Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: _YuukiChan_    17/06/2015    3 recensioni
Quel famoso ballo è stato un disastro per Oscar, ma anche André ne è uscito a pezzi. E il conte di Fersen? cosa avrà pensato lui mentre volteggiava insieme al biondo comandante? One shot che racchiude tre punti di vista su una delle scene più tristi dell'anime! Buona lettura
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Madamigella Oscar ma voi non vi sentite mai sola?
Volete davvero passare tutta la vita
dentro un’uniforme militare?[1]
[Oscar]
 
Finalmente posso respirare. Mi costa fatica muovermi, queste dannate scarpette mi fanno malissimo! E pensare che nanny vorrebbe che le portassi sempre, la mia vecchina.
Il salone era pieno di gente stasera e tutti gli occhi erano puntati su di me: la misteriosa duchessa straniera piombata così, all’improvviso a Versailles; tanto splendente da offuscare la stessa regina.
Chissà se lei mi avrà riconosciuto, di sicuro nessun altro lo ha fatto. Che idioti. L’austero colonnello de Jarjayes fasciato in un meraviglioso abito da sera e coi capelli raccolti, ebbene sì, ero io! Ma nessuno mi ha riconosciuto. Poco male, almeno mi consolerò sapendo che nessuno di questi damerini incipriati domattina mi guarderà con sospetto, o almeno non più del solito.
 
Ma tu mi hai riconosciuto. Tu, proprio tu che hai il cuore rivolto altrove mi hai chiesto di danzare, e porgendomi la mano mi hai catturata fra le tue braccia. Dimmi, mio bel conte, hai visto il suo riflesso nel miei occhi? Lo stesso azzurro terso, la stessa amara agonia ti hanno ingannato? O forse dovrei solo credere a tutte le chiacchiere sul tuo conto, in effetti ti sei fatto una certa fama tra il pubblico femminile. E sarebbe facile credere che tu sia come qualsiasi altro nobiluccio là dentro, vanesio ed egoista, attratto dalle novità e pieno di amanti da mantenere.
 
Dannazione, tu non sei così! Perché io so che ogni volta sulle bocche ansanti di queste signore tu sussurri il suo nome, gioia e maledizione. Perché l’amore questo è: un dolcissimo tormento a cui credevo di essere immune. Ah, mio amato Fersen, se solo sapessi quante volte con Andrè mi sono preso gioco di te! Ogni mia singola parte ha cercato di ribellarsi fino alla fine a te, perché non sia mai che l’orgoglioso comandante delle guardie reali si faccia prendere da puerili svenimenti! Cose da femminucce.
 
Però la vita è strana, ed eccomi, infine, uscita allo scoperto. Se non ci fosse questa fontana a raccogliere le mie lacrime, questa sera, chi altri potrebbe? Andrè, forse. Ma non voglio farmi vedere così da lui, sarebbe troppo umiliante. Se ripenso, adesso, alle sue parole prima di salire in carrozza..
 
“ Oscar, non andare. Ti farai solo del male..”
 
E mai io non gli ho voluto dare retta, anche se una parte di me l’ha sempre saputo che tu non saresti stato mai mio. Ma quando sei tornato dall’America, e mi hai detto che eri riuscito a soffocare i sentimenti che provavi per lei, io non ci ho visto più; sarei stata pronta a rinunciare a tutto pur di stare con te, la carriera, le armi, i soldati.. via tutto! Se me lo avessi chiesto sarei partita con te subito, per la Svezia e fino in capo al mondo. Non avrei avuto rimpianti, non mi avrebbe fermata nessuno.
 
Ma tu mi vedi solo come un amico. Un amico, uomo, perché è questo che sono ai tuoi occhi. Questo è ciò che mio padre ha fatto di me. Non sarò mai attraente ai tuoi occhi come la nostra amata regina; non avrò mai la sua grazia, né la sua dolcezza. Io so solo impartire ordini, con voce fredda e autoritaria. Non potrei mai scaldare il tuo cuore, lenire le tue sofferenze. Non potrei mai vedermi come madre, anche se.. quando lei mi mise in braccio la piccola madame royale mi si sciolse qualcosa dentro. Ma ora non faccio che  pensare ai figli che non avremo mai, e alla mia vita solitaria, questa maledetta vita mia vissuta a metà, sempre in bilico senza emozioni senza desiderare più del dovuto.
 
