Anime & Manga > Majin Tantei Nougami Neuro
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Autore: Blackrose_Demonia    19/06/2015    1 recensioni
"Non avrei mai pensato di trovare un essere come te"
"E io non avrei mai pensato di commettere lo stesso errore di mia madre"
"E quale sarebbe?" disse lui avvicinandosi, schiacciandomi con il peso del suo corpo al letto
"Inamorarmi di un demone..."- dissi io mentre con stupore lui mi stringeva a sè mentre mi baciava...
(Nuovo personaggio X Neuro)
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neuro Nougami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Stavo tornando a casa dopo il college con la mia amica Anna, a piedi in quanto abbiamo deciso di fermarci a fare shopping e a berci qualcosa in un barettino in periferia, che ormai data la nostra frequenza era diventato una seconda casa.

Sto parlando con Anna del più e del meno quando di fianco a me passa un giovane uomo, avrà avuto si e no dall’aspetto 28 anni, con i capelli a caschetto biondi con due fasce frontali nere e alto, molto alto.

Mi giro solo con la testa per dare una rapida occhiata e con mio stupore mi accorgo che anche lui mi guarda per poi mostrare un strano sorriso.

Anna mi tocca dentro e io mi desto da quella specie di trance in cui ero piombata.

“Non sapevo conoscessi ragazzi così interessanti”

Io agito la mano sinistra come per dire no

“Sinceramente è la prima volta che lo vedo, voglio dire un tipo del genere sarebbe difficile da dimenticare”

Dopo la mia affermazione ci mettiamo a ridere e ci dirigiamo in una boutique lì vicino.

Stiamo girando tranquille quando ad un tratto Anna vede un salopette e decide di provarla.

Mi siedo su un puf posto poco più indietro dei camerini, appoggiando per terra la borsa.

Do un occhiata al cellulare, avevamo ancora tre ore prima che io iniziassi a lavorare. Mi sento osservata e rapidamente giro la testa e mi ritrovo il giovane uomo di prima che guarda all’interno del negozio dall’altro lato della strada, il tempo di chiedere gli occhi e riaprirli ed è sparito.

Forse me lo sarò solo immaginato, penso per poi rimettere via il cellulare e bussare al camerino di Anna.

“Esco, un attimo!!”

Anna esce facendo una finta posa da modella, che proprio non le si addiceva per via dei suoi modi quasi sempre mascolini.

“Allora come mi sta?”

“Stai benissimo, beata te io con il mio fisico non posso portarle” dico sospirando

“Ah non sai cosa darei per avere il tuo davanzale, io ne ho pochissimo”

“Dai cambiati che andiamo al bar, ti ricordo che poi devo lavorare”

“Si si, che fretta che hai!”

“NO, No, tutto bene è che mi hanno chiamato per andare prima al lavoro”

Dico mentendo palesemente, perché in cuor mio sapevo di non essermi immaginata quell’individuo, la realtà è che volevo andarmene il più velocemente possibile.

Dopo aver pagato siamo andate al bar abbiamo bevuto la nostra tazza da thè con i pasticcini quando stiamo per uscire mi accorgo che in fondo al locale c’è seduto quell’individuo e mi accorgo che non ha ordinato nulla.

Tocco dentro Anna e la prendo sotto braccio.

“Anna mi crederai pazza ma quel tizio alto che abbiamo trovato in strana ci segue” dico sottovoce per poi farla voltare ma in fondo non c’è più nessuno.

“Te lo sarai immaginata!”

“No Anna sono sicura!!”

Corro verso la cameriera e chiedo se si ricorda di qualcuno seduto a quel tavolo, portandomi dietro Anna.

“No mi dispiace, abbiamo così tanti clienti non ricordo.”

Ero senza parole, eppure ero sicura di non essermelo immaginata.

“Sarai stanca, sicura di riuscire ad andare al lavoro?”

Sospiro, ero sicura di non essermelo immaginata… eppure nessuno lo aveva notato … tranne me…

“Si si hai ragione sarò stanca, ma meglio andare al lavoro, oggi è il giorno di paga!”

Pago la mia parte del conto per poi salutare Anna e dirigermi al lavoro.

Per tutto l’arco di tempo del lavoro non ho più avuto modo di vederlo, forse davvero mi ero immaginata la sua presenza.

