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Autore: MissSunshine    12/01/2009    1 recensioni
Questa è una shot che ho scritto di getto, ispirata da una canzone..(di quale canzone si tratti lo scoprirete in fondo alla storia). Non è nient'altro che un'impersonificazione di una sposa nel gran giorno. Dubbi, domande, paure e confessioni che rendono un giorno indimenticabile. [Dai il 5 per 60 dei tuoi minuti alla causa "Commenti" renderai felice uno scrittore alla spasmodica ricerca di commenti^^]
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Matrimonio incerto

 

 

aòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdò

 

Ci siamo.

Dopo i secoli che ci sono voluti l’hai fatto.

Mi hai chiesto di sposarti.

E io ora sono qui.

Davanti a questa porta che mi cambierà per sempre la vita.

Ma è davvero quello che voglio?

Ho voluto talmente tanto sposarti che oramai non so se lo voglio davvero,

o se è diventata come un’ossessione.

Sono in ritardo,

ogni sposa che si rispetti lo è.

Guardo il bouquet che tengo in mano.

E’ davvero questo che voglio?

Sarò capace di amarti per tutta la vita?

Ti starò vicina anche quando saremo vecchi?

Ti terrò per mano nei momenti difficili?

Non lo so più.

Mio padre non c’è.

Non è potuto venire.

E il mio migliore amico è in ritardo,

come me.

Avevo optato per un’entrata con lui,

ma il prete non ha voluto.

-O il padre o niente-

Peccato.

Se ci fosse lui almeno ora potrebbe rassicurarmi.

Faccio un passo indietro.

Potrei sempre scappare via.

Ci metterebbero sempre troppo per trovarmi.

“O certo chi vuoi che noti una donna che scappa vestita da sposa?”

Sono una codarda.

Lo sono sempre stata.

Che cosa devo fare?

Il brusio all’interno della chiesa aumenta.

Si staranno chiedendo tutti che fine ho fatto.

Che cosa diavolo devo fare?!

Indietreggio.

E se non ti amo?

Come farei a passare la vita con te se non ti amo veramente?

Mi sudano le mani.

So che è tardi per pensarci ma il problema non mi si era mai posto.

Sono confusa.

E proprio nel momento in cui sto per battere in ritirata lo vedo.

Nella mia mente lo vedo.

Agitato.

Forse ha capito che non so che fare.

Le mani mi sudano.

Gli occhi pizzicano.

Non posso fargli questo.

Ma è amore?

Mi giro e, lentamente,

forse anche troppo lo ammetto,

arrivo fino alla porta.

Poggio la mano sulla maniglia.

Chiudo gli occhi.

Forse sto per fare l’errore più grosso della mia vita.

Ma l’immagine di lui solo su quell’altare mi fa stare male.

La stretta sulla maniglia aumenta,

mentre io ingoio le lacrime.

E la apro.

Intravedo mia madre fare un sospiro di sollievo.

Le mie amiche che mi sorridono, comprensive.

Loro lo sapevano.

Sapevano che non sono sicura,

ancora prima che lo capissi io.

Sono una persona leggibile quando non capisco i miei sentimenti.

I miei occhi verdi-azzurri guardano la navata confusi.

Sono tutti felici,

ed alcuni dei miei vecchi amici mi guardano come non avevano mai fatto.

Dovrei essere felice.

Ma sono solo tanto tanto confusa.

La marcia nuziale comincia.

Ma io non mi muovo.

Le mie gambe sono peggio del cemento.

Non riesco a muoverle.

Forse non voglio muoverle.

Alzo lo sguardo verso l’altare,

ma appena ti vedo mi costringo a distogliere lo sguardo.

Devo capirlo da sola.

So che se mi guardassi con il tuo stupendo viso stupito non ce la farei.

Il brusio aumenta.

Riesco a percepire alcune battute.

Qualcuno si chiede che cosa sto facendo.

Altri che non sono mai stata così bella.

Mia madre che ha paura per me.

E poi ti sento.

-Che cosa stai facendo lì impalata?-

Alzo lo sguardo.

Il brusio termina all’istante.

Anche se la navata è lunghissima riesco a vedere i tuoi occhi.

-Non lo so-

Rispondo, sincera.

Tu mi sorridi.

-Lo so-

Io sento gli angoli degli occhi pizzicare.

Fai un passo verso di me.

-Hai paura Giulia-

Io annuisco, felice che tu non mi abbia chiamata tesoro.

Lentamente cammini verso di me.

I tuoi occhi non abbandonano i miei per nemmeno un istante.

-Eri felice quando ti ho baciata la prima volta?-

Io annuisco, confusa.

-Eri felice quando abbiamo fatto l’amore la prima volta?-

Sento il brusio aumentare scandalizzato.

Dovrei sentirmi imbarazzata adesso.

Insomma in teoria io dovrei essere ancora vergine.

Ma non lo sono.

Annuisco, di nuovo.

Continui a camminare.

-Eri felice quando dormivamo abbracciati?

O quando parlavamo tutta la notte?-

Annuisco.

La nebbia nella mia testa si va via via diradandosi.

-Eri felice quando ti chiamavo amore o tesoro?-

Annuisco, le mie labbra sono incollate.

Non riesco a parlare.

-Eri felice quando eri con me?-

Sei quasi arrivato.

Io annuisco.

Mi tendi la mano.

-Eri felice quando ti ho chiesto di sposarmi?-

Per la prima volta da quando hai cominciato a farmi questa sottospecie di interrogatorio

Vedo un lampo di incertezza nei tuoi occhi.

-Si- dico.

Sorridi.

-Sei bellissima Giulia-

Io arrossisco, e abbasso lo sguardo

-Grazie, anche tu-

Rispondo, incapace di dire altro.

