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Autore: A Chat Story    18/06/2015    0 recensioni
Quando un semplice provino si trasforma in qualcosa di spaventoso non si piò far altro che assistere impotenti al susseguirsi degli eventi.
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Sgranai gli occhi all'inverosimile, terrorizzato da quella prospettiva, la morsa che avevo allo stomaco si rafforzò ulteriormente e mi sentì completamente perso e preso dal panico più puro!
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Scattai in piedi, le gambe cedettero, vidi tutto divenire nero, silenzio.
Silenzio...
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Non era quello dell'orologio appeso alla parete, oh no!
Ormai avrei riconosciuto quel rumore tra mille.
Era più un ticchettio incostante e svogliato, cadenzato nella sua crudele e malevola lentezza.
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è una vera tragedia quella accaduta ieri pomeriggio al "S. Luis Hospital"!
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E tu come avresti reagito?
Genere: Angst, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: per correttezza ritengo giusto dirvi che la storia entrerà nel vivo intorno al terzo/quarto capitolo, spero che qualcuno si dimostri comunque interessato!

Cinque concorrenti tutti aggindati per il concorso stanno ad aspettà,
Uno si fece prendere dal panico tutto abbandonò e a casa se ne tornò.


Tic Tac…

Tic, tac. Tic, tac. Tic, tac.
Ok, matte, calmati, ora! Fai dei bei respiri profondi, ecco, così… uno, due, uno, due…
AHHH!
< Hei, amico, tutto bene? >
Feci un leggero sorriso per tranquillizzare il ragazzo che mi stava seduto di fianco, anche lui doveva essere molto agitato come suggerivano i capelli scompigliati, le occhiaie e i vestiti trasandati.
< Certo, tutto ok >
Lui in risposta mi annuii per poi tornare tra i suoi pensieri e lasciarmi "solo". Cercai di pensare al come avevo fatto a finire in quella situazione;
tutto era cominciato quando mia sorella mi aveva iscritto a tradimento a quei dannatissimi provini, e quando io lo avevo scoperto ero riuscito a farmi ingannare come un allocco a parteciparvi.
Mi passai nuovamente la mano tra i capelli per cercare di diminuira l'ansia che mi attanagliava lo stomaco, quanto volte l'avevo già fatto? Ormai avevo perso il conto!
Cercai di sistemarmi alla bell'e meglio la chioma che avevo in testa e i vestiti, ma l'aspetto trasandato persisteva a rimanere anche a causa delle grosse occhiaie che avevo sotto gli occhi.
Quanto tempo era passato?
Diedi un occhio all'orologio a parete notando con orrore che erano passati solo quindici minuti! Era una mia impressione o quell'orologio andava a rilento? Non potevano essere passati solo quindici minuti, non avrei resistito, ero già al limite.
Passai nuovamente le mani tra i capelli, sconfortato, dovevo trovare un modo per scaricare tutta l'ansia che avevo addosso.
Mi alzai in piedi di scatto facendo stidere le gambe della sedia a contatti con la ceramica delle mattonelle, ma ignorandolo.
Mi diressi verso la macchinetta del caffè vicino all'angolo con le gambe che tremavano e la sensazione che avrebbero potuto cedere da un momento all'altro facendomi cadere per terra come un sacco di patate.
Per fortuna non successe e raggiunta la macchinetta presi una monetina dalla tasca, a causa delle mani tremanti e scivolose la moneta cadde a terra causando un rumoroso tintinnio che si espanse per tutta la stanza.
Potevo sentire gli sguardi dei presenti fissarmi la schiena, perforandomi il tessuto leggero della maglietta e la pelle delle scapole, io stesso mi sentivo a disagio per aver interrotto quel sacro silenzio con la mia bravata!
Cercai di ignorare il groppo in gola che mi si era appena formato e facendo un respiro profondo mi abbassai per recuperare la monetina e inserirla nell'apposita fessura; selezionai la bevanda e aspettai quelli che mi sembravano anni prima di poter afferrare con mani febbricianti il bicchierino di plastica pieno per metà e tornarmene al posto.
Tornai a sedermi più agitati e ansioso di prima, per ingannare il tempo provai a ripetermi mentalmente ciò che avrei dovuto sapere da dire per il provino quando mi accorsi on mio sommo orrore di non ricordare più nulla!
Sgranai gli occhi all'inverosimile, terrorizzato da quella prospettiva, la morsa che avevo allo stomaco si rafforzò ulteriormente e mi sentì completamente perso e preso dal panico più puro!Come avrei fatto? No, era qualcosa che adava oltre le mie possibilità!
Mi alzai di scatto passandomi la mano libera tra i capelli , avvicinandomi all'uscita buttai il bicchierino di caffè che avevo ancora in mano e che mi era costato ben 2 euro.
Era ancora pieno.


NOTE IMPORTANTI:
Per tutti quelli che si stanno chiedendo: ma non la ho già letta?! Si, l'avevo già pubblicata una volta, ma a causa di alcuni problemi la ho dovuta cancellare, sicuro però che non mi arrendo per così poco e quindi sono tornata a pubblicare, spero che a qualcuno possa interessare lo stesso!

CI SENTIAMO NELLE RECENSIONI GENTE!

   
 
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