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Autore: HoPauraDiSbagliare    19/06/2015    4 recensioni
Ricordate "Such a perfect remedy"?
Come hanno scoperto, Kate e Rick, di aspettare Gabriel?
Dal testo:
"La mattina sorprese i due amanti ancora abbracciati. Lui si svegliò per primo e guardò la sua musa."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Quasi tutti, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'We are a family'
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Angolino: contro ogni previsione sono di novo qui! Questa one-shot non tiene conto dell'età dei personaggi nel telefilm, anche se non ho mai capito l'età precisa che hanno, tranne quella di Alexis.

Nella storia Castle è diventato padre a 20 anni e ora ne ha 38, quindi alexis ne ha 18. Kate ne ha 31 e Martha 62. Anche questa frutto di un sogno -più o meno-.

Ne ho sognata una parte, che faceva da inizio provvisorio, poi scrivendo quella parte è venuto fuori il resto e -per coerenza con il resto della fanfic- l'inizio provvisorio è stato cambiato.



Our family




La mattina sorprese i due amanti ancora abbracciati. Lui si svegliò per primo e guardò la sua musa.

****

Mi sveglio e la prima cosa che vedo sei tu. Ah, che bel risveglio.

Incominci ad agitarti nel sonno, segno che ti stai svegliando, così ti lascio andare e mi sistemo su un fianco, poggiando la testa sulla mano.

Apri gli occhi e ti giri verso di me.

-Ciao- ti sussurro dolcemente.

-Ciao- mi sussurri tu in risposta.

-Tutto bene?- Improvvisamente sembri più sveglia.

-Si, va tutto bene. Ho una sorpresa per te, ma- dici prima che ti interrompa -l'avrai più tardi.-

-Sei malefica, lo sai?- mi avvicino un po' e ti cingo la vita con il braccio sinistro.

Mi accarezzi la guancia con la destra, mentre la mano sinistra -sulla quale da circa undici mesi brilla la fede- resta abbandonata sul cuscino.

Ti bacio con amore e tu ricambi. Mi assecondi, non lotti per il predominio, mi lasci campo libero.

Ti faccio stendere supina e mi porto su di te, reggendomi sulle braccia senza smettere di baciarti. Mi spogli e io faccio lo stesso.

Ci amiamo, con dolcezza e passione, poi ti stringo al mio petto, carezzandoti e baciandoti i capelli, mentre con l'altra mano ti lascio pigre carezze sulla schiena.

Tu, invece, sorridi e con l'indice mi disegni piccoli cerchi invisibili sul petto, all'altezza del cuore.

Sono felice, non voglio che il nostro momento di pace si interrompa, ma tu ti alzi e ti dirigi alla cassettiera.

Vedendo il mio sguardo interrogativo, rispondi alla mia muta domanda.

-Prendo il tuo regalo- dici.

Sistemo dei cuscini contro la testiera del letto e mi ci appoggio, seduto.

Apro leggermente le gambe e le braccia, un tacito invito a sistemarti con la schiena contro il mio petto.

Con un pacchetto tra le mani ritorni sul letto e ti sistemi tra le mie gambe, restando però distaccata da me. Ti tiro più indietro fino a far incontrare i nostri corpi, poi ti sposto i capelli da un lato con una leggera carezza e comincio a baciarti il collo.

Pur volendo non riesci a trattenere un piccolo gemito quando mi soffermo poco sotto l'orecchio, sul tuo punto debole.

Con le mani ti carezzo le gambe ancora nude e poi salgo sui fianchi e sul ventre.

Queste leggere carezze sono il mio modo di venerarti, di farti sentire amata e protetta senza bisogno di parole, l'hai capito bene, ormai.

In questo momento ti senti anche desiderata, ma questo non é dovuto alle carezze che ti sto lasciando, bensì alla mia eccitazione, premuta alla base della tua schiena.

Gemi ancora, segno che anche tu stai lentamente perdendo il controllo del tuo corpo e cerchi di fermarmi.