Fa freddo qui fuori, ma mai come nel mio cuore. Questa unica parte di me che ancora non vuole arrendersi all’opera di mio padre è troppo fragile perché sopporti ancora altre delusioni. Perciò, Oscar, ricomponiti, asciugati gli occhi e ritorna a casa. Domani ti aspetta un’altra giornata, e le nuove reclute stanno aspettando te per l’addestramento.. Il tuo cuore è ghiaccio adesso: se non vuole piegarsi lo congelerai! Addio Fersen, porterò con me il ricordo del nostro ballo, unico momento tutto nostro. Quando le notti saranno troppo lunghe da sopportare sarà il solo appiglio per giungere viva al mattino. Addio Fersen, mio amatissimo conte di Fersen. Devo rinunciare a te.
 
……………………………………………………………………………………………
 
[Andrè]
 
Come faccio a spiegarti come mi sento stasera, Oscar? È buffo pensare che tu sia l’unica persona in questa maledettissima vita mia in grado di porre fine al mio dolore. Questa fitta costante che si spinge da tutta la vita proprio qui, al centro del mio cuore, là dove tu sei la regina, la mia regina. Senza corona o diamanti, senza eserciti e armi tieni in pugno tutto me stesso. Sento la tua stretta forte, così forte che a volte penso mi ucciderà. Ma se la mia vita bastasse a renderti felice, Oscar, ti giuro che te la darei volentieri. Sono pazzo, lo so, ma davvero non conta nient’altro per me se non tu.
 
Oddio, Oscar, se solo ti fossi vista, stasera, attraverso i miei occhi! Superba, elegante e dannatamente femminile con quell’abito addosso. Te lo avrei strappato a morsi, e ti avrei chiusa fra le mie braccia, serrata nella morsa del mio amore fino a farti entrare in quella testa dura e caparbia che non esiste al mondo un altro uomo in grado di amarti come ti amo io. Di capirti, di adorarti e a te, solo a te fedele. Fersen non ti amerà mai. Se la storia con Maria Antonietta sia solo una scusa per non sentirsi legato a nessuno poco importa, e seppure condividesse il mio stesso destino nemmeno mi starebbe più a genio. L’ho visto, innumerevoli volte, mia adorata, appartarsi negli anfratti più nascosti della reggia con la nostra immacolata regina, per poi uscire con aria di sufficienza e aggrapparsi alla gonnella della prima donna che gli si parava davanti.
 
Ci ha provato anche con le cameriere di palazzo Jarjayes, lo sapevi? Una dopo un’altra, le ho sentite struggersi per lui e sognarlo come il principe azzurro venuto a riscattarle da questa miserabile esistenza. Marie, Anne, Madeline.. persino l’insospettabile Colette. Sono tutte finite tra le sue grinfie, e poi? Cosa ha lasciato loro se non una testa piena di fantasie irrealizzabili e il cuore in frantumi? Sì, perché quell’uomo è malefico ed egoista, e se penso che sta facendo la stessa cosa con te mi si accappona la pelle. Torna da me Oscar, prima che sia troppo tardi torna da me. Se solo fossi nato nobile, avrei chiesto da tempo la tua mano e ti avrei portata via amore mio, lontano da tutto e da tutti. Solo io e te. Insieme stiamo bene, siamo felici. Ci basteremmo. Con lui non potrà mai esserci niente, né amore né niente.
Ti userebbe e basta, una nuova conquista di cui vantarsi, questo saresti. No, non posso permetterlo!
Te la ricordi la promessa che mi hai strappato da bambini?
 
“Andrè, promettimelo, promettimi che non ci lasceremo mai!”
 
