristallina, mentre apriva con maestria una lattina di Diet Coke, portandosela alle labbra. Le parole che seguirono dopo causarono a Darren un mezzo mancamento: Chris iniziò a recitare alcune battute del musical. Alla fine, si alzò facendo un piccolo inchino.
 
“Wow, Chris ma io ti amo!” esclamò Darren senza collegare lingua e cervello.
 
Il secondo dopo si rese conto della frase detta e, nonostante fosse solo un’innocente esclamazione euforica, abbassò lo sguardo pieno di imbarazzo. Chris invece la prese sul ridere, sedendosi di nuovo accanto a lui. Era felice di avere impressionato Darren. Mentre recitava le sue battute preferite del musical, non aveva staccato un attimo gli occhi da lui, catturato dall’espressione incredula e adorante del suo nuovo collega e amico.
 
Per quel giorno sul set avevano finito perciò, dopo un’accurata pulizia, Blaine tornò ad essere Darren e Kurt tornò ad essere Chris. Quest’ultimo si stava avviando con passo elegante verso la sua macchina, quando sentì una mano ormai familiare sfiorargli il braccio. Prima di girarsi, sorrise.
Darren era diverso, finalmente i suoi capelli erano liberi da quel fastidioso gel. Indossava una semplice maglietta bianca e dei jeans, ma quell’abbigliamento non faceva altro che dare ulteriore conferma del suo fisico perfetto. Chris invece non era poi così diverso da Kurt, ma sicuramente il primo si vestiva in modo più sobrio. Aveva un camicia azzurrina e un paio di pantaloni scuri, che aderivano perfettamente al suo corpo. Si stavano di nuovo squadrando.
 
“Darren! Hai bisogno di qualcosa?”
 
Il ragazzo cominciò a guardarsi nervosamente i piedi, prima di rispondere:
 
“Penso che, in qualità di innamorati, Kurt e Blaine dovrebbero conoscersi meglio.”
 
“Blaine non è ancora innamorato di Kurt.” puntualizzò Chris con un sorrisetto furbo.
 
“Sai cosa intendo Chris. Allora mettiamola così. Vorrei conoscerti meglio. Mi hai impressionato, nessuno finora aveva dimostrato un tale interesse per il mio musical, e ti ringrazio per questo. Dunque … a questo proposito … ehm … ho un biglietto in più per il concerto di Sutton Foster. ti andrebbe di mangiare un boccone per cena e andarci insieme?”
 
Questa volta fu Chris a rimanere incredulo. Senza pensarci due volte, annuì sorridendo per poi dire:
 
“La cena la offro io naturalmente!”
 
Qualche ora più tardi, eccoli lì, seduti in un ristorante di Los Angeles, a chiacchierare come se si conoscessero da sempre. Chris raramente si era sentito così a suo agio con qualcuno, e più passava il tempo più Darren sentiva la sua ammirazione verso il collega crescere in modo incontrollato. Parlarono delle loro passioni teatrali e musicali, di Glee, dei compagni di set e dei loro ruoli. Chris gli raccontò diversi aneddoti divertenti successi nel corso delle riprese, gli rivelò alcuni “segreti professionali” (come i prezzi estremi di alcuni vestiti di Kurt) e si lasciò andare ricordando la sua audizione. Mentre raccontava di come il suo personaggio non fosse nemmeno previsto nella sceneggiatura ma che fosse stato cucito apposta per lui dopo che Ryan Murphy lo aveva sentito cantare e recitare, aveva negli occhi una luce incredibile che catapultò Darren in un mondo incantevole. Stava mettendo seriamente in dubbio la propria eterosessualità, ma in quel momento la cosa non gli interessava affatto. Non aveva tempo per i conflitti interiori, l’unica cosa che gli interessava era approfondire la conoscenza del ragazzo perfetto che sedeva di fronte a lui.
Dal canto suo, Chris era felice, come non lo era da tempo. Aveva trovato qualcuno con cui parlare liberamente senza dover soppesare ogni parola per timore di dire qualcosa di sbagliato. Darren era un ragazzo intelligente: ascoltava, osservava, capiva. Le sue attenzioni lo lusingavano, lo facevano persino arrossire. Era innamorato? Chi lo sa, non aveva tempo per i conflitti interiori, l’unica cosa che gli interessava era approfondire la conoscenza del ragazzo perfetto che sedeva di fronte a lui.
 