Inoltre impegnata come ero con il servizio molto probabilmente manco sono riuscita a controllare bene.

Finito ho fatto una doccia per poi rindossare i miei soliti vestiti, ritirare l’assegno e dirigermi a casa.

Tiro fuori le chiavi ed entro, quando mi accorgo che dall’altro capo della stanza c’è ancora quel tizio che rovista fra i documenti e li articoli di giornale presenti sulla mia scrivania.

Prendo la scopa, appoggio tutto silenziosamente per terra e mi dirigo con essa verso di lui per poi tentare di colpirlo quando con un braccio blocca il colpo piegando il metallo del manico.

Spaventata cerco di colpirlo con calci e pugni ma questo in un secondo mi blocca, impedendomi ulteriori movimenti, faccio per gridare ma mi tappa la bocca rendendomi tutto impossibile.

Ero disperata, cosa voleva quel tizio da me? Quando guardo i suoi occhi mi rendo conto che quel tizio era tutto tranne che umano, essi emanano una luce verde elettrico e sono quasi a doppio giro.

 

“Ti lascio se prometti di non reagire in qualsiasi altro modo violento o avventato”

 

Muovo come ad indicare un si con la testa, mentre finalmente sono libera di muovermi.

 

“Cosa sei e cosa vuoi da me? Non sei umano vero?”

 

“Sei molto attenta, no non lo sono. Sono sorpreso che tu sia riuscito a vedermi non ostante fossi invisibile per tutti. “

 

Dice per poi accendere la luce della stanza, mentre io non posso far a meno anche se spaventata di ammirarlo.

 

“Mi chiamo Nogami Neuro e sono un demone che si nutre di misteri”

 

U…un demone? Forse avevo preso una botta in testa.

 

“Ammettiamo che ti creda, cosa vuoi da me?”

Dico riprendendo in mano il mio orgoglio e coraggio per poi piazzarmi davanti a lui, anche se io li arrivavo forse al petto.

 

“Che tu sia la mia copertura sulla terra, dovrai svolgere il detective al posto mio.”


“Oh e cosa avrei io in cambio?”

 

“Le spiegazioni sulla tua vera famiglia e natura”

 

Spalanco gli occhi sorpresa, come faceva a saperlo? Scaccio via i pensieri, quella creatura mi aveva ammaliato; una persona normale, sarebbe scappata via, avrebbe denigrato mentre io tesi la mia mano piegando di lato la testa, incuriosita da quell’essere.

 

“D’accordo, voglio aiutarti. Ma io voglio sapere tutto su di te e sul mondo dei demoni.”

 

Lui apre gli occhi sorpreso per poi mostrare un sorriso e una dentatura da squalo e allunga la sua mano stringendo la mia.

 

“Sei davvero strana”

 

“Curioso detto da un demone.”

 

E così era iniziata quella nuova strana avventura, che presto mi avrebbe condotta per sentieri pericolosi, oltre che verso a un passato ormai dimenticato…….

 

_Punto di vista di Neuro_

 

Sono stato sbattuto dal portale sulla terra in un parco, che tutto mi ricordava fuochè il Giappone dove ero stato nella mia prima avventura in superficie.

 Inizio ad incamminarmi fino ad arrivare in quello che sembra un quartiere periferico, c’erano molte persone che frenetiche si aggiravano con in mano valigette, telefoni.

Sentendole parlare capì che si esprimevano in inglese, molto probabilmente ero in un paese del nord Europa, contando i mezzi di trasporto.

Sto guardandomi in giro alla ricerca di qualche altro indizio su dove mi trovassi esattamente, oltre ad essere alla ricerca del mio nuovo partner, quando di fianco a me passa una ragazza dai lunghi capelli rossi come braci spente vestita da capo a piedi di nero.

Si gira a guardarmi mentre in un lampo, capisco che le ricerche su dove fossi capitato erano appena passate in secondo piano, capisco che lei sarebbe stata la mia nuova partner.

Faccio finta di allontanarmi, mentre da lontano inizio a seguirla, volevo indagare su di lei.

Mi infilo in una via secondaria per usare l’Evil Blind, così da non destare sospetti e poterla seguire senza problemi, o almeno così pensavo. Esatto pensavo perché per qualche strano motivo, lei riusciva comunque a vedermi non ostante l’uso mia tecnica demoniaca. Il che non fece che accrescere la curiosità nei suoi confronti.

