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Autore: nemy1990    18/06/2015    5 recensioni
Sakura va a trovare suo cugino Naruto a Konoha per le vacanze estive, non sapendo che alla sua solita cricca (i fantastici quattro) si è aggregato Sasuke Uchiha, figlio di una amica di vecchia data di sua zia Kushina.
Kushina, che immagina già la felice unione dei due, ingaggia Naruto per la missione: far mettere insieme la sua adorata nipotina con lo strafigo di turno.
Riusciranno i nostri eroi nell'impresa?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kushina Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'SasuSaku'
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Once upon a time in Konoha

Capitolo 1




Sakura si sentiva estremamente leggera quando, come quel giorno, lasciava Suna, la città in cui abitava, per andare a trovare suo cugino Naruto a Konoha.
Ci andava circa due volte l'anno dato che, per via degli impegni scolastici, non poteva fare altrimenti.
A breve avrebbe iniziato il quarto anno di liceo, in una classe che non amava affatto, in una città che disprezzava.
Era nata a Konoha, ma i genitori si erano trasferiti a Suna per via del lavoro.
Odiava Suna, dove aveva passato tutta la sua preadolescenza ad essere presa in giro per la sua fronte più spaziosa della media, dove i compagni malevoli trovavano ogni scusa per ledere la sua già scarsa autostima.
Entrata al liceo le cose sembravano essere migliorate, ma quel macigno sullo stomaco, quella pesantezza e tristezza perenne che le causava vivere lì, le faceva venir voglia di scappare appena poteva.
Ino, la sua migliore amica, le diceva che era diventata una bella ragazza ora, ma lei ci credeva sempre il giusto, continuando a pensare che , se era stata la mira di tutte quelle prese in giro un motivo doveva pur esserci.
Scese dal treno impaziente, accolta dal suo cugino preferito con un sorriso caloroso, che la faceva sempre stare così bene e che ricambiò seduta stante: avevano un rapporto meraviglioso.
"Sakura chan, mamma non vede l'ora di rivederti!"
Sakura sorrise pensando a sua zia Kushina, un vero e proprio uragano.
Un po' si somigliavano nella loro schiettezza, ma ciò che rendeva Sakura unica e quindi scomoda per molte persone era la sua innocente sincerità.
Se pensava una cosa la diceva, a volte anche senza curarsi delle conseguenze.
"Adoro zia Kushina! Come stanno Neji, Kiba e Rock Lee? "
Naruto sghignazzò.
"Tutto bene, Rock Lee ha sempre un debole per te, non fa che chiedermi come stai... Kiba è il solito cazzone e Neji è cresciuto davvero tanto... sarà che è il più grande del nostro gruppo..."
"Non si è ancora arreso Rock Lee? E' dall'elementari che mi sta dietro... forse l'unica persona, in realtà." si corresse poi Sakura, incupendosi un po' e ricordando le enormi sopracciglia del suo pretendente.
"In realtà non è stato l'unico... non ricordi che da piccolo ti ho chiesto di sposarti?" rammentò nostalgico.
Sakura scoppiò a ridere.
"Ti riferisci a quando alla veneranda età di cinque anni arrivasti tutto impettito e mi facesti la proposta di matrimonio con l'anello di plastica e il diamante di caramella alla fragola?"
"Esattamente... ed era un anello proprio buono!"
Sakura rise ancora e Naruto l'abbracciò con fare protettivo mentre le portava la valigia in macchina, dove l'attendeva lo zio Minato, sempre provvisto di quel suo sorriso dolce.
"Ciao, zio!!" esclamò Sakura dandogli un bacio sulla guancia e mettendosi sul sedile posteriore.
"Ciao nipotina... che mi racconti di bello?"
" Di bello niente... solo che sono qui."
Avrebbe passato tutto il mese d'agosto da loro e non poteva che esserne felice.

