Altro che bella.
Bellissima, incantevole, divina.
Daphne Greengrass aveva tutto e non desiderava niente che non avesse già.
Tutto il mondo era ai suoi piedi, le bastava schioccare le dita e decine di
ragazzi accorrevano, doveva solo sorridere e persino i professori la adoravano.
Non c'era essere umano che non si sentisse ammaliato da quella creatura
angelica, una cascata di boccoli biondi e due occhi verdi, da bambina, che si
tramutava a piacere in una bambolina a cui nessun maschio sarebbe riuscito a
resistere o in una fredda e letale nemica che nessuno avrebbe mai osato
contrariare.
E allora perchè non poteva avere lui?
Perchè l'unico ragazzo che le interessasse davvero sembrava non essere minimamente
attratto dalla Dea Serpeverde?
Come poteva resisterle?
Come osava non amarla?
Una lacrima solitaria le scese lungo la guancia candida e cadde sopra il
cuscino.
Daphne Greengrass non aveva mai pianto per amore, non ne aveva mai avuto bisogno.
Di solito erano gli altri che piangevano perchè lei non li degnava di uno
sguardo, o perchè li aveva gettati via come una bambina getta via i giocattoli
vecchi.
E ora lei si ritrovava a versare lacrime per qualcuno che
non la vedeva nemmeno.
Una bambina.Qualcuno le aveva tolto il suo giocattolo più grande. Quello più
prezioso.
Si ritrovò a stringere i pugni e nascondere la testa nelle coperte, pregando
ardentemente di avere lui.
Lo voleva. Lo esigeva.
Ma a quanto pare questa volta non sarebbe stato abbastanza volere qualcosa.
Lui non sarebbe stato suo, mai.
E questo pensiero era terribilmente doloroso.
Il più doloroso della sua vita.
Ti odio, Malfoy
Sussurrò piangendo al cuscino.