Decido di smettere di seguirla quando nel bar iniziò a chiedere alla cameriera se aveva visto qualcuno seduto al posto dove ero io poco prima.

Quando si dirige al lavoro, passo ad un'altra strategia, ovvero scoprire dove abita e indagare partendo da lì.

Quando tutti escono dagli spogliatoi, sono libero di frugare nella borsa fin quando non trovo il necessario e sparisco diretto alla casa di quella ragazza, lasciandole così modo di pensare di essere stato solo un illusione.

La casa e’ un piccolo cottage circondato da poche case e dalla campagna, era ormai tardo pomeriggio, quasi sera, dovevo sbrigarmi, presto sarebbe arrivata e io dovevo reperire qualcosa.

Leggendo gli articoli di giornale, finalmente capi dove mi trovavo Londra, anno 2015.

Finito mi metto a frugare un po’ ovunque e quando ho quasi finito faccio solo in tempo a fermare il colpo che la ragazza stà per infierirmi.

Evidentemente non ha capito che non ero umano, ma se ne rende conto non appena vede che riesco facilmente a bloccarla e il ferro piegato del manico della scopa.

Si mette a dimenarsi e tentare di urlare non lasciandomi altra opzione se non quella di bloccarla e tapparle la bocca. Non aveva reagito come Yako, lei era molto meno docile era un esplosione d’energia e rabbia.

 

Si dimena cercando di liberarsi mentre i suoi occhi mostrano frustrazione, rabbia e paura evidentemente non era abituata a sentirsi inerme.

 

Quando finalmente le prometto di lasciarla libera se non urla, sembra riacquistare calma e sangue freddo.

 

“Cosa sei e cosa vuoi da me? Non sei umano vero?”

 

La sua voce era tremante, quasi faticasse a rimettere insieme i pezzi di quello che era successo in quelle poche ore.

 

Sono sorpreso ancora dal fatto che sia riuscita a vedermi con la tecnica e ora ero curioso di scoprire cosa nascondeva quella strana ragazza, accendo la luce per darle modo di tranquillarsi, anche perché non volevo che reagisce di nuovo cercando di menarmi o che d’improvviso facesse di testa sua e scoppiasse a urlare.

 

Finalmente mi presento e li dichiaro senza troppi giri la mia vera natura e cosa volevo da lei.

Pensavo avrebbe denigrato, che sarebbe scappata, invece si pone davanti a me dicendomi cosa le avrei offerto in cambio, altra reazione totalmente diversa dalla mia prima partner.

 

“Le spiegazioni sulla tua vera famiglia e natura”

 

Mi guarda spalancando i suoi occhi marroni, molto probabilmente si stava domandando come facessi a saperlo, ma rapidamente sembra scacciar via quei pensieri per poi allungare verso di me la mano piegando leggermente la testa.

 

“D’accordo, voglio aiutarti. Ma io voglio sapere tutto su di te e sul mondo dei demoni.”

 

 Di certo ero incappato nella partner più strana e curiosa che avrei mai potuto incontrare, ora rimaneva solo come intrufolarmi in quella nuova realtà.

 

Non ero certo dove ci avrebbe condotti quella collaborazione, speravo solo che fosse ricca di nuovi misteri sempre più complessi oltre che il famigerato mistero supremo di cui ero da sempre alla ricerca. 

 

 

 

 

 

 

 

 

_Note dell'autrice_

 

Eccomi con il primo capitolo cruciale, il loro incontro.

Ho pensato di inserirlo perchè senza di esso a mio parere non si capiva come i due personaggi si fossero incontrati, e per tanto ho desiderato approfondire questo particolare, non solo perchè si riesce a riflettere sul carattere della protagonista ma si iniziano ad avere dei particolari su quest'ultima e di sue particolari abilità.

Ho pensato fin dall'inizio che Neuro si nascondesse per riflettere sulla sua decisione di prendere lei come partner e come con Yako osservarla per un pò in discrezione, anche se con lei poi non è andata proprio come con la prima sua partner.

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, gradirei ricevere commenti di qualsiasi natura perchè mi aiuterebbero a capire se sono migliorata sia nella stesura che nelle fasi di scrittura in generale.

Vi ringrazio immensamente anche chi leggerà solo questa fanfiction.

   
 
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