Quando arrivarono a casa Namikaze, zia Kushina l'abbracciò in una stretta quasi soffocante, che lei ricambiò.
Non fece in tempo a posare la valigia nella camera degli ospiti (sempre a sua disposizione, come le ricordava trillando sua zia) che Kushina iniziò a darle dettagli su novità che Naruto non aveva ancora avuto modo di raccontarle.
"Ti ricordi la mia migliore amica che si era dovuta trasferire tanti anni fa e che non vedevo da un pezzo?"
"Chi, zia? Quella dei tempi del liceo?" chiese Sakura in cui Kushina aveva sempre trovato una confidente e una buona interlocutrice.
"Sì... Mikoto... quella che si trasferì subito dopo il liceo per sposarsi! Ecco era da tanti anni che non la sentivo, ma proprio l'anno scorso mi ha chiamata e mi ha detto che sarebbe tornata a Konoha perchè suo padre era morto e la madre era rimasta da sola. Quindi abbiamo ripreso i rapporti (io sono la madrina di battesimo del suo figlio maggiore, Itachi) e ora il suo figlio minore esce con la combriccola di Naruto, vero tesoro?" chiese riprendendo fiato e guardando il figlio appena entrato in cucina , che aveva carpito dalle ultime parole tutto il discorso.
"Sì, mamma... lo farò conoscere a Sakura, non ti preoccupare." rispose ironicamente, buttando un'occhiata maliziosa a sua cugina.
"Perchè mi guardi così?" chiese Sakura.
"Lo scoprirai da sola...ad ogni modo... mamma? Stasera usciamo, ho già avvertito gli altri che sono contenti di poter rivedere Sakura e tutto il resto!"
"Mi raccomando Naruto..." lo ammonì Kushina con uno sguardo penetrante.
Naruto alzò gli occhi al cielo sorridendo: "Certo mamma, farò in modo che Sakura si diverta... e che conosca Sasuke."
Zia Kushina annuì soddisfatta e Sakura iniziò a ridere, non sapendo neanche lei bene del perchè.

"Sakura sei proprio uno schianto! Non ci credo che a Suna non ti stia dietro nessuno!"
"In realtà nemmeno quelli brutti mi stanno dietro!" lo corresse.
"Allora sono tutti gay... se non fossi mia cugina ci avrei già provato!"
"Se ricordi bene ti avevo risposto anche di sì alla proposta di matrimonio!"
Naruto rise e le diede un bacio sulla guancia.
"Piuttosto, tu? Ragazze?" chiese Sakura mentre si rimirava per l'ultima volta allo specchio, per controllare che fosse davvero pronta.
"Avevo una mezza storia con una, ma niente di serio..."
"La trombavi e basta, quindi?" chiese Sakura, con il suo solito modo molto poco velato.
"Mi scordo sempre di quanto tu sia diretta!" esclamò Naruto ridendo "Comunque sì... era una che quando eravamo piccoli faceva la prepotente e io diciamo che ho ripagato la sua gentilezza."
Sakura sghignazzò, nella stessa maniera che era solito fare Naruto e lo prese sotto braccio.
"Approvo la vendetta, ad ogni modo andiamo, prima che Neji ti congeli con i suoi occhi di ghiaccio."
"Hai ancora paura di lui?" chiese il cugino, divertito.
"Solo un pochino!"
Naruto rise: "Tranquilla, ora l'uomo di ghiaccio si è sciolto. Te l'ho detto, è cambiato davvero tanto... sarà l'amore, che devo dirti! E' da qualche mese che sta con Ten Ten, una che ha conosciuto all'università".
"Sono contenta per lui..." esclamò Sakura, intristendosi un po': lei non aveva neanche dato il suo primo bacio e aveva quasi 17 anni.

Quando entrarono in macchina di Neji lui la salutò più affettuosamente del solito (ovvero chiamandola per nome e con un accenno di sorriso, invece che del solito brusco cenno freddo) e lei capì che suo cugino doveva aver ragione riguardo al suo cambiamento.
Quello che non aveva trovato cambiato per niente era Kiba, l'amico di Naruto che pensava più agli animali che alle ragazze, il quale non perse tempo per pavoneggiarsi davanti a lei, ma nonostante questo lo trovava piacevole.
Non la faceva mai sentire a disagio, sempre la battuta pronta, un po' come suo cugino, il contrario di Neji insomma.
"Rock Lee?" chiese Sakura, rendendosi conto che il quartetto non era al completo.
"Che c'è, Sakura? Non vedi l'ora di rivederlo? Allora dobbiamo dirgli che ha delle speranze!" commentò subito Kiba, sul sedile posteriore con lei.
Sakura gli tirò uno scappellotto, ridendo.
"Non credo sia il caso! Semplicemente mi ero resa conto che mancava un membro dei Fantastici Quattro!"
Naruto rise: "La donna invisibile la fa Kiba!"
"No, Kiba ce lo vedo più a fare la Cosa! Neji è quello intelligente, Naruto è quello figo, Kiba non è umano e Rock Lee che è assente deve accontentarsi della donna invisibile." esclamò Sakura ridendo all'indignazione del ragazzo.
"Ehi!! Perchè non la posso fare io la Torcia Umana?? Sono io il gran figo, mi stanno tutte dietro!" ribattè Kiba.
"Di quale razza? Canina?" chiese Neji facendo scoppiare a ridere Sakura.
Le era davvero mancata Konoha: era lì da poche ore e già si sentiva più libera e felice.

