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Autore: Maty Frost    19/06/2015    6 recensioni
Egt
Non ho copiato Fan Six! Davvero, non c'entra assolutamente niente!
Leggere per credere.
E stavolta era tema libero, così mi sono anche divertita! ^^
Dal testo:
Mentre cantavano battevano gli zoccoli a terra, scandendo il ritmo, senza accorgersi che al centro della stanza brillava una luce sempre più intensa, bianca, che pian piano riempì la stanza, sempre più calda, luminosa, accogliente.
Si accorsero di quanto era appena successo solo quando sentirono i Gendarmi battere alla porta, i colpi che sembravano una condanna a morte, l’ultimo battito del cuore.
Un cuore come quello che fluttuava in mezzo alla stanza. Di cristallo.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Cutie Mark Crusaders
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sweetie Bell si svegliò alle sette di mattina, non un secondo di più, non uno di meno, come voleva la Procedura.
Si lavò, spazzolò la criniera e la acconciò in una crocchia, come voleva la Procedura.
Uscì di casa, camminando a testa bassa per non dare nell’occhio: come voleva la Procedura.
Fece finta di ascoltare con interesse i discorsi mattutini che Radio Sombra trasmetteva ogni mattina, per convincere tutti gli abitanti del Christal Empire che tutto era perfetto e felice nel loro Paese, al contrario di quello che affermavano le nemiche dello “Stato”, Celestia e Luna: questo non faceva parte della Procedura, ma era un  modo per non andare contro gli ideali del re Sombra, quindi, per sopravvivere.
Resta grigio, stai nell’ombra e sii felice!” era uno dei motti che quegli insulsi propagandisti si erano inventati per convincerli.
Camminò per le strade polverose verso la sua boutique, l’unica della città: ma, in fondo, per cucire semplici mantelli di canapa grezza non ci volevano né maestria, né molto tempo.
Lanciò un occhiata alla catapecchia grigia dove lavorava, insieme alle sue amiche….
Non amiche, ricorda. L’amicizia non esiste. Sono solo colleghe.”
Forze in un altro luogo, in un altro tempo avrebbero potuto essere amiche, ma, nell’Impero di Cristallo, dopo che Sombra aveva preso il potere a Princess Celestia, l’amicizia era stata bandita. Come la musica, le feste, e tutte le cose divertenti o colorate, tutte sostituite dalla maledetta Procedura, tutte regole adatte a renderti la vita sempre uguale.
Entrò, ignorando il cigolio della porta di legno segnata dalle intemperie. La stanza grigia la accolse con uno spiffero gelido che la fece rabbrividire: l’unico arredamento erano le macchine da cucire, vecchio stile e polverose ed alcuni manichini ormai inutilizzabili che giacevano in un angolo.
Le uniche “macchie” di colore erano le pony che lavoravano ai pezzi di stoffa, anche se la magia di Sombra aveva reso i loro manti opachi e i loro occhi sbiaditi.
Scootaloo portava continuamente rotoli di stoffa, che venivano tagliati da Apple Bloom, Pipsqueak e Babs Seed; il compito di Sweetie Bell era il più semplice e il più umiliante: dava una forma ai pezzi di stoffa e li legava con una corda grezza. Voilà, il “vestito” era pronto….
Niente è diverso, tutti i giorni  si ricorrono uguali. Le uniche novità….le condanne a morte. Bello il mio mondo, vero?”
Cominciò a lavorare, i movimenti ormai le venivano naturali dopo anni di lavoro sempre uguale: prendere la stoffa. Legare la corda al cappuccio. Sistemare l’abito sul manichino. Rincominciare.
Ancora e ancora.

Dinky entrò trafelata, sbattendo la porta:- E’ successo di nuovo!!-
-
…cosa?- chiese Apple Bloom, più per cortesia che per curiosità. Sapevano tutti di cosa parlava.
-
Un’altra condanna. Stavolta un puledro….- Dinky si sedette sospirando

Sweetie Bell le si avvicinò; non sopportava di vederla così abbattuta, ma fu l’unica:- Lo conoscevi?-
-No. Ma…era così piccolo. E poi….mi è tornato in mente un Coccio.-
Ahia….”