Il pacchetto é ancora abbandonato sul letto, forse non vuoi procrastinare ancora prima di rivelarmi il tuo regalo.

-Rick- tenti, ma senza successo.

-Rick fermati- mi afferri le mani e le sposti lontano dal tuo corpo.

-Perché?- chiedo deluso e leggermente infastidito, mentre il mio fiato sul collo ti provoca altri brividi.

-Vuoi il tuo regalo, si?-

Annuisco, restando però in silenzio.

-Bene allora fermati.-

- Uffa, rovini uno dei pochi momenti di intimità che ci restano.-

-Io non lo definirei rovinare, piuttosto... arricchire- e prima che possa chiederti come mi porgi il pacchetto e ti sposti, mettendoti al mio fianco.

Lo osservo.

É una scatola rettangolare, grande poco più di un libro, coperta da carta regalo azzurra, blu e bianca.

Scarto il pacchetto e apro la scatola. Dentro c'è proprio un libro.

Ti osservo e mi inciti a continuare. Prendo il libro e ne leggo il titolo in copertina e l'autore.

Il titolo é "Our family" e, no! Non ci credo.

L'autrice é Katherine Beckett. Sei tu!

-Hai scritto un libro?- ti chiedo.

-Io solo materialmente, però siamo stati noi che abbiamo scritto un libro. Insieme. Non é realmente un libro, ci sei vicino, però.-

A quel punto lo apro e in prima pagina trovo la scritta "Our second family".

Giro la pagina e mi ritrovo le facce di Javier, Kevin e Lanie che mi sorridono a 32 denti.

Ti guardo interrogativo, ma poi giro la pagina e trovo scritta una frase che mi colpisce molto.

"Alla famiglia. Non quella di sangue, ma quella di sentimenti. Mi avete sempre sostenuto, incitato e protetto, come se fossimo fratelli e sorelle. Non so come ringraziarvi ragazzi."

Andando avanti trovo una pagina con scritto "Our family".

Ti sorrido e girando pagina a trovo una foto di mia madre.

Non so come abbia fatto ad averla, ma in quel momento non mi importa. Come per la precedente ci trovo una frase:

"Grazie Martha. Con la tua stravaganza e unicità hai saputo darmi consigli molto utili in momenti brutti in cui ero insicura e spaventata. In te ho trovato una seconda madre e una stupenda suocera. Non posso fare altro che ringraziarti per quella notte di circa quaranta anni fa nella quale concepisti Rick, la mia anima gemella."

Ti guardo sorpreso, imbarazzato e anche -soprattutto- commosso.

Ti dono un bacio sulla guancia e tu mi sorridi.

Sono curioso di scoprire cos'altro mi riserva quel libro, così giro la pagina.

C'è una foto di Alexis e dietro hai scritto qualcosa, come per le altre foto:

"Alexis, non so veramente cosa dirti oltre a ringraziarti per aver reso tuo padre un uomo maturo, responsabile e, appunto, un ottimo padre. Nonché per esserti occupata di lui, per esserti fidata di me e avermi accettata. Sei come una figlia (non che mi voglia sostituire a Meredith, sappilo) ma é grazie a te che mi sono tuffata nella stupenda avventura che é la vita con voi."

Ti abbraccio di nuovo, forte, e ti stampo un leggero bacio sulle labbra sussurrandoti un "grazie" per avermi accettato con la mia stramba famiglia, i miei errori e le mie stranezze e per amare la persona più importante per me: mia figlia.

Girando ancora la pagina trovo una mia foto e al posto della frase scritta trovo la tua promessa di matrimonio e alla fine, in grande, c'è scritto "Grazie Rick".

Ti bacio, ancora, mentre delle piccole lacrime scorrono sul mio viso.

La tua donna, tua moglie, ti fa commuovere per ogni suo gesto, ma non te ne vergogni. Piangi di felicità e non c'è cosa più bella.