"Sasuke dov'è?" chiese Kiba quando avevano quasi raggiunto la destinazione, ovvero un disco pub nel centro di Konoha.
"E' già al pub con Rock Lee, avevano detto che mangiavano lì'!"
"Perchè non siamo andati a cena anche noi?" chiese Sakura, sistemandosi il vestito nero sopra il ginocchio e facendo attenzione a non inciampare nei tacchi.
Non era abituata a portarli, dato che a Suna non aveva neanche motivo di metterli.
"Loro fanno Karate il sabato pomeriggio e abitano anche vicino, quindi sono venuti direttamente qui." spiegò Naruto.
Ripensò all'anno in cui aveva fatto Judo per imparare a difendersi e non era servito nemmeno un granchè, ma doveva ammettere che le arti marziali in genere la affacinavano molto.
"Eccoli guarda, sono a quel tavolo!" indicò Neji, dirigendosi in quella direzione.
Sakura distinse subito Rock Lee, che non portava più i capelli lunghi, ma a scodella, un taglio che non solo lo rendeva meno bello del solito, ma gli evidenziava anche le sopracciglia, mentre il fantomatico Sasuke era seduto dandole le spalle e vide solo una folta chioma nera.
Appena la scorse, Rock Lee scattò in piedi, gli occhi languidi illuminati di una luce che riservava, purtroppo, solo a lei e di cui ancora non si capacitava: tra tutte le ragazze che c'erano a Konoha, possibile che solo lei era riuscita catturare la sua attenzione?
Non che fosse una persona assillante e fastidiosa, anzi: Rock Lee era un bravo ragazzo, non invadente e sempre gentile, all'antica e da quando ai suoi 10 anni le aveva fatto quella dichiarazione d'amore esagerata, dicendo che l'avrebbe protetta sempre, a costo della sua stessa vita, non aveva avuto occhi che per lei.
Rock Lee si alzò subito appena la vide e le diede un affettuoso bacio sulla guancia che lei ricambiò, nonostante la punta di disagio.
Lei non era come Ino, a cui piaceva piacere: se non ricambiava qualcuno preferiva che non le venisse nemmeno dietro, non le piaceva prendere in giro le persone o illuderle.
Gliel'aveva già accennato quel discorso a Lee e lui sembrava aver compreso, ma le aveva fatto comunque l'occhiolino e sollevato il pollice verso di lei: "Ti ho fatto una promessa e la manterrò anche se non mi ricambi, in nome della giovinezza!", con tanto di sorriso abbagliante.
Sorrise ripensando a quello scambio di battute, ma non riusciva a non essere preoccupata quando vedeva quella luce nei suoi occhi che riservava a lei soltanto.
"Sasuke, alzati, ti presento mia cugina Sakura!" disse Naruto, lei ancor accanto a Rock Lee.
Sasuke si alzò immediatamente e, quando si voltò verso di lei Sakura capì tante cose, prima di tutto del perchè zia Kushina aveva tanto insistito per farglielo conoscere.
Lui le sorrise e lei parlo senza pensare, come sempre.
"Io e te non ci conosciamo, piacere Sakura!" disse allungando la mano verso il bellissimo sconosciuto.
"Sasuke!" disse il ragazzo ricambiando la stretta, sorridendole ancora.
Sakura ricambiò il sorriso un po' imbambolata guardando quegli occhi neri, la pelle diafana e i tratti perfetti.
Era davvero splendido.
"Ragazzi che facciamo? Un giro per Konoha? Tanto è ancora presto, poi si torna qui?" propose Naruto.
"Prendiamoci prima una birra!" propose Kiba.
Gli altri acconsentirono e Sakura non poteva fare a meno di guardare di sottecchi il nuovo amico del cugino che sembrava un tipo tranquillo.
"Sai, non lo vedo sorridere quasi mai Sasuke..." gli disse nell'orecchio Naruto, già complice dei pensieri di Sakura "credo che l'averlo avvertito stamattina di essere cordiale l'abbia preparato."
"Gliel'avevi detto in anticipo??" sibilò Sakura guardando Naruto che era già un po' brillo e lei non era da meno, dato che sia Naruto che Rock Lee le avevano offerto una bevuta.
Naruto annuì sorridendo.