Quando Sombra aveva preso il controllo dell’impero, aveva lanciato sugli abitanti un incantesimo: tutti i ricordi riguardanti, l’amicizia, l’amore, o qualsiasi ricordo felice, erano stati cancellati dalle loro menti. Senza nessuna eccezione.
Perché? Cos’era un pony senza ricordi? Una macchina facilmente controllabile.
Ora, Sweetie Bell non sapeva se capitava a tutti gli altri pony, ma a lei e a Dinky tornavano in mente alcuni di quei ricordi rubati.
Zecora li aveva chiamati “cocci”.
Nome appropriato, visto quanto dolore provava quando riemergevano.
“Il passato fa male quanto il presente.”

Si riscosse dai pensieri.
-
Cosa hai visto?-
-
….non lo so. Non sembrava nemmeno un mio ricordo, non riconosco le persone che ho visto, anche se mi sono familiari. All’inizio c’era solo una unicorno violetta che correva con un drago sulla groppa. Poi la scena è cambiata: cinque pony, due pegaso, due pony terrestri e una unicorno che cercavano di…distrarre i pony di cristallo. Attorno a loro ho visto la magia di Sombra che avanzava. La scena è tornata sulla unicorno violetta. Era intrappolata e in fin di vita: i cristalli di Sombra la stavano ricoprendo. E…accanto a lei c’era il Cristal Heart!-
-
Cosa?!- il Cristal Heart era solo una leggenda buona a far addormentare i puledri! Un’idiozia che gli sciocchi si inventavano per avere un lieto fine alla loro favola!
-
Davvero! Il draghetto ha cercato di prenderlo, ma Sombra ha imprigionato anche lui, così come le altre pony. Ed ha preso il Cristal Heart. Il seguito puoi immaginarlo.-

Che sciocchezza”
Però il suo “Coccio” aveva senso: spiegava gli Anni d’Ombra, come Sombra aveva fatto a prendere il potere. 
Sweetie Bell sentiva che era importante: avevano nello zoccolo la soluzione ai loro problemi!
Saltò in piedi:- Dinky!! Ti rendi conto di quello che hai scoperto! Sai cosa potrebbe comportare?!!-

-Certo che lo sa. Per questo dimenticherete tutta questa storia. Immediatamente, se non volete finire nei guai.- Babs Seed le guardava torva, ma nel suo sguardo Sweetie Bell leggeva anche preoccupazione
-
Ma….- provò a protestare
-
Niente “ma”. I Gendarmi arriveranno presto a fare il loro controllo. Non fatevi trovare lì ad oziare.- irremovibile.
Con un sospiro le unicorno tornarono a lavoro.


Un altro giorno di lavoro, ma Sweetie Bell non riusciva a concentrarsi: l’ago correva veloce sulla stoffa, disegnando linee luminose, ma il pensiero era altrove.
Non voleva ammetterlo, ma tutto, nel Coccio di Dinky l’aveva inquietata: le pony imprigionate. Le conosceva. Due Pegaso, due pony terrestri e due unicorno. Sei. Quel numero la tormentava, era importante, lo sapeva.
La sua mente razionale stava andando a mille: troppo tardi si rese conto di quello che stava succedendo.

 

Il cristallo corrode la carne, tra atroci dolori. 
Hai perso la speranza.
Nessuno può salvarti, nemmeno le tue amiche.
Lo vedi avanzare, prendere l’oggetto per cui avete tanto lottato. 
"
Non puoi farlo….” rantoli, mentre il cristallo ti ricopre la gola
Così fragile, così potente…..
Lui sorride serafico, gustandosi i tuoi gemiti.
Alza lo zoccolo. Non può farlo.
Ride. Alla sua risata il cristallo avanza più velocemente, adesso ti ha coperto il muso. 
Stai soffocando in una  bara di cristallo.
Gli occhi e la bocca però sono liberi.
Nel momento stesso in cui lui cala lo zoccolo tu sei pronta.
Non permetterai che l’ultima speranza muoia.
Addio, amiche.
CRAC!

