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Autore: Hiros    18/06/2015    1 recensioni
{ raccolta di flashfics | Touko centric | terza classificata e vincitrice del Premio Fiore al contest I fiori colorano il mondo indetto da Ayumu Okazaki sul forum di EFP }
Ma un giorno, infatti, mentre la castana lavorava nella sua vetreria, si soffermò con lo sguardo sulla biglia colorata. La prese in mano e ammirandola attentamente, un ennesimo frammento di futuro la catturò e le mostrò un nuovo bacio fra Kakeru e una ragazza che non era lei. Sorpresa e amareggiata, la ragazza indietreggiò e la sfera le cadde di mano, frantumandosi per terra in mille schegge di futuro, un futuro che era sfumato con la caduta del suo vetro più importante e il rumore della sua rottura.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno in cui il tuo mondo non ti accettò più


 
  



Prima scheggia di vetro;
La consistenza ancora leggermente liquida del vetro che doveva solidificarsi veniva modellata dalle fini e delicate dita di Touko. La pelle della ragazza veniva riscaldata dal calore di quel fuoco che avrebbe dato vita ad un nuovo oggetto cristallino, e mentre la sostanza che aveva ormai preso forma veniva allontanata dalla fonte di calore e messa a raffreddare, la mora poté finalmente godere dell’amabile sensazione della superficie trasparente e fresca sotto i suoi polpastrelli, mentre i suoi occhi venivano rapiti e accesi dalla visione di quei piccoli giochi luminosi che la luce riusciva a far scaturire dal vetro appena solidificato.
Touko ammirò la sua nuova opera, una piccola biglia dalle sfumature rosee che, nonostante le sue dimensioni modeste, emanava un’aura incantevole che l’ammaliava. Portò la piccola e fragile sfera in prossimità del suo occhio destro, chiuse quello sinistro e, guardando fuori dalla finestra di casa sua, ammirò il paesaggio all’ora del tramonto che le si presentava davanti. Le sembrarono acquistare un’aria diversa, adesso, quelle radure infinite che venivano interrotte solo dal mare, un’aria più affabile e piacevole, un’aria gentile che il mondo in cui viveva non possedeva. Per questo cercava sempre rifugio nel suo, di mondo, quel mondo fatto di superfici cristalline e trasparenti che risplendevano alla luce del sole, quel mondo dalle peculiarità che la facevano sentire sempre protetta. Sentiva che il suo mondo, che amava, a differenza di quello in cui era costretta a vivere, non l’avrebbe mai tradita ma sempre accettata.
 
Seconda scheggia di vetro;
Da quando Touko aveva incontrato Kakeru, il suo mondo si era tinto di nuovi colori e sfumature, aveva iniziato a diventare più interessante e per questo ora ancor più cercava rifugio in esso. Perché in quel mondo, schegge di vetro diventavano frammenti di futuro, che non sempre erano visioni esatte dell’avvenire, ma che in un modo o in un altro mostravano spesso il viso di Kakeru, come se il futuro della castana fosse collegato a quello di lui. E cominciava a crederci, crederci per davvero che lo fosse, ma come aveva potuto osservare già una volta, non tutte le visioni che aveva annunciavano il futuro che sarebbe stato – come quella volta in cui il bacio ostile che i frammenti le avevano mostrato, si trattava in realtà di un bacio dolce e gentile.
Ma in questo caso invece, non si sarebbe trasformata in positivo una sua visione negativa, questa volta sarebbe accaduto il contrario, e ne ebbe la conferma quando vide Kakeru unire le sue labbra con quelle di un’altra persona che non era lei.
E così, il suo mondo che si era tinto di nuovi colori, nel momento un cui una lacrima che le aveva rigato la guancia cadde e toccò la terra, li perse tutti in un attimo e divenne nero.
 
Terza scheggia di vetro;
Le parve curioso come ciò in cui più credeva e di cui più si fidava l’avesse tradita, come il suo mondo, da cui si sentiva accettata - a differenza di quello in cui era costretta a vivere – non la accettò più senza degnarla nemmeno di una qualche spiegazioni. Si portò una mano di fronte agli occhi per scacciare le visioni di quel futuro falso in cui c’era anche lui, e l’unico motivo per cui ancora riusciva a sorridere divenne il vetro.
Lavorare il vetro la riempiva sempre di una vitalità che ormai aveva perduto, perchè vedeva crescere fra le sue mani qualcosa di nuovo che nasceva per la prima volta, come quella sfera rosa che aveva creato e a cui si era affezionata, e che le faceva compagnia anche mentre lavorava. Era la sua salvezza, quel piccolo vetro, la sua creazione più importante nonostante la modestia.
Adesso che Kakeru non era più al suo fianco, solo quella sfera continuava a irradiarla di nuova forza, era lei a tenerla in vita, perché senza di essa, Touko rischiava di spegnersi. Ma un giorno, infatti, mentre la castana lavorava nella sua vetreria, si soffermò con lo sguardo sulla  biglia colorata. La prese in mano e ammirandola attentamente, un ennesimo frammento di futuro la catturò e le mostrò un nuovo bacio fra Kakeru e una ragazza che non era lei. Sorpresa e amareggiata, la ragazza indietreggiò e la sfera le cadde di mano, frantumandosi per terra in mille schegge di futuro, un futuro che era sfumato con la caduta del suo vetro più importante e il rumore della sua rottura.






 
NOTE AUTRICE;
Non saprei cosa dire riguardo a questa one-shot – o meglio, riguardo a questa raccolta di flash-fiction. Ho completamente stravolto l’anime, perché Glasslip è colorato, luminoso e non ha dei tratti pesanti o tristi, a differenza di questa fanfiction invece.
Come si può notare anche nell’anime, per Touko il vetro e la sua lavorazione è davvero molto importante e su questo mi sono concentrata e ho iniziato a scrivere la fiction. Ho immaginato che fosse la sua ragione di vita, insieme a Kakeru, e che alla fine rimanesse anche l’unica dopo il tradimento di quest’ultimo. Ma alla fine, anche il vetro finisce per tradirla e il mondo di vetro in cui Touko si era rifugiata finisce per non accettarla più.
La prima flash segue il prompt “vetro”, la seconda “Nero” e la terza “Rumore”. Spero che questa breve storia che si discosta molto dall’anime sia di vostro gradimento!
Haru 
   
 
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