Te lo giuro Oscar, io non ti abbandonerò mai. Piuttosto morirei. Devi rinunciare a lui.
 
………………………………………………………………………………………………..
 
[Fersen]
 
Eri tu. Mi sembra ancora impossibile, magari sto sognando. Troppo champagne, vecchio mio! Madamigella Oscar in abiti femminili che volteggia tra le nobili braccia dell’amante della regina. Che amabile quadretto. Sono sempre stato sensibile al fascino femminile, non lo nego e nemmeno tu mi sei stata indifferente. Devo ammettere però che mi hai spiazzata stasera.
 
Non avrei mai creduto potessi indossare una gonna e un corsetto per piacere a un uomo, men che meno se quell’uomo dovevo essere io. Non fraintendermi, mia dolce Oscar, la tua bellezza è abbagliante, e sfido qualunque uomo che abbia posato almeno una volta gli occhi su di te a non avere certi pensieri e a desiderarti sua. Mi sono accorto subito di te, anche se all’inizio ti credevo davvero un uomo! Mi arrovellavo per cercare di capire il tuo mistero, sai? Troppo bella per essere un uomo, e per di più un soldato, ma ancora troppo acerba per essere considerata una donna, una donna da desiderare come io ti ho desiderata stasera, mio piccolo agnellino.
 
Io sono dannato, la mia anima è dannata. Ho amato solo una donna nella mia vita, la regina Maria Antonietta, e così sarà per sempre. Mi voglio illudere convincendomi che l’ho chiusa nei meandri del mio cuore, ma sia tu che io sappiamo che sono solo belle frottole. Eppure tutto quell’amore represso, riempito a sprazzi sempre troppi fugaci, lo riverso su ogni essere femminile mi capiti a tiro. Qualcuno dirà che sono un vero bastardo, sì, forse è proprio così.
Ma perché dovrei fermarmi? Questa vita crudele mi ha tolto l’unica possibilità di avere la felicità completa, me l’ha messa sotto il naso, per prendersi gioco di me e poi me l’ha tolta. Oh, Antonietta, se non fossi stata una regina quante cose avremmo potuto fare insieme!
 
Ho desiderato mille volte non nascere.. che vita è la mia? Ancorato ad un amore impossibile, sono un grosso lupo affamato ormai in trappola che cerca di tirarsi dietro tutte queste ingenue signorine. E stavo per farlo anche con te, Oscar. Quando ho capito il tuo tremendo piano, ho desiderato approfittarne, sì, ti avrei fatto credere di amarti e ti avrei usata per sostituirti per qualche momento a lei. Al suo volto impresso a fuoco nella mia mente. Un marchio, inciso così in profondità nelle mie viscere che, seppure scavassi dentro di me, non saprei nemmeno più dove ha principio.
Ma poi? Cosa sarebbe stato di te? Di me? E di lei, se lo avesse scoperto?
È buffo che io possa avere paura di un servo, ma ho avuto paura anche di lui, sai? Andrè che ti segue come un ombra, con quegli occhi così ombrosi alle volt, che sembrano volerti azzannare.. No, non me lo avrebbe perdonato.
Ma non è nemmeno per questo che lo faccio. Ti lascio libera, amica mia, non sono un codardo. Se mi è rimasto un briciolo di onore lo cedo a te. Ti lascio andare perché credo davvero nella nostra amicizia. Salvati almeno tu, Oscar. Devi rinunciare a me.


Note dell'autore
 
[1] Parole pronunciate proprio dal conte nella puntata 11 dell’anime.
 
Pensieri di Oscar, Andrè e Fersen la sera del ballo. La povera Oscar ha avuto una bella delusione, e Andrè come sempre si strugge a vederla soffrire. Ma chi mi colpisce di più è proprio il nostro conte, che non sta proprio simpatico ad Andrè! ^^
Li ho immaginati così, ognuno in fondo legato al proprio tormento e con una reazione diversa.
 
Fatemi sapere cosa ne pensate! 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: _YuukiChan_