Nella pagina seguente troneggia una scritta: " É finita qui? Gira" recita.

La guardi, confuso, ma giri pagina.

C'è una foto in bianco e nero e non capisco di che si tratta, finché non leggo una frase che mi riempie il cuore di gioia: "Hi Dad!". E' un'ecografia, un semplice pezzo di carta che cambia il nostro futuro, facendoci realizzare di essere GENITORI.

Faccio un enorme sorriso e tu mi sorridi di rimando, leggermente imbarazzata.

Ti abbraccio di slancio e ti bacio, un bacio che ci toglie il fiato.

Sono felice. Aspettiamo un bambino.

Non riesco a realizzare questa stupenda notizia, così te lo chiedo, con la voce spezzata dall'emozione.

Tu mi guardi, sorridi e annuisci, mentre mi carezzi una guancia ruvida per la barba che non ho rasato. Mi lascio andare ad una risata gioiosa e poi ti carezzo il ventre, salutando per la prima volta nostro figlio.

Ti prendo in braccio, dicendoti che necessitate di una buona colazione, e mi dirigo in cucina. Ci arrivo e lì incontro lo sguardo interrogativo di mia madre e mia a figlia.

Contemporaneamente mi chiedono:

-Richard tutto bene?-

-Papà, va tutto bene?- Poggio delicatamente Kate a terra e poi mi rivolgo a loro.

-Va tutto a meraviglia. Alexis chiamami ancora papà, per favore- dico con un sorriso, lasciando un tenero bacio sulle loro fronti.

Kate mi guarda divertita e commossa, mentre Alexis la guarda confusa.

-Kate, cosa é successo a papà?-

Prima che lei possa rispondere, parlo:

-Ah, quale meravigliosa parola: PAPÀ!-

Incomincio ad armeggiare in cucina per preparare la colazione ai miei due figli e a mia moglie, mentre mia madre gusta il suo thè.

Prima che possa mettere qualcosa sul fuoco, Kate mi chiama e io mi dirigo al suo fianco.

Le passo un braccio intorno alla vita e mi rivolgo alle due donne che ancora ci guardano confuse.

-Kate mi ha fatto un regalo- dico felice.

-Ora capisco. Kate, perché l'hai fatto? Papà ama già Halloween, non serviva che gli facessi anche un regalo.-

-È un regalo un po' diverso, Alexis. Rick, vallo a prendere.-

-Sicura?- ti chiedo.

Annuisci e mi rivolgi un sorriso.

Vado in camera, prendo il libro e ritorno dalla mia famiglia.

Lo porgo ad Alexis, che lo guarda e poi guarda Kate. Io la incoraggio.

Alexis lo apre e incomincia a leggerlo. Sorride e a volte le scende qualche lacrima.

Appena finiscono di leggere mia madre si catapulta verso Kate e la abbraccia, facendoci le congratulazioni.

Cala il silenzio.

Mia figlia é ferma sul divano. Non fa nulla, non DICE nulla.

-Alexis?- provo a chiamarla. Niente.

-Alexis?- riprovo. A quel punto ho paura che non l'abbia presa bene.

Si alza e, con estrema calma, si dirige da Kate. Arrivata lì, succede tutto in un attimo.

La abbraccia forte, mentre sul volto spunta un sorriso e qualche lacrima le bagna le guance. Kate ricambia la stretta e sento Alexis sussurrarle:

-Grazie, MAMMA-

Si dirigono in cucina, mentre io rimango a guardare la mia famiglia e ne resto

incantato, innamorandomene ancora di più.





Angolino:

Spero davvero che vi sia piaciuta. Un grazie speciale va a mia sorella, che ha betato il testo e ad AleJackson (non pubblica in questa sezione, ma in Percy Jackson, Harry Potter, Shadowhunters) che l'ha letta in anteprima e mi ha dato numerosi consigli.

A presto,

Laura.

  
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