Dopo quella cena assolutamente piacevole, uscirono dal ristorante avviandosi verso il luogo del concerto con l’auto di Darren. Presero posto nel parterre del locale e, quando le luci si spensero e Sutton Foster cominciò a cantare, Darren approfittò del buio per osservare Chris. Amava il modo in cui si muoveva a ritmo, scuotendo lievemente la testa, con quell’adorabile sorriso che non aveva intenzione di abbandonare il suo volto. Amava il modo in cui apriva appena la bocca mimando le parole della canzone e amava il modo in cui talvolta chiudeva gli occhi per assaporarsi il momento. Amava già tutto di lui.
Si sentì in trappola, con il suo corpo che si rifiutava di obbedire ai comandi della testa. D’impulso, gli mise un braccio intorno alla vita. Chris si irrigidì per un attimo, ma poi anche lui decise di mettere a tacere il cervello, avvolgendo un braccio intorno alle spalle di Darren.
Rimasero così per tutto il resto del concerto, poi, quando il locale fu nuovamente illuminato e la magica atmosfera che il buio aveva creato svanì, si staccarono con un filo di imbarazzo, ma entrambi non riuscivano a smettere di sorridere.
 
Il viaggio in macchina fino all’appartamento di Chris fu più silenzioso del viaggio di andata, ma era giusto così. Era tempo di iniziare a riflettere, di mettere insieme i pezzi di quella giornata e, soprattutto, essere sinceri con se stessi. Una volta arrivati, Darren scese dall’auto per accompagnare Chris, trattenendosi dall’aprirgli la portiera.
 
“Grazie per la bellissima serata! Chris, so bene che se Kurt e Blaine diventeranno una coppia io e te non potremo praticamente più farci vedere in pubblico insieme... " disse Darren ridacchiando nervosamente e spostando il peso da un piede all'altro. "Ma nonostante ciò, ti … ti andrebbe di farlo di nuovo qualche volta?”
 
“Uhm, non lo so, ci devo pensare…” rispose Chris alzando gli occhi al cielo.
 
Darren si sentì crollare il mondo addosso.
 
“Ma certo che sì! Sei ingenuo Criss, dovrò insegnarti un po’ di …”
 
Chris dimenticò improvvisamente il resto della frase, perché le labbra di Darren premute sulla sua guancia gli annebbiarono del tutto la mente. Una serie di emozioni contrastanti iniziò ad affollarsi nella sua testa. La morbidezza delle sue labbra era indescrivibile, sembrava che la pelle di Chris le stesse pregando di non staccarsi. Fu un bacio lungo, casto e dolce, che lasciò entrambi senza fiato.
Prima di tornare verso la sua auto, Darren gli sussurrò all’orecchio:
 
“Qualsiasi cosa sia, me la insegnerai. A domani, Chris.”
 
 

Grazie mille per aver letto il mio piccolo sfogo da crisscolfer shipper disperata ahahaha :)

Come già scritto nell’introduzione, molte cose sono vere (cena fuori e concerto insieme) e ci sono diversi video in cui Darren ne parla. Vi propongo questo:
https://www.youtube.com/watch?v=wFIYYNFSpVA
 
Oppure questo a partire dal minuto 0:57 :
https://www.youtube.com/watch?v=vg9YTyctomE&feature=youtu.be
 
Per quanto riguarda Chris che gli cita alcune battute di “A Very Potter musical”, c’è questa risposta di Darren in un’intervista:
 “La prima cosa che Chris Colfer mi disse fu tipo "Hey, piacere di conoscerti! Sono un grande fan di A Very Potter Musical", e mi sono detto: “Assolutamente no! Stai scherzando." Pensavo che fosse solo molto dolce e cordiale. Probabilmente aveva scoperto che avevo ottenuto la parte e cercandomi su google la prima cosa uscita sarà stata A Very Potter Musical. Non avrei mai pensato in un milione di anni che qualcuno che non avevo mai incontrato avesse una tale familiarità con gli spettacoli. Se stai solo guardando qualcuno online per tipo due secondi, non andrai a guardare tutto, è difficile. Così ho pensato che fosse semplicemente dolce e che quello fosse un bel gesto. E poi, al momento di uscire con lui, mi sono reso conto - è stato tipo "no, io conosco lo spettacolo." Citò delle frasi e conosceva davvero lo show più di chiunque altro avessi incontrato, perché in qualsiasi momento io lavoro nel nulla, nessuno sa veramente di questa doppia vita che faccio. Pensano semplicemente che io sia solo un attore nello show e che sia tutto quello che faccio. Perciò questa era la prima volta in cui qualcuno con cui stavo lavorando era molto familiare con la mia altra vita, così era molto, molto figo e abbiamo avuto modo di legare di più dopo questo. Abbiamo avuto modo di parlare come nerd su un sacco di cose di teatro musicale. Quindi sì, Chris ha visto lo spettacolo e ha detto cose molto gentili su di esso e sicuramente ha significato il mondo per me quando lo ha fatto.”
 
   
 
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