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Autore: pluffa_nox    19/06/2015    1 recensioni
Jane sorrise alla scena. Lui non riusciva a non farla ridere con un'aria di un'ebete adorante.
Ed era fottuta.
Perché essere innamorata del suo migliore amico era la sua piccola tragedia personale, il suo piccolo inferno.
Considerando il fatto che lui fosse apparentemente innamorato perso della sua fidanzata storica e che ciò era un groviglio di spine che scorreva contro il suo cuore ogni volta che li vedeva e che lui menzionava lei.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Prologo:

 

CHIAMATA IN ARRIVO..

Jane si diede una veloce occhiata allo specchio passandosi una mano tra i cappelli per dargli una forma decente. 
Okay, non era bellissima, ma era carina e quel giorno era riuscita a valorizzare al meglio i suoi occhi marroni con la matita e mascara, le labbra con un rossetto color ciliegia e i brufoli sulla sua pelle ambrata quasi non si intravedevano più.
Era soddisfatta del risultato.
Si apprestò a rispondere alla chiamata, facendo scivolare velocemente le dita sul touch pad del computer per inidirizzare la freccia bianca sull'icona verde per rispondere alla chiamata. Premette.
Ed eccolo lì che si presentava con una faccia idiota davanti a lei, mentre lei aveva raccattato l'armadio per trovare qualcosa di decente da indossare.
I suoi capelli erano una massa indomabile di un colore tra il nero e il marrone che ti faceva venire solo voglia di passarci sopra con le dita.
Stava mostrando in evidenza i suoi denti, non drittissimi ma che li conferivano un sorriso adorabile. Gli occhi erano quasi a mandorla e di un colore piuttosto anonimo ma che Jane adorava.

-La smetterai mai di fare l'idiota?- chiese la ragazza sorridendo divertita all'immagine formatasi allo schermo.
-Io? Sono assolutamente normale.- rispose Mark accentuando un sorriso esagerato e sgranando acora più gli occhi.
-Sei un'idiota. Adesso smettila che dobbiamo ripassare Biologia, questo esame sarà la mia rovina-. Il tono forzatamente serio sembrò rinsavire il ragazzo che con un'espressione seria afferrò il suo libro, mimando il gesto di un soldato sull'attenti.
Jane sorrise alla scena. Lui non riusciva a non farla ridere con un'aria di un'ebete adorante. 
Ed era fottuta. 
Perchè essere innamorata del suo migliore amico era la sua piccola tragedia personale, il suo piccolo inferno.


Jane era grata della sua vita. Si era trasferita a Londra un anno fa con la famiglia ed adesso si apprestava a conseguire i suoi esami GCSEs. Il trasferimento era tato davvero un duro colpo per lei, le mancava terribilmente la sua terra natia, Roma. Una città che d'estave aveva un sole che spaccava le pietre e ti costringeva ad andare al mare, diversamente da Londra, dove a fine Giugno eri ancora cosretta ad indossare un giacchetto leggero e dove le belle giornate erano viste come un vero e proprio miracolo per gli inglesi.
Le mancava terribilmente la pizza, quella buona. Ma non poteva farci niente.
La separazione dei suoi più il seguente licenziamento della madre dal suo posto di lavoro l'avevano portata nella capitale d'Inghilterra e l'aveva fatta arretrare di un anno per quanto riguarda il suo percorso scolastico. Un anno in Italia, due anni arrestrai per gli Inglesi.
Si era dovuta iscrivere a un College per proseguire gli studi. E lì aveva incontrato l'inizio delle sue sventure: Mark Walter, un ragazzo dal gigantesco ego con una confidenza sprosporzionata. Tra loro non vi scorreva un buon sangue. Lui aveva osato correggerla alla lavagna facendola sembrare una stupida, nonostante alla fine lei l'aveva avuta vinta e lui non sopportava l'atteggiamento da principessa di lei.
Ma il fato che per qualche modo voleva che loro due fossero amici, facendo mettere insieme i loro due rispettivi amici, Jasmine la cara amica di lei e Steven il miglior amico di lui. 
Si erano ritrovati entrambi a sopportare i propri migliori amici litigare e avevano cominciato a parlare.
Galeotto fu quell'avvenimento.
Il ragazzo supericiale che pensava lui fosse, era un ragazzo che portava sulle spalle il futuro dell'intera famiglia anche loro rifugiati a Londra per un futuro migliore.
E ciò aveva colpito lei che ne rimase colpita da un ragazzo con una storia simile alla sua. Perchè anche lei aveva una madre che lavorav 12 ore al giorno per mantenere lei e suo fratello che riponeva tanta fiducia il lei.
Questo fu l'inizio di una delle cotte più grandi che lei avesse mai avuto, con tre confessioni d parte sua e tre rifiuti. La quarta volta invece qualcosa era cambiato, lui aveva lasciato la sua ragazza storia per mettersi con Jane per 5 giorni. Poi l'aveva lasciata dicendo che si sentiva strano e che il loro rapporto da amici era cambiato nonostante Jane giurava che niente di ciò fosse accaduto. L'aveva illusa e dopo solo due settimane si era messo con una che aveva baciato davanti a lei. Un colpo al cuore.
Poi, dulcis in fundo, si è rimesso con la sua fidanzata storica. 
Con un soggetto del genere ogni ragazza con un po' di sale al cervello, avrebbe mandato al diavolo quel ragazzo. Per quanto interessanete e compatibile fosse, per quanto fosse speciale per lei. Lei anche se era stata trattata male gli era rimasta accanto. Finendo con diventare la sua migliore amica.
Si erano ritrovati a "Skyppare" quasi ogni sera, ma durante il giorno a malapena si vedevano perchè a scuola lei evitata accuratamente lui e la sua ragazza di cui lui apparentemente è molto innamorato, con il conseguente dolore di Jane.
E adesso che l'ultimo esame incombeva su di loro Jane era terrorizzata di perderlo. Lui sarabbe andato nella stessa scuola della sua ragazza e lei in un altro. 
Tutto ciò che lei voleva era rinchiuderlo nel suo cuore per proteggerlo da tutti i mali del mondo.

L'estate era alle porte e lei si apprestava ad entrare nelle profondità dell'inferno per lui.




Note dell'autrice:

E' una storia senza pretese dove tento di raccontare la mia storia tramite questo sito. Mi farebbe piacere se vi soffermaste a lasciare una recensione su questa storia e soprattutto sapere cosa ne pensate del mio piccolo inferno personaleo fino a qui e per avermi dedicato un po' del vostro tempo..
  
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