"Gli ho detto che quando hai conosciuto Neji sei rimasta traumatizzata per la sua poca cordialità e ha fatto attenzione a non urtare la tua sensibilità!"
"L'hai raccontato anche a lui quella storia?? Naruto io ti uccido!"
Naruto sghignazzò e l'abbracciò.
"Tanto lo so che mi vuoi troppo bene, non riesci ad arrabbiarti con me!"
"Non sei leale!" esclamò Sakura, per poi avvicinarsi al bancone.
"Uno sciottino di grappa alla mela verde!" esclamò Sakura, ben sapendo che sarebbe stato il colpo definitvo per la sbronza: lei l'alcol lo reggeva poco.
"Posso offrirtela io questa bevuta?" chiese Sasuke sorridendole e affiancandosi a lei.
"Ok, ma non sforzarti di sorridere."
"Perchè?" chiese Sasuke, un po' brillo anche lui.
"Lo so che mio cugino ti ha raccontato di quella storia imbarazzante!"
Sasuke sghignazzò e Sakura si chiese se Naruto non avesse contagiato un po' tutti con quella risata.
Non era molto lucida, ma lui era davvero bello.
"Non volevo spaventarti anche io, tutto qui!" fece come se nulla fosse, passandole il drink.
Sakura bevve alla goccia, poi lo guardò con lo sguardo un po' offuscato, avvicinandosi per metterlo a fuoco e lui non si scansò, doveva avere del coraggio!
"Avevo otto anni e Neji dodici..." iniziò a raccontare in preda alla sbornia, una parte di lei cosciente che si stava sputtanando con un perfetto estraneo, l'altra che aveva il disperato bisogno di aprirsi.
"Non l'avevo ancora conosciuto perchè vengo qui solo durante le vacanze... e volevo giocare con Naruto, voglio tanto bene a quella testa quadra... e insomma lui stava già giocando con Neji e, quando gli ho chiesto se potevo unirmi a loro, lui mi ha guardato con quegli occhi di ghiaccio... non era umano, giuro, una cosa tipo Alien... "
Sasuke iniziò a ridere di gusto, bevendo un po' dalla sua bottiglia di birra, ascoltando in silenzio.
"... e mi fa:- Lei non può giocare con noi, è una femmina!- e mi continuava a guardare male, finchè non è arrivato Rock Lee che ha convinto Neji... ma lui continuava a fulminarmi con lo sguardo... mi feci anche la pipì addosso dalla paura!"
Sasuke rise ancora, veramente divertito, e Sakura lo guardò.
"Quindi non devi sorridere per forza!" concluse Sakura solennemente, mettendosi a sedere sullo sgabello, dal quale per poco non cadde.
Sasuke l'afferrò al volo, abbracciandola parzialmente nel tentativo di non farla rovinare per terra e lei se lo abbracciò, approfittando di quell'occasione.
"Ho sonno..." esclamò " ...e tu sei comodo." aggiunse mentre Sasuke non la scansava, troppo divertito dalla situazione o semplicemente compassionevole per le condizioni in cui aveva contribuito a ridurla offrendole da bere.
"Ragazzi, un bel sorriso!!" esclamò Naruto con il cellulare in mano, scattando loro una foto mentre Sakura era abbracciata felicemente a lui.
Naruto era fissato con le foto, soprattutto quando era ubriaco.

A fine serata, Neji riaccompagnò i ragazzi a casa, ma prima di salire in macchina Sakura fece un sorrisone a Sasuke, salutandolo con la mano.
"A domani!" gli fece "Mi sei proprio simpatico!".
Sasuke rise ancora, probabilmente l'alcol lo rendeva meno cupo di quanto gli aveva detto Naruto e si avviò verso la sua macchina.
Naruto e Sakura si dovettero sostenere a vicenda per non cadere dalle scale per raggiungere le camere da letto, poi quasi si baciarono in bocca per darsi la buonanotte, dato che l'alcol non conferiva loro neanche una buona mira.



Ciao!! Questa è la mia prima AU e non so cosa ne sia uscito onestamente! Spero vi piaccia e con la troviate scontata! Mi piacerebbe molto avere una vostra opinione... è una long, non so ancora di quanti capitoli e cercherò di aggiornare settimanalmente! Un bacione!
-nemy1990-

   
 
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