 

Sweetie Bell alza il muso di scatto.
La testa le fa malissimo, ma non ci bada: non sa cosa ha visto. Non erano suoi ricordi, non era un Coccio.
Allora cos’era?
La pony intrappolata aveva nominato una speranza. Doveva capire cos’era! Avrebbe potuto liberare tutto l’Impero da Sombra!
Ma prima doveva andarsene.
L’unico problema era: come?
Nella mezz’ora successiva scandagliò tutte le possibili soluzioni: nessuna comprendeva la possibile riuscita.
Sweetie Bell non si era mai sentita così delusa. Non c’era nessuna speranza.
Una sensazione strana le scaldò il petto: gli occhi cominciarono a pizzicarle e non poté fare a meno di tremare: stava piangendo?
No!
Stai calma, va tutto bene. Non piangere. Troverai un modo. Uscirai di qui”

Per calmarsi ascoltò il suono dei suoi amici che lavoravano.
Prima ancora di rendersene conto, stava battendo il tempo di una musica immaginaria con lo zoccolo.
Subito dopo vennero le note.

 

“I've got my ticket for the long way 'round 
Two bottle of whiskey for the way 
And I sure would like some sweet company 
And I'm leaving tomorrow, what do you say?”

 

Gli altri la guardarono terrorizzati e stupiti. Da quanto non sentivano cantare? Da molto tempo.

 

When I'm gone 
When I'm gone 
You're gonna miss me when I'm gone 
You're gonna miss me by my hair 
You're gonna miss me everywhere, oh 
You're gonna miss me when I'm gone 

 

Apple Bloom fu la prima a reagire: lanciò in aria il pezzo di stoffa che stava cucendo e rise, mentre cominciava a battere il tempo con gli zoccoli.

 

I've got my ticket for the long way 'round 
The one with the prettiest of views 
It's got mountains, it's got rivers 
It's got sights to give you shivers 
But it sure would be prettier with you 

In men che non si dica stavano tutti cantando a squarciagola!

 

When I'm gone 
When I'm gone 
You're gonna miss me when I'm gone 
You're gonna miss me by my walk 
You're gonna miss me by my talk, oh 
You're gonna miss me when I'm gone 
 

Mentre cantavano battevano gli zoccoli a terra, scandendo il ritmo, senza accorgersi che al centro della stanza brillava una luce sempre più intensa,bianca, che pian piano riempì la stanza, sempre più calda, luminosa, accogliente.
Si accorsero di quanto era appena successo solo quando sentirono i Gendarmi battere alla porta, i colpi che sembravano una condanna a morte, l’ultimo battito del cuore.
Un cuore come quello che fluttuava in mezzo alla stanza. Di cristallo.
I Gendarmi sfondarono la porta a fecero irruzione, trascinando via i sei pony terrorizzati.
Solo uno di loro rimase a guardare il Cuore.

Da tanto tempo non lo vedeva….ma la paura era sempre forte. L’unica cosa che poteva distruggere il suo Impero era davanti a lui.
Già una volta gli era sfuggito, quando Twilight Sparkle aveva usato la sua ultima scintilla di vita per farlo sparire.
Adesso però era li, davanti a lui.
Attivò la sua magia.
Finalmente niente avrebbe potuto fermarlo.

 

La mattina dopo un piccolo puledrino, con sua madre si fermò davanti ad un edificio completamente bruciato. Affisso alla porta sventolava un avviso. Una condanna a morte, di sei giovani pony.
Il piccino lo osservava curioso, e la madre lo ammonì:- Ricordati tesoro, questo è quello che succede ai pony che infrangono la Procedura. Tu non diventare mai come loro.-
-
Va bene mamma-
Si allontanarono, dieci centimetri di distanza tra loro.
Si erano già dimenticati dei sei giovani pony.

 

 


Angolo autrice

Allora….chi si aspettava questa fine? Io no.
Avevo intenzione di far sconfiggere Sombra alla “vecchia maniera”, ma non c’era gusto, così ho scritto questo.
Non so cosa mi sia preso.
Mi scuso per il ritardo, volevo pubblicarla almeno tre giorni fa ^.^

Scusate! Mi sono dimenticata il link della canzone!!! Non è quella originale, però: https://www.youtube.com/watch?v=6y1aOg_UO_A Scusate!!!
   
 
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