-Ti amo-

Alzo lo sguardo.

E ora?

Che cosa ti rispondo?

Guardo i tuoi occhi, belli da mozzare il fiato.

So che è orribile dire “ti amo” senza che nessuno ti risponda.

So la sensazione che da.

Ma non riesco a muovere le mie labbra.

-Ti amo Giulia-

Ripeti, imperterrito.

Sento le lacrime che ho trattenuto fino ad adesso rompere la diga creata dal mascara.

“Io no” –Anche io-

Prendo la tua mano.

La stringo forte e cerco di dare un senso a ciò che ho appena detto.

Se non ti amo perché ti ho detto il contrario?

Ti guardo e vedo che sei felice.

Ti avvicini a me e mi sussurri un –grazie- che mi sembra un’accusa.

Piango perché è l’unica cosa che riesco a fare.

Silenziosa come sono sempre stata.

Mi piace stare da sola quando sto male.

E tu questo lo sai.

Ma forse, è giusto così.

Arriviamo all’altare.

Mi stringi forte la mano mentre la funzione inizia.

Per tutto il tempo io ti guardo.

Incapace di pensare razionalmente.

Penso solo che non ti amo.

E che sono la persona più orribile del mondo.

E poi eccolo, il penultimo momento della mia salvezza.

-Se qualcuno ha qualcosa da dire affinchè questi due giovani non si debbano sposare…-

Rivolgo un’occhiata alla navata, che vuole essere una preghiera di salvezza.

Ma che risulta come un’occhiata ammonitiva.

Nessuno mi salverà stavolta.

-…bene- sospira il prete.

Non siamo in una telenovela.

Cosa mi aspettavo?

Che mia madre saltasse in piedi sulla panca per urlare che siamo fratelli?

Sveglia Giulia.

Il prete mi guarda interrogativo.

-Cosa?...-

Chiedo terrorizzata.

Tu mi guardi, ridendo sotto i baffi.

Pensi ad uno dei miei soliti scherzi.

-Giulia Campus, vuoi tu prendere il qui presente…-

Oddio siamo già qui!

Ti guardo.

Nei tuoi occhi vedo tutto quello che siamo stati.

E di colpo capisco perché ti ho detto che ti amo.

Perché io ti amo davvero.

Avevo solo paura.

Una paura fottutta di soffrire.

Ma so che non succederà, non con te.

Per la prima volta sorrido.

-Sì-

Dico.

Tu mi guardi, e da come sorridi so che muori dalla voglia di baciarmi.

Anche io.

Mi guardi mentre il prete ti domanda la stessa cosa.

E rispondi mantenendo i tuoi occhi dentro ai miei.

La tua risposta quasi mi fa ridere.

-Secondo lei non voglio sposare questa meraviglia?-

Mi sorridi.

Il parroco un po’ irritato ci dichiara marito e moglie.

-Ora può baciare la sposa…-

Tu ti avvicini a me.

-Scusa, avevo paura di non amarti-

Gli sussurro.

Lui si blocca ed ho paura che abbia deciso di uccidermi.

Poi sento la sua bocca possessiva sulla mia.

Gli butto le braccia al collo e lo capisco.

Non potrei vivere senza di te.

Dopo un colpo di tosse capisco che forse, per questo,

dobbiamo aspettare stanotte.

Tu ti stacchi e mi sussurri felice.

-Anche io non ero sicuro…-

Ti guardo sorpresa.

-Ma non sono mai stato tanto felice di sbagliarmi in vita mia-

Sorrido.

In quella maniera che so ti piace tanto.

Ti giri verso la navata, mi prendi in braccio e gridi:

-HO SPOSATO UN ANGELOOOOOO!-

Io rido, mentre tu corri fuori.

Anche tu ridi, mentre le mie amiche fischiano.

Mi sembra di aver visto la Jenny ammiccare al prete.

Ma sarà stata una mia impressione.

Sinceramente sono troppo felice per pensarci.

Ci buttiamo in macchina e partiamo a tutto gas.

Dopo due isolati ci fermiamo davanti a casa nostra.

Mi guardi negli occhi.

-Ti amo amore mio-

Ed ora lo so.

-Ti amo anche io tesoro-

E so che è vero.

Mi baci mentre saliamo verso casa nostra.

-E il ricevimento?- chiedo trafelata.

Tu ridi mentre mi baci.

-Stavamo per non sposarci e tu pensi a quello?-

Rido.

-Mia madre ci uccide-

Ridi anche tu.

-Anche la mia-

Mi prendi per mano e mi asciughi la guancia salata.

-Sono felice che tu sia mio marito-

Tu sorridi.

-Anche io che tu sia mia moglie signorinella-

Ridiamo mentre torniamo verso il ricevimento.

Mentre mi do una sistemata penso che forse, non  è stata una cerimonia normale.

Ma in fondo noi due siamo forse persone normali?

No.

E sono così felice di averti sposato che lo griderei a tutti.

E anzi…

Mi affaccio dal finestrino.

-IO AMO MIO MARITOOOO!-

Tu al posto di guida ridi.

Cominci a suonare il clacson.

Sei felice.

E io ti amo.

E non sono mai stata così tanto sicura in vita mia.

Ti amo, per sempre.

 

aòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdòaòdò

 

Sinceramente l'ho scritta di getto ispirata dalla canzone (In particolare) dal video di _Hot 'n cold_ di Katy Perry.

Non sono sposata nè sto per farlo (vivo nella mia singletudine con i miei 17 anni suonati XD) ma il mio cervello si è attivato sulla frequenza :MATRIMONIO!

Spero vi fossa piacere^^ MissSunshine

 

 

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